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IMPRESE EDILI Delta Foxx Plus

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Il codice di pratica Iglae<br />

Come impermeabilizzare<br />

le coperture continue<br />

Di un codice di pratica relativo all’impermeabilizzazione<br />

delle coperture continue<br />

si sentiva l’esigenza. Il problema<br />

principale, che ha reso le questioni sulle<br />

opere d’impermeabilizzazione le responsabili<br />

del 70% delle vertenze legali<br />

d’edilizia civile, è infatti la mancanza di<br />

un corretto coordinamento tra le figure<br />

coinvolte nella progettazione e nella posa<br />

della copertura. Lo strutturista, che<br />

progetta il solaio di copertura, spesso scegliendo<br />

per motivi tecnico-economici<br />

un solaio<br />

alleggerito con<br />

blocchi in polistirene<br />

espanso sinterizzato<br />

rigenerato; il termotecnico,<br />

che verifica<br />

la resistenza termica<br />

del solaio, che potrebbe<br />

scegliere un<br />

prodotto termoisolante non compatibile<br />

con la soluzione che sarà poi scelta per<br />

la stratigrafia impermabile e l’utilizzo finale<br />

della copertura; il progettista dell’edificio<br />

che, d’accordo con il costruttore,<br />

stabilisce l’inserimento o meno del massetto<br />

di pendenza e la protezione finale<br />

del sistema di copertura, purtroppo trascurando<br />

spesso le incompatibilità con<br />

gli strati immediatamente sottostanti;<br />

l’impermeabilizzatore, che interviene<br />

in un momento successivo alle fasi precedenti<br />

con il compito di progettare una<br />

soluzione d’impermeabilizzazione compatibile<br />

con tutte le scelte già operate da<br />

altri professionisti; l’arredatore o il tecnico<br />

dell’acustica, che a copertura ultimata<br />

può scegliere di inserire per motivi<br />

tecnici e estetici un controsoffitto<br />

che varia le condizioni termoigrometriche<br />

precedenti. Ultima non ultima arriva<br />

l’impresa incaricata delle manutenzioni<br />

che, chiamata a intervenire<br />

qualche anno dopo la consegna dell’opera,<br />

può trovarsi nelle condizioni di non<br />

poter eseguire il suo lavoro di riparazione<br />

o rifacimento per una mancata considerazione<br />

dell’accessibilità all’elemento<br />

di tenuta, agli scarichi, agli altri elementi<br />

accessori della copertura e alla superficie<br />

d’impermeabilizzazione sottostante<br />

gli impianti di condizionamento.<br />

Non è sorprendente, allora, che la maggior<br />

parte delle polizze assicurative<br />

riguardanti le opere d’impermeabilizzazione<br />

stipulate negli anni Ottanta siano<br />

state in breve disdettate e non lo è nemmeno<br />

che l’Iglae – Istituto per la Garanzia<br />

dei Lavori Affini per l’Edilizia –<br />

abbia sentito l’esigenza di creare una<br />

Commissione Tecnica con la presenza di<br />

tutte le figure coinvolte per stabilire delle<br />

regole chiare e oggettive. Il risultato fu<br />

un primo Codice di Pratica, redatto nel<br />

1993, del quale l’edizione 2006 rappresenta<br />

la versione rivista in seguito alle<br />

modifiche delle normative Uni-En, l’evolversi<br />

della produzione e delle metodologie<br />

di posa. Il nuovo Codice di<br />

Pratica è elaborato in cinque capitoli e<br />

quattro appendici. I primi affrontano<br />

l’acquisizione della terminologia riguardante<br />

gli elementi e gli accessori che possono<br />

essere utilizzati nella progettazione<br />

e nella realizzazione delle coperture<br />

continue, la conoscenza delle varie tipologie<br />

di membrane e materiali termoisolanti<br />

con le loro metodologie di<br />

posa in opera, la comprensione del corretto<br />

utilizzo, disposizione e applicazione<br />

dei diversi elementi. Le appendici riguardano<br />

aspetti specifici, come i particolari<br />

esecutivi e i suggerimenti pratici<br />

di carattere tecnico, le condizioni generali<br />

della fornitura, il calcolo d’estrazione<br />

da vento sulle coperture continue.<br />

Impermeabilizzazione<br />

Tecniche di impermabilizzazione per la costruzione del nuovo Ospedale di<br />

Bergamo. Realizzata una vasca impermeabile a perfetta tenuta d’acqua a protezione<br />

delle fondazioni e delle pareti perimetrali interrate anche nei casi in cui la prima<br />

falda, a seguito di forti piogge, raggiunga il livello superficiale del terreno<br />

Come costruire su un terreno acquitrinoso<br />

Iproblemi geologici del<br />

terreno. Le caratteristiche<br />

del terreno su cui è<br />

in costruzione il nuovo<br />

ospedale di Bergamo, si<br />

presentavano «difficili».<br />

Le informazioni tecniche<br />

di base descrivevano un’area<br />

dalle caratteristiche<br />

geologiche e geotecniche<br />

molto impegnative sia dal<br />

punto di vista meccanico<br />

sia per la presenza di una<br />

doppia falda acquifera:<br />

una in profondità (attorno<br />

ai 10 metri) separata da<br />

uno strato d’argilla da<br />

un’altra falda superficiale.<br />

Un terreno che per le sue<br />

caratteristiche, forse più<br />

simili a quelle di un acquitrino<br />

o di una marcita,<br />

non era mai stato considerato<br />

edificabile fino a<br />

oggi. I progettisti si trovarono<br />

di fronte alla missione<br />

di realizzare, in tempi<br />

molto rapidi, un complesso<br />

edilizio di elevate<br />

qualità tecnologiche e inserite<br />

in un ambito architettonico<br />

futuristico sopra<br />

un sito instabile e poco<br />

propenso a ricevere i ca-<br />

L’area di cantiere del nuovo ospedale di bergamo vista dall’alto.<br />

richi di un complesso edilizio.<br />

Hanno dovuto pensare<br />

a soluzioni per un<br />

adeguato consolidamento<br />

del terreno senza prendere<br />

in considerazione<br />

l’impiego di strutture interamente<br />

metalliche: problemi<br />

di protezione al fuoco,<br />

costi maggiori, difficoltà<br />

di delocalizzare la<br />

produzione dei manufatti<br />

tramite l’impiego di prefabbricati.<br />

La scelta quindi<br />

è caduta su una tecnica<br />

Posa della membrana impermeabilizzante pregetto Preprufe<br />

per la torre 4 nella zona nord-est.<br />

di consolidamento del terreno<br />

impiegata negli Stati<br />

Uniti e in alcuni paesi del<br />

Nord Europa: la creazione<br />

di colonne di ghiaia.<br />

Consolidamento del terreno<br />

e impermeabilizzazione<br />

della struttura. Il<br />

terreno di fondazione, al<br />

termine di un’estesa e accurata<br />

indagine geologica<br />

e geotecnica affidata a<br />

studi specializzati, è stato<br />

trattato creando colonne di<br />

ghiaia realizzate con<br />

macchinari dedicati che<br />

hanno creato dei fori nel<br />

terreno tramite un tubo<br />

d’acciaio con diametro di<br />

circa 60 cm e per una<br />

profondità di 7 m. Una<br />

volta realizzato il foro si è<br />

provveduto al riempimento<br />

con ghiaia compattata<br />

per vibrazione. Al<br />

termine del lavoro si ottiene<br />

un immediato miglioramento<br />

delle caratteristiche<br />

meccaniche del<br />

terreno adiacente alla<br />

All’interno<br />

Semplicità esecutiva<br />

Velocità di posa<br />

Protezione speciale<br />

Per tetti in legno<br />

Malta cementizia<br />

Sotto il rivestimento ceramico<br />

Coperture pedonabili<br />

Guaine e accessori<br />

Riparazioni<br />

Soluzioni per dighe e piscine<br />

<br />

I numeri dell’Ospedale<br />

volume del nuovo ospedale<br />

600.000 mc<br />

area destinata<br />

al nuovo ospedale<br />

320.000 mq<br />

superficie totale dei vari piani<br />

del nuovo ospedale<br />

150.000 mq<br />

superficie del pronto soccorso<br />

4.000 mq<br />

posti letto accreditabili<br />

1200<br />

posti a sedere<br />

del centro congressi<br />

500<br />

ambulatori<br />

226<br />

sale operatorie<br />

36<br />

torri<br />

7<br />

piani per ogni torre<br />

5<br />

piani della piastra centrale<br />

3<br />

Imprese appaltatrici<br />

• Dec spa, Bari<br />

• Sacaim, Venezia<br />

• Busi Impianti, Bologna<br />

• Termigras Bergamo,<br />

Bergamo<br />

• Grace<br />

Impermeabilizzazione<br />

e protezione struttura<br />

Posa della membrana impermeabilizzante pregetto preprufe<br />

nell’area della platea.


