17.04.2013 Views

Il fiume in gennaio - Xos.it

Il fiume in gennaio - Xos.it

Il fiume in gennaio - Xos.it

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

www.xos.<strong>it</strong> : 2002 ©© Osvaldo Duilio Rossi : IL FIUME IN GENNAIO : 199<br />

di dietro… forse è questa la natura di un uomo se è così che è più facile<br />

fare… <strong>in</strong>vece che soffrire… ventisei anni… <strong>in</strong>vece che essere sempre tormentato…<br />

torvo perché… con questo ci riesco sicuramente, non devo neanche<br />

perdere tempo <strong>in</strong> chiacchiere o che so io… preghiere… anche se la mia<br />

natura è <strong>in</strong>cl<strong>in</strong>ata <strong>in</strong> direzione opposta ma così difficile, mentre lui, il frocio<br />

è più semplice ed orrendo… ma sta lì con i suoi modi gay che piacciono a<br />

tanti di quelli schierati e palestrati <strong>in</strong> mezzo alle piste su tacchi a spillo per<br />

uom<strong>in</strong>i, bevendo dr<strong>in</strong>k dolci e passandosi la l<strong>in</strong>gua e i polpastrelli sulle labbra,<br />

mentre Rodrigo giace tra due fuochi di passione che lo deridono e lo<br />

chiamano.<br />

La bella ragazza tutta sedere andava e veniva lì <strong>in</strong>torno divertendosi<br />

per qualcosa che non era il ballo – una musica danzata nel silenzio della sala<br />

sbattuta dai piedi, musica che arrivava da diffusori radio collegati ai p<strong>in</strong>soft<br />

che suonavano nella testa dei ragazzi, dr<strong>it</strong>ti nelle teste dei ragazzi, tutti i raver<br />

che si scatenavano al contrario di quelli che avevano sfilato via la spilla<br />

e chiacchieravano bevendo e fumando e sentendo il batt<strong>it</strong>o sordo delle suole<br />

degli altri – ma per qualcosa che doveva avere a che fare con qualcuno che<br />

era o lui (Rodrigo) o il frocio.<br />

L’<strong>in</strong>sopportabile adescatore <strong>in</strong>vece che ancora sperava, il serpente che<br />

si fa mela, che attendeva il cedimento delle voglie di un uomo sano e correttamente<br />

orientato (Rodrigo sapeva di essere orientato verso la ragazza dal<br />

bel fondo schiena, non voglio andare dietro al frocio, ma sarebbe così facile…<br />

e soprattutto orientato verso il prototipo di donna rappresentato da Edera<br />

che stava sempre lì nell’immag<strong>in</strong>ario di lui, anche se erano altre le donne<br />

a ballare ma il desiderio era per lei; e aveva anche provato a chiamarla per<br />

<strong>in</strong>v<strong>it</strong>arla quella sera ad andare lì <strong>in</strong>sieme a lui <strong>in</strong> quella discoteca muta per il<br />

concerto della settimana da recensire al più presto, aveva provato ma lei no:<br />

doveva uscire, doveva già uscire, aveva preso un impegno con l’altro, quello<br />

che aveva già avuto e poteva ancora avere il succo di lei solo per come si<br />

chiamava o per qualcos’altro che non era tanto evidente agli occhi di Rodrigo<br />

quanto agli occhi di Edera, o perché ab<strong>it</strong>ava semplicemente più vic<strong>in</strong>o a<br />

casa sua di quanto non lo fosse Rodrigo) e che poi forse non era così sv<strong>it</strong>ato<br />

e pazzo come poteva sembrare e neanche tanto pericoloso come vuole far<br />

credere con i suoi modi strampalati e bislacchi, quell’atteggiamento stretto e<br />

costipato, la sua anima dannata tra colpa e vizio, <strong>in</strong> preda al panico del<br />

piacere strappato, <strong>in</strong>collato dal dest<strong>in</strong>o ad un pezzo di carne moscia che<br />

vorrebbe avere didietro e dentro per essere come una di quelle che verreb-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!