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Questo libro è un’opera di fantasia. Personaggi e luoghi<br />
citati sono invenzioni dell’autore e hanno lo scopo di<br />
conferire veridicità alla narrazione. Qualsiasi analogia<br />
con fatti, luoghi e persone, vive o scomparse, è<br />
assolutamente casuale.<br />
4
Ciao, mi chiamo Luca Villani e sono l’autore della storia<br />
che stai per leggere. Si tratta del mio terzo racconto,<br />
preceduto da Il nudo dell’anima e La forza dell’amore.<br />
Questi due titoli qui citati hanno come argomento una<br />
storia d’amore, la prima parla di un amore ideale senza<br />
problemi tra un fotografo di città con una ragazza di<br />
paese, la seconda parla di un amore travagliato vissuto<br />
da due persone che si conoscono al mare con personalità<br />
complesse, il ragazzo è un Don Giovanni e non ha mai<br />
vissuto un vero amore, la ragazza è tormentata dal<br />
ricordo di un periodo buio della sua vita. Di tutt’altra<br />
pasta è questo terzo racconto dove s’intrecciano le storie<br />
di una famiglia, i cui componenti affrontando i problemi<br />
della quotidianità, si ritrovano senza volerlo in situazioni<br />
di gran carica emotiva nel bene e nel male, come ad<br />
esempio l’infarto di un familiare, rivedere una persona<br />
importante del passato di cui si erano perse le tracce, un<br />
colpo di fulmine, il rapimento di una figlia… Insomma,<br />
il destino ne riserva di tutti i colori. Ogni personaggio,<br />
affrontando questi eventi, maturerà e capirà che c’è<br />
sempre da imparare dalla vita. Nella speranza che vi<br />
piaccia, vi auguro buona lettura.<br />
5
“No, Luigi, non ci siamo. Così hai intenzione di diplomarti”?<br />
“Professoressa, io ho studiato!”.<br />
“Da come hai ripetuto, non sembra. Dì ai tuoi genitori di venire a<br />
parlare con me”.<br />
“D’accordo”.<br />
Suonata la campanella, Luigi entra nell’autobus. Vede la sorella<br />
Rosalia che punta il suo compagno di classe Samuele con occhi<br />
luccicanti e si innervosisce ulteriormente.<br />
Tornati a casa Luigi e Rosalia consumano il pranzo che la<br />
governante Adelina ha loro preparato. Luigi è diciottenne, Rosalia<br />
sedicenne. I due hanno anche una sorellina di quattro anni, Giada.<br />
“Rosalia, ho visto come guardavi quello. Non ti sarai mica<br />
innamorata”?<br />
“Si vede così tanto? Si, lo ammetto, ma non lo dire a mamma e<br />
papà. Perché lo offendi”?<br />
“Lo offendo perché è un tipo poco raccomandabile, fuma, va a<br />
prostitute… e ruba pure”!<br />
“Come? Non ti credo! Piuttosto pensa a come sei tu, un asinaccio<br />
che non sa manco cos’è un equazione”!<br />
Continuano a mangiare senza parlarsi e Adelina pensa a<br />
imboccare Giada.<br />
Tornano i genitori dei ragazzi, Paola e Giovanni. Lei è una<br />
cardiochirurgo 42enne, lui un avvocato 53enne. La famiglia<br />
Serafini è benestante ma per questo benestare i figli sono<br />
trascurati.<br />
“Mamma, devo dirti una cosa brutta. La prof. di matematica vuole<br />
parlarti” dice Luigi.<br />
“E’ la quarta volta che mi convoca per dirmi sempre che non<br />
studi. Vedi di impegnarti che quest’anno hai l’esame. Se vedo che<br />
non migliori, ti sequestro il motorino”!<br />
“No, mamma! Mi impegnerò”.<br />
Il padre anche lo rimprovera e Rosalia se la ride.<br />
6
Giovanni e la moglie tornano a lavorare e Luigi accende il<br />
computer e si mette a navigare su Internet.<br />
“Hai promesso che studi e questo lo chiami studio”? chiede<br />
Adelina.<br />
“Che pizza! Scarico un paio di software e poi spengo, contenta”?<br />
risponde il povero ragazzo.<br />
Rosalia ascolta la musica e Giada gioca con i bambolotti. Finito il<br />
download dei file, il ragazzo prende lo zaino e, sedendosi a tavola,<br />
inizia a studiare. Chiede alla sorella di abbassare il volume dello<br />
stereo e fa velocemente i compiti. Telefona agli amici Diego e<br />
Alberto e va in giro con loro per Via Frentana.<br />
“Hai provato quell’editor HTML di cui ti ho parlato”? chiede<br />
Alberto.<br />
“Si, è ottimo ma mai come Frontpage. A dirti la verità mi si è<br />
bloccato quando ho cercato di inserire un’immagine” dice Luigi.<br />
“Non dipende dal tuo computer, anche a me l’ha fatto, basta<br />
scaricare una patch dal sito. E’ comunque un ottimo software”<br />
dice Alberto.<br />
Diego chiede l’indirizzo del sito perché lui, avendo lo stesso<br />
programma, vuole che funzioni correttamente. Alberto lo detta e i<br />
suoi due amici se lo scrivono sul cellulare-palmare. Rosalia<br />
intanto sta guardando ‘Paso Adelante’ e sua sorella è stata<br />
accompagnata al parco da Adelina. Arriva la sera. La tata e i<br />
ragazzi aspettano Paola e Giovanni e, quando tornano, inizia la<br />
cena. Adelina torna a casa sua, Giada va a dormire, il fratello e i<br />
genitori guardano un film su Sky. Rosalia si chiude in camera. Da<br />
qualche anno tutte le sere scrive il suo diario segreto.<br />
“Caro diario,<br />
oggi l’ho rivisto sull’autobus, al ritorno da scuola.<br />
Quell’impiccione di Luigi ha notato il mio sguardo mentre lo<br />
guardavo e mi ha chiesto spiegazioni. Gliel’ho detto che lo amo. E<br />
lui m’ha detto che è un delinquente. Può essere? Non credo<br />
7
proprio. Quanto ti amo, Samuele! Diario mio, ora ti saluto perché<br />
ho tanto sonno.<br />
Ciao,<br />
Rosalia”<br />
Rosalia si addormenta e dopo anche il resto della famiglia va a<br />
letto.<br />
8
La tata Adelina, che ha messo la sveglia alle sei e mezza, per le<br />
sette arriva a casa dei Serafini. E’ una donna gentile, molto<br />
laboriosa, estroversa ed è una single per scelta. Ha 38 anni ed ha<br />
imboccato questa strada dell’essere single circa quindici anni fa<br />
dopo una grande delusione d’amore. Scende dalla macchina, corre<br />
per le scale, e, con la copia di chiavi, apre la porta. Prepara la<br />
colazione e mentre Rosalia, Luigi, Giovanni e Paola consumano<br />
latte e corn flakes oppure caffè, lei va in camera di Giada, la<br />
sveglia e la veste. Paola va all’ospedale, Giovanni allo studio, i<br />
ragazzi più grandi prendono l’autobus per andare a scuola.<br />
Adelina alle nove accompagna la bimba all’asilo,va a fare la spesa<br />
e torna a casa a svolgere le mansioni casalinghe. Verso le 10:30<br />
Paola lascia l’ospedale per andare a parlare con la professoressa<br />
del figlio. “Non ci siamo signora, suo figlio rischia di rifarsi<br />
l’anno. Ecco i voti”!<br />
In malo modo la prof di matematica tira il registro aperto sulla<br />
cattedra e mostra i voti. Un mix di 5, 4, 3 e 2. Visto che è<br />
ricreazione il figlio raggiunge la madre per ascoltare cosa dice la<br />
professoressa e per cercare di difendersi. Luigi nell’ultimo periodo<br />
ha messo un po’ di impegno in più, ma la sua insegnante, con i<br />
suoi metodi d’insegnamento, non è riuscita a farlo migliorare.<br />
E’ da tanto che ha problemi scolastici. Tutto risale alla fine della<br />
terza media quando Luigi, essendosi appassionato durante quei tre<br />
anni alle materie letterarie grazie all’insegnamento severo ma<br />
coinvolgente della professoressa Di Iorio, decise di frequentare il<br />
liceo classico. Non era una cima, ma se la cavava benino, il primo<br />
anno fu per lui difficoltoso perché, sebbene le materie gli<br />
piacessero, non riusciva a stare seduto tre ore o più a straziarsi sui<br />
libri; il secondo fu ancora più tragico: alcune prof cambiarono e le<br />
loro sostitute, con metodi d’insegnamento pessimi, tolsero al<br />
ragazzo persino la passione con cui affrontava il latino, il greco, la<br />
filosofia… Una di queste, una persona perfida e maliziosa, falsa<br />
9
più che mai, lo prese di mira. Perché? Luigi anche se andava bene<br />
a greco, era antipatico a questa donna perché aveva il vizio di<br />
rispondere se provocato, non solo, questa educatrice che poteva<br />
far tutto tranne quel mestiere lo umiliava davanti ai compagni per i<br />
motivi più banali. Tutte le difese che aveva furono abbattute e lui,<br />
non reggendo più quella situazione penosa, anche se i genitori non<br />
erano d’accordo, nella metà di marzo lasciò la scuola. Poteva<br />
farcela, certo avrebbe avuto dei debiti ma almeno non si sarebbe<br />
rifatto l’anno. Il destino gli fu ancora più avverso: facendo<br />
richiesta per andare alle industriali di Lanciano, una piccola città<br />
lontana alcuni km da Casoli, la scuola non l’accettò perché, non<br />
gli fece fare in tempo l’esame per recuperare l’anno ed iniziare dal<br />
secondo, quella scuola fece la richiesta per poterlo iscrivere alle<br />
professionali del suo paese e lui fu costretto ad accettare, seppur a<br />
malincuore, per non perdersi il primo anno che aveva fatto al<br />
liceo. In quel caos ci stette un anno poi si iscrisse alle ragionerie<br />
partendo dal terzo anno e studiando a fondo per recuperare il<br />
tempo perso e le cose ripresero il verso giusto. Era il momento di<br />
scegliere la scuola superiore per Rosalia e suo fratello cercò in<br />
tutti i modi di dissuaderla da scegliere il liceo classico che tanto<br />
lo fece penare ma lei, testa dura, così decise, facendo una sezione<br />
diversa da quella che fece il fratello per non avere gli stessi<br />
professori. La ragazza è più studiosa del fratello e sta affrontando<br />
senza problemi il liceo classico. Adesso che Luigi è in quinta è<br />
tornato il problema dell’assiduità nello studio: Luigi non ci resiste<br />
proprio a tenere il suo sedere incollato alla sedia per tante ore ma,<br />
come lui stesso afferma, in questo ultimo periodo sta facendo i<br />
salti mortali per recuperare le insufficienze ed evitare di rifarsi<br />
l’anno.<br />
“Secondo te glielo devo dire che mi piace”? chiede Rosalia<br />
all’amica Alessia durante la ricreazione.<br />
“No, secondo me devi fartelo amico. Lui non ti conosce neanche”.<br />
“Si, ma come”?<br />
“Non lo so”.<br />
10
A Rosalia le parole di Luigi non hanno fatto alcun effetto. Non<br />
crede che Samuele sia un delinquente.<br />
11
Squilla il telefono a casa dei Serafini.<br />
“Pronto, con chi parlo”? chiede Adelina.<br />
“Sono Agata, mio marito Vincenzo ha avuto un infarto, avverta la<br />
famiglia! Adesso è all’ospedale in rianimazione”!<br />
Agata e Vincenzo sono i nonni paterni di Luigi, Rosalia e Giada.<br />
Agata ha chiamato a casa dato che Paola non si trovava<br />
all’ospedale in quel momento. La tata avverte Giovanni e Paola e<br />
loro corrono all’ospedale.<br />
“Come sta adesso”? chiede il figlio con vistosa agitazione.<br />
“E’ ancora presto per saperlo, comunque sta reagendo bene”<br />
risponde il medico.<br />
“Meno male”! dice Giovanni.<br />
“Sta tranquillo” dice Paola.<br />
Agata racconta come è successo: stavano litigando quando<br />
all’improvviso Vincenzo è caduto e ha perso i sensi. La donna<br />
chiama l’ambulanza e il marito viene portato d’urgenza in<br />
rianimazione.<br />
Verso le due di pomeriggio, quando Rosalia e Luigi tornano a<br />
casa, Adelina li informa su ciò che è accaduto al loro nonno e,<br />
portando con lei la piccola Giada, li accompagna all’ospedale.<br />
Seduti in sala d’attesa, i ragazzi con la loro governante attendono<br />
che la madre venga a chiamarli. Paola arriva comunicando che<br />
Vincenzo si è risvegliato.<br />
“Nonno, come ti senti”? chiede Luigi.<br />
“Insomma” risponde il nonno.<br />
Il responsabile del reparto geriatria comunica alla famiglia che<br />
l’uomo è fuori pericolo e tutti quanti tornano alla loro abitazione<br />
tranne Agata e Paola che restano all’ospedale. Naturalmente Giada<br />
non sa cosa è successo al nonno: le hanno fatto credere che gli è<br />
venuta la febbre.<br />
Adelina, che ha fatto appena in tempo a cuocere la pasta prima<br />
del ritorno dei ragazzi, la serve. Nella testa di tutti l’unico pensiero<br />
12
è per il nonno. Giovanni comunque torna al lavoro e i ragazzi<br />
svolgono seppur distrattamente i loro compiti. Adelina lava i piatti<br />
e poi si mette a giocare con Giada.<br />
Verso le 5 di pomeriggio Rosalia esce con le amiche Erika e<br />
Ileana, Luigi si mette a navigare sul web, Adelina stira i vestiti e la<br />
piccola Giada dorme.<br />
“Che pizza con questa ISDN”! esclama Luigi nervoso per l’attesa<br />
del caricamento delle pagine.<br />