48 www.rivistedigitali.com<br />

colonna in ghiaia, dovuto in<br />

parte alla compressione del<br />

terreno attorno al foro e in<br />

parte alla presenza della<br />

ghiaia compattata: in questo<br />

caso si è passati da un originale<br />

0,5 kg/cmq a un ottimo<br />

valore di circa 2 kg/cmq.<br />

L’operazione è stata eseguita<br />

25mila volte realizzando<br />

le colonne a distanze di circa<br />

50 cm una dall’altra secondo<br />

uno schema di posizionamento<br />

che tiene conto<br />

dei carichi gravanti sul terreno,<br />

per una lunghezza totale<br />

di circa 18omila m con<br />

l’impiego di oltre 50mila<br />

mc di ghiaia. Si è trattato di<br />

una soluzione vincente con<br />

un ottimo rapporto qualitàprezzo.<br />

Si è dimostrata efficace<br />

nel miglioramento meccanico<br />

del terreno e nell’uniformazione<br />

dei cedimenti<br />

strutturali assoluti e differenziali<br />

entro valori controllabili<br />

e accettabili in rapporto<br />

alla tipologia edilizia in<br />

costruzione. Altro fattore da<br />

non sottovalutare è la velocità<br />

di realizzazione del consolidamento<br />

e la sua assoluta<br />

programmabilità nella gestione<br />

dei tempi di cantiere:<br />

una volta consolidato una<br />

porzione di terreno si può, infatti,<br />

già provvedere alla stesura<br />

del magrone, quindi alla<br />

fase di impermeabilizzazione<br />

e alla successiva realizzazione<br />

della fondazione.<br />

Il risparmio di tempo in cantiere<br />

è notevole. Si è inoltre<br />

provveduto alla stabilizzazione<br />

della falda, variabile<br />

nei vari periodi dell’anno,<br />

Posa della membrana impermeabilizzante<br />

per la torre 2<br />

tramite la realizzazione e la<br />

messa in opera di una rete di<br />

pozzi, distribuita sull’area<br />

interessata a seguito di uno<br />

studio preventivo del comportamento<br />

dei livelli di falda.<br />

La fondazione non risulta<br />

collegata ai pali di fondazione<br />

con i conseguenti<br />

problemi di scapitozzature.<br />

La fondazione risulta ap-<br />

Protezione speciale per tetti in legno<br />

speciale<br />

impermeabilizzazione<br />

poggiata al terreno compattato<br />

tramite i pali di ghiaia<br />

con il risultato aggiuntivo<br />

di ottenere un effetto smorzante<br />

sulla struttura nel caso<br />

di eventi sismici.<br />

L’impermeabilizzazione.<br />

Una volta che si è provveduto<br />

al consolidamento e al<br />

livellamento del terreno alla<br />

profondità di scavo prevista<br />

per le fondazioni si è<br />

passati alla fase di impermeabilizzazione<br />

vera e propria.<br />

La prima operazione<br />

effettuata è stata la realizzazione<br />

del magrone di sottofondazione<br />

in conglome-<br />

rato cementizio, realizzato<br />

con un dosaggio di 150<br />

kg/mc di cemento R32,5.<br />

Per soddisfare il requisito di<br />

tenuta al gas Radon, oltre<br />

che alla resistenza all’acqua<br />

e all’umidità di risalita, è<br />

stato adottato il sistema Preprufe<br />

prodotto dalla Grace,<br />

che offre una notevole<br />

facilità di messa in opera<br />

unita alla caratteristica di essere<br />

facilmente riparabile.<br />

Il sistema pre-getto Preprufe<br />

è basato su una membrana<br />

composta da un robusto<br />

film di polietilene ad alta<br />

densità (Hdpe), impermeabile<br />

ad acqua, vapore d’acqua<br />

e gas, accoppiato a una<br />

speciale matrice multilaminare.<br />

La matrice speciale<br />

multilaminare, presente da<br />

un lato della membrana, sviluppa<br />

una fortissima capacità<br />

di adesione quando sollecitata<br />

dalla pressione del calcestruzzo<br />

fresco durante la<br />

fase di getto e successivo<br />

Impermeabilizzazione delle pareti verticali<br />

a livello 0 della torre 3.<br />

No all’umidità sottotetto<br />

indurimento. Il meccanismo<br />

si esplica attraverso un forte<br />

legame di tipo meccanico<br />

che avviene quando il calcestruzzo,<br />

ancora nella sua<br />

fase liquida, s’incastra progressivamente<br />

nella matrice<br />

morbida e deformabile accoppiata<br />

al film di Hdpe. Il<br />

sistema di impermeabilizzazione<br />

trova le sue mag-<br />

D elta–<strong>Foxx</strong> <strong>Plus</strong> è il<br />

telo sottotetto extra,<br />

resistente a tutto, traspirante<br />

per tetti senza ventilazione<br />

interna. È un telo<br />

sottotetto impermeabile<br />

con induzione speciale<br />

aperta alla diffusione del<br />

vapore acqueo. Il materiale<br />

è a induzione speciale<br />

aperta alla diffusione<br />

del vapore acqueo (altamente<br />

traspirante) e impermeabile<br />

su tessuto non<br />

tessuto in Pes.<br />

Ha un valore Sd 0,02 m<br />

<strong>Delta</strong>-<strong>Foxx</strong> <strong>Plus</strong> in tetti<br />

con struttura rigida senza<br />

ventilazione interna, assorbe<br />

ed evacua i residui<br />

dell’umidità passante.<br />

L’isolamento resta asciut- Il prodotto visto nell’applicazione per il rifacimento della copertura del Duomo di Siena.<br />

