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Il fiume in gennaio - Xos.it

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www.xos.<strong>it</strong> : 2002 ©© Osvaldo Duilio Rossi : IL FIUME IN GENNAIO : 28<br />

L’alieno pallido tirò fuori uno strano congegno ed esanime lo <strong>in</strong>nalzò<br />

verso il cielo, volgendo il viso scheletrico verso il proprio pianeta. Questo<br />

è per il mio popolo!<br />

Ci fu un click.<br />

Poi nient’altro.<br />

Rimasero solamente i suoi occhi a forma di palla <strong>in</strong>castonati nelle orb<strong>it</strong>e<br />

scavate. La gente <strong>in</strong>furiò prima che lui potesse puntare il fucile e prima<br />

di tutto gli spaccarono gli zigomi. Ericko gli affibbiò un destro sulle gengive<br />

e fece per andarsene, anche perché veniva sp<strong>in</strong>to fuori da un omone <strong>in</strong>demoniato<br />

che si tirava dietro un piccoletto. Allora, già che stava <strong>in</strong> strada, scappò<br />

<strong>in</strong> fretta per ev<strong>it</strong>are guai, ma guardandosi le spalle.<br />

<strong>Il</strong> tipo grosso andava dall’altra parte ma non era abbastanza veloce per<br />

colpa del ragazz<strong>in</strong>o che stava con lui e l’esplosione forse li aveva co<strong>in</strong>volti.<br />

Un flash verde di accecanti lampi al fosforo, schegge e gas nerv<strong>in</strong>o stroncarono<br />

immediatamente più di cento persone e fecero ribaltare sei vetture.<br />

Ericko si voltò e sorrise. Cazzo! Era stato fortunato.<br />

La guerra era fatta anche di questo. Attentati e stragi, i morti nelle c<strong>it</strong>tà<br />

rischiavano di eguagliare quelli <strong>in</strong> tr<strong>in</strong>cea. I Planetari speravano che servisse<br />

a far smettere agli umani di sparare. Dal canto suo, la Federazione aspettava<br />

che i Planetari smettessero di uccidere. Intanto cont<strong>in</strong>uavano ad ammazzarsi<br />

senza essere sicuri di quello che stavano facendo. Metà del Pianeta era andato<br />

perso a causa dell’esplosione di una centrale exachrome; i nostri ragazzi<br />

dovevano aver fatto un bel lavoro lassù. Qualche superst<strong>it</strong>e alieno era riusc<strong>it</strong>o<br />

ad arrivare sulla Terra e aveva lanciato questa moda del terrorismo, ma<br />

erano male organizzati e, anche loro, se la prendevano con la gente sbagliata,<br />

con la merda, con i buratt<strong>in</strong>i. L’ultima ruota del carro è sempre la prima a<br />

saltare via. Gli animali stupidi se la prendono sempre con il più debole del<br />

gruppo.<br />

Ericko non aveva f<strong>in</strong><strong>it</strong>o di svoltare l’angolo che le telecamere di GloboSat<br />

erano già puntate sul fast-food divelto. Un giornalista <strong>in</strong> tuta di contenimento,<br />

con maschera e filtri, stava entrando nella nube verde <strong>in</strong>sieme al<br />

cameraman e agli uom<strong>in</strong>i del pronto <strong>in</strong>tervento – questi ultimi arrivati con<br />

un leggero r<strong>it</strong>ardo. Eh sì, i giornalisti ci godevano a sguazzare <strong>in</strong> quelle tragedie,<br />

gli brillavano gli occhi alla vista di quei carnieri di cemento armato<br />

sfasciati da una bomba, carichi di polpa di sangue ed ossa e cristiani compressi<br />

e frullati. Ci godevano, ci campavano sul dolore della gente, delle famiglie<br />

di chi si era fatto ammazzare, dei gen<strong>it</strong>ori di un mucchio d’ossa pol-

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