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16 LIBRO PRIMO - GIACINTO DE SIVO SOMMARIO §. 1 ... - Eleaml

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Il testo non è stato rivisto e contiene degli errori – è un testo da ripubblicare, quindi abbiamo deciso di non correggerlo.<br />

<strong>LIBRO</strong> <strong>PRIMO</strong> - <strong>GIACINTO</strong> <strong>DE</strong> <strong>SIVO</strong> 35<br />

d'idee, lenta, insidiosa, che facesse via,ali'incredulità in tatti gli<br />

ordini sociali, e pur negli eserciti e nelle corti; perché, dicea<br />

Federico, minar l’edifizio sordamente vai farlo cadere da sé.<br />

D'Alembert concepì l'enciclopedia, come mezzo a spargere l'ateismo<br />

nel mondo. Annunziolla con magnifico discorso, dove i pensieri del<br />

Bacone e d'altri ingegni travestendo, faceva suoi; e mostrando di<br />

grandissima utilità all'umana sapienza quell'opera, seppela far parere<br />

stupenda. Disserto dizionario universale di tutte cognizioni, e scienze<br />

ed arti umane, da valere come compiuta biblioteca. Portarsila in cielo<br />

i congiurati; le trombe della fama predicarono da Battro a Tile.<br />

V'aveano a scrivere i più eminenti pensatori: scienziati, artisti,<br />

economisti, teologi, prelati ed altri, i cui nomi davano a ragione<br />

guarentigia di bene. Ma i compilatori sepper fare: ad ogni articolo<br />

religioso metteano accanto il veleno dell'incredulità; talvolta parean<br />

difendere la fede, e vi pingean lucenti gli assalti; talvolta fiacca la<br />

difesa, gagliarda l'offesa, più spesso l'offesa era nella mala difesa;<br />

sempre fra rosee labbra il dente. Con ipocrita cipiglio sparnazzarono<br />

quanto in ogni tempo s'era inventato contro il cristianesimo.<br />

L'enciclopedia fu immenso magazzino di sofismi, e calunnie, vestite<br />

magnificamente come prostitute, per allettare la comune; fu render<br />

la. dottrina volgare per darla fiacca a tutti, fu adusar gli animi ai<br />

dubbio e alla negazione, e mandare alle venture generazioni in poca<br />

scienza il latte di prosuntùosa ignoranza. I Massoni presentendo il<br />

cader degli altari trar con essi i troni, s'unirono a'Filosofi, e con<br />

migliaia di braccia aiutaron la barca. Miriadi di scrittorelli uscirono a<br />

laudare, Voltaire isquillava sue trombe, Federigo raccomandava e<br />

pagava, la moda che io Francia è tiranna, e sbranca pur fuori, tutte<br />

cose furono da alzar quel dizionario a quasi unico studio del tempo.<br />

Esso svoltava la idee secolari di pietà, di morale, e di credenza;<br />

seducea giovani e donne, grandi e bassi, dalle reggie a' tugurii, dalle<br />

città alle cascine; pestava un ribollio, nn furor di passioni da<br />

prorompere in iscoppio satanico, sin allora inaudito fra'fasti della<br />

malvagità.<br />

86 <strong>LIBRO</strong> <strong>PRIMO</strong> - <strong>GIACINTO</strong> <strong>DE</strong> <strong>SIVO</strong><br />

<strong>§</strong>. 8. Montesquieu e Rosseau.<br />

Il Montesquieu nel suo Spirito delle leggi, uscito nel 1748, avea<br />

dichiarato: ogni uomo essere libero, doversi da sé governare; schiavi<br />

i popoli retti da principi, star nel popolo la potestà legislativa; questa<br />

usarsi per rappresentanti. Tai principii tratti dalla costituzione<br />

inglese, indicati a base di dritto pubblico, aggiunsero impolitico al<br />

fermento filosofie*) e sociale; gran pretesto al progredire. Sovf essi<br />

più edificò il Rosseau Ginevrino; e nel 1752 die' fuori il suo<br />

Contratto sociale, con progredimento d'idee; perocché da quei<br />

principii traeva: t7 popolo esser solo legislatore di sé, solo sovrano,<br />

infallibile nelle sue leggi, superiore ad esse; i re esser magistrati<br />

provvisorii e revocabili; meglio non averne; volersi assemblee<br />

popolari, sovrane, legislatrici; e conchiudeva la religione di Cristo<br />

contrariar lo spirito sociale. E scrisse pure: malfattore quel primo<br />

che, chiuso un pezzo di terra, disse è mioì<br />

Adunque tre uomini furono i motori primi delle rivoltare<br />

moderne; l'un dall'altro diversissimi. Empio il primo, avria voluto<br />

monarchia, se questa permessogli il congiurar contro Dio, gli avesse<br />

data libertà di bestemmiare ne' libri; il secondo, nato nobile, voleva<br />

rappresentanze aristocratiche; e il terzo, figliuol d'artigiano,<br />

predicava democrazia e comunella. Ma senza Voltaire gli altri non<br />

facevano; che pochi avrebber osato assalire i re cristiani. Congiunti i<br />

seguaci di tutti e tre a9 Massoni, presero insieme a persuadere al<br />

mondo Dio esser fola, e tiranni i monarchi. Brevemente sclamavano<br />

in cattedra:Gli uomini, uguali e liberi figli della natura, denno<br />

seguire il lume della ragione; la religione sottomette la ragione ai<br />

misteri, fa gli uomini ciechi e schiavi; lo stato fatto di ordini diversi<br />

disagguaglia gli uomini dalla natura agguagliati; si distruggano<br />

questi ordini, si gitti l'impero religioso, e l'umanità sarà redenta a<br />

libertà e uguaglianza. Cotai pensieri seminati fruttificarono; e,<br />

mutate sembianze e parole, li vediamo sfuriar superbissimi ai tempi<br />

nostri.

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