giori applicazioni nelle strutture<br />

interrate orizzontali e<br />

verticali, sia in falda oppure<br />

no, nelle strutture in contatto<br />

con edifici confinanti e/o<br />

diaframmi/paratie, nei parcheggi<br />

pluripiano interrati,<br />

nelle vasche e serbatoi, negli<br />

impianti chimici industriali,<br />

nelle gallerie e nei<br />

tunnel artificiali. Nel corso<br />

della fase di applicazione<br />

non si sono presentati particolari<br />

problemi di logistica e<br />

di approvvigionamento del<br />

materiale che, potendo rimanere<br />

esposto anche 40<br />

giorni senza pregiudicare<br />

l’adesione che si svilupperà<br />

al getto di calcestruzzo, ha<br />

consentito la massima elasticità<br />

nelle varie fasi di realizzazione<br />

del lavoro, con<br />

un consistente miglioramento<br />

dei tempi di posa.<br />

Questa semplicità di applicazione<br />

ha consentito di<br />

applicare 90.000 mq di<br />

Preprufe con un velocità<br />

Anno 17 FEBBRAIO 2007 n. 177<br />

Impermeabilizzazione delle pareti verticali<br />

della torre 3 in zona sud-ovest.<br />

operativa impressionante:<br />

una squadra di tre persone<br />

può applicare fino a<br />

1000 mq al giorno. Molto<br />

interessante l’utilizzo del<br />

Post-Getto Bituthene 8000,<br />

una membrana autoadesiva<br />

autosigillante, ad elevata<br />

resistenza con composto<br />

super-aderente in<br />

gomma-bitumene (foto 9 e<br />

10), di cui sono stati applicati<br />

30.000 mq circa.<br />

Come giunti d’espansione<br />

la scelta è caduta su un altro<br />

prodotto della Grace: il Serviseal<br />

240, un sistema WaterStop<br />

in pvc con elemen-<br />

to idroespansivo coestruso<br />

omologato anche per utilizzo<br />

con acqua potabile e impiegato<br />

per un posizionamento<br />

esterno alla struttura<br />

di calcestruzzo. Direttamente<br />

sul Preprufe sono state gettate<br />

le fondazioni: a plinto, di<br />

tipo continuo, a trave rovesciata,<br />

a platea, in funzione<br />

delle necessità architettoni-


Anno 17 FEBBRAIO 2007 n. 177 speciale<br />

impermeabilizzazione<br />

www.rivistedigitali.com 49<br />

che, distributive o impiantistiche.<br />

Il risultato finale è<br />

praticamente una vasca impermeabile<br />

a perfetta tenuta<br />

d’acqua a protezione delle<br />

fondazioni e delle pareti perimetrali<br />

interrate anche nei<br />

casi in cui la prima falda, a<br />

seguito di forti piogge, raggiunga<br />

il livello superficiale<br />

del terreno.<br />

Sicurezza. Per concludere,<br />

un breve cenno alla sicurezza<br />

e alla sorveglianza all’interno<br />

dell’area del cantiere.<br />

Le misure adottate dalla<br />

direzione dei lavori sono<br />

molto severe. Oltre alle verifiche<br />

periodiche sulle condizioni<br />

garantite ai lavoratori<br />

(a cui partecipano la direzione<br />

generale dell’Azienda<br />

ospedaliera, l’Asl, le organizzazioni<br />

sindacali e la direzione<br />

dei lavori), i tecnici<br />

del coordinamento per la sicurezza<br />

nell’area di cantiere<br />

verificano giornalmente il<br />

rispetto delle misure di sicurezza,<br />

confrontandosi poi<br />

settimanalmente con i capi<br />

squadra e i capi cantiere.<br />

Con la collaborazione degli<br />

organismi paritetici territoriali<br />

(Cpt-Cpta-Opta) vengono<br />

inoltre svolte sessioni di formazione<br />

in loco, dedicate<br />

alle lavorazioni più complesse<br />

e rischiose. L’area del<br />

cantiere è inoltre sorvegliata<br />

in tutti gli accessi pedonali<br />

e carrabili, verificando badge<br />

e documenti d’identità<br />

sia delle maestranze sia dei<br />

visitatori. • Roberto Cestari<br />

to e funzionante in modo<br />

costante. Queste caratteristiche<br />

lo rendono, assieme<br />

alla banda autoadesiva<br />

integrata che garantisce<br />

la perfetta ermeticità<br />

all’aria, rendono<br />

questo prodotto essenziale<br />

per un tetto a risparmio<br />

energetico.<br />

Messa in opera: grazie al<br />

peso di 270 g/mq facilità<br />

e sicurezza di posa risultano<br />

ottimizzate. Nessuna<br />

deformazione. Nessun<br />

avvallamento; Lo strato<br />

speciale ad alta resistenza<br />

allo strappo è tranquillamente<br />

calpestabile<br />

se posato su supporto rigido.<br />

Il retro di <strong>Delta</strong>-<strong>Foxx</strong> <strong>Plus</strong><br />

non si «attacca» alle fibre<br />

della struttura. Con gli<br />

accessori <strong>Delta</strong>, l’impermeabilità<br />

è assicurata anche<br />

nel caso di pendenze<br />

inferiori alla norma. •<br />

Malta cementizia bicomponente elastica impermeabilizzante e protettiva. La realizzazione<br />

delle piscine del Centro Sportivo di Forlimpopoli con vasche in calcestruzzo e piastrelle<br />

Sotto la ceramica l’uso di Elastocem<br />

Di recente inaugurazione,<br />

il centro sportivo<br />

«Piscine e Sport» di<br />

Forlimpopoli (Forlì-Cesena)<br />

è un impianto che si<br />

estende su una superficie<br />

di circa 5300 mq con una<br />

vasca di nuoto a sei corsie<br />

per una lunghezza canonica<br />

di 25 m cui si aggiungono<br />

altre due vasche<br />

di minor grandezza.<br />

Il progetto, commissionato<br />

dal Centro sportivo<br />

del comune, è stato realizzato<br />

dalla Società Cooperativa<br />

di Forlì, Clm.<br />

La realizzazione<br />

Si prevedeva la costruzione<br />

di tre vasche in calcestruzzo<br />

rivestite internamente<br />

da piastrelle in<br />

ceramica simili a quelle<br />

utilizzate per il rivestimento<br />

del pavimento interno<br />

del Centro, in modo<br />

da ottenere un ambiente<br />

molto luminoso.<br />

L’impermeabilizzazione.<br />

Si trattava quindi di<br />

impermeabilizzare in maniera<br />

definitiva le vasche<br />

prima di procedere al rivestimento<br />

in ceramica.<br />

L’intervento interessava<br />

un’area di circa 2mila mq<br />

ed è stato affidato all’impresa<br />

Pavitech di Forlimpopoli.<br />

L’impermeabilizzante.<br />

La scelta del materiale<br />

impermeabilizzante è caduta<br />

su un prodotto fornito<br />

da Adesital di Ubersetto<br />

di Fiorano (Modena):<br />

Elastocem, una<br />

malta impermeabilizzante<br />

bicomponente a<br />

base di cementi, inerti<br />

selezionati, additivi speciali<br />

e polimeri sintetici<br />

in dispersione acquosa.<br />

In fase d’applicazione,<br />

miscelando i due componenti<br />

si ottiene un impasto<br />

scorrevole e facilmente<br />

applicabile anche<br />

in verticale in spessore<br />

fino a 2 mm tramite una<br />

sola mano.<br />

Elastocem, grazie all’elevato<br />

contenuto di resine<br />

sintetiche e alla loro<br />

qualità, possiede un’eccellente<br />

adesione su tutte<br />

le superfici in calcestruz-<br />

zo, muratura e ceramica.<br />

Al termine della fase d’indurimento<br />

si crea uno strato<br />

flessibile, resistente agli<br />

agenti atmosferici aggressivi<br />

e totalmente impermeabile<br />

all’acqua fino<br />

a una pressione positiva<br />

di 1,5 atmosfere.<br />

L’applicazione<br />

Prima di procedere alla<br />

stesura dello strato impermeabilizzante,l’im-<br />

presa si è assicurata di rimuovere<br />

ogni presenza di<br />

sporco da tutta la superficie<br />

da trattare tramite un<br />

idrolavaggio con acqua in<br />

pressione. Poi si è passati<br />

alla rasatura delle pa-<br />

L’ingresso del Centro Sportivo di Forlimpopoli e la piscina a lavori ultimati.<br />

