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Il fiume in gennaio - Xos.it

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www.xos.<strong>it</strong> : 2002 ©© Osvaldo Duilio Rossi : IL FIUME IN GENNAIO : 193<br />

gnora, con lo stesso strazio rassegnato marchiato nello sguardo. Una disperazione<br />

ancorata alla propria ident<strong>it</strong>à sessuale vacante e poco conv<strong>in</strong>cente lo<br />

attirava sempre più verso giov<strong>in</strong>etti ormai quasi maschi dai corpi duri e villosi.<br />

Li vedeva vest<strong>it</strong>i di lenzuola ballare sdraiati nel grande letto di una camera<br />

rosa <strong>in</strong> un albergo barocco. Nudi e scattanti sotto lenzuola candide su<br />

materassi ad acqua. A quattro zampe come i cani. Attento, ragazzo, sta arrivando<br />

questa erezione calibro 75: un vero cannone! Sì! Eccoli là, tutti <strong>in</strong><br />

mostra, <strong>in</strong> vetr<strong>in</strong>a, chiusi tra uno schermo di plexiglas ed il muro della camera<br />

da letto, con enormi organi sessuali da 200 cavalli: dei veri e propri<br />

treni! Sì! Eccoli pronti a partire, pronti ad <strong>in</strong>filare la propria viril<strong>it</strong>à nelle deboli<br />

difese muscolari di una checca isterica e depravata, disorientata. Con i<br />

baffi a spazzola e gli occhi tristi, tristi di gioia anche mentre gli esplodono le<br />

natiche ed il retto.<br />

Rodrigo lo aveva archiviato <strong>in</strong> tre secondi di memoria ed ecco cosa<br />

aveva letto della sua v<strong>it</strong>a, tutto. Vedeva anche la sua stanza, oltre i suoi desideri,<br />

e più avanti avrebbe cap<strong>it</strong>o cos’era a nutrire la sua fervida fantasia. Vedeva<br />

una vasta serie di clisteri di fogge e dimensioni ampiamente diversificate,<br />

ben spolverati <strong>in</strong> una rastrelliera di legno di teak. Nel mobile accanto a<br />

questi noti strumenti di piacere, si possono ammirare le diverse specie di liquidi<br />

disponibili per l’irrigazione del tratto discendente d’<strong>in</strong>test<strong>in</strong>o che va a<br />

sfiorare la prostata. A voi la scelta, ragazzi. Spruzzate con decisione! Sì! Eccoli<br />

con le loro mani callose, pelose, sporche, spaccate, con le unghie tagliate<br />

male, mani ruvide e forti, con d<strong>it</strong>a tozze, larghe, nodose, ossute, mani vigorose<br />

e capaci, ab<strong>it</strong>uate a tenere un cazzo per farlo godere. Sì! Godere! Sì!<br />

Si stavano divertendo un mondo e sembrava che qualcuno avesse addir<strong>it</strong>tura<br />

dimenticato di essere un bipede per ballarsi un pezzo rave-upbeat.<br />

Tutti con sorrisi s<strong>in</strong>ceri come parentesi chiuse stampati sopra i denti. Denti<br />

bianchi, buoni per scriverci sopra, denti che diventavano viola sotto le luci<br />

della discoteca come i pelucchi dei maglioni scuri.<br />

E quel pazzo furioso girava sempre <strong>in</strong>torno, sempre sconvolto… <strong>in</strong>torno<br />

a tutti e soprattutto a lui.<br />

Era arrivato il momento di allontanarsi, sedersi, sbirciare e commentare<br />

sbellicandosi. Ancora da solo, perché non era riusc<strong>it</strong>o ad adocchiare nessuna<br />

pupa per colpa del deviato. Colpa del deviato.<br />

È tutto teso, costipato. E guarda che faccia fa. E che razza di capelli.<br />

Sì, ma la panzetta? Ma piange o ride? Mi sa che c’ha l’orticaria. O il pepe al<br />

culo. È crucco, è crucco. Skassenkrautz. Skassenkatz. Ma sempre a rompere

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