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Il fiume in gennaio - Xos.it

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www.xos.<strong>it</strong> : 2002 ©© Osvaldo Duilio Rossi : IL FIUME IN GENNAIO : 132<br />

Luiza lo aveva cap<strong>it</strong>o, lo sapeva, ne aveva un chiaro esempio dentro<br />

casa: il padre r<strong>in</strong>coglion<strong>it</strong>o dai videogiochi, irrecuperabile ma pieno di sé, sicuro<br />

di potercela fare, sognatore, che sperava duro di riuscire ad imparare<br />

qualcosa della v<strong>it</strong>a e dargli dentro, imparare le donne, imparare a barare, i<br />

trucchi del mestiere, le sequenze delle estrazioni settimanali, qualche scorciatoia<br />

per il quarto livello. Mentre fuori, <strong>in</strong> Favela Azul, tutto girava, si andava<br />

e veniva, su e giù per le scale, gli ascensori, i negozi, tutti all’opera, a<br />

costruire, a cuc<strong>in</strong>are, a vendere e comprare – un’attiv<strong>it</strong>à necessaria per gli<br />

spir<strong>it</strong>i umani, ab<strong>it</strong>uati ad essere svenduti… a passare di mano <strong>in</strong> mano, regalati,<br />

<strong>in</strong>cartati <strong>in</strong> <strong>in</strong>volucri per alimenti, <strong>in</strong>fiocchettati da nastr<strong>in</strong>i di velluto,<br />

piume colorate, etichette di fabbriche da leccarsi i baffi… sapori dolci come<br />

i dolci di questo nostro paese pieno di anima e gente… e poi la pioggia d’estate,<br />

che dura pochi m<strong>in</strong>uti e lava via tutto, lava le macchie di sangue e l’odore<br />

acre lasciato dalla Falange, gli zombi cannibali che la scorsa notte hanno<br />

fatto piazza pul<strong>it</strong>a della famiglia del tabaccaio… negoziante fondamentale<br />

per la sopravvivenza della società, per aiutare l’uomo a farsi sgozzare senza<br />

pensieri e pure con una certa soddisfazione… hanno preso anche proiettili,<br />

calibri grossi sparati nel corpo, qualche cecch<strong>in</strong>o dietro le f<strong>in</strong>estre sbarrate…<br />

ma niente, serv<strong>it</strong>o a niente… camm<strong>in</strong>avano di buona lena e neanche si<br />

sono accorti dei fori nella carne, gli spauracchi cannibali… con le loro scorribande<br />

<strong>in</strong> favela, le urla, gli spari… che qualcuno li metta a tacere una volta<br />

per tutte!<br />

* * *<br />

Era un portaborse o giù di lì, lo avevano messo a dare spiegazioni alla<br />

manovalanza, ai soldati, la truppa… e lo faceva con professional<strong>it</strong>à elusiva e<br />

la certezza di aver già perso parecchio tempo. <strong>Il</strong> vice di qualche testa del M<strong>in</strong>istero<br />

della San<strong>it</strong>à… non aveva di che lamentarsi, con il suo stipendio statale<br />

ed un lavoro leggero, fatto e cuc<strong>it</strong>o apposta per dargli il tempo e lo spazio<br />

adeguati ad arrampicare, leccare e cercare una poltronc<strong>in</strong>a più comoda,<br />

un posto libero, qualche sedile che era stato appena adesso dimenticato <strong>in</strong> un<br />

angolo, o giusto il tempo di assentarsi per andare al bagno… ed ecco che sarebbe<br />

stato lì, pronto ad accomodarsi senza chiedere, senza prendere <strong>in</strong>formazioni<br />

su chi c’era e senza rispondere al chi va là. Svelto… ora stava perdendo<br />

tempo lì con la truppa, lo si vedeva negli occhi, <strong>in</strong>fastid<strong>it</strong>o, sbrigativo,<br />

con le sue cartucce da sparare facile e ad occhi chiusi. Le aveva messe bene

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