Quando finalmente il browser ha finito di caricare il sito, il<br />
ragazzo si rende conto che quest’ultimo non ha i contenuti che lui<br />
cercava e va al motore di ricerca Google. Digita le parole<br />
“download software” ma come primi risultati appaiono solamente<br />
articoli di informatica e download a pagamento di software<br />
commerciali. Stufo della ricerca infruttuosa, decide di chiedere<br />
consiglio per telefono all’amico Diego che gli segnala il sito<br />
“www.volftp.com”. Finalmente riesce a scaricare il software per<br />
creare screensaver che cercava. Intanto Rosalia e le amiche<br />
passeggiano per il corso parlando di ragazzi, Paola visita i<br />
pazienti, Agata parla con Vincenzo, Giovanni compila dei<br />
documenti. La governante si prepara un caffè e si rilassa un attimo<br />
sul divano.<br />
“Oggi l’ho rivisto” dice Rosalia tutta emozionata alle amiche.<br />
“Tu sei proprio cotta”! esclama Erika.<br />
Il giorno dopo è domenica e la famiglia decide di restare in casa<br />
ed attendere che il telefono squilli per farsi dare qualche notizia<br />
riguardo la precaria salute di Vincenzo. Adelina ha il giorno libero<br />
e quindi Paola assieme a Rosalia prepara il pranzo. La piccola<br />
Giada dorme nel suo lettino, Giovanni si riposa sul divano<br />
guardando la tv e Luigi come al solito sta davanti al computer a<br />
navigare su Internet. E’ la sua passione e non ci rinuncerebbe per<br />
nulla al mondo, tra l’altro non ha i compiti da fare dato che li ha<br />
svolti il giorno prima. Agata sta accanto al marito Vincenzo e, con<br />
i sensi di colpa per averlo fatto infuriare, non lo lascia un attimo.<br />
13
All’ora di pranzo tutta la famiglia si riunisce attorno al tavolo e<br />
Rosalia e Paola servono le pietanze che hanno preparato. Luigi,<br />
Giovanni e Giada mostrano il loro appetito facendo man bassa in<br />
pochi minuti di tutto il ciò che era poggiato sul tavolo.<br />
Rosalia dice: “Sono contenta che vi piacciono le cotolette che<br />
abbiamo impanato io e mamma”.<br />
Giovanni risponde: “Buonissime, Rosalia”.<br />
“Ho avuto un idea”! esclama Luigi “Che ne pensate se le portiamo<br />
alla nonna e al nonno all’ospedale”? L’idea di Luigi piace a tutti e<br />
mentre Paola lava i piatti, il resto della famiglia si dirige<br />
all’ospedale. Agata e Vincenzo sono molto contenti della sorpresa.<br />
Un’ infermiera fa sapere a Giovanni che suo padre può essere<br />
dimesso il giorno seguente. Il resto della giornata viene trascorso<br />
in casa quando una telefonata interrompe la cena della famiglia.<br />
14
!<br />
“Hi, I’m Victoria, Rosalia’s penfriend”.<br />
“Penso che sia per Rosalia” afferma Luigi che ha risposto al<br />
telefono.<br />
“Chi è”? chiede la ragazza.<br />
“Non lo so, è una che parla in inglese” risponde Luigi. Rosalia,<br />
intuendo che si tratta della sua penfriend, parla con lei e viene a<br />
sapere che adesso è in vacanza a Casoli con la famiglia… Rosalia<br />
le da l’indirizzo e insieme stabiliscono l’orario per incontrarsi il<br />
giorno dopo. Giovanni chiede alla famiglia chi era al telefono e<br />
cosa voleva e Rosalia piena di entusiasmo riferisce la notizia.<br />
Finita la cena la ragazza corre al letto a scrivere ciò che le è<br />
accaduto durante la giornata sul diario segreto, Luigi guarda la tv<br />
nella sua cameretta, Paola e Giovanni guardano la tv in sala da<br />
pranzo. Agata, che è stata riaccompagnata dal figlio Giovanni a<br />
casa, va a letto presto.<br />
Il giorno dopo Vincenzo viene riaccompagnato a casa da Paola e<br />
Luigi, entrando in classe ha una brutta sorpresa: il compagno di<br />
banco Davide gli ricorda che alla terza ora avranno il compito di<br />
economia aziendale. Luigi, al momento che il professore ne aveva<br />
parlato, a quanto pare era distratto, e così, adesso dovrà fare i conti<br />
con un intricato miscuglio di cambiali, situazioni patrimoniali,<br />
beni mobili e immobili che lui comprende quanto sua nonna Agata<br />
conosce la lingua inglese. Ben sapendo che un semplice ripasso al<br />
libro di teoria non avrebbe alcun beneficio, cerca di mettersi<br />
d’accordo con qualche bravo compagno per tentare di copiare.<br />
Nel frattempo Rosalia, sorpresa a chiacchierare con la compagna<br />
di banco dalla prof di latino, viene prima rimproverata e poi, come<br />
se non bastasse, è costretta ad andare avanti su ciò che<br />
l‘interrogato stava ripetendo. Non le era mai successo perché lei,<br />
al contrario del fratello, è sempre stata un’alunna modello. Il<br />
pensiero per l’amica di penna non riusciva ad abbandonarla e così,<br />
si è messa a parlarne con Alessia.<br />
15
Adelina è intenta a stirare, guardando con la coda dell’occhio la<br />
piccola Giada che, non sentendosi bene, stamattina non è andata<br />
all’asilo. Giovanni si trova al tribunale, difendendo un uomo che si<br />
è fatto male per i ritmi pressanti del suo lavoro, Paola sta visitando<br />
un povero ragazzino con problemi cardiocircolatori e Agata e<br />
Vincenzo stanno guardando il programma di Costanzo “Tutte le<br />
mattine”.<br />
E’ suonata la campanella che annuncia la fine della ricreazione e<br />
la classe di Luigi si sta dirigendo, dietro richiesta del prof per<br />
tenere distanziati gli alunni, in aula magna con l’astuccio e un<br />
foglio protocollo. Il professore consegna il foglio con i testi degli<br />
esercizi ricordando che gli alunni hanno solamente un’ora di<br />
tempo per eseguirli. Luigi analizza uno per uno gli esercizi e<br />
decide, per risparmiare tempo, di non fare la brutta copia e<br />
risolvere prima quelli che sa fare per poi dedicarsi durante il<br />
tempo restante a quelli in cui incontra difficoltà. Per i primi 20<br />
minuti è intento a realizzare i conti di mastro poi, non sapendo<br />
come proseguire con alcune operazioni della partita doppia<br />
utilizza uno stratagemma: come precedentemente accordatosi con<br />
il primo della classe, getta l’astuccio per terra fingendo che gli sia<br />
caduto e l’amico restituendoglielo ci inserisce un piccolo<br />
bigliettino.<br />
Rosalia anche sull’autobus continua a pensare a Victoria e,<br />
assieme al suo pensiero per l’amica di penna, subentra quello per<br />
Samuele. Ironia della sorte, il ragazzo si siede proprio accanto a<br />
lei, mettendo in ansia il fratello Luigi che è già preoccupato per il<br />
risultato del compito di economia aziendale dato che è il<br />
penultimo. Rosalia è rossa come un peperone e Samuele,<br />
acc<strong>org</strong>endosene, non esita a stuzzicarla. “Ciao, come ti chiami? Io<br />
sono Samuele”.<br />
“Ciao! Io… sono… Rosalia…Pia…Pia…Piacere!”<br />
La ragazza finge di non conoscerlo dato che lui fino a quel<br />
momento la conosceva solo di vista senza neanche sapere il suo<br />
nome.<br />
16
"<br />
Luigi, Rosalia e Giada come nonni per un caso del destino hanno<br />
solo Agata e Vincenzo. Paola, infatti, è rimasta orfana a soli 4 anni<br />
di mamma e papà a causa di un incidente d’auto. I nonni materni<br />
si sono presi cura di lei fin quando hanno potuto e, essendo<br />
benestanti, le hanno lasciato una cospicua eredità con cui lei,<br />
andata a vivere poi in un collegio di suore francescane, si è potuta<br />
pagare gli studi. Paola, quindi, è rimasta sempre con un vuoto<br />
incolmabile e, per non pensarci, si è buttata a capofitto prima sui<br />
libri e poi sul suo lavoro. Dentro il collegio l’affetto e le cure di<br />
una suora le sono servite a non sentirsi sola e a non perdersi<br />
d’animo. Incontrando Giovanni e poi sposandolo ha riacquisito la<br />
serenità che per anni le era stata tolta.<br />
Sono le tre del pomeriggio e Paola si sta preparando per tornare<br />
all’ospedale, Giovanni sta riordinando il suo studio, visto che non<br />
vuole che Adelina se ne occupi perché esso ha al suo interno<br />
documenti preziosi che, se venissero smarriti, lui perderebbe le<br />
cause. Luigi sta svolgendo i compiti in tutta fretta per poi dedicarsi<br />
con più tempo alla sua passione per il computer, Adelina finisce di<br />
lavare l’ultimo piatto e di guardare Beautiful e poi va al letto a<br />
riposarsi un’oretta, Giada già dorme nel suo lettino, Rosalia<br />
freme… Attende con ansia l’arrivo di Victoria. Molto<br />
comprensibile dato che da anni si scambiano lettere ed e-mail e<br />
che, a parte aver visto il suo viso in una fototessera che la ragazza<br />
londinese le aveva mandato, non ha idea di come sia.<br />
Il tanto atteso momento arriva. Suona il campanello. Rosalia vede<br />
dal videocitofono il volto della sua amica e la fa entrare.<br />
“Hi Rosalia! I’m Victoria. I’m very happy to meet you”.<br />
“Me too! Welcome to my house, follow me”!<br />
Luigi si alza dalla sedia e stringe la mano a Victoria. “Hi, I’m<br />
Rosalia’s brother. My name is Luigi.” “Hello, I’m Victoria, but<br />
friends call me Vic”.<br />
17
Giovanni e Paola prima di tornare al lavoro si presentano alla<br />
ragazza e poi la salutano. Rosalia prima mostra le sue fotografie a<br />
Vic e le offre un tè caldo, come di tradizione in Gran Bretagna,<br />
poi pensa di farle visitare Casoli. Le due ragazze escono a piedi e<br />
Victoria, finita la passeggiata porta Rosalia a conoscere i suoi<br />
genitori in hotel. Si chiamano Jane e Robert e hanno anche un<br />
altro figlio di sei anni, Jason. Le ragazze si mettono le cuffie del<br />
cd-player nelle orecchie e si mettono a cantare le canzoni della<br />
loro cantante preferita: Britney Spears.<br />
“Everybody's talking all this stuff about me.<br />
Why don't they just let me live? Tell me why!<br />
I don't need permission, make my own decisions<br />
Ohh! That's my prerogative!<br />
That's my prerogative…”<br />
Verso le 17:40 Rosalia si riavvia verso casa, ci mette circa un’ora<br />
e mezza per tornare alla sua abitazione.<br />
18
# $<br />
Passa una settimana e Victoria assieme alla famiglia riprende<br />
l’aereo per Londra. Rosalia e il fratello scendono dall’autobus,<br />
Luigi va a comprarsi una pizza per la ricreazione e Rosalia, che sta<br />
a dieta anche se non ne ha motivo, va verso la sua scuola. Incontra<br />
Samuele per la strada dato che il liceo classico e le ragionerie sono<br />
molto vicini tra loro, lui le si avvicina e le chiede un<br />
appuntamento, lei, imbambolata, dice che deve pensarci e che gli<br />
darà una risposta sull’autobus del ritorno.<br />
Il professore di economia aziendale delle ragionerie, con volto<br />
imbronciato, entra nella classe 5°B.<br />
“Ho visto i vostri compiti, un vero sfacelo! Ma possibile, ma un<br />
professore come ve la deve spiegare la materia, la lavagna troppe<br />
volte che ho ripetuto gli stessi concetti adesso l’economia<br />
aziendale la conosce a memoria! Siete in quinta, avete gli esami, e<br />
siete ancora a queste condizioni”?<br />
Un attimo di silenzio. Tutto tace. Nessuno ha il coraggio di<br />
controbattere nulla.<br />
“Ranieri, consegna! Di ben 25 alunni in questa classe, 10, solo 10<br />
hanno voti dalla sufficienza in su. E adesso che devo fare”?<br />
Luigi, agghiacciato dalle parole del prof, con la mano tremante<br />
afferra il suo compito e lo gira per vedere il voto: 6. Si metterebbe<br />
ad urlare, a saltare dalla gioia di essere uno della rosa dei 10<br />
compiti almeno sufficienti e invece non fa nulla perché, pur<br />
essendo felice per se stesso, sa che quel 6 non lo meritava e,<br />
guardando un compagno seduto alla fila dietro, che non aveva<br />
studiato esattamente come lui, ma che, al contrario di lui aveva<br />
preso un 4,5, sente impossessarsi di se stesso un imperdonabile<br />
senso di colpa. Passa col muso appeso le ore restanti dell’orario<br />
scolastico al contrario della sorella che pensa a Samuele e si becca<br />
un rimprovero per la sua distrazione dalla prof di filosofia.<br />
Agata annaffia i fiori e il piccolo orticello vicino casa, Vincenzo<br />
legge il quotidiano allungato sul divano. Adelina prepara il pranzo<br />
19
e Giada, ristabilitasi dopo cinque giorni di febbre, è tornata<br />
all’asilo e adesso sta parlando sull’altalena con l’amichetta<br />
Jessica. Giovanni si sta facendo raccontare da un suo assistito cosa<br />
lo spinge a chiedere il divorzio dalla moglie e il signore risponde<br />
che la donna lo tradisce da tanti anni, addirittura davanti ai loro<br />
