Sotto il destino e fra i monti - IIS Fazzini-Mercantini
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emotivamente.<br />
Le loro lettere o cartoline, controllate dalla censura, abbracciano un periodo che va dal 1916 al 1918, con una appendice del 1920 perché Ernesto Calvaresi<br />
è trattenuto a Trieste, “Terra liberata”.<br />
Le grafie sono spesso diverse, a volte diffic<strong>il</strong>mente leggib<strong>il</strong>i; diversi anche gli st<strong>il</strong>i della scrittura, solo rare volte corretti e scorrevoli. Sanno scrivere a<br />
malapena i nostri quattro soldati e ricorrono all'aiuto di qualche comm<strong>il</strong>itone che però, a volte, deforma <strong>il</strong> nome del signor Angelini, probab<strong>il</strong>mente<br />
pronunciato con la forte inflessione dialettale marchigiana dei mittenti. E questi, quando scrivono da soli – Angelo lo fa sempre – scrivono in dialetto, anzi,<br />
trascrivono <strong>il</strong> dialetto ovviamente senza ortografia né regole sintattiche, tanto meno punteggiatura.<br />
Quest'aspetto è un documento nel documento: oltre alla vita vissuta al fronte, oltre ai dettagli su luoghi e fatti della grande guerra, questa corrispondenza è<br />
uno specchio della società contadina mezzadr<strong>il</strong>e italiana, della sua cultura arcaica e della sua lenta alfabetizzazione.<br />
Tutto <strong>il</strong> materiale è stato fotografato, ordinato cronologicamente e per mittente e descritto, trascrivendone fedelmente <strong>il</strong> testo e interpretandone,<br />
traducendolo, <strong>il</strong> significato.<br />
Nelle pagine di questo lavoro, in ordine cronologico vengono riportate, per ognuno dei quattro soldati, le loro lettere o cartoline, annotando tra parentesi,<br />
nel testo, la traduzione di qualche passaggio diffic<strong>il</strong>e e aggiungendo in corsivo blu, nella pagina, qualche particolarità relativa a luoghi citati e noti<br />
sull'Isonzo, sul Piave o qualche aspetto significativo sulle condizioni di vita al fronte. Qualche vocabolo, anche per difficoltà grafiche, è rimasto<br />
indeci<strong>fra</strong>b<strong>il</strong>e.<br />
Precede la serie di documenti dei singoli protagonisti una scheda sintetica introduttiva delle loro “biografie” di soldati al fronte.<br />
Chiude <strong>il</strong> lavoro la lunga e bella lettera di Don Peppe, parroco di Capradosso e cappellano m<strong>il</strong>itare al fronte che Angelo incontra al fronte ma non<br />
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