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16 LIBRO PRIMO - GIACINTO DE SIVO SOMMARIO §. 1 ... - Eleaml

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Il testo non è stato rivisto e contiene degli errori – è un testo da ripubblicare, quindi abbiamo deciso di non correggerlo.<br />

<strong>LIBRO</strong> <strong>PRIMO</strong> - <strong>GIACINTO</strong> <strong>DE</strong> <strong>SIVO</strong> 61<br />

trìone emerse la società, nuova; ma questi Barbari che abbiamo in<br />

tutte le zone, nel mezzo delle città nostre, sono sterili e distruggitori;<br />

quelli nel sangue affogarono la corruzione pagana, questi col sangue<br />

vogliono abolir Cristo, e intronizzare la corruzione universale; quelli<br />

abbatterono gl'idoli, questi assalgono Dio. Ma v'è la Provvidenza.<br />

63 <strong>LIBRO</strong> SECONDO - <strong>GIACINTO</strong> <strong>DE</strong> <strong>SIVO</strong> <strong>SOMMARIO</strong><br />

g. 1. Borboni e Bonaparti. — 2. Regno di Giuseppe, — 3. E di<br />

Gioacchino. — 4. Restaurazioni. — 5. 11 quinquennio. — 6. li 1820.<br />

— 7 Reazione. — 8. Regno di Francesco 1. — 9. Rivoluzione di<br />

luglio in Francia. — 10. Politica di Ferdinando II. — 11. Rifa<br />

l'esercito. — 12. E l'armata. — 13. Buon governo. — 14. Primi<br />

conati di rivoltare. — 15. 11 colèra del 1836 e 1837. — <strong>16</strong>. Pretesto<br />

per ribella/e. — 17. Altre congiure. — 18. La setta voigesi a Carlo<br />

Alberto. — 19. Si sforza a movere Italia e Francia. — 20. Traversie<br />

nella reggia di Napoli. — 21. Sponsali del prìncipe Carlo. — 22.<br />

Briga con gl'Inglesi per gli zolfi.<br />

<strong>§</strong>. 1. Borboni e Bonaparti.<br />

Sovrani i più odiati dalla setta sono i Borboni, che il nome loro è<br />

congiunto a quanto fé' di più eccelso l'europea famiglia, dalla prima<br />

crociata sino all'ultima impresa d'Algieri. Eglino furono spada del<br />

mondo cristiano, la legge, la ragione; sono egida della proprietà, diga<br />

alle ambizioni, propugnatori naturali della Fede; quindi a nemici<br />

tienli chi agogna vietate altezze, e rovesciamenti di culti e troni. I<br />

Borboni significano il dritto eterno, le sette inventano il dritto nuovo.<br />

Però in sul primo scocco del debaccare dicollarono il buon Luigi<br />

XVI, appunto perché buono.<br />

Ma lo sfuriar violentissimo, poi che più anni non sazio, per lo<br />

abbonimento universale cadde, ebbe a cedere il seggio al Bonaparte,<br />

che fu prima metamorfosi della rivoluzione. Questi per ragion di<br />

stato rialzò gli altari voluti dalla umana coscienza; ma sendo egli<br />

stesso espressione di filosofi ed Ugonotti, presto ebbe a seguitare il<br />

concetto settario interrotto; onde prese Roma, esautorò il Papa, ne<br />

abolì il dominio temporale, die' la scalata al Quirinale, e più anni<br />

<strong>LIBRO</strong> SECONDO - <strong>GIACINTO</strong> <strong>DE</strong> <strong>SIVO</strong> 63<br />

tenne prigione Pio VII e i cardinali sparpagliati in castelli francesi.<br />

Ei si rideva della scomunica; perché diceva essa non toglier Parme di<br />

mano a suoi soldati. Eppure alla sua forza sterminata reagirono le<br />

forze sociali e la stanchezza dello ingiusto; il Papa a Fontainebleu fu<br />

più che in Vaticano tremendo alla colpa, la religione guadagnò voti e<br />

simpatie; e coi ghiacci del 1818 càdder l'arme di mano soldati<br />

Napoleonici, nelle bianche lande di Russia.<br />

Quella fu fermata della rivoluzione; il colosso restò solo; e come<br />

la nazione francese udì gli alleati a Parigi, gridò da tutte parti viva i<br />

Russi, viva i Borboni, abbattè le aquile, e rialzò i gigli. Egli abdicò,<br />

ottenne la sovranità della piccola Elba; ma presto a 26 febbraio 1815<br />

volò a ripigliar l'imperio; e die' alla storia delle ambizioni quei cento<br />

giorni che dicono gloriosissimi, ma che riallagarono di umano<br />

sangue l'Europa, e lui menarono a S. Elena. Spariti i Bonaparti,<br />

seguirono trèntatrè anni di pace.<br />

<strong>§</strong>. 2. Regno di Giuseppe.<br />

Ha prima di narrare le ripigliate rivoluzioni, debbo dire qualcosa<br />

de'dieci anni di francese dominazione nel Napolitano. Rientrarono i<br />

Francesi a'primi di febbraio 1806 nel regno, e al 14 in Napoli; dove<br />

l'ingresso trionfale lor preparato da’ perdonati liberali plaudenti allo<br />

straniero, andò guasto dalla pioggia. Così dopo 54 anni vedemmo la<br />

pioggia guastar l'ingresso d'altro straniero plaudito dalla setta<br />

stessa. . Appena giunti fecero carcerazioni innumerevoli. Il dì<br />

seguente entrò Giuseppe fratello di Napoleone; e proclamò i Borboni<br />

aver cessato di regnare. Di poi fatto esso re, a 30 marzo entrò da re<br />

nella città; e il popolo restò muto. Prima opera reale fu pigliar<br />

d'assalto Maratea, e darle il sacco, e bruttarla di sangue e supplizi!.<br />

Al generai Rodio che solo aveva» osato fare qualche resistenza<br />

a'conquistatori fecero in un dì fae sentenze; con la prima dichiarato<br />

prigioniero di guerra e assoluto, con la seconda qual brigante<br />

condannato: la dimane lo fucilarono alle spalle. Ai traditori si dettero<br />

premii, gradi, e onoranze. Fu. inventato il ministero di poli

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