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www.xos.<strong>it</strong> : 2002 ©© Osvaldo Duilio Rossi : IL FIUME IN GENNAIO : 206<br />
ta, lei aveva cambiato atteggiamento e lui credette che fosse solo qualcosa<br />
che non lo riguardasse, qualcosa che era cresciuta magari durante il viaggio<br />
da Vasconcelos a Rio, o forse un attr<strong>it</strong>o con qualcuno che l’aveva resa scontrosa,<br />
ma, pensava ancora lui, solo f<strong>in</strong>ché non sarebbe nuovamente emerso<br />
quello che c’era tra loro due. Invece Edera era fermamente decisa a far cessare<br />
(Edera che era bella pure quando era imbronciata e che sentirla vic<strong>in</strong>a lo<br />
faceva tremare tutto e che emanava un profumo di foresta e acqua d’argento<br />
e che, quando la toccava, lui credeva di essere l’uomo migliore e più fortunato<br />
del mondo, lei che sarebbe stata splendida anche se avesse commesso il<br />
reato più atroce e che bella restava anche mentre si impegnava a darci un taglio)<br />
quel loro stare <strong>in</strong>sieme ogni tanto <strong>in</strong> camere aff<strong>it</strong>tate ad ore e non per<br />
sost<strong>it</strong>uire quelle stanze anonime con una casa e smettere di dover salire su<br />
un treno, o non dover costr<strong>in</strong>gere lui ad uscire di nascosto dal gorilla (che<br />
era anche il fratello di lei), ma perché si era stancata di lui e non delle camere<br />
e dei treni. Tutta la cosa (lo scambio di parti di corpo, regali, doni fatti di<br />
materia e di anima) si era conclusa così, con lei che, scesa dal vagone verde<br />
e bianco e blu e giallo del treno lungo e veloce – ultraveloce per attraversare<br />
mezza regione di corsa, carico di persone che dovevano andare e venire per<br />
fare o non fare, o solo per giustificare spese di imprese, enti e società, m<strong>in</strong>isteri<br />
e quant’altro –, lo guardava con disamore e tristezza – una tristezza degna<br />
d’una brava attrice, perché la fals<strong>it</strong>à doveva esserci ma era difficile <strong>in</strong>dividuarla<br />
ed accettarla – e spiegava (se mai c’era qualche papiro da spiegare<br />
o qualche carta da mostrare che fossero <strong>in</strong> grado di cancellare, azzerare o<br />
mimetizzare quello che era accaduto) che lei non lo amava e che lui, semplicemente,<br />
non le piaceva più (quando lei era così bella, di capelli scuri, pelle<br />
mulatta, impossibile non amarla e non farsela piacere, e piena di ognuna di<br />
quelle cose che prendono la testa e lo stomaco e fanno passare loro la voglia<br />
di funzionare) e allo stesso modo repent<strong>in</strong>o tornò sub<strong>it</strong>o, senza aspettare replica,<br />
dentro al vagone di ferro e b<strong>in</strong>ari e lì stette, mentre Rodrigo si trovava<br />
ad avere il cervello vuoto ed <strong>in</strong>capace di controbattere, <strong>in</strong> mezzo alla banch<strong>in</strong>a<br />
della Central do Brasil, solo, <strong>in</strong> mezzo ad un corridoio fatto sotto di cemento<br />
ed ai lati di ferro e vetri con dentro, oltre il ferro e l’elettric<strong>it</strong>à, carne<br />
viva di persone tra le quali c’era, da qualche parte seduta <strong>in</strong> una poltrona imbott<strong>it</strong>a<br />
male, anche lei che voleva scappare… perché lui (dopo le ore, i giorni<br />
e forse anche un paio di settimane passati <strong>in</strong>sieme) non le piaceva più…<br />
semplicemente, <strong>in</strong>controvertibilmente, lui non le piaceva più. E, per lei e per<br />
chi l’aveva sp<strong>in</strong>ta ad andare di cont<strong>in</strong>uo a Rio da lui e a fare sempre quello