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www.xos.<strong>it</strong> : 2002 ©© Osvaldo Duilio Rossi : IL FIUME IN GENNAIO : 104<br />
dandolo fisso negli occhi, gli spiegò per l’ennesima volta quanto fosse importante<br />
che non si allontanasse da lui ed il bamboccio rimase accucciato là,<br />
accanto alla sua ombra. Mentre più giù c’era un’altra coppietta come la loro,<br />
ma la guardia non era della Segurança Civil, <strong>in</strong>dossava l’uniforme di un’altra<br />
compagnia, una di quelle poco costose, tirate su alla bell’e meglio e mandate<br />
avanti da impiegati poco professionali, come il gorilla che adesso se ne<br />
stava sbracato <strong>in</strong> spiaggia, scamiciato, e che lasciava il suo piccolo cliente<br />
sgattaiolare da tutte le parti mentre lui faceva il filo ad ogni mora che passava<br />
di lì.<br />
Eumir prese la tavola, la mano di Marco e la strada verso il grattacielo.<br />
Stettero attenti mentre attraversavano la strada ed il marmocchio non si staccava<br />
dal fianco del suo guardaspalle. Passarono accanto ad un fast-food e<br />
dovettero entrare a prendere un pan<strong>in</strong>o al doppio formaggio con bacon e<br />
molto succo di maracuja. No, signor<strong>in</strong>a, le avevo chiesto le patat<strong>in</strong>e<br />
grandi! – pretese Marco nel suo tono più urtato. Vedi Eumir, cosa ti dicevo?<br />
Se ci avesse pensato una macch<strong>in</strong>a non avrei dovuto rimproverare<br />
la signor<strong>in</strong>a. Parlava <strong>in</strong>gozzandosi con l’hamburger e aveva assunto<br />
una postura r<strong>it</strong>ta come quella di un cattedratico e aggiunse che il direttore<br />
del locale doveva essere un taccagno ed un aguzz<strong>in</strong>o. Pur di non acquistare<br />
un automa è disposto a farli lavorare il doppio… certo che poi si<br />
sbagliano con le confezioni – f<strong>in</strong>ì di spiegare. Te ne deve aver <strong>in</strong>segnate<br />
delle belle tuo padre, pensò Eumir. Poi per strada ci fu uno schianto ed il latrato<br />
<strong>in</strong><strong>in</strong>terrotto di un clacson. Eumir ord<strong>in</strong>ò al ragazzo di cont<strong>in</strong>uare a<br />
mangiare il suo cheeseburger e si sporse oltre lo spigolo del muro per vedere<br />
che un tipo smorto e pallido stava entrando ed aveva appena centrato <strong>in</strong> testa<br />
un fricchettone al suo terzo pan<strong>in</strong>o, poi saltò sul tavolo ed esibendo il fucile<br />
rozzo e rattoppato prese a strillare che voleva essere ascoltato, che la sua<br />
gente aveva il dir<strong>it</strong>to a vivere e che sarebbero morte tante persone quel giorno.<br />
Eumir estrasse la pistola, cercando un agente di sicurezza si accorse che<br />
tutto il personale era andato a rifugiarsi nelle cuc<strong>in</strong>e; una vecchia dall’altra<br />
parte della sala svenne.<br />
Cosa succede, Eumir?<br />
Niente, piccolo. Mangia il tuo pan<strong>in</strong>o.<br />
È qualcosa di pericoloso?<br />
Spero di no.<br />
<strong>Il</strong> vecchio mulatto che si era appiatt<strong>it</strong>o sotto il tavolo sorrise alla Bottalico<br />
di Eumir e a lui fece cenno di mettere fuori gioco il pazzo.<br />
Cosa vuole quello? Perché sta lì sotto?