CICLO DI IMPERMEABILIZZAZIONE<br />

1. Dopo la pulizia di sottofondo, applicare il nastro impermeabilizzante<br />

Adeband in corrispondenza delle giunzioni pavimento-parete<br />

annegandolo nella malta di Elastocem.<br />

2. Applicare con spatola liscia un primo strato di Elastocem<br />

nello spessore di 2 mm.<br />

3. Applicare la rete in fibra annegandola completamente e<br />

uniformemente nello strato di Elastocem.<br />

4. Dopo l’essicazione dello strato impermeabilizzante, incollare<br />

le piastrelle con Adeplan Extra 30 Spessore o Adebond + Latex<br />

El 300.<br />

5. A collante essiccato, stuccatura della ceramica con Fugamica<br />

miscelato con lattice Imper 21. sigillare il giunto fra<br />

pavimento e parete con Adesil Ad o Sp 308.<br />

6. Sistema di ripristino Elastocem senza demolizione del vecchio<br />

pavimento.<br />

reti verticali delle vasche.<br />

A tale scopo si è utilizzato<br />

un rasante composto da<br />

cementi, inerti di granulometria<br />

selezionata, resine<br />

e additivi con un’ottima<br />

stendibilità e tissotropia<br />

che ne facilita l’applicazione<br />

a parete con<br />

una perfetta adesione al<br />

calcestruzzo: Adesital<br />

Rd80. Al fine di migliorare<br />

l’adesione al calcestruzzo<br />

il rasante Rd80 è<br />

stato miscelato al 50% con<br />

Latex G100, un lattice di<br />

gomma sintetica in dispersione<br />

acquosa.<br />

Tale miscelazione permette<br />

di migliorare l’adesione<br />

su superfici in calcestruzzo<br />

lisce e inassorbenti,<br />

aumentare la resistenza<br />

alla flessione e all’abrasione,incrementare<br />

i valori d’impermeabilità<br />

e di resistenza al gelodisgelo<br />

nonché la resistenza<br />

chimica agli acidi e<br />

alcali diluiti alle soluzioni<br />

saline e agli olii.<br />

Il passo successivo è stata<br />

l’applicazione sull’intera<br />

superficie della vasca<br />

di un primo strato di<br />

Elastocem rafforzato da<br />

rete in fibra di vetro apprettata,<br />

resistente agli<br />

agenti alcalini, indicata<br />

per la microarmatura di<br />

rasature interne ed esterne.<br />

Ad essiccazione avvenuta<br />

si è passati all’applica-<br />

zione di un secondo strato<br />

di malta Elastocem per<br />

uno spessore di circa 2<br />

mm. Trascorsi 4 giorni di<br />

essiccazione si è proceduto<br />

con l’applicazione<br />

delle piastrelle in gres.<br />

Per questa lavorazione<br />

l’impresa ha scelto Adebond<br />

ed Extra 30 Spessore,<br />

due adesivi cementizi<br />

in polvere a lungo tempo<br />

aperto. Anche in questo<br />

caso si è provveduto a miscelare<br />

al 50% i prodotti<br />

con un lattice adesivizzante<br />

e altamente elasticizzante,<br />

Latex El 300.<br />

Come ultima fase dei lavori<br />

si è proseguito con la<br />

stuccatura delle piastrelle.<br />

Per quest’operazione<br />

è stato impiegato<br />

Fugamagica 5/20, uno<br />

stucco cementizio a grana<br />

grossa, adatto alla fugatura<br />

di piastrelle ceramiche<br />

da 5 a 20 mm. Si tratta di<br />

un prodotto in polvere a<br />

base di cemento, inerti selezionati,<br />

resine sintetiche,<br />

additivi idrofuganti e<br />

pigmenti colorati resistenti<br />

agli alcali e ai detergenti.<br />

Disponibile in diversi colori,<br />

resiste alla luce nel<br />

tempo mantenendo inalterato<br />

il colore originale.<br />

Nella preparazione dello<br />

stucco si è provveduto a<br />

miscelare Fugamagica<br />

5/20 con Imper 21, un additivo<br />

polimerico liquido<br />

per malta cementizia per<br />

fughe che aumenta le resistenze<br />

meccaniche, l’impermeabilità<br />

e la flessibilità<br />

degli stucchi per la fugatura<br />

delle piastrelle. •<br />

Giorgio Rossi


Segnare 626173 cartolina servizio informazioni<br />

50 www.rivistedigitali.com<br />

Il tempo, la continua e diretta<br />

esposizione agli<br />

agenti atmosferici e soprattutto<br />

la collocazione e gli<br />

interventi di manutenzione<br />

e ammodernamento degli<br />

impianti di riscaldamento e<br />

condizionamento dell’aria<br />

avevano deteriorato pesantemente<br />

le caratteristiche<br />

d’impermeabilizzazione della<br />

copertura dell’Ospedale di<br />

Lamezia Terme in provincia<br />

di Catanzaro.<br />

I problemi. La normale<br />

guaina bituminosa, applicata<br />

in origine, era fortemente<br />

deteriorata. Il fattore<br />

di rischio più preoccupante<br />

era la presenza di strutture<br />

tecniche (i canali d’aerazione,<br />

gli impianti di climatizzazione<br />

e riscaldamento,<br />

i servomeccanismi)<br />

agganciate mediante fissaggio<br />

meccanico, senza alcun<br />

impiego di soluzioni<br />

protettive, direttamente sulla<br />

copertura impermeabi-<br />

lizzata. Per ridurre i costi<br />

di rimozione del vecchio<br />

strato impermeabilizzante<br />

e, visto «l’affollamento»<br />

delle apparecchiature e delle<br />

condotte dedicate al condizionamento,<br />

si decise di<br />

speciale<br />

impermeabilizzazione<br />

Risanamento della copertura pedonabile dell’Ospedale di Lamezia Terme<br />

Utilizzata una guaina elastomerica liquida, adatta a tutti gli stress ambientali<br />

Applicata in poco tempo e....senza errori<br />

La copertura dell’Ospedale di Lamezia Terme.<br />

operare direttamente sulla<br />

copertura già rivestita dalla<br />

normale guaina bituminosa<br />

affidando i lavori all’impresa<br />

Corige e la direzione<br />

Lavori all’ing. G. Astorino.<br />

Impermeabilizzanti. Scel-<br />

ti e impiegati prodotti della<br />

società Diasen srl, in particolare:<br />

Acriflex Winter,<br />

una guaina elastomerica liquida,<br />

adatta a tutti gli stress<br />

ambientali. Si tratta di un<br />

impermeabilizzante liquido<br />

bicomponente cementizio<br />

a base d’acqua, formulato<br />

con resina stirolo acrilica<br />

plastificata e cemento<br />

modificato. Possiede capacità<br />

di resistenza ai ristagni<br />

d’acqua, ai raggi Uv, alle<br />

basse e alte temperature ed<br />

è particolarmente indicato<br />

per l’impermeabilizzazione<br />

di terrazzi, tetti piani, superfici<br />

pedonabili. Polites,<br />

un’armatura in fibra di vetro<br />

con una particolare struttura<br />

filamentosa all’interno<br />

della maglia, che, impregnata<br />

di prodotti impermeabilizzanti<br />

liquidi cementizi<br />

o bituminosi, garantisce<br />

la resistenza alla<br />

trazione sia longitudinale<br />

sia trasversale ed evita il<br />

galleggiamento. Il Polites<br />

presenta speciali «alette antigalleggiamento»,<br />

che impediscono<br />

alla rete di galleggiare<br />

una volta impregnata<br />

dal prodotto, rendendo<br />

così molto più semplice,<br />

veloce e sicura la sua applicazione.<br />

Floorgum, un<br />

manto sintetico carrabile<br />

multiuso formulato con resine<br />

epoxy stirolo acriliche<br />

all’acqua. Resistente a tutte<br />

le intemperie e con ottime<br />

doti di carrabilità.<br />

Fasi d’intervento. I lavori<br />

di risanamento e di imper-<br />

meabilizzazione della copertura<br />

hanno richiesto un<br />

tempo di realizzazione di<br />

10 giorni con l’impegno di<br />

una squadra formata da tre<br />

posatori.<br />

1. Pulizia del supporto e<br />

ripristino delle parti ammalorate.<br />

2. Applicazione di Floorgum<br />

Primer su tutta la superficie<br />

rivestita da membrana<br />

bituminosa.<br />

3. Applicazione di banda<br />

Applicazione di Acriflex Winter.<br />

Anno 17 FEBBRAIO 2007 n. 177<br />

elastica Safety Joint su ogni<br />

raccordo, giunto, giunto di<br />

dilatazione e ripresa di getto<br />

in abbinamento con l’impermeabilizzante<br />

liquido<br />

elastico Acriflex Winter.<br />

4. Applicazione della rete<br />

in fibra di vetro Polites su<br />

tutta la superficie piana.<br />

5. Applicazione di Acriflex<br />

Winter in due mani fino<br />

alla totale copertura della<br />

rete Polites.<br />

6. Ad essiccazione dell’impermeabilizzante,<br />

applicare<br />

Floorgum finitura in due<br />

mani a rullo così da proteggere<br />

l’Acriflex Winter e<br />

renderlo pedonabile.<br />

Posa in opera. La velocità<br />

d’applicazione e la limita-<br />

Applicazione ad air-less con rete Polites.<br />

La copertura nel corso dell’intervento.<br />

La copertura a intervento ultimato.