figli, facendogli fare amicizia con quel rovina-famiglie.<br />
Nell’ultimo periodo i litigi di gelosia sono arrivati alla violenza<br />
con la moglie che lo prende a padellate sul cranio e lui che la<br />
sculaccia con la scopa. “Roba da manicomio” pensa ridendo sotto<br />
i baffi l’avvocato. Paola sta facendo un elettrocardiogramma a una<br />
paziente che, poverina, ha una massa tumorale proprio sul cuore.<br />
Verso le 13 e 30 sull’autobus Luigi sta ancora col muso quando<br />
una ragazza che non aveva mai visto cattura la sua attenzione:<br />
maglietta rosa sbracciata semitrasparente, schiena scoperta,<br />
reggiseno nero (una quarta abbondante), jeans macchiati a vita non<br />
bassa, bassissima con cui si vede chiaramente il perizoma rosso.<br />
Ah, dimenticavo, bionda, occhi azzurri, carnagione chiara. Con<br />
quei dettagli lì, gli occhi di Luigi neanche hanno fatto caso al<br />
volto della … ragazza… Attrazione fatale.<br />
“Ma chi è quella bonazza”? Luigi si chiede.<br />
Rimane a guardarla con la lingua di fuori ma non è l’unico, è così<br />
catturato da lei che non fa caso a due persone che si baciano.<br />
Rosalia e Samuele.<br />
20
%<br />
Dopo che Rosalia dice a Samuele che accetta di uscirsi, il<br />
delinquente si avventa su di lei baciandola appassionatamente.<br />
Rosalia, che lo ama, vincendo la timidezza ricambia. Non sa che<br />
gran sciocchezza sta compiendo. E’ tutta una tattica. L’amica<br />
Alessia, sentendo di potersi fidare del suo fidanzato, gli ha<br />
raccontato che a Rosalia piace Samuele e lui senza farsi pregare lo<br />
ha spifferato al diretto interessato. Samuele ha deciso così di<br />
approfittare della situazione: un giorno finge di conoscerla<br />
casualmente, poi le chiede un appuntamento e senza aspettare,<br />
tempo sei ore di scuola, la bacia. Non la ama, ha solo voglia di<br />
divertirsi un po’.<br />
Scesi dall’autobus Luigi ha in testa quel bocconcino di ragazza e<br />
Rosalia, eccitata come se avesse vinto alla lotteria, corre<br />
direttamente in camera chiudendosi a chiave. Apre il suo diario<br />
segreto e inizia a scrivere:<br />
“Caro diario,<br />
Samuele mi ha baciata. Si, hai capito bene! Quanto lo amo, chissà<br />
se lui mi ama. Penso di sì altrimenti perché mi avrebbe baciato se<br />
mi conosce appena? E non solo. Ci siamo dati appuntamento a<br />
domani pomeriggio alla villa comunale, ti rendi conto? Non vedo<br />
l’ora, conterò i minuti.<br />
Ciao,<br />
Rosalia”<br />
Tutti si chiedono come mai Rosalia si sia chiusa in camera e al suo<br />
arrivo davanti al tavolo le fanno il terzo grado, lei in modo<br />
asciutto risponde che stava scrivendo sul suo diario segreto. Luigi<br />
vorrebbe chiedere che cosa ma le rivolge una domanda su un<br />
interrogativo che gli sta più a cuore: chi era quella bionda<br />
provocante sull’autobus?<br />
21
Rosalia risponde: “Si chiama Gioia Bellini, è una ragazza che si è<br />
trasferita da poco qui a Casoli, è originaria di Napoli, è in classe<br />
con me perché è stata bocciata l’anno prima. Ti bastano queste<br />
informazioni”?<br />
“Non mi hai detto la cosa più importante, è fidanzata”?<br />
“Questo non lo so, ti farò sapere”.<br />
Adelina serve il pranzo alla famiglia e, dopo pranzo sparecchia e<br />
lava i piatti. Prima che i genitori tornino al lavoro, Luigi comunica<br />
il voto del compito di economia aziendale e i genitori contenti lo<br />
abbracciano. Giada va al lettino a farsi un riposino e Adelina,<br />
dopo aver asciugato le stoviglie, spazza il pavimento e corre al<br />
letto per un’oretta di sonno. Rosalia guarda in tv “Roswell” e<br />
Luigi, come al solito, accende il computer e si mette a navigare su<br />
Internet. Nel frattempo nella loro casetta Vincenzo e Agata si<br />
allungano sul letto e si fanno una bella dormita.<br />
Il giorno dopo all’ospedale viene ricoverata una donna<br />
cardiopatica in gravi condizioni. Paola, quando entra nella camera<br />
dove è ricoverata per visitarla, riconosce nel suo viso rugoso e<br />
pallido una persona che le è stata molto vicina, a cui lei era<br />
affezionata quasi come se fosse la madre che non ha mai avuto,<br />
suor Valentina.<br />
22
&<br />
“Suor Valentina, quanto tempo”! esclama Paola con emozione.<br />
“Dottoressa, lei mi conosce”?<br />
“Si, sono Paola, quella bambina brunetta che è stata accudita da te<br />
con l’amore di una mamma. Te ne sarò sempre grata”!<br />
La cardiochirurgo, mentre pronuncia quelle parole non riesce a<br />
trattenere le lacrime e la sposa del Signore l’abbraccia, anche lei<br />
molto emozionata. Adesso si passa alle note dolenti. Dai controlli<br />
eseguiti si evince che suor Valentina ha il cuore ingrossato e solo<br />
un trapianto di cuore eseguito prontamente potrà salvarla. Senza<br />
scendere nei dettagli per non inquietarla, Paola comunica alla<br />
suora cui è tanto affezionata che dovrà eseguire un operazione. In<br />
sala d’attesa c’è un’altra sorella che ha accompagnato suor<br />
Valentina, suor Rita. Paola si sente costretta a riferirle la<br />
condizione della sua consorella in modo preciso e meticoloso,<br />
facendosi promettere che lei eviterà di affrontare quel discorso con<br />
la povera donna. Con ansia corre dal primario e si propone per<br />
operare la suora, dopo che il primario accetta lei contatta<br />
un’associazione per gli <strong>org</strong>ani, chiedendo se c’è disponibilità per<br />
un cuore compatibile con il gruppo sanguigno di suor Valentina.<br />
Fortunatamente si. Chiama a casa dicendo ad Adelina che non<br />
torna per il pranzo e neanche per la cena, resta lì, accanto a una<br />
donna che lei ha amato come una madre e che l’ha trattata sempre<br />
come se fosse stata sua figlia.<br />
All’ora di pranzo quando Adelina comunica la notizia nessuno sa<br />
chi possa essere questa misteriosa donna tanto importante per<br />
Paola, nemmeno Giovanni. Vorrebbe andare all’ospedale per<br />
sapere di chi si tratta ma avendo il lavoro che gli prende tempo,<br />
dopo pranzo accompagna i tre figli con la tata all’ospedale e si<br />
dirige verso il suo studio.<br />
“E voi che ci fate qui”? chiede Paola.<br />
“Vogliamo sapere chi è quella persona così importante per te”<br />
risponde Luigi.<br />
23
“Sedetevi, che la storia è lunga. Come voi sapete ho perso i<br />
genitori a causa di un incidente d’auto e i nonni si sono occupati di<br />
me fin quando hanno retto. Poi, dopo la loro morte, sono stata<br />
mandata al collegio. Non che fosse un brutto posto ma lì mi<br />
sentivo un po’ troppo abbandonata a me stessa, tra suore troppo<br />
rigide che vedevano la religione con un’ottica severa, bandendo<br />
ogni piccolo cattivo comportamento e compagni che vedevano il<br />
mondo da un punto di vista diverso dal mio, perlopiù sbandati che<br />
erano stati affidati alle cure delle monache perché i genitori non<br />
riuscivano a correggerli. E così, in questo clima precario, in questo<br />
buio c’era una luce che ardeva la luce dell’amore. Una suora più<br />
giovane e affettuosa di molte altre notò il mio problema e,<br />
prendendomi in simpatia, si occupò di me dandomi tutte le<br />
attenzioni di cui necessitavo, ma non lo faceva solo con me, era<br />
buona con tutti, comprensiva, insomma per lei religione era<br />
sinonimo di amore e non di disciplina”.<br />
Paola si strofina le mani agli occhi per la commozione e Rosalia le<br />
chiede come si chiama e se possono andare a conoscerla.<br />
“Angela, suor Valentina. Adesso sta riposando, meglio che vi<br />
facciate vivi stasera all’orario di visita. Ho deciso di non tornare a<br />
casa perché le condizioni di suor Valentina sono precaria, ha il<br />
cuore ingrossato e necessita di un trapianto. La sua situazione è da<br />
tenere sotto controllo, non posso abbassare la guardia<br />
andandomene”.<br />
La piccola Giada, col visetto triste dice: “Sta male”?<br />
“Non preoccuparti amore mio, qui ha tanti medici che si prendono<br />
cura di lei” risponde Paola.<br />
Adelina chiama un taxi e insieme a Luigi, Rosalia e Giada si fa<br />
riaccompagnare a casa. La storia di Paola ha toccato il cuore di<br />
tutti ma Rosalia in testa ha un pensiero martellante: Samuele. Alle<br />
ore 16 hanno l’appuntamento alla villa comunale, chissà cosa<br />
accadrà.<br />
24
' ( ( $<br />
$<br />
“Rosalia, allora, Gioia è fidanzata”? chiede Luigi.<br />
“No, in questo momento no ma, a quanto pare ha avuto molte<br />
storie. Adesso vado a prepararmi perché devo uscire”. risponde<br />
Rosalia.<br />
“Con chi”? chiede Luigi.<br />
Rosalia risponde che esce con Erika ed Ileana, ma poi mette dei<br />
dubbi al fratello a causa degli abiti che indossa. Come mai una<br />
ragazza che per anni non ha indossato una gonna, adesso si mette<br />
una mini? Chi vuole sedurre, poi, le amiche? Luigi sente puzza di<br />
bruciato e, un paio di minuti dopo che Rosalia è partita con il suo<br />
scooter rosa, salta sul suo di colore rosso fuoco e la insegue. Pur<br />
avendo l’età per guidare un’auto lui preferisce continuare a usare<br />
lo scooter anche perché non se la sente per il momento di prendere<br />
la patente.<br />
Rosalia parcheggia, si toglie il casco riponendolo nel sedile e va<br />
verso la villa, Luigi, arrivato un minuto dopo va ad un edicola lì<br />
vicino, acquista un quotidiano ed entra nella villa. Cammina per<br />
una salita quando vede Rosalia e Samuele… No, i suoi incubi si<br />
sono trasformati in realtà! Al posto di finire la salita, va in mezzo<br />
al terriccio dove sono piantate tante conifere e, grazie a quel<br />
modo di nascondersi, va a sedersi su un’altra panchina da cui può<br />
spiare cosa succede. Quando Rosalia o Samuele si girano verso la<br />
sua direzione, lui apre il quotidiano e finge di leggere.<br />
Samuele, falsamente, sta dichiarando il suo amore a Rosalia,<br />
dicendole che da molto tempo la teneva d’occhio ma non aveva<br />
mai avuto il coraggio di dichiararsi. La ragazza dice che anche lei<br />
lo amava da tanto tempo ma ignorava che lui la conoscesse già. I<br />
due ragazzi si baciano appassionatamente allungandosi sulla<br />
panchina di legno quando all’improvviso dal taschino della giacca<br />
di Samuele fuoriesce una specie di penna ma con un ago a posto<br />
della cartuccia. Lui si buca con quell’arnese, Rosalia non fa a<br />
25
tempo ad acc<strong>org</strong>ersene che il delinquente furbamente già lo<br />
reinserisce nel taschino chiudendo la cerniera.<br />
Luigi vorrebbe correre da loro per tirar fuori dalla tasca di quello<br />
l’oggetto incriminato e far mettere la testa a posto a Rosalia ma<br />
non ne ha il coraggio, non vuole farla soffrire e si rende conto che<br />
la ragazza, innamorata pazza com’è, potrebbe addirittura non<br />
credere all’evidenza e farsi convincere dal delinquente che quella<br />
specie di siringa non è sua. Non solo. Se credesse a Samuele, poi<br />
potrebbe anche decidere di non guardare più in faccia il fratello<br />
per aver tentato di sabotare la sua storia d’amore. Il ragazzo non sa<br />
che fare: una parte di lui gli dice “fermali, prima che sia troppo<br />
tardi”, un'altra “se ne acc<strong>org</strong>erà da sola di che pasta è fatto<br />
quello”, un’altra ancora “Rosalia non mi crederebbe”.<br />
Non facendosi vedere torna a casa. E’ proprio a terra e, pur<br />
consapevole che in questo modo potrebbero venirne a conoscenza<br />
i genitori, si confida con la tata Adelina, che si è occupata di lui<br />
sin da quando aveva 2 anni. Lei non sa cosa consigliargli, a un<br />
certo punto ha un’idea: prima le parlerà avendo su di lei su un<br />
forte ascendente, poi, se Rosalia non vorrà vedere in faccia la<br />
realtà, si vedrà il da farsi.<br />
Paola, durante il tempo che non ha nessuna visita o operazione<br />
chirurgica da eseguire, sta accanto a suor Valentina. Il cuore è<br />
arrivato all’ospedale e tra due giorni ci sarà l’operazione<br />
chirurgica della sorella. Lei e Paola pregano assieme e si<br />
raccontano tante esperienze che hanno avuto per tutti gli anni che<br />
sono passati. Rosalia torna a casa verso le sette di sera, Giovanni<br />
alle sette e venti. Tutti quanti si recano all’ospedale a conoscere<br />
suor Valentina.<br />
“Suor Valentina, la mia famiglia ti vuole conoscere”. “Oh, che<br />
onore! Dai, falla entrare”!<br />
