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Il fiume in gennaio - Xos.it

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www.xos.<strong>it</strong> : 2002 ©© Osvaldo Duilio Rossi : IL FIUME IN GENNAIO : 212<br />

bastano le seghe, neanche il sonno. Non c’è abbastanza sole, abbastanza<br />

tempo, abbastanza salute. <strong>Il</strong> lavoro è una macch<strong>in</strong>a che ti spreme per buttare<br />

via il succo: un paio di manette messe per farti stare fermo e z<strong>it</strong>to, un <strong>in</strong>cubo<br />

che riesce a distrarti <strong>in</strong> maniera efficace, quel tanto che basta per impedirti<br />

di pensare a vivere, costr<strong>in</strong>gendoti a pensare alla v<strong>it</strong>a degli altri e a<br />

come fare per poter pagare le tasse, altrimenti sarai arrestato. E il Botafogo<br />

è campione di Rio e fa dimenticare del lavoro, delle bollette e dei testimoni<br />

della fede e del padrone. Figli di nessuno buttati per strada che uccidono e<br />

scappano e scappano chissà dove a fare chissà cosa… e figli di qualcun altro<br />

che crescono <strong>in</strong> case fatte ad I con un bagno e lacci di famiglia e pensano<br />

chissà cosa… e gen<strong>it</strong>ori soli che piangono <strong>in</strong> silenzio chiusi <strong>in</strong> camere<br />

d’albergo assieme ai propri vizi e chissà cosa… e se c’è qualcuno che sappia<br />

come si fa a non pensare<br />

a non bagnarsi nel <strong>fiume</strong><br />

e a non doversi sfogare…<br />

Via tutto <strong>in</strong> un secchio macch<strong>in</strong>a che tr<strong>it</strong>erà per buttare o forse laverà<br />

per pulire, ma comunque d’ora <strong>in</strong> poi saranno affari suoi: cancellerà pur<br />

qualcosa. Come pure affare non più di Rodrigo è l’elaborato che il computer<br />

ha term<strong>in</strong>ato di assemblare, il pezzo sulle battute di caccia per il giornale, il<br />

giornale del direttore, quello del Semana Verdadeira, quello che dice e comanda<br />

e si fa tutto come vuole lui perché il copyright, se il pezzo l’hai scr<strong>it</strong>to<br />

tu o anche la tua macch<strong>in</strong>a, è suo (del direttore) ed è sempre grazie a lui<br />

che pubblichi ed è poi a lui che devi rendere grazie, mio signore della stampa.<br />

Dio mio.<br />

(La macch<strong>in</strong>a) aveva compiuto il suo dovere <strong>in</strong> silenzio e l’unico suono<br />

lo emise per avvertire il padrone del risultato ottenuto, la crescente suoneria<br />

del term<strong>in</strong>ale che aveva appena elaborato l’articolo per il prossimo numero<br />

del Semana Verdadeira, il comp<strong>it</strong><strong>in</strong>o assegnato all’alunno irriverente<br />

dal maestro irrequieto, la punizione per l’as<strong>in</strong>o. E da brava pecora nera, lui,<br />

Rodrigo, aveva scelto qualcun altro (qualcos’altro, <strong>in</strong> questo particolare<br />

caso: il suo schiavo elettronico) che faticasse al suo posto e che potesse, <strong>in</strong><br />

caso, anche valergli una nuova punizione se fosse poi stato scoperto: una punizione<br />

ulteriore per essersi sottratto alla punizione primaria (l’articolo appena<br />

sfornato dal term<strong>in</strong>ale), una punizione ben più cattiva ed <strong>in</strong>fida: un servizio<br />

sull’esportazione della cachaça o addir<strong>it</strong>tura la sospensione, l’espulsione<br />

dalla redazione, magari, e con segnalazione a tutti i colleghi del Sud

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