Anno 17 FEBBRAIO 2007 n. 177 speciale<br />

impermeabilizzazione<br />

www.rivistedigitali.com 51<br />

Guaine e accessori<br />

Per tetti asciutti e traspiranti<br />

Klöber, azienda specializzata<br />

nella produzione<br />

di guaine e accessori<br />

per il tetto, offre<br />

un’ampia gamma di guaine<br />

dotate di una duplice<br />

funzione: proteggere i materiali<br />

sottostanti dall’u-<br />

midità, dalle infiltrazioni,<br />

dalla polvere, dal vento e<br />

dai parassiti, ma permetterecontemporaneamente<br />

anche la diffusione del<br />

vapore dal tetto verso l’e-<br />

zione della probabilità d’errore<br />

sono le caratteristiche<br />

più importanti del sistema<br />

Diasen. Infatti, rispetto ai<br />

normali sistemi d’impermeabilizzazione,<br />

Acriflex<br />

Winter non prevede nessuna<br />

saldatura, né a caldo<br />

né a freddo, creando un<br />

film unico sulla superficie<br />

e, grazie agli speciali raccordi<br />

Safety Joint, riesce a<br />

formare un unico corpo<br />

sempre elastico, resistente<br />

agli stress di dilatazione e<br />

contrazione tipici delle superfici<br />

di copertura.<br />

Il sistema Acriflex è sostanzialmente<br />

innovativo<br />

anche rispetto ad altri impermeabilizzanti<br />

liquidi. Infatti,<br />

grazie alla sua composizione<br />

chimica, 80% resina<br />

e 20% cemento modificato,<br />

che lo rende molto liquido<br />

e perfettamente lavorabile,<br />

il prodotto riesce a<br />

percolare tra le maglie della<br />

speciale armatura Polites<br />

e ad agganciarsi tenacemente<br />

al supporto evitando<br />

così la dispendiosa<br />

fase d’impregnazione dell’armatura<br />

sul prodotto fresco.<br />

Grazie a queste caratteristiche<br />

l’impresa che ha<br />

eseguito i lavori ha evitato<br />

sterno. Le guaine presentano<br />

elevati valori di traspirabilità<br />

(En Iso<br />

12572/ClimaB – ca 1200<br />

g/mqxd) e di impermeabilizzazione<br />

(En 20811 –<br />

>1500 mm) e un’ottima<br />

resistenza meccanica. Gra-<br />

zie alla loro differente<br />

grammatura e ai diversi<br />

valori di resistenza meccanica,<br />

le guaine rispondono<br />

a svariate esigenze.<br />

Su superfici ruvide o sot-<br />

di utilizzare un sistema<br />

sandwich cioè: prima mano<br />

di prodotto, stesura dell’armatura<br />

sulla prima mano<br />

ancora fresca e impregnazione<br />

della stessa nella<br />

prima mano, seconda mano<br />

di prodotto a copertura<br />

totale. In questo modo è<br />

stata risparmiata una notevole<br />

quantità di tempo e<br />

si è evitata la possibilità<br />

del rischio «effetto cartella»<br />

che si può correre utilizzando<br />

il sistema sandwich:<br />

la prima mano di prodotto<br />

si asciuga troppo velocemente<br />

e la seconda mano<br />

rischia sempre di non integrarsi<br />

con la prima.<br />

Evitare questa fase ha significato<br />

snellire il processo<br />

d’applicazione e ridurre<br />

la possibilità d’errore<br />

da parte dell’applicatore.<br />

Inoltre è stato stimato<br />

che questo sistema d’intervento<br />

eseguito direttamente<br />

sulla vecchia guaina<br />

bituminosa abbia fatto risparmiare<br />

al committente<br />

una cifra compresa tra i<br />

35mila e i 40mila euro. Si<br />

è inoltre evitata anche la<br />

produzione di una notevole<br />

quantità di rifiuti! •<br />

Roberto Cestari<br />

toposte a pesanti sollecitazioni<br />

si consiglia l’adozione<br />

di Permo Forte e<br />

Permo Ultra SK. In particolare<br />

Permo Ultra Sk,<br />

guaina originariamente studiata<br />

per i tetti in cemento,<br />

ma utilizzabile anche su<br />

quelli in legno, è costituita<br />

da quattro strati: un tessuto<br />

protettivo esterno superiore<br />

antiscivolo e resistente<br />

al calpestio, una<br />

membrana in poliolefine<br />

altamente traspirante e impermeabilizzante,<br />

una griglia<br />

di rinforzo per garantire<br />

la massima resistenza<br />

allo strappo e alla<br />

trazione, quindi uno strato<br />

di velcro in grado di<br />

ancorarsi alla struttura e<br />

assorbire tutte le irregolarità<br />

spesso presenti sulle<br />

superfici in calcestruzzo.<br />

La guaina è dotata di<br />

due strisce di colla butilica<br />

ai bordi inferiori, per<br />

assicurare la perfetta adesione<br />

al supporto e alla<br />

tenuta all’aria. Su tavolati<br />

caratterizzati da superfici<br />

più lisce Permo easy e<br />

Permo light offrono la<br />

soluzione più idonea. Permo<br />

Classic è la guaina da<br />

tempo ben nota sul mercato<br />

e apprezzata per le<br />

sue doti di resistenza e impermeabilizzazione.<br />

Per<br />

le pareti è stata studiata<br />

una guaina ad hoc, Permo<br />

Vert, già predisposta in<br />

rotoli di altezza variabile.<br />

L’impiego della guaina<br />

nella composizione del<br />

«sistema» tetto risulta fondamentale<br />

perché, oltre a<br />

fungere da elemento impermeabilizzante,<br />

crea le<br />

premesse per la tenuta d’aria<br />

dell’ambiente, contribuendo<br />

al risparmio energetico.<br />

Uno dei motivi per<br />

cui i prodotti Klöber vengono<br />

utilizzati anche in<br />

bioedilizia.<br />

In piena ottemperanza alle<br />

nuove normative, tutte<br />

le guaine e i freni al vapore<br />

Klöber vengono già<br />

consegnati al cliente con la<br />

marcatura CE riportata<br />

sulla confezione e con una<br />

dichiarazione di conformità<br />

che assicura una garanzia<br />

del prodotto di dieci<br />

anni. • (S. Pi.)<br />

Segnare 331654 cartolina servizio informazioni


52 www.rivistedigitali.com<br />

Impermeabilizzare con<br />

la guaina bituminosa liquida:<br />

Edilchimica con Elastik<br />

offre una soluzione valida<br />

sia nei casi di interventi<br />

ex novo su superfici<br />

nuove che in quelli di ripristino<br />

di superfici già impermeabilizzate<br />

ma danneggiate.<br />

Si tratta di una<br />

guaina liquida elastomero<br />

bituminosa che resiste all’invecchiamento<br />

e ai raggi<br />

ultravioletti garantendo<br />

una perfetta adesione su<br />

tutti i materiali, anche in<br />

presenza di acqua stagnante.<br />

Per le impermeabilizzazioni<br />

ex novo il prodotto<br />

si applica con pennello,<br />

con rullo o a spruzzo con<br />

idonea apparecchiatura<br />

La guaina liquida<br />

elastomero bituminosa<br />

all’acqua Elastik.<br />

airless, avendo cura di non<br />

procedere all’intervento con<br />

temperature inferiori a 5<br />

°C o comunque in condizioni<br />

atmosferiche avverse,<br />

perché lo strato ancora<br />

umido potrebbe essere dilavato<br />

dall’acqua piovana o<br />

speciale<br />

impermeabilizzazione<br />

rovinato dal gelo. Dopo<br />

l’applicazione si può procedere<br />

alla verniciatura: se<br />

si utilizza la vernice sintetica<br />

all’acqua Colorbit è necessario<br />

attendere 48 ore,<br />

mentre sono necessari 15-<br />

20 giorni se si intende pro-<br />

I supporti sintetici.<br />

cedere con vernici all’alluminio<br />

in solvente Allumisol<br />

o Allumisol 12/14.<br />

Nei casi di distacco della<br />

saldatura tra due teli di<br />

guaina bituminosa in rotoli,<br />

che causa infiltrazioni<br />

di acqua nei locali sotto-<br />

stanti l’applicazione prevede<br />

l’incollaggio, con Elastik,<br />

del supporto antifessura,<br />

un tessuto non tessuto<br />

di poliestere da 100g/mq.<br />

Dopo si può procedere alla<br />

verniciatura del supporto<br />

antifessura, sempre usando<br />

l’Elastik, e infine alla<br />

saturazione dello spessore<br />

del supporto. La quantità<br />

di prodotto necessaria<br />

varia a seconda<br />

del tipo di lavoro<br />

da eseguire e una media<br />

si può quantificare in 1-2<br />

kg/mq; diverse le confezioni<br />

in cui è disponibile<br />

per soddisfare ogni tipo di<br />

richiesta: cartuccia, tubetto,<br />

tubo, latta, fusto.<br />

Una versione particolare<br />

1. Su superfici irregolari.<br />

2. Riparazione di vecchie<br />

guaine.<br />

3. impermeabilizzazione<br />

e sigillatura dei pali<br />

dell’illuminazione<br />

pubblica.<br />

4. Protezione antiruggine<br />

e impermeabile di tutte le<br />

superfici metalliche.<br />

5. L’incollaggio di pannelli<br />

isolanti su superfici<br />

traspiranti.<br />

6. Uso su vecchi tetti<br />

metallici.<br />

7. Sigillatura<br />

impermeabile dei<br />

particolari anche umidi.<br />

8. Applicazione a spruzzo<br />

per grandi superfici.<br />

9. Operazione di<br />

manutenzione.<br />

Anno 17 FEBBRAIO 2007 n. 177<br />

Riparazioni. La guaina liquida bituminosa Elastik di Edilchimica può essere utilizzata per riparare eventuali rotture<br />

delle guaine bituminose in rotoli ed è disponibile anche nella versione autoestinguente e antiradice<br />

Interventi di ripristino su guaine bituminose<br />

1 2 3<br />

4 5 6<br />

7 8 9<br />

Da sapere<br />

confezioni<br />

taniche da 20 kg<br />

applicazione<br />

spatola liscia<br />

consumi<br />

2,8 – 3,3 kg/mq<br />

stoccaggio<br />

12 mesi in luogo fresco<br />

e asciutto, teme il gelo<br />

Winkler (Cologno<br />

Monzese, Milano)<br />

ha messo a punto, attraverso<br />

la divisione Ricerca &<br />

Sviluppo, una serie di soluzioni<br />

semplici ed efficaci<br />

che comprende additivi per<br />

cls e promotori di adesione,<br />

malte per il ripristino e il recupero<br />

del cls, impermeabilizzanti<br />

liquidi e in pasta,<br />

Pronto all’uso in pasta a base acquosa, additivato con speciali resine ad alta elasticità<br />

