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Il fiume in gennaio - Xos.it

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www.xos.<strong>it</strong> : 2002 ©© Osvaldo Duilio Rossi : IL FIUME IN GENNAIO : 154<br />

colpevole di tutto?<br />

La nostra casa, Eumir, quella <strong>in</strong> cui sei nato e cresciuto <strong>in</strong>sieme<br />

a tua sorella… <strong>in</strong>vasa, Eumir, capisci, <strong>in</strong>vasa… sconosciuti che fanno<br />

da padroni dentro e fuori… e tua madre, povera donna, ha fatto<br />

tutto questo per rivedere te, solo per te… capisci che è malata, povera<br />

donna, malata nella testa, lo sai… e fa tutto questo, questa nostra<br />

sofferenza che potrebbe f<strong>in</strong>ire presto, molto presto se tu lo volessi, lo<br />

fa per vedere te che sei suo figlio e figlio mio, per te che sei…<br />

Basta! Era troppo. Lo dicevano i movimentalisti credenti del Libero<br />

Arb<strong>it</strong>rio che la follia è l’unica prova della libertà umana, l’unica cosa che lo<br />

rende differente da una macch<strong>in</strong>a, ma a cosa serviva? A quello? a far accadere<br />

quello che era successo? A far impazzire anche il padre, a farlo delirare<br />

per fargli raccontare una storia stupida come quella di gente entrata <strong>in</strong> casa,<br />

fatta entrare dentro dalla madre perché voleva vedere il figlio. Figurarsi! La<br />

madre che lo aveva cacciato per stare più larga, adesso dava via la casa – per<br />

la quale raccontava di aver sudato tutta la v<strong>it</strong>a – ad un mucchio di sconosciuti<br />

selvaggi per rivedere e abbracciare lui, il figlio Eumir. Figurarsi!<br />

Sei molto cattivo – concluse il padre, tentando di dare un taglio netto<br />

a quella comparsata. Com<strong>in</strong>cio a credere che lei abbia sempre avuto<br />

ragione.<br />

Ma sì, bene, certo, diamole anche ragione, diamole retta, un premio<br />

pure, <strong>in</strong> denaro magari o una bella coppa, un trofeo con su scr<strong>it</strong>to: complimenti,<br />

questa è la testa di cazzo che ci ha rov<strong>in</strong>ato la v<strong>it</strong>a e aveva ragione,<br />

ma l’ha fatto perché è un essere umano ed è una donna f<strong>in</strong>almente libera.<br />

Pazza e libera. Quanto è costato <strong>in</strong> soldi? Non molto. Pazza e libera. Non<br />

era pazza, diam<strong>in</strong>e, non lo era, ecco la prova: il padre – traviato f<strong>in</strong>almente,<br />

passato dall’altra parte dello steccato, captato dalle spire della medusa. Soddisfatta,<br />

ah diavolo! Soddisfatta almeno doveva esserlo, una goduria a vedere<br />

che il suo scherzo era riusc<strong>it</strong>o tanto bene. Chissà perché, poi, chissà il perché<br />

di quel grosso <strong>in</strong>ganno, di quella mascherata che era durata una v<strong>it</strong>a,<br />

quattro v<strong>it</strong>e. Forse la noia dell’<strong>in</strong>azione, l’<strong>in</strong>erzia della briglia sciolta, o semplicemente<br />

un’<strong>in</strong>dole cattiva, <strong>in</strong>cl<strong>in</strong>ata all’<strong>in</strong>ganno e alla manipolazione, forse<br />

solo per il gusto di controllare tutti (che magari non le bastava avere il<br />

controllo sugli elettrodomestici e sugli <strong>in</strong>fanti, sul conto <strong>in</strong> banca – questi<br />

maledetti soldi che <strong>in</strong>combevano da tempo immemore sulle teste del mondo<br />

– non le bastava più il potere eserc<strong>it</strong>ato sulle cose e gli spazi, sulla sua casa:<br />

così assuefatta all’ab<strong>it</strong>ud<strong>in</strong>e di utilizzare e di farlo a proprio piacimento, a<br />

tal punto che anche gli esseri umani andavano strumentalizzati, nella sua

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