Leggi Scoop in formato PDF - Cooperativa Sociale Cadiai

il Trimestrale di CADIAI
numero16 › giugno 2007
“Assistere ascoltando”,
edizione 2007
Si è tenuta il 18 maggio alla Cappella Farnese
di Palazzo d’Accursio la seconda edizione
di “Assistere Ascoltando”, occasione
di confronto e di scambio
fra i professionisti, i
tecnici, gli operatori e i
ricercatori che si occupano
della cura degli ‘anziani
fragili’.
Assistere Ascoltando, l’appuntamento
annuale promosso
da CADIAI è giunto
felicemente al traguardo
della seconda edizione.
Nato quasi per scommessa,
dalla voglia di condividere
con i colleghi di altre
realtà della regione le
esperienze che andavano
maturando all’interno del
Settore Residenze per
Anziani della Cooperativa
e dal bisogno di riflettere
e di costruire su queste
esperienze per poter affrontare
al meglio la complessità
crescente dei nostri
servizi, il convegno
ha raccolto fin dalla sua
prima edizione un insperato
successo di pubblico
e di critica. Segno che
abbiamo dato voce a un
bisogno latente ma diffuso.
La seconda edizione è
andata anche meglio della
prima, nonostante l’as-
senza forzata di diversi colleghi presenti lo scorso anno
e impegnati quest’anno in un tavolo di coordinamento
distrettuale, che non ci hanno però fatto mancare
messaggi di sostegno e di conferma.
Assistere Ascoltando si propone come un momento di
scambio e di confronto fra i professionisti, i tecnici, gli
operatori e i ricercatori che si occupano della cura dell’anziano
e in particolare del ‘grande anziano fragile’, dell’anziano
pluripatologico e non più autosufficiente, del
malato di demenza. Un campo estremamente delicato,
dove la scienza aiuta per quel che può – la ricerca è in
11
continua evoluzione, ma i risultati sono ancora insufficienti;
dove le implicazioni emotive e relazionali sono un dominio
che non si finisce mai di governare; dove le buone
prassi e la creatività rispettosa dell’identità del malato
hanno spesso effetti molto potenti.
È una giornata di studio che dovrebbe consentire alle figure
operative di trarre nuovi
stimoli dal contributo degli
studiosi che vi partecipano e
ai teorici di valutare la concreta
evoluzione dei problemi
raccogliendo l’esperienza
di chi li affronta ogni giorno
sul campo. L’Università degli
Studi ha appoggiato e condiviso
questa linea fin dal principio.
È anche un’occasione per valorizzare
le esperienze che i
servizi residenziali per anziani
stanno documentando, attraverso
la collana Quaderni
CADIAI: “La cura dell’ospite
con deterioramento cognitivo”,
“Compiti per la memo-
Da sinistra:
l’assessore provinciale alle politiche sociali Giuliano Barigazzi,
la presidente Rita Ghedini, la direttrice del dipartimento
Integrazione Sociale e Sanitaria dell’Azienda USL
di Bologna Lelia Govoni, il professor Rabih Chattat.
ria”, “Le carezze che curano”,
“Il clown in RSA: la terapia
del sorriso”.
Le giornate di studio si sviluppano
solitamente intorno
a un tema portante. Nel
2006 abbiamo cercato di
capire come stanno evolvendo
e come si stanno adattando
ai nuovi bisogni i servizi
residenziali e semiresidenziali
per anziani. Nel
2007 ci siamo interrogati
sul significato dell’approccio
psico-sociale alla cura dell’anziano,
declinandolo a partire
dal triangolo anziano-familiare-operatore.
L’edizione 2008 è già in cantiere e riserverà,
speriamo, alcune sorprese. Il tema portante è
quello della ‘riabilitazione estesa’, praticata e
praticabile all’interno delle strutture per anziani
gravemente compromessi. Perché non è vero
che arrivati a un certo punto non c’è più niente
da fare. Noi ci proviamo ogni giorno e sappiamo
bene che si può tentare ancora molto.
M. Christine Melon