Uno «scudo» di protezione<br />

membrane bitume-polimero,<br />

disarmanti, resine<br />

per pavimenti civili e industriali,<br />

resine per la protezione<br />

del cls e una svariata<br />

gamma di prodotti<br />

speciali. Si tratta di una serie<br />

articolata di prodotti,<br />

dotati di particolari caratteristiche<br />

in grado di rispondere<br />

alle più diffuse<br />

problematiche dell’edilizia<br />

moderna. Ma questa<br />

intraprendente azienda non<br />

si ferma e investe continuamente<br />

sulla formulazione<br />

di prodotti sempre<br />

più innovativi e sicuri per<br />

l’ambiente e per l’uomo.<br />

Con questo spirito nasce<br />

Scudo System. Scudo System:<br />

cos’è e dove si usa.<br />

Formulato specificatamente<br />

per l’impermeabilizzazione<br />

di muri di fondazione<br />

e controterra, Scudo System<br />

è un prodotto pronto<br />

all’uso in pasta a base acquosa,<br />

additivato con speciali<br />

resine ad alta elasticità<br />

e cariche di gomma resistenti<br />

al punzonamento.<br />

La sua formulazione, particolarmente<br />

innovativa,<br />

di Elastik è stata studiata<br />

in maniera specifica per in<br />

tutte le applicazioni in cui<br />

è richiesta la certificazione<br />

di reazione al fuoco ai<br />

fini della prevenzione incendi.<br />

Il prodotto, che si<br />

chiama Elastik No Fire, ha<br />

ottenuto la classe 1 di reazione<br />

al fuoco; per quanto<br />

riguarda l’applicazione e il<br />

consumo sono analoghi a<br />

quelli di Elastik e la confezione<br />

disponibile è la latta<br />

da 20 kg. Elastik antiradice<br />

è invece specifico per la<br />

realizzazione dell’impermeabilizzazione<br />

di giardini<br />

pensili o di fioriere per<br />

cui si intenda garantire la<br />

tenuta impermeabile del<br />

prodotto bituminoso dall’aggressione<br />

delle radici;<br />

anche in questo caso il prodotto<br />

ricalca Elastik come<br />

indicazioni di applicazione<br />

ed è venduto in latte dal<br />

peso di 20 kg.<br />

Nei casi in cui è necessario,<br />

si può utilizzare, per rinforzare<br />

la guaina, l’armatura<br />

Tnt, uno speciale tessuto<br />

non tessuto di poliestere a filo<br />

continuo da 30 g/mq facilmente<br />

impregnabile, che<br />

si utilizza immergendolo<br />

nella prima mano di prodotto<br />

liquido contemporaneamente<br />

alla sua stesura;<br />

dopo 24 ore si procede a<br />

dare la seconda mano di<br />

guaina liquida, che va a coprire<br />

completamente l’armatura<br />

di rinforzo. I teli<br />

vanno sovrapposti l’uno all’altro<br />

di almeno 10 cm. •<br />

consente l’applicazione del<br />

prodotto in una sola passata,<br />

senza necessità di primer,<br />

né di mano d’opera<br />

specializzata.<br />

Sgusciando gli angoli tra<br />

platea e fondazione, Scudo<br />

System consente di applicare<br />

un vero strato protettivo<br />

su tutta la superficie<br />

e, dopo l’indurimento, che,<br />

a seconda della temperatura<br />

può necessitare dai 4 ai<br />

10 giorni, è in grado di sopportare<br />

il reinterro anche<br />

in assenza di membrane<br />

bugnate in Hdpe. Scudo<br />

System è elastico e sopporta<br />

anche eventuali assestamenti<br />

del supporto. •


Anno 17 FEBBRAIO 2007 n. 177 speciale<br />

impermeabilizzazione<br />

www.rivistedigitali.com 53<br />

Caratteristiche<br />

altezza 1 m<br />

lunghezza 5 m<br />

spessore 1.5 mm<br />

peso rotolo 8,5 kg<br />

Prodotto da Kunimine<br />

Industries e importat<br />

dalla Proind di<br />

Opera (Milano), Kunisheet<br />

è una combinazione<br />

di bentonite (minerale naturale<br />

con capacità espansive)<br />

su supporto di tessuto-non-tessuto<br />

e uno<br />

speciale asfalto modificato<br />

la cui superficie è<br />

stata trattata con silice. Il<br />

risultato è un rivestimento<br />

impermeabilizzante di<br />

nuova concezione. Le<br />

particelle di bentonite e<br />

gli elementi bituminosi<br />

sono uniti fisicamente e<br />

distribuiti uniformemente<br />

sulla superficie di Kunisheet,<br />

il tutto a formare<br />

un corpo unico: il telo.<br />

Le proprietà espansive.<br />

Grazie alla composizione<br />

bentonite-bitume l’espansione<br />

del telo è controllata<br />

e mantiene inalterate<br />

nel tempo la sua<br />

proprietà impermeabiliz-<br />

Telo impermeabilizzante. Barriera di bentonite sodica idroespansiva e bitume modificato. Grazie alla<br />

composizione, l’espansione è controllata e mantiene inalterate la sua proprietà impermeabilizzante<br />

Soprattutto per strutture fuori terra<br />

zante anche quando la presenza<br />

di acqua è abbondante<br />

e persistente.<br />

La capacità di autoriparazione.<br />

Kunisheet, grazie<br />

alla sua proprietà di espansione,<br />

si autoripara nel caso<br />

in cui possa venire danneggiato<br />

da elementi che<br />

possano forarne la super-<br />

Il telo impermeabilizzante ricoperto<br />

con sabbie silicee.<br />

Esempio di posa con un sormonto<br />

minimo di 5 cm.<br />

ficie anche per effetto di<br />

chiodi di fissaggio.<br />

Facilità di applicazione.<br />

Il telo è facilmente applicabile<br />

al supporto grazie<br />

alla sua estrema manegevolezza<br />

e leggerezza. È<br />

necessario sormontare il<br />

telo di almeno 5 cm su<br />

ogni lato. L’effetto im-<br />

permeabilizzante è garantito<br />

dalla presenza<br />

combinata di asfalto, bentonite<br />

sodica, silice e tessuto-non-tessuto.<br />

Stabilità. La bentonite di<br />

sodio è un minerale inorganico<br />

che mantiene inalterate<br />

nel tempo le sue<br />

caratteristiche. La per-<br />

centuale del composto<br />

bentonitico in peso rappresenta<br />

circa il 50% del<br />

peso totale.<br />

Applicazioni. Il telo è<br />

particolarmente adatto all’impermeabilizzazione<br />

di terrazzi o manufatti dove<br />

non sia necessario un<br />

elevato contrasto con cal-<br />

cestruzzo, soprattutto per<br />

strutture fuori terra (giardini<br />

pensili, vasche o fontane<br />

di piccole dimensioni).<br />

Il confinamento<br />

del telo deve essere effettuato<br />

con basso spessore<br />

di cls o terra (5 cm)<br />

e con un sormonto di almeno<br />

5 cm. •<br />

Segnare 366599 cartolina servizio informazioni


54 www.rivistedigitali.com<br />

Ideata per proteggere gli<br />

immobili da ogni forma<br />

d’infiltrazione d’acqua, sia<br />

atmosferica che di falda,<br />

SikaLastic-150 è una<br />

membrana cementizia bicomponente<br />

elastica, fibrorinforzata<br />

senza rete di<br />

armatura. Grazie alla sua<br />

elevata resistenza, alla sua<br />

compatibilità a ogni situazione<br />

di cantiere e al costo<br />

in opera contenuto, Sika-<br />

Lastic-150 è adatta a essere<br />

utilizzata su differenti<br />

superfici su cui esercita<br />

l’impermeabilizzazione per<br />

pressione positiva (vasche,<br />

serbatoi, canali, piscine),<br />

per controspinta (garage,<br />

locali, fosse ascensori), per<br />

semplice umidità (fioriere<br />

e pareti contro terra). Il<br />

prodotto è formato da due<br />

componenti predosati, resina<br />

liquida e polvere cementizia,<br />

e grazie alla sua<br />

composizione la guaina garantisce<br />

un’adesione totale<br />

sulla maggior parte dei materiali<br />

di supporto: cemento,<br />

pietra, laterizio, legno, fino<br />

a metallo e ceramica.<br />

L’elevata elasticità consente<br />

inoltre di fare ponte<br />

sulle fessure e compensare<br />

le discontinuità del supporto,<br />

riuscendo a deformarsi<br />

senza andare incontro<br />

a rotture. Dopo l’indurimento<br />

SikaLastic-150 è<br />

flessibile come una gomma;<br />

con soli 3 mm di spessore<br />

è possibile compensare<br />

fessure del supporto<br />

ampie fino a 1,5 mm. La<br />

protezione che il prodotto<br />

offre alle superfici su cui<br />

viene applicata comporta<br />

la resistenza agli agenti atmosferici<br />

e ai composti chimici<br />

diluiti, l’impermaebilità<br />

all’acqua e allo stesso<br />

tempo la permeabilità al<br />

speciale<br />

impermeabilizzazione<br />

vapor acqueo, per non impedire<br />

la traspirazione.<br />

SikaLastic garantisce anche<br />

la totale atossicità, non<br />

alterando le proprietà e le<br />

caratteristiche dell’acqua.<br />

L’applicazione. Prima di<br />

applicare SikaLastic-150,<br />

che può anche essere usato<br />

senza demolizione su<br />

supporti già piastrellati, bisogna<br />

pulire il sottofondo e<br />

rimuovere ogni eventuale<br />

parte incoerente allo scopo<br />

di ottenere una superficie<br />

sana, compatta e omogenea.<br />

Per preparare la guaina,<br />

il componente A, il liquido<br />

in canestro da 6,4 l,<br />

e il componente B, la polvere<br />

in sacco da 20 kg, vanno<br />

versati in un contenito-<br />

re e miscelati con cura utilizzando<br />

un idoneo utensile<br />

meccanico per un tempo<br />

di 3-4 minuti. Per l’impasto<br />

è necessario utilizzare<br />

nella loro interezza il<br />

contenuto di entrambe le<br />

confezioni, per evitare disomogeneità,<br />

e non bisogna<br />

aggiungere altri ingredienti<br />

o acqua.<br />

Il prodotto può essere utilizzato<br />

su superfici grandi<br />

e piccole; l’applicazione,<br />

che è semplice e veloce,<br />

può essere fatta a spruzzo,<br />

in caso di vaste superfici<br />

continue, o manuale, a spatola<br />

o a rullo.<br />

Nell’eventualità dell’applicazione<br />

manuale la prima<br />

fase si realizza nello<br />

stendere, utilizzando una<br />

spatola dentata da 3 mm, il<br />

primo strato dell’impasto<br />

SikaLastic-150; nell’applicarlo<br />

bisogna esercitare<br />

la giusta pressione sul<br />

sottofondo allo scopo di<br />

ottenere uno spessore regolare<br />

e costante di circa 2<br />

Anno 17 FEBBRAIO 2007 n. 177<br />

Membrana cementizia bicomponente elastica, fibrorinforzata senza rete di armatura. SikaLastic-150, studiata per tutte<br />

quelle situazioni «critiche» in cui l’impermeabilizzazione è difficile, come nei serbatoi e nelle altre opere destinate al<br />

contenimento dell’acqua. Con soli 3 mm di spessore è possibile compensare fessure del supporto ampie fino a 1,5 mm<br />