“Ecco, lei è Adelina, la nostra tata e la bambina che le da la mano<br />
è la mia famiglia più piccola Giada. Questo ragazzo è il mio figlio<br />
maggiore, Luigi. Lei è Rosalia, la mia seconda figlia e, infine, mio<br />
marito Giovanni”!<br />
26
Le danno la mano e ascoltano le tante avventure che la suora<br />
racconta accadute nel collegio quando Paola c’era ancora. Arriva<br />
suor Rita e anche lei fa la conoscenza della famiglia di Paola. Le<br />
infermiere servono la vaschetta contenente la cena e suor Rita<br />
imbocca la sua consorella.<br />
27
) *<br />
*<br />
Sono le 11 del mattino. Giovanni questa mattina ha a che fare con<br />
una causa davvero importante: una sua assistita è una ex<br />
tossicomane, che ha impiegato ben 5 anni per disintossicarsi dalla<br />
droga e che ha deciso di denunciare il suo fornitore perché lui,<br />
miscelando la polvere bianca con un succo di frutta che la ragazza<br />
aveva ordinato in un pub, l’ha praticamente costretta a drogarsi<br />
ancora dato che anche una sola dose crea dipendenza. Questo tizio<br />
si chiama Roger, la ragazza Samantha. Lei è anche disposta a<br />
correre dei rischi pur di far arrestare lui, la pedina più importante<br />
della rete della droga di Casoli e dintorni. Giovanni, con la sua<br />
convincente arringa e, portando tante testimonianze al cospetto del<br />
giudice, riesce a far trionfare la verità, Roger e la sua banda<br />
vengono giudicati colpevoli. La maggiorparte viene<br />
immediatamente arrestata mentre alcuni se la cavano con una<br />
pesante sanzione.<br />
Avere Samuele davanti agli occhi per 6 tempi da cinquanta minuti<br />
consecutivi, significa per Luigi essere nervoso al punto di dover<br />
evitare di rispondere ai compagni che gli parlano per non usare<br />
toni aggressivi. Luigi alla ricreazione lo affronta: “Vi ho visti, tu e<br />
mia sorella con le vostre effusioni, allungati su una panchina della<br />
villa. E’ solo questione di tempo, lei scoprirà come sei davvero”!<br />
“Minaccia quanto vuoi, Serafini! Rosalia è nelle mie mani, tu non<br />
puoi far niente per impedirlo”!<br />
Luigi, al colmo della collera, lo schiaffeggia violentemente tanto<br />
da lasciargli l’impronta della sua mano in faccia. Con quello scatto<br />
d’ira è costretto a subire i commenti di compagni, ma a lui non<br />
importa niente, i suoi amici sanno bene il motivo e non esitano a<br />
difenderlo dalle accuse.<br />
Agata assieme a Vincenzo va dal dottor Vassalli a fargli fare la<br />
ricetta per Lanoxin, un farmaco per l’insufficienza cardiaca e per<br />
un anti-ipertensivo, farmaci di cui ha bisogno suo marito. Il<br />
medico, vedendo le condizioni di Vincenzo aumenta la dose del<br />
28
farmaco per il cuore. Agata fino ad ora prende solo il farmaco per<br />
l’acido urico. Lei ed il marito vanno in farmacia ed acquistano i<br />
medicinali.<br />
Dopo scuola, sull’autobus, Luigi si mette a piangere e Gioia,<br />
l’unica a notarlo, gli si siede vicino offrendogli un fazzoletto e<br />
dicendogli: “C’è qualche problema? Ciao, mi chiamo Gioia, non<br />
voglio impicciarmi dei fatti tuoi ma è più forte di me, quando vedo<br />
una persona che soffre non riesco a girarmi e a pensare solo ai<br />
miei guai”.<br />
“Che cara, che sei. Piacere, io mi chiamo Luigi, mi dispiace che tu<br />
debba conoscermi in questo stato, e se vuoi ti racconto cosa mi è<br />
successo ma mi raccomando, non dirlo a nessuno”.<br />
Gioia annuisce e ascolta il racconto dell’amore di Rosalia per<br />
Samuele, l’appuntamento con la siringa uscita dalla tasca della<br />
giacca, lo schiaffo che ha inferto a quel delinquente.<br />
La ragazza, anche oggi vestita in modo molto sexy, fa cenno di<br />
comprendere il motivo del gesto del giovane e gli dice: “Non ti<br />
preoccupare, ci penso io”! Luigi non fa in tempo a risponderle che<br />
deve scendere dall’autobus, chissà cosa avrà volto dire.<br />
Rosalia mentre sta salendo le scale urla a Luigi: “Come ti sei<br />
azzardato a schiaffeggiare Samuele? Lui mi ha raccontato le<br />
insinuazioni che hai fatto per cercare di allontanarlo da me e mi ha<br />
detto anche che ci hai spiato alla villa, ma come ti permetti”?<br />
Adelina apre la porta e Rosalia corre a sedersi davanti al tavolo.<br />
La tata tranquillizza il ragazzo dicendogli che dopo pranzo le<br />
parlerà.<br />
Torna a casa Giovanni mentre Paola anche per questo giorno<br />
preferisce restare in ospedale e il pranzo inizia. Giada è seduta in<br />
braccio ad Adelina, i suoi fratelli non proferiscono parola.<br />
29
Dopo pranzo Adelina prima di iniziare a lavare i piatti chiama in<br />
disparte Rosalia e le dice: “Rosalia, io ti conosco da quando sei<br />
nata, sei molto importante per me e proprio per questo non voglio<br />
che ti accada nulla. Ascoltami, Luigi si è confidato con me<br />
riguardo la storia di te e Samuele, e io, per farlo stare più<br />
tranquillo, ho deciso di discuterne un po’ con te”.<br />
“Cosa ti ha detto quello? Lo sai che questa mattina ha<br />
schiaffeggiato il mio amore in classe lasciandogli l‘impronta della<br />
mano sul volto? E non solo, lo ha anche minacciato cercando di<br />
minare le radici del nostro rapporto”.<br />
“Tu sei innamorata, tesoro, non puoi capire. Vedi quel delinquente<br />
con gli occhi dell’amore, per te lui è senza difetti. Purtroppo non è<br />
così, ora ti devo dire una cosa, so che ti sarà difficile credermi, ma<br />
ti prego, sforzati”!<br />
“Sentiamo”.<br />
“Samuele aveva nel taschino della giacca una siringa e mentre<br />
sulla panchina vi baciavate appassionatamente, a lui è fuoriuscita<br />
ma, acc<strong>org</strong>endosene l’ha rimessa in tasca”.<br />
“Adelina, Luigi m’aveva detto che Samuele ruba, va a puttane e si<br />
droga ma io non gli credo, perché dovrei dar credito a questa<br />
insinuazione”?<br />
“Prova tu stessa, fatti mostrare tutte le tasche della sua giacca e se<br />
ci trovi qualcosa di sospetto, finalmente aprirai gli occhi”.<br />
“Vabbene”.<br />
Adelina torna a lavare i piatti, Giovanni va al suo studio.<br />
La ragazza, cercando di mantenere la calma, deve escogitare un<br />
modo per controllare le tasche di Samuele. Ha un’idea che seppur<br />
stupida dovrebbe servire al suo scopo: per l’appuntamento si veste<br />
leggera, dice di aver freddo pretendendo che Samuele le faccia<br />
indossare la giacca e poi gli chiede se le può andare ad acquistare<br />
un bel gelato artigianale. Nel frattempo che lui non c’è, la ragazza<br />
perlustra le tasche. Facile a dirsi ma difficile a farsi. Se lui si<br />
30
ifiuta violentemente, se la siringa non ce l‘ha con sé, se lei<br />
dall’imbarazzo non ce la fa a fare quelle richieste?<br />
Luigi sta navigando su Internet e nel frattempo si sta arrovellando<br />
sulle tre parole di Gioia: ci penso io. Ma come, ci pensi tu? Che<br />
hai in mente? Parlando con lei, all’idea che lei è una strafiga da<br />
paura si è aggiunto che è anche una ragazza altruista e dolce. Luigi<br />
stravede per lei, a quanto pare si è innamorato. Non succedeva,<br />
sembrerà strano, dai tempi della scuola media quando una<br />
ragazzina di nome Simona, con il sorriso sempre sulle labbra,<br />
catturò tanto la sua attenzione da riuscire a trarre da lui i suoi lati<br />
migliori. Luigi con lei era diverso, scriveva addirittura poesie<br />
d’amore e l’unico suo cruccio era che erano divisi, lei frequentava<br />
la sezione A nel primo piano, lui la B nel secondo piano e, se si<br />
vedevano prima o dopo le lezioni era già tanto. Dopo quella cotta<br />
che ebbe, non ci furono altri amori, ci furono tre storielle della<br />
durata massima di 3 mesi o poco più. Gioia, Gioia, Gioia, già il<br />
nome dice tutto. In quel mare di pensieri nel quale lui sta<br />
nuotando, un suono lo riscuote, è finito il download di un<br />
simpatico videogioco clone di Super Mario.<br />
Luigi si alza, va in camera di Rosalia e aspetta che lei gli dica<br />
qualcosa.<br />
“Ho parlato con Adelina e seppur con fatica mi sforzerò di<br />
crederle, ma ho bisogno di prove. Al nostro prossimo<br />
appuntamento, con una scusa mi farò lasciare la sua giacca mentre<br />
lui se ne va a comprarmi un gelato”.<br />
“Rosalia, spero che tu finalmente apra gli occhi. Ascoltami,<br />
Samuele mi è sempre stato antipatico ma questo non c’entra<br />
niente, ho paura per te, capisci? Lui con quella faccia da spavaldo<br />
mi ha detto testuali parole: ‘Rosalia è nelle mie mani, tu non puoi<br />
fare niente per impedirlo’ capito? Come se tu fossi un oggetto da<br />
lui manipolato, io a quel punto non ci ho visto più e gli ho tirato<br />
quella sberla”.<br />
“Luigi indagherò, prima o poi verrò a sapere chi mente. Ora esci,<br />
che devo studiare per il compito di domani di greco”.<br />
31
Giada, che fino ad ora stava facendo il sonnellino, va vicino ad<br />
Adelina, che adesso sta stirando e si mette a giocare con le<br />
bambole. Nel frattempo in ospedale, Paola prega assieme a Suor<br />
Valentina per l’intervento del giorno dopo.<br />
32
E’ mattina. In ospedale un collega comunica a Paola che il cuore<br />
che sarà trapiantato in suor Valentina apparteneva ad una donna<br />
che è stata vittima assieme al marito di un incidente d’auto. La<br />
cardiochirurgo ripensa ai suoi genitori che hanno perso la vita<br />
nello stesso modo, facendosi coraggio e inghiottendo le lacrime si<br />
dice: “Devo salvare suor Valentina a tutti i costi”!<br />
Inizia l’operazione. In sala d’attesa assieme a suor Rita si sono<br />
riunite ad attendere l’esito dell’operazione alcune altre suore<br />
francescane del collegio tra cui la madre superiora. Con tanta<br />
ansia in coro pregano con la collanina del rosario, sarebbero<br />
venute tutte ma circa la metà è dovuta restare per garantire il<br />
corretto funzionamento del collegio. Dopo un po’ esce<br />
un’infermiera e, quando le chiedono come sta andando<br />
l’operazione, lei risponde che non ci sono state complicazioni fino<br />
a quel momento e che tutto procede nella norma. Le suore tirano<br />
un sospiro di sollievo.<br />
Passate circa due ore Paola esce dalla sala operatoria e riferisce lo<br />
stato di suor Valentina: “E’ andato tutto bene, certo adesso dovrà<br />
assumere la ciclosporina per evitare il rigetto accompagnata ad<br />
altri farmaci, dovrà fare fisioterapia per una ventina di giorni qui<br />
all’ospedale e dovrà controllarsi periodicamente per monitorare lo<br />
stato del nuovo cuore”.<br />
Suor Valentina sotto l’effetto dell’anestesia ora dorme.<br />
Nella classe 3° A del liceo classico tutto tace. La professoressa<br />
passa tra i banchi e gli alunni cercano di tradurre in italiano la<br />
<strong>versione</strong> di greco. Rosalia credeva che il compito fosse più<br />
semplice e la poca attenzione durante le spiegazioni per pensare a<br />
Samuele le sta causando un brutto scherzo. Lei ha studiato il<br />
giorno prima ma in modo un tantino superficiale, distratta com’era<br />
dal riflettere se Luigi diceva la verità sul ragazzo che ama. Riesce<br />
a tradurre circa metà dell’intero compito e, per la prima volta, ha<br />
33
isogno di copiare ma gli altri non sanno più di lei e, anzi, si<br />
aspettano suggerimenti dalla ragazza.<br />
Contemporaneamente la classe di Luigi è impegnata nella<br />
simulazione della terza prova scritta d’esame, necessaria perché,<br />
un tipo di test che mescola domande di varie materie è una<br />
prerogativa dell’Esame di Stato e, quindi, nessun alunno si è<br />
ritrovato mai a destreggiarsi in questa tipologia di verifica. Il<br />
ragazzo, anche se si sente un po’ in ansia per qualcosa di nuovo,<br />
cosciente che è solo una finzione, senza problemi risponde alle<br />
domande a lui presentate.<br />
Suor Valentina si sveglia trovandosi gli occhi delle sue amiche<br />
suore e di Paola addosso.<br />
“Sei fuori pericolo, da quando sarai dimessa vieni a trovarmi<br />
qualche volta”! esclama Paola.<br />
La sorella risponde che è grazie a lei se è ancora in vita e che non<br />
interromperà il bel rapporto che si è reinstaurato tra loro.<br />
Dopo le lezioni, sull’autobus come di parola Gioia Bellini entra in<br />
azione. Per non far sedere il delinquente vicino all’innamorata, le<br />
si siede accanto strizzando l’occhio a Luigi, seduto lontano di<br />
