16 LIBRO PRIMO - GIACINTO DE SIVO SOMMARIO §. 1 ... - Eleaml
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Il testo non è stato rivisto e contiene degli errori – è un testo da ripubblicare, quindi abbiamo deciso di non correggerlo.<br />
64 <strong>LIBRO</strong> SECONDO - <strong>GIACINTO</strong> <strong>DE</strong> <strong>SIVO</strong><br />
zia; ministro il Giocolino Saliceti, fatto di liberale sgherro; quindi<br />
spie, carceri, morti, esilii senza giudizio, persecuzioni di borboniani<br />
incessanti ed efferate.<br />
I popoli alzaron bandiera di gigli. Soccorseli l'inglese generale<br />
Steward con seimila AngloNapolitani; il quale disceso in Calabria,<br />
ruppe su' campi di Maida il francese Regnier. E benché senza valersi<br />
della vittoria poco stante si ritraesse, pur die' animo a'Calabresi, che<br />
in quella giornata avean valorosamente combattuto. Allora gli<br />
stranieri conquistatori posero nome di briganti a'difensori del proprio<br />
paese e del patrio re. Cominciò guerra atrocissima. Punizioni<br />
terribili, giudizii sul tamburo, prigionie ingiuste, uccisioni nefande;<br />
non bastando mannaie, archibugi e capestri, usavan lapidazioni e<br />
paU. Il Colletta (carbonaro) nota aver visto uno a Monteleone appèso<br />
al muro e lapidato, e un altro, per ordine di colonnello venuto di<br />
Turchia, conficcato al palo. Mancando le prigioni al numero de’<br />
carcerati, fingevan tramutarli, e per ira trucidavanli, o mandavanli a<br />
Campiano, a Fenestrelle e ad altre parti di Francia.<br />
Qualunque propugnatore del suo paese era reo, e talvolta pur<br />
punito chi di tal delitto era innocente. Crearono la guerra civile;<br />
fecero bande paesane e mandaronle a forza contro i paesani Briganti.<br />
Dopo le Calabrie, la Basilicata, i Pincipati e Molise formicolavano di<br />
Borboniani; fra Diavolo movea Terra di Lavoro, un Piccioli gli<br />
Abruzzi. Le isole in mano agl'Inglesi.<br />
Gaeta con memorando assedio durò sino a 18 luglio, difesa da’<br />
Napolitani, duce il principe Philipstadt. Quindi il vincitore Massena<br />
volse onnipossente con l'esercito in Calabria; ma accolto con<br />
archibugiate, die’ il sacco a Laurìa,, e l'arse, con entro vecchi,<br />
fanciulli e infermi. Ad Àmantea il colonnello borbonico Mirabella<br />
con tre soli cannoni vecchi ributtò due assalti diurno e notturno del<br />
generale Verdier; il quale ritrattosene, vi tornò a dicembre con più<br />
forze, pur anco respinto. Dopo quaranta giorni la fame, resa la difesa<br />
impossibile, fé capitolare i difensori, con patto di ritrarsi<br />
<strong>LIBRO</strong> SECONDO - <strong>GIACINTO</strong> <strong>DE</strong> <strong>SIVO</strong> 65<br />
m Sicilia. Cotrone difendendosi forte, finito il pane, non aperse le<br />
porte; ma il presidio sfondata a forza la linea francese si fece il vaco<br />
a mare, a'vascelli inglesi. Più era il rigore, più i briganti.<br />
Proclamarono amnistie; ma dove quei disgraziati si presentavano, ne<br />
fecevan macello; e il Colletta afferma aver visti molti cadaveri di<br />
presentati, nella valle di Morano.<br />
In questo furor di sforzata guerra civile i dominatori tutte cose e<br />
ordini mutavano. Leggi amministrative e municipali trapiantate di<br />
Francia, liberali per forma, dispotiche in fatto; guardie civiche e<br />
provinciali; abolirono, e dissi il come, la feudalità e i fedecommessi,<br />
rifecero il catasto. Subito i balzelli che prima eran molti ma lievi,<br />
fecer pochi ma gravi: spogliarono i possessori degli antichi<br />
arrendamenti, e misero la tassa diretta fondiaria, calcolata sul quinto<br />
della rendita de' foadi; poi tasse indirette sulle merci e sul consumo;<br />
e quella sul sale gravosissima vollero obbligatoria, cioè testatico di<br />
cinque rotola a persona all'anno. Inventarono il Gran Libro del<br />
debito pubblico. Le Finanze, le percezioni, gli appalti, le forniture,<br />
date tutte a Francesi pubblicani. Disciolsero ordini religiosi;<br />
abolirono conventi ricchi, lasciarono i poveri, venderon le robe,<br />
venderon demanii e fecer moneta, interessando molti alla causa loro.<br />
Per questa ragione stessa moltiplicarono impieghi e soldi, che<br />
pesando sulla nazione complicaron la macchina governativa.<br />
Stabilirono pubbliche case di giuoco, con tassa che die' al fisco 240<br />
mila ducati all'anno, e con uffiziali a guidarle; dove si rovinaron<br />
giovanetti e dame, e si corruppe il costume. Anche case di<br />
prostituzioni miser su, con tasse fisse, come di merci. In dicembre<br />
uscì il decreto Napoleonico del blocco continentale, che per<br />
osteggiare l'Inghilterra abolì il commercio; legge non più vista che<br />
parve delirio, ed era tirannide furibonda. Coteste ed altre moltissime<br />
mutazioni, lodate da’ novatori, riuscivan poco gradite a'popoli<br />
avvezzi al mite. Un bene furono i nuovi codici delle leggi.<br />
Nel 1807 l'odio, cresciuto molto, scoppiò in congiure;