Soluzioni in controspinta per dighe e piscine<br />

Tre possibili applicazioni di SikaLastic-150: una diga, una piscina, un serbatoio<br />

I due componenti di<br />

SikaLastic-150: il liquido<br />

in canestro da 6,4 l e la<br />

polvere in sacco da 20 kg<br />

Un ciclo per contrastare i danni dovuti all’umidità di risalita capillare<br />

L’uso di un intonaco macroporoso<br />

La presenza nelle zone<br />

inferiori della muratura<br />

di umidità capillare in<br />

controspinta di risalita (con<br />

conseguente formazione di<br />

sali igroscopici) può comportare<br />

nel tempo un distacco<br />

della tinteggiatura.<br />

1. Asportazione dell’intonaco<br />

danneggiato, fino<br />

a 80 cm al di sopra delle<br />

zone dove è riconoscibile il<br />

confine tra l’intonaco danneggiato<br />

e l’intonaco ancora<br />

in buono stato. L’intonaco<br />

va rimosso totalmente,<br />

sino ad arrivare alla<br />

muratura sottostante,<br />

asportando inoltre l’eventuale<br />

malta friabile tra le<br />

fughe dei mattoni per una<br />

profondità di almeno 2 cm.<br />

Si esegue successivamente<br />

l’idrolavaggio della superficie<br />

con acqua in pressione<br />

per togliere ogni traccia<br />

di polvere, sporco e residue<br />

parti friabili.<br />

2. Regolarizzazione della<br />

superficie. Sulla muratura<br />

lasciata asciugare si effettua<br />

la spazzolatura a secco<br />

dei sali superficiali resi-<br />

dui, l’umidificazione delle<br />

superfici, l’ugualizzazione<br />

delle maggiori cavità e<br />

delle irregolarità superficiali<br />

e l’ applicazione di<br />

un rinzaffo d’ancoraggio<br />

con Arcadia Rinzaffo,<br />

malta desalinizzante a base<br />

di calce idraulica pozzolanica,<br />

esente da cemento<br />

e prodotti ferrosi, che rea-<br />

gisce formando prodotti<br />

idrati insolubili e molto<br />

stabili, di natura basica,<br />

per il risanamento di murature<br />

soggette a umidità di<br />

risalita capillare, quale malta<br />

di aggancio desalinizzante.<br />

3. Applicazione dell’intonaco.<br />

Sul supporto rappreso<br />

ma fresco costituito<br />

mm. L’inserimento di una<br />

fibra di vetro resistente agli<br />

alcali è opportuna laddove<br />

ci si trovi in condizioni particolari,<br />

ovvero in presenza<br />

di forti movimenti strutturali<br />

o di fessure di elevata<br />

ampiezza; in questi casi<br />

la fibra deve essere annegata<br />

nel primo strato di<br />

malta ancora fresca. L’applicazione<br />

del secondo strato<br />

di SikaLastic può essere<br />

fatta quando il primo<br />

strato si è sufficientemente<br />

rappreso e irruvidito e<br />

bisogna utilizzare una spatola<br />

liscia.<br />

Quando anche il secondo<br />

strato comincia a rapprendersi<br />

può essere utilizzato<br />

un frattazzino di spugna,<br />

una cazzuola metallica o<br />

il dorso della cazzuola per<br />

ottenere una migliore finitura.<br />

La superficie è poi<br />

compatibile con siccessive<br />

lavorazioni o finiture:<br />

è rifinibile con vernici Sikagard,<br />

adesivi SikaCeram,<br />

guaine liquide Sikafloor. •<br />

per la regolarizzazione delle<br />

superfici, si procede all’applicazione<br />

di Arcadia<br />

Risanante, intonaco macroporoso<br />

di risanamento a<br />

base di calce idraulica pozzolanica,<br />

esente da cemento<br />

e prodotti ferrosi.


Anno 17 FEBBRAIO 2007 n. 177 speciale<br />

impermeabilizzazione<br />

www.rivistedigitali.com 55<br />

Wg-Cem di Gattocel può essere utilizzato su superfici orizzontali o verticali per ottenere<br />

risultati di elevata resistenza contro le infiltrazioni di acqua e umidità. Si può usare su<br />

terrazze, balconi, superfici in calcestruzzo, vecchie pavimentazioni, massetti, intonaci<br />