qualche fila. Il ragazzo cerca di ascoltare la conversazione tra le<br />
ragazze ma, con il trambusto tipico dei luoghi affollati, non si<br />
capisce niente. Giusto per attaccare discorso con Rosalia, Gioia le<br />
chiede com’è andato il compito dicendole che il suo non si può<br />
guardare. La ragazza risponde che non è andato bene, ne ha svolto<br />
circa mezzo non sapendo più andare avanti.<br />
La bellona per stuzzicare Rosalia le dice: “Ho conosciuto un<br />
ragazzo delle ragionerie che mi piace molto, solo che davvero<br />
tante persone mi hanno detto che si droga quindi anche se a<br />
malincuore, ho deciso di lasciar perdere. Si chiama Samuele”.<br />
Rosalia si sente gelare, la napoletana non poteva usare uno<br />
stratagemma più efficace.<br />
“Chi, chi te l’ha detto”?<br />
“Tanta gente, ne sono certa purtroppo, addirittura me l’ha detto la<br />
sua ex”!<br />
34
Sa mentire bene la ragazza, ma il fine giustifica il mezzo, in<br />
questo modo non ci possono essere più “ma” e “se”. L’innamorata<br />
ha l’appuntamento esattamente il giorno dopo. Ne vedremo delle<br />
belle.<br />
$ $ +<br />
+<br />
E’ ora di pranzo, Rosalia trattiene a stento le lacrime e, con i nervi<br />
che ha, preferisce non scrivere nulla sul diario in questo momento<br />
35
per evitare di strapparlo in mille pezzi. Luigi le chiede cos’è<br />
successo ma lei, dato che i genitori sono lì attorno al tavolo,<br />
risponde che le è andato male il compito di greco, cosa vera ma<br />
non prioritaria per lei. Paola è tornata dopo che la sorella<br />
ringraziandola per aver dedicato a lei ore ininterrotte in questi<br />
ultimi giorni, le ha chiesto di non preoccuparsi, di tornare a casa<br />
dalla sua famiglia.<br />
“Non sarà così grave, suppongo” chiede alla figlia.<br />
Lei preferisce non mentire dato che le bugie hanno le gambe corte<br />
e anche se sa che farà dispiacere i genitori dice: “Invece si,<br />
mamma. Mezzo compito sono riuscita a fare, niente di più”!<br />
Adelina, che sa più o meno cosa si nasconde dietro la storia del<br />
compito chiede a Paola come sta adesso suor Valentina e lei le<br />
risponde che l’intervento è andato bene. Rosalia va in camera e il<br />
fratello la segue.<br />
Giovanni afferma: “Ma cosa è successo alla nostra Rosalia? E’ tra<br />
le prime della classe e fa un compito così”?<br />
Adelina sta imboccando Giada e le piacerebbe, per scaricarsi la<br />
coscienza, raccontare tutto ma non lo fa, se vedrà che la situazione<br />
diventa insostenibile non esiterà a riferire il problema a Paola e<br />
Giovanni.<br />
In casa dei genitori di Giovanni mentre Agata sta lavando i piatti,<br />
a Vincenzo viene l’affanno, il suo respiro è sempre più faticoso e<br />
la moglie si precipita sulla cornetta del telefono a chiamare il<br />
medico per farlo arrivare alla sua abitazione. Il dottor Vassalli,<br />
non appena va, visita accuratamente Vincenzo e, purtroppo, non<br />
vede altra soluzione che aumentare ulteriormente la dose di<br />
farmaci.<br />
“Mi dispiace dirglielo signora, ma suo marito rischia un altro<br />
infarto” comunica in modo distaccato il medico.<br />
Paola e Giovanni sono tornati al loro lavoro mentre nella sua<br />
camera, Luigi chiede a Rosalia cosa le sia successo realmente. Lei<br />
dicendo che la faccenda del compito è vera, aggiunge che Gioia<br />
36
Bellini le ha detto che persino la ex di Samuele l’ha informata che<br />
lui si droga.<br />
“Sarai contento, eh”?<br />
“No, vedo quanto soffri e mi dispiace. Hai ancora intenzione di<br />
controllare le tasche di Samuele”?<br />
“Si, voglio essere sicura al 100 %”!<br />
Così la ragazza si prepara per l’appuntamento alla villa comunale,<br />
vestita leggera, e dicendo a Samuele che ha freddo, gli chiede se<br />
lui le può prestare la giacca.<br />
“No, guarda, non posso, sai è un … un ricordo di famiglia”.<br />
“Un ricordo di famiglia? Guarda un po’ che strano, l’ho vista<br />
qualche mese fa nella vetrina del negozio d’abbigliamento<br />
Vincent”!<br />
“Sai, ci tengo molto e poi anch’io ho freddo”.<br />
Samuele inventa tutte le scuse possibili e immaginabili e Rosalia<br />
incalza: “Ho capito, per te non valgo neanche questo minuscolo<br />
sacrificio. Vabbene, se non mi fai un piccolo favore, figuriamoci il<br />
resto. Ci soffrirò tanto senza di te, ma forse è la cosa migliore”.<br />
“E tu mi lasceresti perdere per una giacca”?<br />
Rosalia cambia il piano.<br />
“No, ti lascerei per quello che hai dentro la giacca”!<br />
“Un’altra macchinazione di tuo fratello, e tu gli stai a credere<br />
anche? Su, avanti, dimmi, cos’ho nella giacca di sbagliato”?<br />
Samuele sa benissimo di star perdendo ma non po’ far nulla, anche<br />
un buon gioco di mano per spostare la siringa nei pantaloni<br />
verrebbe captato dallo sguardo feroce di Rosalia.<br />
“Lo vedremo subito, dai, dammi la giacca o non ti avvicinare più a<br />
me”!<br />
Samuele gliela p<strong>org</strong>e e Rosalia scopre la verità: non solo quella<br />
lurida siringa, ci stanno anche sigarette, preservativi e… una<br />
scatoletta di un farmaco… Lei apre la confezione, legge il<br />
bugiardino e… “Sindrome da immunodeficienza acquisita”!<br />
AIDS! Rosalia ora non è più solo arrabbiata, è triste, è<br />
37
spaventata… Samuele le punta la siringa al collo dicendole:<br />
“Giurami che non lo dici a nessuno”!<br />
L’ago è a meno di un centimetro di distanza dal collo e lei fa il<br />
giuramento. Corre all’impazzata per la discesa della villa<br />
comunale, va al parcheggio, accende lo scooter rosa e scappa a<br />
casa.<br />
Non ci sono parole, la delusione non ha limiti! Aver amato quel<br />
tossico, aver abboccato come una carpa abbocca all’amo di una<br />
canna da pesca, perfino averlo baciato le fa paura. Era così<br />
diverso con lei, un altro! E l’AIDS? Col bacio si raccoglie? Si o<br />
no? Quello era il dubbio più ricorrente mentre a cento all’ora<br />
guidava per la strada.<br />
! ,<br />
Adelina apre la porta di casa e Rosalia le si butta addosso,<br />
balbettando dice: “Mi ha mi ha minacc minacciato con un un una<br />
sisisi siringa di di no non racc co con tare che ha l’A l’A l’AIDS”!<br />
38
“Oh no! Mi dispiace Rosalia, io vedo quanto stai soffrendo ma<br />
non posso prendermi questa responsabilità, devo avvertire i tuoi<br />
genitori”.<br />
“Va va vabbene”!<br />
Arriva Luigi e chiede ad Adelina cosa sia successo a sua sorella.<br />
“Quel bastardo l’ha minacciata con una siringa”!<br />
“Perché”?<br />
“Perché Rosalia ha scoperto che lui ha l’AIDS. Non dirlo a<br />
nessuno perché lei rischia di essere aggredita da quello”.<br />
“Non ti preoccupare! Ma lei quindi potrebbe avere l’AIDS”?<br />
“Non lo so e proprio per quello non posso fare a meno di parlarne<br />
con i vostri genitori”!<br />
La piccola Giada si alza dal lettino e chiede a Rosalia con la sua<br />
vocina: “Che è successo”?<br />
Adelina la imbraccia e le risponde “Niente, amore! Adesso<br />
andiamo a giocare con le bambole. Luigi, sta vicino a tua sorella,<br />
mi raccomando”.<br />
Adelina va con Giada nella sua cameretta per cercare di<br />
proteggerla dal capire cosa sia successo a sua sorella.<br />
“Rosalia, non ci pensare! Io ti capisco benissimo, è bruttissimo<br />
vedere che la persona che amavi, a cui pensavi dalla mattina alla<br />
sera, è un mostro. Cerca di non pensarci, è l’unico modo per<br />
evitare di soffrire”.<br />
Verso l’ora di cena Paola e Giovanni tornano a casa. Non appena<br />
sull’uscio di casa la tata li trattiene dicendo: “Prima di iniziare la<br />
cena devo parlarvi. E’ una cosa della massima importanza”!<br />
Giovanni risponde: “Dicci”!<br />
“Non è facile, ho aspettato a parlarvene per fare il bene di Rosalia<br />
ma adesso la situazione è diventata insostenibile. Non mi<br />
interrompete per favore, perchè ciò è molto duro da raccontare.<br />
Tra l’altro io ne sono venuta a conoscenza solo pochi giorni fa<br />
grazie a una confidenza di Luigi”.<br />
“Non tenerci sulle spine, con questi preamboli. Che è successo di<br />
tanto grave”?<br />
39
“Rosalia si era innamorata di un ragazzo delle ragionerie, un<br />
delinquente compagno di classe di Luigi che si droga, fuma, va a<br />
prostitute, ruba… Il ragazzo ci fa conoscenza e la bacia sin da<br />
subito, si danno un appuntamento, Luigi di nascosto li spia,<br />
vedendo che mentre si baciano fuoriesce dalla tasca della giacca di<br />
quello una specie di siringa che lui prontamente nasconde, poi<br />
vostro figlio si confida con me e io parlo con Rosalia, dicendole di<br />
controllare con qualche scusa la giacca di Samuele. Insomma, una<br />
volta che lei ha controllato e si è resa conto che lui ha l’AIDS<br />
viene minacciata con una siringa di non raccontarlo a nessuno”.<br />
Giovanni che fino ad allora aveva trattenuto le sue parole urlando<br />
come non mai esclama: “Ma è terribile! E tu, una serva, ti sei<br />
riservata il diritto di non parlarcene? Come ti sei permessa,<br />
Adelina? E’ da anni che lavori da noi e ci fidavamo di te. Adesso<br />
Rosalia forse ha l’AIDS e noi lo sappiamo così, di punto in<br />
bianco! Sei licenziata”!<br />
Paola dice al marito che forse non è il caso, in fondo lei l’ha<br />
saputo da poco, dopo che i ragazzi si erano baciati.<br />
“Non c’entra nulla. Non cambio idea”! risponde aspramente<br />
Giovanni.<br />
“E Giada”? chiede Adelina.<br />
“Giada? Ce ne occupiamo noi, meglio di tenerla tra le braccia di<br />
una che lascia fare i figli non suoi senza riferire nulla ai loro<br />
genitori. Fuori”!<br />
“Ma…”!<br />
“Fuori da questa casa! Fuori ho detto”! Giada si avvicina ad<br />
Adelina abbracciandola e piangendo e anche la ex tata non ce la fa<br />
a trattenere le lacrime. Paola, Luigi e Rosalia abbracciano Adelina,<br />
lei prende le sue cose, lascia la sua copia delle chiavi, si fa pagare<br />
quello che le spetta e se ne torna alla sua casa, sola e disperata.<br />
40
" (<br />
Giovanni telefona ad Agata chiedendole se la mattina dopo può<br />
passarla a prendere per occuparsi della casa e di Giada dato che la<br />
tata Adelina è stata licenziata in attesa di trovarne un’altra. Agata<br />
chiede il motivo e suo figlio come risposta le da che ha tenuto un<br />
segreto di Rosalia e solo quando la ragazza si è messa in mezzo ai<br />
guai si è sfiatata a parlarne. Agata accetta e comunica la sua brutta<br />
notizia: hanno dovuto aumentare i farmaci a Vincenzo.<br />
Ad aggiungersi al senso di paura e frustrazione, nel cuore di<br />
Rosalia si è innestato un forte senso di colpa. Luigi invano cerca<br />
di farle capire che non è colpa sua e si ripromette di fare carte<br />
41
false per convincere il padre a riassumere Adelina, soprattutto per<br />
Giada.<br />
Il mattino dopo Giovanni passa a prendere Agata e accompagna<br />
Giada all’asilo. Rosalia si assenta da scuola per andare<br />
all’ospedale con Paola a fare il test HIV, Luigi prende l’autobus e<br />
va alle ragionerie.<br />
Le ore passano lente e a Luigi non gliene frega proprio niente di<br />
quello che spiegano i professori, i suoi nervi già infuocati vedendo<br />
il volto di Samuele gli fanno diventare l’odio e l’antipatia un<br />
desiderio di forte vendetta. Dal canto suo, il delinquente ha paura<br />
per ciò che ha scoperto la ragazza e cova un forte odio verso<br />
l’intera famiglia Serafini.<br />
Nel momento della ricreazione Luigi sta solo in classe, con la testa<br />
appoggiata sul banco e con uno sguardo irritato. Una bidella di<br />
nome Lina, che deve consegnare un foglio alla professoressa di<br />
diritto, dice al ragazzo: “Luigi, di’ alla professoressa che la<br />
fotocopia che le serviva gliel’ho messa in mezzo al registro”.<br />
La risposta è uno scocciato: “Vabbene”.<br />
“Che hai Luigi? Perché sei rimasto in classe, c’è qualcosa che non<br />
va”?<br />
“Sapessi Lina… Quanto è brutto vedere tutti i giorni una persona<br />
che odi”!<br />
Lina, dolce com’è con tutti, gli consiglia di non pensarci.<br />
Durante l’intera notte Adelina è riuscita a dormire soltanto alcune<br />
ore. La famiglia Serafini la considerava la sua famiglia. Le ore le<br />
passava a riflettere, con pensieri che si accavallavano tra loro e<br />
immagini che si ripetevano come in una trappola senza uscita.<br />
Ripensava a: il giorno dell’assunzione, la nascita di Rosalia e<br />
