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Sotto il destino e fra i monti - IIS Fazzini-Mercantini

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2. non "colpevolista", Golo Mann (Storia della Germania moderna, 1789-1958, Garzanti, M<strong>il</strong>ano 1981, p. 378), che attribuisce alle recriminazioni<br />

etiche e politiche dei vinti, l'armistizio punitivo per i tedeschi poi da loro stessi trsformato in base di riscatto.<br />

8. Il punto di vista italiano alla conferenza pace<br />

1. L'intransigenza di Sonnino<br />

1. "L'idea fissa dell'Italia di ottenere ingrandimenti territoriali l'aveva portata a trascurare nel trattato gli aiuti economici di cui aveva bisogno; e, nel 1919,<br />

sempre per le medesime ragioni, i problemi delle materie prime e dei più ampi interessi economici italiani nel Mediterraneo, furono ancora una volta<br />

del tutto negletti. [...] Sonnino riteneva che non fosse decoroso chiedere un prestito, ma che non vi fosse invece nulla da eccepire al fatto di chiedere un<br />

pezzo di terra altrui che per di più non era neppure stato conquistato. " (Denis Mack Smith, Storia d'Italia dal 1861 al 1958, Laterza, Bari 1960)<br />

2. Grazie alla sindrome da "vittoria mut<strong>il</strong>ata", l'Italia aveva vissuto un dopoguerra più da paese vinto che da paese vincitore: con conseguenze tutt'altro che<br />

trascurab<strong>il</strong>i sulla coesione della società civ<strong>il</strong>e e sulla solidità delle istituzioni." (Giovanni Sabbatucci, La vittoria mut<strong>il</strong>ata, in Aa. Vv. Miti e storia<br />

dell'Italia unita, cit.)<br />

9. "Profezia" di Keynes<br />

1. "Se la guerra civ<strong>il</strong>e europea dovesse concludersi con una Francia e un'Italia che abusano del loro momentaneo potere di vincitori sulla Germania e<br />

sull'Austria-Ungheria, oggi prostrate, le prime chiederebbero con ciò la loro stessa distruzione: tanto profondi ed inestricab<strong>il</strong>i sono gli invisib<strong>il</strong>i legami,<br />

psicologici ed economici che le uniscono alle loro vittime." (J. M. Keynes)<br />

2. non fu pace, nonostante le premesse e le speranze di W<strong>il</strong>son.<br />

1. nelle trattative prevalse la "cultura del nemico" e <strong>il</strong> principio di autodeterminazione si scontrò con gli egoismi nazionali, gli stati multietnici, le colonie e<br />

la volontà di dominio degli stati più potenti.<br />

3. debolezza della Società delle Nazioni: non vi parteciparono USA, Giappone e Russia = espressione di fatto degli interessi anglo-<strong>fra</strong>ncesi.<br />

4. "[...] l'intero problema della redistribuzione del mondo. I trattati di pace mostrarono quello che fu <strong>il</strong> punto centale della guerra più chiaramente di tutte le<br />

particolari e relativamente minori dispute [...]" (Paul M. Sweezy, La teoria dello sv<strong>il</strong>uppo capitalistico, cit.)<br />

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