Un manto impermeabile,<br />

flessibile, resistente e calpestabile<br />

Tra i prodotti studiati<br />

per le soluzioni di<br />

impermeabilizzazione da<br />

Gattocel, Wg-Cem è<br />

l’impermeabilizzante cementizio<br />

bicomponente<br />

fibrorinforzato con il quale<br />

è possibile ottenere un<br />

manto impermeabile,<br />

flessibile, resistente e calpestabile.<br />

Il trattamento eseguito<br />

con Wg-Cem conferisce<br />

alle superfici trattate<br />

un’elevata resistenza contro<br />

le infiltrazioni di acqua<br />

e umidità e le protegge<br />

le superfici trattate<br />

anche da agenti atmosferici,<br />

piogge acide,<br />

smog, anidride carbonica,<br />

cloruri (carbonatazione)<br />

e dai cicli di gelo e disgelo.<br />

Il manto di copertura<br />

ha inoltre ottime doti<br />

di flessibilità ed elasticità<br />

così da essere in<br />

grado di assorbire tutti i<br />

movimenti strutturali senza<br />

creare lesioni o microfessure<br />

e, grazie alla<br />

composizione con un<br />

elevato contenuto di resine,<br />

Wg-Cem aderisce<br />

perfettamente a substrati<br />

di diversa natura anche<br />

in caso di presenza di<br />

umidità.<br />

Le possibilità in cui è<br />

possibile utilizzare Wg-<br />

Cem sono molteplici, sia<br />

su superfici orizzontali<br />

che verticali. Il prodotto<br />

può essere utilizzato per<br />

l’impermeabilizzazione<br />

Le confezioni delle due<br />

componenti di Wg-Cem.<br />

di terrazze, balconi, superfici<br />

in calcestruzzo,<br />

vecchie pavimentazioni,<br />

massetti, intonaci; Wg-<br />

Cem viene utilizzato anche<br />

per impermeabilizzare<br />

muri di fondazione<br />

controterra, fioriere,<br />

canali di gronda e tutte<br />

le superfici aventi geometrie<br />

irregolari e prima<br />

della posa di pavimenti<br />

e rivestimenti in ceramica<br />

(anche in caso di<br />

sovrapposizioni). Inoltre<br />

Wg-Cem garantisce l’impermeabilità<br />

di piscine,<br />

vasche per il contenimento<br />

di acqua, box doccia,<br />

bagni. Il prodotto consente<br />

un restauro ottimale<br />

di scantinati, garage,<br />

sotterranei, muri di contenimento,<br />

fondazioni, vani<br />

di ascensori, cunicoli<br />

e ambienti con murature<br />

piene a contatto diretto<br />

con il terreno (umidità in<br />

spinta negativa).<br />

Per quanto riguarda l’applicazione,<br />

la premessa è<br />

che i supporti da trattare<br />

siano coerenti e puliti. È<br />

L’applicazione di Ggg, la guaina<br />

liquida acrilica impermeabilizzante.<br />

necessario quindi Eliminare<br />

polvere, efflorescenze,<br />

parti in fase di distacco<br />

e tracce di trattamenti<br />

precedenti con idropittura<br />

vecchia, vernici,<br />

olii, residui di altri trattamenti<br />

e così via.<br />

Anche eventuali scanalature<br />

devono essere eliminate,<br />

ripristinando la planarità<br />

delle superfici evitando<br />

forti scalinature,<br />

parti mancanti, nidi di<br />

ghiaia o altro che possa<br />

ostacolare una corretta<br />

stesura del prodotto.<br />

Se i supporti risultano essere<br />

molto sfarinanti è il<br />

caso di procedere al consolidamento<br />

con G-Primer<br />

mentre eventuali residui<br />

bituminosi devono<br />

essere trattati con Primer<br />

Bt e, su supporti molto<br />

assorbenti, bisogna inumidire<br />

preventivamente<br />

con acqua evitando di lasciare<br />

ristagni.<br />

Preparazione<br />

Wg-Cem si prepara aggiungendo<br />

lentamente il<br />

Il prodotto applicato<br />

nei lavori di risanamento<br />

della Biblioteca<br />

nazionale di Bari.<br />

4. Esecuzione della finitura.<br />

Si passa poi alla finitura<br />

liscia e piana delle<br />

superfici, per renderle idonee<br />

ai successivi interventi,<br />

con Intocalce, rasante<br />

minerale in polvere<br />

a base di calce idrata, calce<br />

idraulica, dotato di elevata<br />

diffusività al vapore,<br />

buona resistenza, plasticità<br />

e potere ancorante. •<br />

Una copertura a falde<br />

trattata con Spg.<br />

Componente B nel Componente<br />

A, che sono commercializzate<br />

in confezioni<br />

da 2,2 e 22 kg, che<br />

prevedono un rapporto<br />

predosato 10:1.<br />

Per ottenere un impasto<br />

omogeneo bisogna usare<br />

per 2/3 minuti un trapano<br />

a frusta a basso numero di<br />

giri (500 giri/min. circa)<br />

avendo cura di evitare di<br />

inglobare aria durante<br />

quest’operazione.<br />

Applicazione<br />

Bisogna utilizzare una<br />

spatola liscia e stendere<br />

una prima mano di prodotto<br />

facendolo aderire<br />

bene al supporto creando<br />

una copertura uniforme; a<br />

prodotto indurito si deve<br />

stendere la seconda mano<br />

in direzione incrociata rispetto<br />

alla prima; ogni<br />

strato deve avere uno<br />

spessore non superiore a<br />

2 mm.<br />

In caso di superfici deformabili<br />

o sottoposte a movimenti<br />

strutturali è opportuno<br />

inserire, sulla<br />

prima mano di prodotto<br />

fresco, una rete in fibra di<br />

vetro o sintetica, antialcalina,<br />

idonea per rasature,<br />

a maglia quadra di<br />

4x4 mm e con un peso di<br />

circa 100 gr/mq.<br />

Wg-Cem può essere rifinito<br />

con uno strato superficiale<br />

di Ggg o Spg.<br />

Ggg è una guaina liquida<br />

acrilica impermeabilizzante<br />

a elevata elasticità<br />

a base di resine acriliche<br />

pure disponibile in cinque<br />

colori: bianco/trasparente,<br />

grigio, rosso mattone,<br />

terracotta, verde; Spg<br />

è un impermeabilizzante<br />

acrilico in emulsione additivato<br />

con fibre sintetiche,<br />

disponibile in bianco<br />

e grigio, che permette<br />

di realizzare una membrana<br />

elastica, impermeabile,<br />

resistente e calpestabile.<br />

•<br />

Segnare AL8644 cartolina servizio informazioni


56 www.rivistedigitali.com<br />

La linea Magi di<br />

Maxfor comprende<br />

prodotti altamente specializzati<br />

applicati a tecnologie<br />

di ultima generazione<br />

per risolvere problemi di<br />

impermeabilizzazione delle<br />

strutture. Si tratta di una<br />

serie di prodotti tutti a base<br />

di bentonite sodica: la<br />

membrana Dual seal vlp, i<br />

giunti Superstop e il Dualtite.<br />

Dual seal vlp è una<br />

membrana in Hdpe e bentonite<br />

sodica naturale che<br />

viene impiegata per impermeabilizzazionicontinue<br />

di massima efficacia.<br />

Le sue caratteristiche sono<br />

un coefficiente di per-<br />

meabilità all’acqua del<br />

2,7x10-13 cm/sec, una tenuta<br />

al battente idrostatico<br />

di 0,45 Mpa, allungamento<br />

a rottura del 535%,<br />

massima pressione a rigonfiamento<br />

di 0,08 Mpa.<br />

Superstop è un cordolo<br />

totalmente bentonitico<br />

che si utilizza per la sigillatura<br />

di giunti di ripresa<br />

di getto orizzontali<br />

e verticali su calcestruzzo;<br />

caratterizzato da<br />

totale inorganicità, ha un’espansione<br />

in acqua fino al<br />

600% e una tenuta al carico<br />

idrostatico testato fino a<br />

30 m di altezza. Dulatite è<br />

un waterstop accoppiato<br />

in pvc e bentonite sodica<br />

per giunti di lavoro o di<br />

dilatazione. I prodotti<br />

osmotici della linea Magi<br />

sono particolarmente adatti<br />

per applicazioni su interrati,<br />

dighe, condotte forzate,<br />

gallerie, ovunque si<br />

debbano affrontare interventi<br />

in controspinta o di<br />

contenimento d’acqua, stabilizzando<br />

i componenti<br />

solubili del cemento. Il sistema<br />

è stato utilizzato per<br />

l’impermeabilizzazione<br />

della metropolitana milanese<br />

nella tratta della linea<br />

rossa da Molino Dorino a<br />

Rho Fiera.<br />

L’applicazione. Prima della<br />

posa della membrana le<br />

superfici sia orizzontali che<br />

speciale<br />

impermeabilizzazione<br />

verticali devono essere drenate,<br />

scaricate e aggottate<br />

e devono risultare puliti,<br />

privi di residui di acque<br />

stagnate e di materiali incoerenti.<br />

Per quanto riguarda<br />

le superfici verticali<br />

e la posa della membrana<br />

per pareti, paratie o<br />

diaframmi, la membrana<br />

Dual Seal Vlp va posizionata,<br />

se necessario previo<br />

posizionamento del tessuto<br />

non tessuto, e fissata a<br />

mezzo chiodature con rondella<br />

realizzate sui sormonti<br />

(che devono essere<br />

di almeno 15 cm) a distanza<br />

di circa 45 cm. Sulla<br />

sommità la membrana<br />

viene fissata con un profi-<br />

lo metallico tipo Paraterm.<br />

In corrispondenza di giunti<br />

strutturali e/o riprese di<br />

getto bisogna raddoppiare<br />

la membrana per un’altezza<br />

di 60 cm secondo i dettagli<br />

costruttivi di progetto.<br />

La membrana esposta all’esterno<br />

va protetta con<br />

un tessuto non tessuto da<br />

200/300 g/mq o impiegando<br />

il tipo Lg, poi si può<br />

procedere al getto di parete.<br />

Nelle impermeabilizzazioni<br />

delle solette di fondo,<br />

bisogna creare il piano di<br />

appoggio alla membrana<br />

stendendo un magrone sulla<br />

superficie, che deve essere<br />

poi lisciata e privata di<br />

eventuale acqua stagnan-<br />

te. Se necessario per l’operatività<br />

del cantiere si<br />

deve posizionare un tessuto<br />

non tessuto di circa 600<br />

g/mq, dopodiché si può<br />

stendere la membrana e<br />

fissarla con graffettature<br />

in corrispondenza dei sormonti,<br />

che devono essere di<br />

almeno 10 cm. Dopo un<br />

ulteriore strato di magrone<br />

per protezione della membrana<br />

si può procedere al<br />

getto della platea di fondazione.<br />

Anche per l’impermeabilizzazione<br />

delle coperture<br />

la premessa è un piano<br />

di posa pulito, liscio e senza<br />

acqua stagnante, su cui<br />

la membrana viene posi-<br />

Anno 17 FEBBRAIO 2007 n. 177<br />

La bentonite è alla base di tutti i prodotti della linea Magi di Maxfor, particolarmente indicata nell’impermeabilizzazione<br />

di opere di ingegneria civile e idraulica quali parcheggi interrati, gallerie stradali e ferroviarie,<br />

strutture sotto falda, vasche interrate, bacini idrici e di raccolta acque oltre che in copertura<br />

La tecnologia della bentonite per stazioni e metropolitane<br />

Il cantiere della<br />

Metropolitana di Milano<br />

nella tratta Molino<br />

Dorino-Rho Fiera durante<br />

l’intervento di<br />

impermeabilizzazione<br />

zionata e fissata con graffettature<br />

in corrispondenza<br />

dei sormonti, di almeno 10<br />

cm. Nei sormonti va posizionato<br />

il nastro Vlp, per<br />

garantire la continuità del<br />

politene ad alta densità della<br />

membrana. Alle estremità<br />

e nei collegamenti<br />

terminali la membrana dovrà<br />

essere fissata con chiodi<br />

e rondelle con il profilo<br />

metallico tipo Paraterm. Se<br />

richiesto va fissato poi un<br />

tessuto non tessuto di circa<br />

600/800 kg/mq, poi la<br />

membrana va zavorrata con<br />

calcestruzzo o materiali<br />

equivalenti per un sovraccarico<br />

complessivo di almeno<br />

250 kg/mq. •

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