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www.xos.<strong>it</strong> : 2002 ©© Osvaldo Duilio Rossi : IL FIUME IN GENNAIO : 194<br />
il cazzo vic<strong>in</strong>o a me? Ce l’ha con me. E io lo corco. Lo gonfio. Guarda,<br />
guarda. Ah ah. Be’, ma è fantastico. Mai visto nessuno ballare a ‘sto modo.<br />
Io lo vedo che fa l’impiegato <strong>in</strong> banca. Alle poste. Io lo vedo che fa le marchette.<br />
Io lo vedo <strong>in</strong> banca. Direttore di banca. <strong>Il</strong> frocio.<br />
Tutti <strong>in</strong> mostra. Eccoli lì. Questo è il segnale. In fila come troie. C’è<br />
solo da scegliere. Loro lo sanno. Per quello lì preparo il vibratore nero Dick<br />
Rambone, per lui <strong>in</strong>vece uso il mio pezzo d’artiglieria <strong>in</strong> carne e nervi, da<br />
quell’altro lo voglio pigliare <strong>in</strong> culo e a quei due glielo succhio. Sì! Sì! Sì!<br />
Sarà una notte lunga, con l’aiuto del Signore.<br />
Era esilarante, il frocio. Una macchietta. Cont<strong>in</strong>uava ad avvic<strong>in</strong>arsi e a<br />
scappare dispiaciuto con la coda tra le gambe quando lui si girava e faceva<br />
smorfie di terrore e scherno.<br />
Rodrigo avrebbe voluto compatirlo, ma era troppo su di giri quella<br />
sera e c’era troppa necess<strong>it</strong>à di divertirsi che la checca era a pieno t<strong>it</strong>olo diventata<br />
il soggetto della serata. Però era anche un impaccio e questo perché<br />
gli avrebbe creato delle difficoltà con la moretta <strong>in</strong> jeans chiari, se cont<strong>in</strong>uava<br />
a ronzare da quelle parti.<br />
Rodrigo fissò negli occhi la mora, la fissò con pazienza, crudeltà, coraggio<br />
e brama f<strong>in</strong>ché lei non si accorse dell’attenzione e allora, qualche attimo<br />
dopo, fu lui a distogliere meccanicamente lo sguardo. Gli era venuto<br />
automatico, era scattato l’orgoglio o la discrezione. Ma era anche venuto lì<br />
per rimorchiare una tipa e lo avrebbe fatto! Anni ed anni… Così puntò nuovamente<br />
le palle degli occhi sul rimmel della morena e attese con la calma<br />
dei pescatori e, quando lei <strong>in</strong>cespicò nuovamente nel suo sguardo, Rodrigo<br />
si fece forza e sorrise ma girando il volto: per mostrare il profilo e per avere<br />
una scusa con la quale guardare da un’altra parte assieme al suo orgoglio.<br />
No, diavolo! Non andava per niente bene.<br />
No, diavolo! Doveva andare a prendersela!<br />
Guardò nuovamente, fissò penetrante. Quando lei ricambiò l’occhiata<br />
– e lei non si vergognava di tenergli gli occhi addosso – per sapere cosa stava<br />
cercando, Rodrigo si fece forza e lo tenne dr<strong>it</strong>to puntato sui suoi occhi<br />
truccati, quel suo sguardo <strong>in</strong>deciso. Lei sorrise, lui no.<br />
Lei sembrava stesse lì <strong>in</strong>sieme a certe amiche sue, tipo lei, stessi ab<strong>it</strong>i,<br />
stesso belletto, stessa danza, stesse pause.<br />
Si fece avanti, smettendo tempestivamente di ballare <strong>in</strong>iziò a farsi strada<br />
fra la calca della pista, con un gom<strong>it</strong>o messo avanti a mo’ di frangighiaccio<br />
e il corpo che avanzava di taglio per <strong>in</strong>trufolarsi da vero galantuomo tra