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Cuffie a sicurezza intrinseca - Ecom instruments

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Le esplosioni da polvere avvengono abbastanza frequentemente anche se fortunatamente gli effetti sono quasi sempre di lieve<br />

entità. Da una statistica effettuata dall’Organizzazione Governativa per la Sicurezza della Repubblica Federale Tedesca, emerge che,<br />

secondo le informazioni fornite dagli enti assicuratori, in Germania si verifica mediamente una esplosione da polvere al giorno ed<br />

una su quattro è provocata da polveri alimentari o per alimentazione animale.<br />

Le esplosioni da polvere possono essere considerate infatti un problema a livello mondiale. Tra il 1980 e il 1990, in USA, ad esempio,<br />

le polveri alimentari o per alimentazione animale hanno provocato circa 200 esplosioni gravi che hanno causato morti, 2 feriti<br />

e danni alle proprietà per circa 1 milioni di dollari.<br />

Mais 2 %<br />

Plastica 1 %<br />

Carbone 10%<br />

Legno %<br />

**Figura 1.1 **Figura 1.2<br />

Esplosioni da polvere per tipo di polvere Sorgenti di innesco.<br />

Altri %<br />

Carta 2%<br />

Metalli 10%<br />

Elettricità statica 9%<br />

frizione 9%<br />

fuoco 8%<br />

superfici calde<br />

, %<br />

auto ignizione %<br />

saldature %<br />

Superfici incandescenti 9%<br />

Sconosciuti 11, %<br />

Scintille di origine<br />

meccanica 0%<br />

Componenti<br />

Elettriche<br />

, %<br />

Altri 2, %<br />

I dispositivi elettrici rappresentano solo una piccola parte delle possibili sorgenti di innesco; esistono infatti delle prescrizioni di <strong>sicurezza</strong><br />

per la realizzazione di impianti elettrici in zone a potenziale rischio di deflagrazione.<br />

L’introduzione della “Regolamentazione per gli impianti elettrici in ambienti a potenziale rischio di esplosione ElexV“ [1. ], nel 1980<br />

(oggi già superata), per i dispositivi elettrici destinati all’utilizzo nella zona 10 (dal 01.0 .200 nelle zone 20 e 21), ha imposto per<br />

legge un attestato di certificazione da un centro di collaudo.<br />

Anche i dispositivi antideflagranti che, secondo la certificazione, garantiscono una massima temperatura superficiale inferiore al<br />

limite teorico calcolato per strati di polvere di spessore mm, possono diventare estremamente pericolosi quando in violazione alle<br />

prescrizioni d’uso sono ricoperti da strati di polvere di maggior spessore o sono completamente invasi dalla polvere.<br />

La protezione dalle esplosioni da polveri quindi, più che nel caso dei<br />

gas, dipende fortemente dall’utilizzo corretto dei dispositivi,<br />

dall’applicazione delle norme d’uso, da un regolare controllo e una<br />

manutenzione periodica.<br />

**Figura 1.<br />

Esempio di un consistente deposito di polvere in un trasportatore a coclea.<br />

**Foto, disegni e testi gentilmente concessi da Danfoss Bauer GmbH e<br />

dall’Autore dell’articolo ”Explosion protection for gear motors” Helmut<br />

Greiner.<br />

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