Giada, tutti i momenti belli e brutti passati in quella famiglia e non<br />
solo… ripensava anche alla sua giovinezza, alla storia d’amore<br />
con Antonio, al momento che lui la lasciò e che non si videro più,<br />
la sua decisione di essere single… quanti problemi, quanti rimorsi,<br />
in quella notte tutti i brutti ricordi si sono inferociti verso la loro<br />
vittima.<br />
42
L’asilo chiude verso le 16 di pomeriggio ma Giovanni e Paola<br />
preferivano che Adelina passasse a riprendere Giada verso<br />
mezzogiorno, appena prima che il pranzo fosse iniziato dentro la<br />
mensa della scuola materna. Oggi Giovanni la passa a prendere,<br />
ma in ritardo. Quando ha accompagnato Giada verso le 8 di<br />
mattina all’asilo, le ha raccomandato di aspettare e di non<br />
incamminarsi nel caso fosse arrivato tardi e la bimba così ha fatto.<br />
Agata prepara un pranzo molto diverso da quello di Adelina,<br />
molto insipido per la pressione del marito e magro per il suo<br />
fegato. Così quando la famiglia torna per il pranzo, si ritrova a<br />
mangiare una triste minestrina come primo piatto e per secondo<br />
un’insalatina con pochissimo olio e, apparentemente, senza sale.<br />
Adelina decide di fare quello che per tanto tempo non poteva per<br />
gli impegni di lavoro. Chiama una sua amica di vecchia data con<br />
cui mantiene il rapporto di amicizia solo tramite telefonate o rari<br />
appuntamenti domenicali e le propone di andare insieme al più<br />
grande dei centri commerciali lancianesi chiamato Thema<br />
Polycenter. L’amica, che si chiama Flora, accetta. Flora è di<br />
Civitella Messer Raimondo, un paesino piccolo piccolo, dove<br />
anche Adelina è nata, lontano pochi km da Casoli. Si mettono<br />
d’accordo in questo modo: Adelina la passa a prendere e poi la<br />
riaccompagnerà a casa. Ci vuole un po’ di sano shopping per<br />
togliersi dalla testa i cattivi pensieri. Sono le 17 e le due donne<br />
sono appena entrate nel centro commerciale. Come prima tappa<br />
vanno al bar Sarni a comprarsi due pizzette, si siedono e si<br />
raccontano i loro ultimi avvenimenti. Si dirigono, poi, a globo, un<br />
negozio di abbigliamento e calzature. Provano delle magliette e<br />
alla fine Adelina ne acquista una rossa con gli strass e Flora, che<br />
ha un fisico più esile, ne compra una aderente con una fantasia di<br />
colori. Vanno poi a Giotto, un ampio negozio di elettrodomestici,<br />
Flora va alla sezione dei cd musicali, Adelina guarda i film in dvd.<br />
Si sofferma a leggere la confezione del film Thirteen che parla di<br />
due ragazzine 13enni che fanno una vita sbandata quando un<br />
uomo, intendo a sfogliare la rivista Men’s Health, le sbatte contro.<br />
43
“Oh, mi scusi” esclama l’uomo.<br />
“Niente” risponde Adelina e poi si gira. “Antonio, sei tu”?<br />
# (<br />
“Si, sono io. Ci conosciamo”?<br />
“Sono Adelina, la tua ex”.<br />
“Adelina, come sei cambiata”!<br />
“Anche tu. Che strano scherzo del destino, rivedersi dopo tanti<br />
anni”!<br />
“Infatti. Adesso sei sposata, suppongo”.<br />
“Macchè, dopo la dura delusione che ho avuto con te, sono<br />
diventata una single per scelta”.<br />
“Oh, mi dispiace, comunque ci sono delle cose che non sai, ora<br />
che ti ho rivista devo assolutamente parlarti”!<br />
Flora arriva e saluta Antonio conoscendolo anche lei e<br />
rivedendolo dopo tanti anni.<br />
“Ho interrotto qualcosa”? chiede la donna.<br />
“No, solo che devo dire una cosa di fondamentale importanza ad<br />
Adelina” risponde Antonio.<br />
“Allora, Adelina per che ora e dove di questo centro commerciale<br />
ci diamo appuntamento”? domanda Flora.<br />
“Le sei all’Ipersidis”.<br />
“Ok. Ciao”!<br />
44
Adelina, un tantino seccata, chiede cosa ci sia di così urgente che<br />
lei deve sapere, in fondo anche lei e Flora non si rivedevano da<br />
tanto tempo.<br />
“Dai, andiamo a sederci al tavolo di un bar”! esclama Antonio.<br />
Così fanno.<br />
Antonio inizia a parlare: “Quando ti lasciai, io ti amavo ancora. La<br />
causa era tutta da attribuire a mio fratello Aldo, che ti calunniò in<br />
modo indecente e io come un idiota credetti alle sue calunnie. Sai<br />
perché lo fece? Perché lui ti amava, tanto, e, per non vederti più e<br />
cercare di dimenticarti, condannò anche me e te all’infelicità. L’ho<br />
scoperto una sera, una delle tante in cui si ubriacava, ma in quel<br />
caso era proprio sbronzo e si sa, quando uno è in quello stato dice<br />
la verità. Venuto a conoscenza del suo piano, non ebbi il coraggio<br />
di cercarti, con Aldo ci sto litigato tutt’ora. Sono cose che non si<br />
perdonano”.<br />
Adelina è esterrefatta, quello ha manipolato la vita di due persone<br />
per il suo egoismo. Sarebbe stato tutto diverso.<br />
“Non ci posso credere! Tu adesso come sei messo in fatto di<br />
sentimenti”? chiede Adelina.<br />
“Come sono messo? Male. Dopo di te sono stato insieme a un paio<br />
di ragazze ma non era amore, era la ricerca di una serenità che non<br />
trovavo. Attualmente sono single, libero come l’aria. Adelina, tu<br />
te la sentiresti di riprovarci con me”?<br />
La domanda di Antonio la coglie di sorpresa.<br />
“Non so che dirti, è passato tanto tempo, certo adesso che ti rivedo<br />
non mi sei indifferente”.<br />
“Neanche tu lo sei per me”.<br />
“D’accordo. Si, proviamo, ripartiamo da zero”.<br />
“Bene, intanto ecco il mio numero di cellulare, chiamami quando<br />
vuoi: 345/7897878”.<br />
“Ecco il mio: 393/7895901 Mi ha fatto tanto piacere rivederti,<br />
aspetterò con ansia la tua chiamata”.<br />
“Contaci, ciao”!<br />
45
Il loro incontro è finito prima del previsto e Adelina va per le varie<br />
botteghe a cercare l’amica.<br />
Intanto, nell’abitazione della famiglia Serafini, il clima non è certo<br />
sereno. La piccola Giada piange perché vuole Adelina, Luigi cerca<br />
di navigare su Internet ma Rosalia lo distrae continuamente con i<br />
suoi lamenti, Agata non ce la fa a tenere tutta in ordine l’ampia<br />
casa e Vincenzo, che cerca di riposarsi sul divano, urla perché non<br />
ce la fa più a sentire il piagnisteo della nipote più piccola.<br />
Un manicomio.<br />
Giovanni in questo momento sta ascoltando il caso di una donna<br />
che vuole chiedere il divorzio al marito perché lui non vuole avere<br />
figli da lei.<br />
“Avvocato, di certo non sarà una consensuale perché mio marito si<br />
oppone alla nostra separazione”.<br />
Lui, distratto dal pensiero sulla sera precedente, viene richiamato<br />
all’attenzione dalla donna.<br />
Paola sta visitando un ragazzo che ha la pressione alta.<br />
“E’ un fattore genetico” gli dice. “L’importante è che stai attento a<br />
non mangiare troppo salato”.<br />
Il ragazzo che si chiama Domenico risponde: “A me piacciono<br />
tanto le sardine, le alici… uffa”!<br />
46
% $<br />
Dopo aver riaccompagnato l’amica, verso le 19:30 Adelina torna<br />
alla sua casa. Si chiude una porta e se ne apre un’altra. E’ stata<br />
licenziata ma ha ritrovato il suo amore giovanile, riflette. Ha parte<br />
dell’ultimo stipendio, ma deve assolutamente trovare un altro<br />
lavoro. Flora le ha detto che alla salumeria di Civitella cercano<br />
una commessa al bancone ma lei non sa se farsi avanti.<br />
Dopo cena Giovanni riaccompagna i genitori, quando torna a casa,<br />
accende il pc e si mette abbattere un annuncio:<br />
“Cercasi donna che sappia accudire i bambini, pulisca la casa e<br />
sappia cucinare, disponibile l’intera giornata, tutti i giorni tranne<br />
la domenica, retribuzione adeguata. Per informazioni contattare il<br />
numero 0537-835883”.<br />
L’uomo si assenta un attimo per andare in bagno e in quel<br />
frangente Rosalia, che era allungata sul divano nella stessa stanza,<br />
cambia una delle cifre del numero telefonico. Al suo ritorno<br />
l’uomo lancia la stampa. Paola sta in camera da letto a leggere un<br />
buon libro, metodo che ha imparato ad utilizzare dai tempi<br />
dell’università per rilassarsi. Luigi fa compagnia a Giada,<br />
leggendole una fiaba.<br />
Il mattino successivo Paola prima di andare all’ospedale va per i<br />
negozi, i bar e le edicole a distribuire i volantini, Giovanni<br />
accompagna Giada alla scuola materna, passa a prendere i genitori<br />
per poi accompagnarli alla sua abitazione e poi corre al suo studio<br />
esterno situato in un monolocale al centro di Casoli. Ne ha due,<br />
uno in casa, uno lì. Luigi e Rosalia prendono l’autobus per andare<br />
a scuola, il ragazzo si siede accanto a Gioia e la ringrazia per aver<br />
parlato con Rosalia ed averla indirizzata verso la strada giusta per<br />
la comprensione di com’è davvero Samuele.<br />
Lei risponde. “Figurati, mi ha fatto piacere. Sai, devo dire che ho<br />
fatto ricorso anche a qualche bugia ma non me ne pento”!<br />
47
Intanto Rosalia, seduta accanto ad Alessia con dietro le altre due<br />
amiche Erika e Ileana, racconta la delusione con Samuele<br />
omettendo che ha l’AIDS non perché non si fida di loro ma perché<br />
ha paura per se stessa, senza contare che, se sapessero che lei forse<br />
ce l’ha, potrebbero allontanarla. La ragazza ad alta voce si chiede<br />
come Samuele abbia fatto ad interessarsi a lei e ad avvicinarla.<br />
“Non è che lui sapeva già il mio sentimento? Ditemi la verità: ne<br />
avete parlato con qualcuno”? chiede Rosalia.<br />
Erika risponde: “Ma come ti salta in mente? Che amiche<br />
saremmo”?<br />
Alessia dice: “Se devo essere sincera, io ne ho parlato con Renzo,<br />
è il mio ragazzo e mi fido di lui”.<br />
“Beh, questo è solo un mio dubbio ma se non mi conosceva<br />
Samuele, ce ne stanno tante più belle di me e non mi amava,<br />
perché mai si è fatto avanti? Ora che non provo più nulla per lui,<br />
soltanto disprezzo, vedo la vita così com’è e mi viene in mente<br />
che quel delinquente sapesse già che io gli andavo dietro. Alessia,<br />
fammi questo favore, chiedi a Renzo se ne ha parlato con<br />
qualcuno”.<br />
Alessia fa cenno di essere d’accordo e glielo chiederà.<br />
Circa due ore dopo in classe di Luigi c’è il professor Di Conio,<br />
insegnante di economia aziendale, di corporatura massiccia con<br />
capelli bianchi che mancano un po’ e baffoni dello stesso colore.<br />
Chiede agli alunni se hanno eseguito i compiti per casa e Luigi,<br />
che li ha fatti ma ha dimenticato il quaderno a casa, glielo<br />
comunica ma il professore si rifiuta di credergli.<br />
Adelina va a comprare il detersivo per i piatti e altre cose di casa<br />
al supermercato Issimo e nota un volantino con su scritto che si<br />
cerca una domestica. Paga il conto e prende il biglietto. Contatta il<br />
numero ma una voce registrata avverte che il numero chiamato è<br />
inesistente. Adelina lo esamina bene, a parte una cifra il numero<br />
corrisponde a quello dei Serafini… Vogliono rimpiazzarla e lei si<br />
sente molto triste perché una piccola speranza ancora c’era di una<br />
riassunzione. Ride comunque al pensare che chi della famiglia ha<br />
48
attuto quel documento abbia commesso un errore così ridicolo da<br />
invalidare la funzione dello stesso.<br />
49
& ( ( -<br />
-<br />
La settimana è passata veloce, nonostante è stata la penultima di<br />
scuola e compiti e interrogazioni per Luigi e Rosalia si sono<br />
accavallati senza pietà. Di fatti importanti in questi giorni ce ne<br />
sono stati abbastanza. Il risultato del test HIV di Rosalia è risultato<br />
negativo e lei, pazza di gioia (non Bellini!) ha abbracciato i<br />
genitori. Ha scoperto che è stato il ragazzo di Alessia a dire a<br />
Samuele che lei ne era innamorata. Il voto del suo compito di<br />
greco è stato 5--, lei non ne ha sofferto troppo perché se lo<br />
aspettava, c’è la consolazione che i compiti successivi sono andati<br />
bene. Luigi sul settore scolastico ha recuperato e, tra lui e Gioia si<br />
è creato un rapporto più intenso e personale, sono usciti una volta<br />
insieme e lei, che è stata riaccompagnata dal ragazzo in scooter,<br />
quando è scesa gli ha schioccato un bacio sulla bocca.<br />
Adelina non ancora ha trovato lavoro, aveva chiamato la salumeria<br />
ma una ragazza di quel paese le ha rubato il posto, e sta cercando<br />
di tenersi a cura i soldi dell’ultimo stipendio che le restano. Sul<br />
