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www.xos.<strong>it</strong> : 2002 ©© Osvaldo Duilio Rossi : IL FIUME IN GENNAIO : 118<br />
questo accanimento? – Ho deciso che tutti i t<strong>it</strong>oli che mi avete sempre<br />
affibbiato, da oggi voglio guadagnarmeli… Demonio… serpe…<br />
porco… mangiaufo… del<strong>in</strong>quente… me li guadagnerò tutti… e standomene<br />
semplicemente qui, senza fare mica qualcosa di chissà<br />
ché… folgado… proprio senza far niente… <strong>in</strong>dolente… come m’è<br />
sempre stato detto… sempre… <strong>in</strong>dolente… Ah, se meli piglio, oggi!<br />
… Serpe… vigliacco… tutti li voglio mer<strong>it</strong>are… brigante… malvagio…<br />
sempre… – Colpa la malattia, quella scheggia, sai figlio mio… – Porco<br />
<strong>in</strong>solente… tutti li guadagno oggi. Senza venire là… trad<strong>it</strong>ore…<br />
scansafatiche… ladro… me li voglio mer<strong>it</strong>are tutti… uno per uno…<br />
me ne sto qua e ciao ciao. Boa vida. Addio.<br />
* * *<br />
Lei è carioca e se camm<strong>in</strong>a ondeggiando e se accenna un samba ti fa<br />
sorridere, soprattutto se apre le labbra e mostra i denti quando è felice. Ti fa<br />
tornare gli umori buoni. Canticchia, carezza, è brava per farti star tranquillo<br />
e sa preparare i fagott<strong>in</strong>i al formaggio. Stappa e riempie i bicchieri e ti fa<br />
compagnia sul divano e poi anche nel letto. E quando sorride ti stordisce<br />
perché oltre ad essere bella è anche simpatica e solare, sotto al sole e sotto la<br />
luna… anche quando piove. Cosa chiede? Di stare <strong>in</strong>sieme e divertirsi, perché<br />
la v<strong>it</strong>a è corta e se l’allunghi è una disgrazia. Stare <strong>in</strong>sieme e divertirsi,<br />
null’altro, stare <strong>in</strong>sieme e stare bene, nulla più, e divertirsi <strong>in</strong>vece che rodere<br />
nemici e lavoro, <strong>in</strong>vece che penare il passato tremando al futuro. Ecco cosa<br />
chiede. Una cas<strong>in</strong>a sulla spiaggia, con piante fior<strong>it</strong>e <strong>in</strong> primavera e una veranda<br />
per l’estate, per cantare canzoni assieme. Lei che è carioca vorrebbe<br />
avere questo. Assieme a lui, al suo Eumir.<br />
Sai la nuova? Io ce l’ho una casetta fuori c<strong>it</strong>tà… ci sta morendo<br />
mia madre.<br />
Da un’altra parte, a qualche metro più distante, <strong>in</strong> una stanza dietro ad<br />
una porta chiusa di là, si sentiva borbottare fiero qualcuno, ma per un po’<br />
non ci fecero caso. Qualcuno che aveva vissuto, riso e pianto abbastanza per<br />
poter adesso – solo adesso a c<strong>in</strong>quant’anni o pochi più di quaranta, solo ora<br />
sapere che provare a divertirsi serviva veramente a qualcosa, qualcosa di<br />
<strong>in</strong>utile ma poteva servire – stare fermo a giocare e pensare a sé stesso e giocare<br />
per imparare cose che aveva scordato e forse mai saputo, ma questo<br />
solo secondo la sua personale op<strong>in</strong>ione di oggi a più di quarant’anni.<br />
Tua madre?… Oh dio… dio mio…. è terribile…