Le civiltà della Grecia (pdf) - Atlas Media Network
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7. Alessandro Magno e l’Ellenismo FILIPPO II EL’ESPANSIONE DELLA MACEDONIA La Macedonia era rimasta per lungo tempo ai margini del mondo greco: una terra sfruttata, soprattutto da parte di Atene, per il legname dei suoi boschi e l’oro delle sue miniere. Essa si era però conservata indipendente, organizzata in un regno che si andò via via rafforzando, finché il re Filippo II (382-336 a.C. circa), dopo aver conquistato le regioni confinanti a nord-est, diresse le sue mire espansionistiche verso la Grecia. Per essere sicuro di potere sconfiggere gli eserciti greci – che nonostante tutto continuavano ad apparire temibili –, Filippo perfezionò il sistema della falange, un’unità di combattimento che divenne famosa per la sua invincibilità. I soldati della falange erano armati anche di una spada corta, di un piccolo scudo rotondo e di una corazza di cuoio. Una variante di schieramento della falange ridotta a 5 file. Per ricordare • Quale ruolo ebbe la Macedonia nell’ambito del mondo greco? Quando la situazione iniziò a mutare? • Che cosa fece Filippo per accrescere le possibilità di vittoria contro i Greci? • Come si comportarono i Greci di fronte alle iniziative di Filippo? Quali furono le conseguenze? • Come si presentò Filippo ai Greci? Quali erano i suoi progetti? Di fronte ai pericolosi progetti espansionistici del sovrano macedone, i Greci erano discordi. Alcuni pensavano che Filippo non rappresentasse una minaccia e che il suo intervento fosse piuttosto da considerare come un’occasione per riportare la pace nel mondo greco. Atene e Tebe decisero, invece, di allearsi contro Filippo, che invase il territorio e sconfisse le forze greche a Cheronea, nel 338 a.C., sancendo la fine della libertà politica delle póleis. Dopo la vittoria, Filippo non si presentò come un invasore, ma come il capo dei Greci e propose di guidarli contro l’Impero persiano. Mentre preparava la spedizione, però, il re venne ucciso da una congiura di corte, nel 336 a.C. 66 CAPITOLO 4 - LE CIVILTÀ DELLA GRECIA © ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS
L’IMPERO “UNIVERSALE” DI ALESSANDRO A Filippo successe il giovane figlio Alessandro. Nato nel 356 a.C., Alessandro fu educato a Pella, capitale del Regno macedone, da uno dei maggiori filosofi dell’antichità, Aristotele (384-322 a.C.). Divenuto re a soli vent’anni, dimostrò presto le sue doti di comandante militare, distruggendo Tebe, che aveva osato ribellarsi alla sua autorità. Nel 334 a.C. Alessandro riprese il progetto espansionistico del padre e decise di muovere guerra contro l’Impero persiano. Alla guida di un esercito di Macedoni, Greci e mercenari, egli iniziò una fortunata spedizione in Oriente. Dopo avere sconfitto ripetutamente l’esercito persiano (a Granico, nel 334 a.C., e a Isso, nel 333 a.C.), il re macedone colse la vittoria definitiva contro Dario III a Gaugamela, nel 331 a.C. Nel 332 a.C. Alessandro aveva già conquistato anche la Fenicia, la Siria e l’Egitto. Negli anni successivi, egli creò un nuovo, vastissimo impero, che si estendeva dalla Macedonia sino al fiume Indo. Un impero che raccoglieva tutti i territori più importanti del mondo allora conosciuto e che per questo fu detto “universale”. A motivo delle sue straordinarie imprese militari, Alessandro fu chiamato Magno (“il Grande”). © ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS Rilievo con scena di battaglia tra Alessandro e Dario. Per ricordare • In che modo Alessandro dimostrò subito le sue doti di comandante militare? • Che cosa fece Alessandro poco dopo essere salito sul trono? • Perché l’impero costruito da Alessandro fu definito “universale”? Mercenario Soldato che combatte dietro pagamento di un compenso, facendo del mestiere delle armi la propria professione e ponendosi a servizio di chi è disposto a offrirgli denaro in cambio della sua abilità militare, che è, appunto, la “merce” che egli vende. CAPITOLO 4 - LE CIVILTÀ DELLA GRECIA 67
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L’IMPERO “UNIVERSALE” DI ALESSANDRO<br />
A Filippo successe il giovane figlio Alessandro. Nato nel 356 a.C., Alessandro fu educato<br />
a Pella, capitale del Regno macedone, da uno dei maggiori filosofi dell’antichità,<br />
Aristotele (384-322 a.C.). Divenuto re a soli vent’anni, dimostrò presto le sue doti di<br />
comandante militare, distruggendo Tebe, che aveva osato ribellarsi alla sua autorità.<br />
Nel 334 a.C. Alessandro riprese il progetto espansionistico del padre e decise di<br />
muovere guerra contro l’Impero persiano. Alla guida di un esercito di Macedoni, Greci<br />
e mercenari, egli iniziò una fortunata spedizione in Oriente. Dopo avere sconfitto ripetutamente<br />
l’esercito persiano (a Granico, nel 334 a.C., e a Isso, nel 333 a.C.), il re<br />
macedone colse la vittoria definitiva contro Dario III a Gaugamela, nel 331 a.C.<br />
Nel 332 a.C. Alessandro aveva già conquistato anche la Fenicia, la Siria e l’Egitto. Negli<br />
anni successivi, egli creò un nuovo, vastissimo impero, che si estendeva dalla Macedonia<br />
sino al fiume Indo. Un impero che raccoglieva tutti i territori più importanti<br />
del mondo allora conosciuto e che per questo fu detto “universale”. A motivo delle<br />
sue straordinarie imprese militari, Alessandro fu chiamato Magno (“il Grande”).<br />
© ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS<br />
Rilievo con scena di battaglia<br />
tra Alessandro e Dario.<br />
Per ricordare<br />
• In che modo Alessandro<br />
dimostrò subito le sue doti<br />
di comandante militare?<br />
• Che cosa fece Alessandro<br />
poco dopo essere salito<br />
sul trono?<br />
• Perché l’impero costruito<br />
da Alessandro fu definito<br />
“universale”?<br />
Mercenario<br />
Soldato che combatte<br />
dietro pagamento di un<br />
compenso, facendo del<br />
mestiere delle armi la<br />
propria professione e<br />
ponendosi a servizio di chi è<br />
disposto a offrirgli denaro<br />
in cambio <strong>della</strong> sua abilità<br />
militare, che è, appunto, la<br />
“merce” che egli vende.<br />
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