fronte contrario cioè a casa Serafini nulla, nessuna tata nuova,<br />
com’era facile prevedere. Agata non ce la fa più a tenere a posto<br />
un’abitazione quattro volte più estesa della sua e non ha nessuna, a<br />
parte Rosalia, che possa aiutarla nelle faccende. E’ Giovanni ad<br />
accompagnare presto e venire a prendere tardi la piccola Giada<br />
dalla scuola materna.<br />
Giada entra all’asilo, saluta le maestre e aspetta che gli altri<br />
amichetti arrivino come di consuetudine in questi giorni che è il<br />
padre ad accompagnarla. Si siede su una bassa sediolina a<br />
disegnare i personaggi del cartone animato che ha visto il giorno<br />
prima: la Sirenetta. Le maestre, infatti, hanno intenzione di<br />
raccogliere tutti i disegni dei bambini per farne una mostra.<br />
L’amichetta Jessica arriva, si siede accanto a lei ma non ha voglia<br />
di disegnare e quindi guarda il bel disegnino di Ariel che Giada sta<br />
facendo e, quando lei lo finisce, insieme le bambine si mettono a<br />
colorarlo. Ci sono sei maestre, quattro delle quali hanno insegnato<br />
50
anche a Luigi e a Rosalia. I bambini dopo un po’ di tempo<br />
consegnano i disegni alle maestre e con loro vanno ai giardinetti<br />
che circondano l’asilo. Sull’erba fresca ci sono tanti piccoli<br />
fiorellini e, saldate al suolo ci sono delle belle giostre. Giada tira<br />
Jessica chiedendole se vanno insieme all’altalena.<br />
Jessica dice: “Se andiamo insieme, chi ci spinge”?<br />
Giada risponde: “Chiedo a Lorenzo. Lorenzo, ci spingi”?<br />
Il bambino, una peste dagli occhi azzurri, accetta di spingerle ma,<br />
per la troppa forza che ci mette, fa cadere a terra Jessica. Lei si<br />
mette a piangere, ha tutte e due le ginocchia sanguinanti, la<br />
maestra Nice corre chiedendo cos’è successo e Giada riferisce che<br />
la colpa è di Lorenzo. Dopo avergli sgridato, va a prendere<br />
l’alcool e l’ovatta per disinfettare le due ferite.<br />
“Non ti preoccupare, Jessica, brucia un po’ ma passa subito”<br />
afferma dolcemente la maestra.<br />
La bambina smette di piangere perché adesso che le piccole ferite<br />
sono state disinfettate, fanno meno male. Giada dice a Jessica di<br />
aspettare lì, va a prendere il suo zainetto e tira fuori 2 bamboline.<br />
Jessica esclama: “Che belle, le Winx. Dove le hai comprate”?<br />
“Me le ha regalate Adelina ma adesso non c’è più”.<br />
Giada si mette a raccontare come mai, per quello che lei ha capito,<br />
cioè che suo padre era nervoso, Adelina è stata licenziata. Mentre<br />
Giada parla della sua ex tata, un velo di tristezza ricopre i suoi<br />
occhi. Ci vuole tuttavia poco tempo per farla pensare ad altro e le<br />
due bambine si mettono a giocare con le bambole. Fanno<br />
colazione con la merendina o il panino portato da casa quando la<br />
maestra Teresa dice a tutti i bambini di tornare dentro, perché<br />
devono vedere Bambi. Giada, che l’ha già visto, segue annoiata la<br />
proiezione. Dopo il film, una decina di minuti prima di<br />
mezzogiorno i bambini si mettono a sedere ad attendere il pranzo.<br />
Giada saluta le maestre e va a sedersi alle scalette fuori dal recinto<br />
della scuola materna ad attendere il padre. Lei è stata gonfiata di<br />
raccomandazioni ma tuttavia le sta per succedere qualcosa di<br />
terribile.<br />
51
' .<br />
Due tipi loschi scendono da un furgoncino parcheggiato all’altro<br />
lato della strada, uno è alto, secco e calvo con la sigaretta in bocca,<br />
l’altro è basso e grasso, con un cappello mezzo strappato in testa.<br />
Si chiamano Ignazio ed Ernesto, attraversano la strada e salutano<br />
la bambina nominando il suo nome.<br />
“Come fate a sapere il mio nome? Io non vi conosco”! dice Giada.<br />
“Tuo padre Giovanni ha avuto un problema e ha chiesto a noi se ti<br />
riaccompagniamo a casa. Siamo suoi amici. Come ti sei fatta<br />
grande, non ti rivediamo da quando sei nata”!<br />
Giada crede alle parole di quei due e sale sul furgone nel vano<br />
bagagli. Un’abbondante mezz’ora dopo arriva Giovanni che, non<br />
vedendo Giada, entra nell’asilo a chiedere informazioni alle<br />
maestre. Loro non sanno più di lui e l’avvocato, sperando che non<br />
le sia accaduto nulla, va per la strada di casa nella speranza<br />
d’incontrarla. Niente.<br />
Giovanni sale per le scale della sua abitazione correndo come un<br />
forsennato, Agata corre ad aprire e suo figlio le comunica<br />
l’avvenimento. Nel suo cuore l’uomo si pente di aver licenziato<br />
Adelina, se non l’avesse fatto sua figlia sarebbe ancora con lui e,<br />
invece chissà dov’è. Non serviva a niente che lui chiudesse prima<br />
lo studio per andare a riprendere la figlia, ritardava comunque<br />
molto. Ha un’ansia addosso che non sa che fare, d’altro canto<br />
anche Agata è vistosamente agitata e Vincenzo per fortuna sta<br />
dormendo.<br />
Luigi e Rosalia scendono dall’autobus, all’ingresso c’è il loro papà<br />
con volto davvero rabbuiato. Rosalia, chiedendogli cosa sia<br />
successo, si sente rispondere che Giada è stata rapita. Un intenso<br />
brivido attraversa i corpi dei due ragazzi.<br />
Luigi urla: “Hai chiamato la polizia”?<br />
Giovanni risponde che ha chiamato mentre era in auto ma ha<br />
trovato occupato, adesso richiama. Va in un angolo e avverte il<br />
52
commissario. Dopo un po’ di tempo arriva anche Paola e nessuno<br />
sa come darle la notizia.<br />
Agata si fa coraggio e comincia: “Paola è successa una cosa<br />
terribile. Hanno rapito Giada”! Mentre tutti piangono e<br />
singhiozzano, la donna ha un mancamento.<br />
Adelina sta cucinando quando il telefono suona. Spegne il gas e<br />
risponde alla cornetta.<br />
“Pronto”<br />
“Pronto Adelina, sono Luigi”.<br />
Il tono della voce di Luigi è chiaramente alterato e la donna dopo<br />
avergli detto che le fa molto piacere risentirlo, gli chiede cosa sia<br />
successo. Alla risposta del ragazzo, ad Adelina cade la cornetta<br />
dalle braccia.<br />
La raccoglie e gli dice: “Mi piacerebbe tanto tornare da voi per<br />
starvi un po’ vicino, non porto alcun rancore, ma sono sicura che<br />
tuo padre non vuole”.<br />
Luigi risponde: “Al contrario, lui mi ha chiesto di chiamarti, di<br />
chiederti scusa da parte sua e di dirti che se tu ci fossi stata, questa<br />
sciagura non sarebbe avvenuta. Papà faceva ritardo a riprenderla<br />
dall’asilo e chissà chi ne ha approfittato”!<br />
“Aspetta che mi cambio, che sono subito da voi. Ciao”!<br />
Adelina non tarda ad arrivare, al suo ingresso tutti l’abbracciano e<br />
Giovanni le p<strong>org</strong>e le sue più sentite scuse.<br />
Nel frattempo Giada, che sta ancora viaggiando sul furgone,<br />
comincia ad urlare. Ernesto ed Ignazio sono diretti a Lanciano, per<br />
portarla nella casa dove abitano. Ignazio vorrebbe tagliarle i<br />
capelli o parte dell’orecchio per mandarli alla famiglia ad indicare<br />
che la bambina è ancora viva, ma Ernesto lo dissuade. Non appena<br />
scesi, per farla smettere di piangere, decidono di inventarsi<br />
un’altra sciocchezza.<br />
“Giada, volevamo farti una sorpresa! Ti abbiamo invitata a casa<br />
nostra e tuo padre sa che sei con noi”.<br />
La bambina smette di piangere credendo ingenuamente alla<br />
stupidaggine che hanno detto e i rapitori, per farla distrarre, la<br />
53
portano al parco. In mezzo al prato verde, c’è una bellissima<br />
fontana con tanti animali scolpiti ed un ruscello d’acqua che da un<br />
senso di pace. La bambina gioca un po’, poi la portano a vedere<br />
delle gabbiette con delle oche e dei pavoni. Il merito è tutto di<br />
Ernesto, perché se fosse per Ignazio… povera Giada! La sera<br />
fanno dormire la bambina dentro un sacco a pelo e la chiudono a<br />
chiave in una stanza per evitare che scappi. Con un lavoro<br />
certosino, ritagliando le lettere dei titoli dei quotidiani, scrivono<br />
una lettera da indirizzare alla famiglia Serafini:<br />
“Se volete rivedere Giada, non avvertite la polizia e fateci avere<br />
20000 euro. Lasciate il denaro in un sacchetto della spazzatura<br />
vicino al bidone in Via Frentana entro una settimana dal<br />
ricevimento di questa lettera”.<br />
54
)<br />
Verso le 11 di mattina di due giorni dopo, passa la postina. Tra<br />
tante pubblicità, la rivista d’informatica a cui è abbonato Luigi e le<br />
varie bollette, spicca una piccola busta con intestazione scritta a<br />
penna. Adelina prende la posta che è stata depositata nella<br />
cassettina verde, risale le scale e la posa sulla scrivania di<br />
Giovanni. Vorrebbe leggere la lettera scritta a mano, ma per non<br />
urtare la suscettibilità di Giovanni e compromettere il rapporto<br />
appena ricostituito con la famiglia, lascia perdere. Torna a<br />
cucinare quando il suo telefonino squilla.<br />
“Ciao Adelina, sono Antonio. Ho atteso che tu mi chiamassi ma<br />
poi, non resistendo più, ho pensato di farmi vivo io” dice Antonio.<br />
“Perdonami, solo che quando ti chiamavo il cellulare tuo risultava<br />
irraggiungibile o occupato. Dove abito non c’è molta copertura”<br />
risponde Adelina.<br />
“Ti va di uscire con me, stasera”?<br />
“Adesso sono stata riassunta e la famiglia Serafini sta passando un<br />
brutto periodo, sai, è stata rapita una bambina di quattro anni.<br />
Anche a me dispiace tantissimo, non sono dell’umore giusto,<br />
scusami”!<br />
“Capisco, non ti preoccupare. Sarà per un’altra volta, ciao”!<br />
Il pensiero per Giada è ininterrotto per tutta la famiglia, Vincenzo<br />
quando l’ha saputo la tragica notizia si è sentito male e Agata,<br />
prevedendo la sua reazione, gli ha subito dopo somministrato un<br />
calmante. Le è pesato tanto dire la verità ma non poteva farne a<br />
meno. Paola ha chiesto al primario del suo reparto una settimana<br />
di permesso a partire dal giorno dopo perché, nel suo stato di<br />
preoccupazione e ansia, sbaglierebbe a fare diagnosi e, soprattutto,<br />
chissà cosa combinerebbe con i ferri in mano. Fino ad ora ha<br />
tenuto d’occhio la situazione di Suor Valentina, che sta ancora<br />
facendo fisioterapia e il cui stato è molto migliorato in confronto a<br />
prima, ma ora non se la sente neanche di fare questo.<br />
55
Giovanni durante il suo orario di lavoro avrà fatto come minimo 6<br />
chiamate al commissariato ma, a quanto pare, la polizia brancola<br />
nel buio. Non si sa chi possa essere il rapitore.<br />
Luigi, che nell’ultimo periodo ha frequentato poco gli amici<br />
Alberto e Diego e che, se non fosse stato per la continuità<br />
scolastica, neanche ci avrebbe parlato dati i problemi causati da<br />
Samuele, ha ricollegato i ponti. I tre si sono dati appuntamento a<br />
casa sua perché Luigi ha bisogno di confidarsi con loro e la scuola<br />
non è proprio il luogo adatto. E’ solo un approfittatore? No,<br />
proprio no. Quando Alberto o Diego avevano dei problemi lui si è<br />
sempre fatto avanti per farli sfogare e ascoltare le loro lamentele,<br />
non per voglia di pettegolezzo, ma proprio perché lui ci tiene,<br />
tanto, ai suoi amici.<br />
Rosalia è sempre amica di Alessia ma, da quando ha saputo che,<br />
per colpa della sua lingua lunga, il fidanzato ha spifferato a<br />
Samuele l’amore che lei provava per lui, preferisce non confidarsi<br />
con l’amica. Ha perso parte della fiducia che riponeva in lei.<br />
L’ansia per Giada, in un modo o nell’altro, comunque esplode.<br />
Rosalia viene rimproverata dalla professoressa di matematica per<br />
la sua distrazione e lei, ragazza seria e compita la cui dote è la<br />
tranquillità, in uno scatto di nervi e, perdendo tutto il suo<br />
autocontrollo le risponde: “Hanno rapito mia sorella”!<br />
Il viso arrossato, gli occhi da cui traboccano all’improvviso fiumi<br />
di lacrime sono compatiti dai compagni e anche dalla<br />
professoressa, solitamente dura e dittatoriale, che, compreso il<br />
motivo di quella distrazione, si scusa e la invita ad andare in<br />
bagno a sciacquarsi il viso. Ileana si offre di accompagnarla.<br />
Verso le 13:30 seduta sull’autobus Gioia chiede a Luigi se<br />
possono uscire il pomeriggio stesso ma lui dice che non è un bel<br />
periodo e che ha l’appuntamento con Alberto e Diego, indicando<br />
come motivazione che è da molto che non li frequenta.<br />
Gioia, con aria scocciata, esclama: “Cosa ti è successo, adesso”?<br />
