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Il fiume in gennaio - Xos.it

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www.xos.<strong>it</strong> : 2002 ©© Osvaldo Duilio Rossi : IL FIUME IN GENNAIO : 27<br />

ca che si era venuta a creare tra loro e la Terra. Ma anche gli esseri umani<br />

erano abbastanza confusi. Ericko sapeva che quando i nostri erano sbarcati<br />

sul Pianeta lo avevano fatto con <strong>in</strong>tenzioni pacifiche – sebbene armati f<strong>in</strong>o<br />

ai denti – ma le cose si erano messe male per qualche disguido riguardo la<br />

presenza di grosse quant<strong>it</strong>à di uranio nelle mani degli <strong>in</strong>digeni; le nostre apparecchiature<br />

ne avevano fiutato l’odore già prima di partire da Cape Canaveral,<br />

i generali e i m<strong>in</strong>istri avevano sub<strong>it</strong>o drizzato le orecchie e preparato i<br />

loro portafogli. Junior Santo, <strong>in</strong>vece, sapeva che un nostro mar<strong>in</strong>e si era dato<br />

alla pazza gioia con un paio di belle Planetarie e questo aveva fatto scoppiare<br />

la guerra, ma sembra che questa sia soltanto una storia da caserma messa<br />

<strong>in</strong> piedi per gasare i soldati all’attacco (li vedevate sbarcare attrezzati per uccidere<br />

al primo colpo e sui loro caschi c’erano <strong>in</strong>collate le caricature olografiche<br />

di una Penny Sue aliena avvolta dalla bandiera del nemico; altri, i più<br />

raff<strong>in</strong>ati, avevano anche l’animazione di un soldato che strizzava l’occhio a<br />

Penny Sue e che la portava <strong>in</strong> macch<strong>in</strong>a verso un motel). La ver<strong>it</strong>à era <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>ata<br />

e non riusciva a saltare fuori, <strong>in</strong>oltre i telegiornali contribuivano ad offuscare<br />

le idee dando notizie tendenziose per smentirle un’ora dopo con uno<br />

scoop dal campo di battaglia. Facevano vedere i soldati alti e temibili vic<strong>in</strong>o<br />

al giornalista, una bomba chimica esplodeva poco più <strong>in</strong> là e tutti si mettevano<br />

a correre <strong>in</strong> ogni direzione con gli esoscheletri che perdevano pezzi per<br />

colpa della nube acida, la telecamera perdeva il controllo e la gente era soddisfatta<br />

dello spettacolo. Non c’era più bisogno di conoscere la ver<strong>it</strong>à, a quel<br />

punto, dopo una scena simile. I baristi si chiedevano perché la Federazione<br />

cont<strong>in</strong>uasse a spedire i ragazzi <strong>in</strong> battaglia per farli ammazzare <strong>in</strong>vece di<br />

lanciare missili atomici e bombe a ioni per spazzare via il nemico. La gente<br />

era fatta così, voleva metter bocca dappertutto, dalla formazione <strong>in</strong> campo<br />

del Vasco f<strong>in</strong>o alle tattiche logistiche da adottare per v<strong>in</strong>cere la guerra. Peccato<br />

non avere la l<strong>in</strong>ea diretta con il presidente.<br />

Gli organi d’<strong>in</strong>formazione dichiaravano che gli <strong>in</strong>tenti della Federazione<br />

erano pacifici e la presenza di armi pesanti sul campo serviva solo a debellare<br />

le cattive <strong>in</strong>tenzioni del nemico; lo scopo era tentare di <strong>in</strong>staurare un<br />

dialogo ma, dicevano dal Pentagono, f<strong>in</strong>ché i Planetari avrebbero cont<strong>in</strong>uato<br />

a sparare sui civili nei fast-food non c’era altra scelta che combattere. Tradotto<br />

nel l<strong>in</strong>guaggio del popolo: bisognava cont<strong>in</strong>uare a far morire i soldati<br />

sotto gli attacchi del nemico. Voci di corridoio parlavano sulle onde lunghe<br />

dell’etere dicendo che c’erano manipoli di soldati impegnati ad <strong>in</strong>filtrarsi nei<br />

depos<strong>it</strong>i del nemico per distruggere le scorte di uranio. Kamikaze.

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