Sotto il destino e fra i monti - IIS Fazzini-Mercantini
Sotto il destino e fra i monti - IIS Fazzini-Mercantini
Sotto il destino e fra i monti - IIS Fazzini-Mercantini
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
INTRODUZIONE<br />
Angelo Amatucci e i tre <strong>fra</strong>telli Calvaresi, Enrico, Ernesto e Giulio sono i giovani figli al fronte della Grande guerra di due coloni del signor Michele<br />
Angelini, un proprietario terriero di Offida che vive a Roma.<br />
Angelo è di Capradosso, una <strong>fra</strong>zione di Rotella (AP), sotto <strong>il</strong> monte Ascensione. I <strong>fra</strong>telli Calvaresi sono, invece, di Appignano del Tronto (AP), piccolo<br />
centro tra Castel di Lama e Offida.<br />
Le loro lettere, conservate nell'Archivio Angelini-Micheli di Offida, sono una testimonianza forte, semplice, diretta dalle “zone di guerra” del primo<br />
conflitto mondiale. Sono quasi tutte indirizzate al “caro padrone” e qualche volta alla signora Olimpia, la moglie.<br />
Altre lettere, poche, sono di Gaetano Micheli (che annuncia la morte di Angelo), della signora Olimpia, del padre di Angelo, di Don Peppe, <strong>il</strong> parroco di<br />
Capradosso.<br />
Si tratta di giovani sempre vissuti nelle loro campagne, legati da un rapporto affettuoso di rispetto devoto al signor Michele, a cui mandano notizie, spesso<br />
preoccupandosi del lavoro della terra affidato ai loro padri. Nei momenti significativi della semina, del raccolto, della mietitura li sentiamo rassicurati dalla<br />
collaborazione che altri mezzadri offrono per rimpiazzare le loro braccia impegnate in tutt'altro. Chiedono addirittura di essere mandati in licenza in questi<br />
periodi per lavorare e non lasciare i fam<strong>il</strong>iari in difficoltà, ben consapevoli dell'importanza delle loro forza lavoro e dei loro campi, non quelli di battaglia<br />
che sentono estranei.<br />
Carreggio, salmeria, fanteria, bombardieri, queste sono le loro destinazioni. Non c'è quasi mai entusiasmo: la guerra degli irredentisti, dei nazionalisti, degli<br />
interventisti, dei socialisti che hanno dimenticato la solidarietà e la pace è per loro un fatto incomprensib<strong>il</strong>e culturalmente, razionalmente ed<br />
2