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16 LIBRO PRIMO - GIACINTO DE SIVO SOMMARIO §. 1 ... - Eleaml

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Il testo non è stato rivisto e contiene degli errori – è un testo da ripubblicare, quindi abbiamo deciso di non correggerlo.<br />

93 <strong>LIBRO</strong> SECONDO - <strong>GIACINTO</strong> <strong>DE</strong> <strong>SIVO</strong><br />

la fede andò con la fortuna. Da fanciulli eran guasti di pensieri<br />

negli stessi reali collegi da maestri settarii, come poi fu. manifesto.<br />

Molto si provvide alla marina mercantile. Avevamo scuole<br />

nautiche a Meta, Carotto, Castellamare, Procida, Gaeta, Bari e<br />

Reggio; e in Sicilia il collegio nautico a Palermo, e scuole a Messina,<br />

a Trapani, Siracusa, Giarre, Riposto e Catania. Con decreto del 1852<br />

i piloti delle scuole nautiche di Palermo, Messina e Trapani, erano<br />

ammessi a concorrere ai posti superiori della marina regia; e Tanno<br />

seguente si permise agli alunni delle scuole di Siracusa, Giarre, e<br />

Riposto concorressero a terzi piloti su' regii legni. Nel 1846 si abolì<br />

il dritto pe’ documenti degli atti di riconoscimento de' padroni di<br />

navigli. Nel 1837 si crebbe al trenta per cento il premio a’ legni<br />

siciliani in diminuzione di dazio sulle merci recate dall'Indie, e del<br />

venti a quelle del Baltico. Queste ed altre molte facilitazioni, che<br />

tralascio per brevità, feron progredire la nostra marina mercantile.<br />

Nel 1825 aveva legni 5008, di tonnellate 107, 938; e nel 1855 era già<br />

di legni 8988, di tonnellate 213, 006, cioè doppia; nel 25 non<br />

avevamo piroscafi, nel 66 n'avevamo sedici, di 3859 tonnellate. Il<br />

commercio in trent'anni prosperò tanto che nel 56 erano solo in<br />

Napoli già 25 compagnie con in circolazione venti milioni e più di<br />

ducati. Questa prosperità marinesca insolita al nostro paese, ne<br />

rendeva indipendenti dal commercio straniero: ecco il rangolo<br />

dell'Inghilterra.<br />

g. 13. Buon governo.<br />

Ferdinando II vago di sollazzi giovanili, mise tutto l'animo allo<br />

Stato. Era nella Tesorerìa per le trascorse peripezie un debito che<br />

dicevan galleggiante, sommato nel <strong>16</strong>30 a ducati I, 345, 251; ogni<br />

anno quasi un altro milione di disavanzo l'accrescea. Subito equilibrò<br />

le spese all'entrate. Cominciò scemando la sua lista civile per ducati<br />

370 mila Tanno, moderò a metà il grosso stipendio a? ministri di<br />

stato; le spese di guerra e marina io su' principii diminuì<br />

<strong>LIBRO</strong> SECONDO - <strong>GIACINTO</strong> <strong>DE</strong> <strong>SIVO</strong> 93<br />

di ducati 340 mila annui; riformò parecchi abusi, abolì le doppie<br />

cariche, tolse il tròppo delle pensioni e de' soprassoldi; e risparmiò<br />

sulle spese della amministrazione pubblica altri annui ducati 581,<br />

667; di guisa che in breve spari il vuoto, ed ebbe pur modo da<br />

sminuir le imposte. Messe nel vantato decennio francese, cresciute<br />

pe' guai delle rivoluzioni, si toglievan da Ferdinando maledetto,<br />

perché i settarii niènte maledicono più quanto il buon governo.<br />

Abolite le riserve per cacce reali, ne ridie' le terre all'agricoltura;<br />

benché pochi anni dopo visto lo errore dell'eccesso alcune ritornasse<br />

a risèrva. Àl gennaio 1832 vietò i dritti di portolania in Napoli. Nel<br />

1833 tolse la meta del dazio gravoso alla gente minuta sulla<br />

macinatura de' grani, messo nel 1826, scemandosi di ducati 526,<br />

500; e a 13 agosto 1837 levò il resto, che dava ducati 625,546<br />

d'entrata. Nel 1832 finì un dazio sulla carne; nel seguente anno<br />

quello di dritto di rivela su' vini; nel 1845 fu sminuita la tariffa<br />

doganale, e soppressa la soprattassa di conturnazione; e l'anno<br />

appresso si moderarono i dazii su oltre centodieci categorie di<br />

prodotti stranieri, e su' dritti di bóllo alle mercanzie forestiere. Nel<br />

1842 fur vietati quelli d'esportazione sopra molti nostri prodotti,<br />

come sale e zolfo; e nel 1846 scemò quello d'esportazione dell'olio<br />

d'ulivo e della morchia. Mentre gli economisti stampavan libri, qui<br />

senza pompa vedevi fatti. Il guadagnar molto e il pagar poco<br />

prosperava il commercio e l'industria.<br />

Diminuite l'entrate, pur si scemavano i debiti, e s'accrescevan le<br />

spese per ragguardevoli opere pubbliche. A 1 agosto 1844 era finito<br />

di pagare il debito di 15 milioni di ducati contratto in Londra nel<br />

1824 col banco Rotschild per pagare i Tedeschi; si estingueva poi il<br />

debito di ducati 2, 528, 000 verso gli Americani, e si soddisfava un<br />

debito di 1, 850, 000 ducati preso dalla Cassa di Ammortizzazione.<br />

Le spese per la marina variavano pe' legni nuovi che come ho detto<br />

s1 andavan facendo: nel 1841

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