“Hanno rapito mia sorella Giada di quattro anni, a quanto pare non<br />
si può avere pace. Chissà ora dov’è”!<br />
56
“Mi dispiace, ora capisco cosa è successo stamattina a Rosalia,<br />
certo che la sfortuna si è abbattuta sulla tua famiglia, prima il<br />
problema Samuele, ora il rapimento della tua sorellina”!<br />
Rosalia, che sta seduta dietro ai due, interviene nel discorso<br />
dicendo: “Vedo che voi due siete molto intimi, litigate come<br />
fidanzatini… Gioia, so che non è la stessa cosa ma se vuoi<br />
possiamo uscire insieme io e te, sono libera”!<br />
La ragazza risponde con un deciso “Si, perché no”!<br />
Si mettono d’accordo per incontrarsi davanti al cinema.<br />
57
-<br />
Al suo ritorno, Giovanni apre la lettera incriminata e, leggendo la<br />
minaccia, corre dal resto della famiglia. Che fare? Rosalia propone<br />
di pagare il riscatto per evitare che Giada rischi. Luigi la<br />
contraddice dicendo che non è giusto, Paola non sa da che parte<br />
schierarsi e Adelina, d’accordo con il ragazzo, suggerisce di<br />
andare subito al commissariato a parlare della lettera e Giovanni<br />
così fa.<br />
Va insieme alla moglie e il commissario Colanzi dice che sarebbe<br />
una buona idea fare irruzione vicino al cassonetto di Via Frentana<br />
e che, non sapendo l’identità dei rapitori, farà subito analizzare la<br />
lettera per cercare di riconoscere, tra le impronte digitali lì<br />
presenti, una corrispondenza con una di quelle contenute<br />
nell’archivio dei delinquenti.<br />
Intanto, nella loro casa, Giada sta dormendo ma non in modo<br />
naturale, Ignazio nell’acqua che le ha versato a pranzo ci ha messo<br />
un sonnifero. Ha compiuto questo atto spregevole per impedire<br />
che la bambina urlasse o piangesse, facendo insospettire tutto il<br />
vicinato. Lui, insieme a Ernesto, sta guardando la tv. La loro casa<br />
è situata in Via della Libertà.<br />
Verso le 16:30 Rosalia esce di casa con il suo scooter, parcheggia<br />
e va davanti al cinema. Gioia non ancora arriva e lei si siede su<br />
una panchina verde un po’ arrugginita. Si gira a guardare un<br />
cagnolino che fa i suoi bisognini sul marciapiede quando due mani<br />
le coprono gli occhi.<br />
Una strana voce le dice: “Chi è”?<br />
La ragazza subito indovina che si tratta di Gioia, riconoscendo la<br />
sua voce seppur storpiata. Gioia apre inizia subito a parlare di<br />
Luigi chiedendo alla sorella di non ridirgli nulla.<br />
“E’ da tanto tempo che non mi succedeva. A Napoli ho avuto tante<br />
storie, devo dire, alcune anche con ragazzi poco raccomandabili<br />
con cui qualche volta mi sono spinta un po’ in là e poi… una volta<br />
che sono arrivati al dunque m’hanno scaricata. Posso dire che<br />
58
adesso so distinguere a vista d’occhio ragazzi come si deve da<br />
scapestrati e sbandati. Insomma, per farla breve, te lo dico perché<br />
mi fido di te, penso di essermi innamorata di Luigi”!<br />
Rosalia rimane qualche secondo a bocca aperta perchè, prima di<br />
tutto non se l’aspettava una tale rivelazione e poi per una chiara<br />
stranezza: proprio con la sorella del ragazzo che le piace si va a<br />
confidare?<br />
Risponde: “Scommetto che vuoi sapere cosa prova lui per te… Mi<br />
sbaglio”?<br />
“No, non ti sbagli”!<br />
“Beh, questo te lo deve dire Luigi! Comunque, si, è molto<br />
interessato a te. Il primo giorno che ti ha vista sull’autobus, con gli<br />
occhi luccicanti non ha esitato a chiedermi informazioni su di te”.<br />
Gioia confida a Rosalia di essere stata lei per prima a baciarlo e le<br />
confessa che a parlarle male di Luigi non erano state tante persone<br />
compreso la sua ex ma solo suo fratello. Rosalia non è per niente<br />
arrabbiata e, anzi, le dice che ha fatto bene.<br />
Intanto Alberto e Diego stanno parlando accomodati sul divano<br />
con Luigi di un discorso alquanto spinoso: Giada. Non avrebbero<br />
mai potuto immaginare che al loro amico potesse essere accaduto<br />
un tale guaio. Cercano d’infondergli coraggio ma niente, lui è<br />
troppo preoccupato.<br />
Squilla il telefono di casa e Adelina, che stava sbucciando le<br />
patate, va a rispondere. E’ il commissario Colanzi che ha scoperto<br />
i nomi dei rapitori e che avvisa la famiglia della sua intenzione di<br />
mettere a controllare i cassonetti e dintorni da un gruppo di<br />
carabinieri.<br />
Paola passa il pomeriggio a leggere allungata sul letto un romanzo<br />
d’amore, per non pensare.<br />
Il commissario avvisa Giovanni, che si trova nel suo studio, delle<br />
sue intenzioni e gli chiede se, durante la sera, lui possa mettere<br />
vicino al cassonetto una valigetta con dei soldi finti per ingannare<br />
i rapitori. L’uomo accetta e di sera, prima di tornare alla sua<br />
abitazione per la cena, posiziona la valigetta. Il denaro fasullo lo<br />
59
ha stampato con il computer, scannerizzando vere banconote.<br />
Nonostante il compito di ritagliare con il taglierino quei mazzi di<br />
soldi fosse quanto meno snervante, per amore della piccola<br />
Giada, suo padre l’ha svolto, chiudendo all’improvviso lo studio<br />
dopo aver attaccato al portone un manifesto in cui diceva che si<br />
trattava di un’emergenza. “Se non controllano la presenza della<br />
filigrana o il controluce, i delinquenti ci cascano” pensa l’avvocato<br />
tra sé e sé.<br />
60
*<br />
Qualche sera dopo con il furgone Ignazio ed Ernesto vanno a<br />
controllare il cassonetto. E’ tutto buio e si sc<strong>org</strong>e giusto il riflesso<br />
della luce dei lampioni sulla valigetta. Ernesto l’afferra e, insieme<br />
al compagno, non fa in tempo a rimettere in moto che quattro<br />
uomini, vestiti in b<strong>org</strong>hese e fino ad allora intenti a recitare la<br />
parte di amici che passeggiano, si mettono in cerchio accanto a<br />
loro tirano fuori la pistola.<br />
“Dov’è la bambina”? chiede un carabiniere.<br />
Ernesto è disarmato mentre Ignazio in tasca ha un coltello dalla<br />
punta affilata che a nulla può servire contro quattro rivoltelle<br />
cariche pronte a sparare. I due, costretti, decidono di collaborare e,<br />
con voce tremante, dicono che Giada è chiusa nel furgone,<br />
dormiente a causa di una dose di sonnifero.<br />
Ammanettati e spinti, i due vengono caricati nell’auto della polizia<br />
e Giovanni, tempestivamente avvertito, va a prendere sua figlia.<br />
E’ il primo giugno, mancano pochi giorni alla fine della scuola.<br />
Nel lettino Giada dorme quando, la luce che filtra dalla finestra la<br />
sveglia. In un millesimo di secondo realizza di stare a casa.<br />
Scende dal letto e, camminando a piedi nudi, si dirige verso la<br />
camera dei genitori. Buttandosi al centro del letto fa sobbalzare<br />
Giovanni e Paola.<br />
“Amore mio, finalmente sei tornata”! esclama la donna,<br />
abbracciando e riempiendo di baci la sua figlioletta.<br />
Giovanni anche l’abbraccia, stringendola a sé con veemenza. Le<br />
palpebre dei tre s’irrorano di calde lacrime di commozione.<br />
Luigi va al bagno e Rosalia dietro la porta si mette ad aspettare<br />
che esca. La sera prima hanno visto Giada dormire in braccio al<br />
padre e, anche se erano tentati di farlo, non l’hanno svegliata.<br />
Dopo essersi preparati, entrano in camera dei genitori e stringono<br />
forte la sorellina. Anche loro sono commossi e Paola gli chiede se<br />
possono andare con Giada a fare colazione, in modo che lei e<br />
Giovanni possano vestirsi.<br />
61
Suona il campanello e Luigi, che sa di chi si tratta, va ad aprire ad<br />
Adelina. La tata non sa che Giada è tornata e, quando entra in<br />
cucina, urla di gioia il suo nome. Giada, posando sul tavolo il latte<br />
con i cereali, si getta tra le sue braccia. La sorpresa è grande per<br />
entrambi perché la donna, prima che Giada fosse stata rapita, non<br />
lavorava più a casa Serafini.<br />
Posata la sua borsa sul divano, Adelina aspetta che Giada finisca<br />
la colazione e poi, accompagnandola alla sua cameretta, la va a<br />
vestire. Toglie il mese di maggio dal calendario e legge che, al<br />
primo giugno cioè il giorno stesso, alle ore 17 c’è la mostra della<br />
scuola materna. Lo dice a Giovanni e Paola e loro decidono di<br />
andarci.<br />
Luigi e Rosalia hanno finito tutte le interrogazioni ma, in questi<br />
ultimi giorni di lezione, preferiscono non fare l’assenza e così<br />
vanno a scuola. Giada resta a casa con Adelina, Giovanni corre al<br />
lavoro, Paola resta a casa e, per passare il tempo e festeggiare il<br />
ritorno della sua bambina, decide di realizzare una bella torta<br />
ripiena. Non si era mai cimentata in questo tipo di attività, sempre<br />
impegnata prima con lo studio poi con il lavoro di dottoressa e in<br />
questo modo, cogliendo l’occasione di avere tempo libero a<br />
disposizione, chiede aiuto ad Adelina e si mette all’opera.<br />
Durante la pausa Giovanni corre in un negozio di giocattoli ed<br />
acquista una bambola, che, non appena torna a casa verso l’ora di<br />
pranzo regala alla figlia Giada. La bambina salta di felicità.<br />
Dopo pranzo Paola apre il frigorifero e, tirando fuori la sua<br />
creazione, non fa a tempo a posarla sul tavolo che già viene<br />
trangugiata dai figli.<br />
Giada si alza dal tavolo, va all’ingresso e sollevando la cornetta<br />
del telefono, dopo qualche tentativo digita correttamente il numero<br />
dei nonni.<br />
“Pronto”<br />
“Ciao nonna, sono Giada”<br />
“Giada, ma tu hai scritto il numero”?<br />
“Si, nonna”!<br />
62
Adelina va a vedere dove è andata Giada, afferra la cornetta e<br />
dice: “Scusi, la bambina giocava col telefono e l’ha chiamata”<br />
“Adelina, sono Agata, la bambina mi ha saputo chiamare!<br />
Passamela un attimo”!<br />
“Nonna, oggi pomeriggio c’è la mostra. Vieni insieme a nonno”?<br />
“Si, se mi passate a prendere. Passami mamma”.<br />
La bambina chiama la madre e le passa la cornetta, Paola si mette<br />
d’accordo con i suoceri per passarli a prendere e salutando,<br />
riattacca.<br />
63
-<br />
-<br />
Sulla strada di fronte alla scuola materna c’è una fila interminabile<br />
di auto, tanto che Giovanni deve parcheggiare a molti metri di<br />
distanza. Attaccato al cancello c’è un manifesto con su scritto<br />
“Mostra dei cartoni Disney dedicata a Giada Serafini”. Giada ha<br />
un’incontenibile gioia quando lo legge. In braccio ad Adelina,<br />
accompagnata da tutta la famiglia, fa il suo ingresso all’interno<br />
dell’asilo. Le finestre e i muri sono ornati dai disegni e dalle<br />
scritte dei bambini e le insegnanti, truccate e con capelli freschi di<br />
tinta, accolgono le famiglie.<br />
La maestra Bruna e la maestra Angela, salutando la famiglia, la<br />
invitano ad andare nella stanza in fondo dove c’è una sorpresa.<br />
Giovanni, Paola e gli altri ci si dirigono e, con grande stupore,<br />
notano che un’intera sezione della mostra è dedicata alla piccola<br />
Giada, con disegni di tutti suoi compagni, anche quelli di 3 e 5<br />
anni, e dolci frasi per lei del tipo “Torna presto, amica mia”!<br />
Se quell’area è fantastica, le altre non sono da meno. Topolino,<br />
Paperino, Pippo, Ariel la Sirenetta, Bambi, Aladdin, Lilo & Stitch,<br />
Pinocchio, Alice nel paese delle Meraviglie… i beniamini più<br />
acclamati sono appesi ai muri così stretti tra loro che l’intonaco<br />
verde acqua non si vede neanche in un piccolo scorcio.<br />
In quel momento Jessica arriva con i genitori e, quando vede<br />
Giada, corre ad abbracciarla. Le due bambine chiedono se possono<br />
andare sulle giostre fuori dalla scuola materna e, avendo l’OK<br />
della famiglia, vanno a sedersi sull’altalena.<br />
Suona il cellulare di Adelina e lei, uscendo fuori dall’edificio,<br />
risponde. E’ Antonio che le chiede se la sera stessa possono<br />
uscire. Adelina accetta, gli da l’indirizzo della famiglia Serafini<br />
per farsi passare a prendere e insieme concordano di andare a<br />
vedere un film al cinema.<br />
Nello stesso momento, Suor Valentina, nel primo seminterrato<br />
dell’ospedale, precisamente nella palestra, sta sulla cyclette a<br />
pedalare. E’ il terzultimo giorno di ricovero per fisioterapia post-<br />
64
trapianto. La donna ripensa a Paola e le torna in mente, dopo tanto<br />
tempo, di avere, in un cassetto della sua camera da letto del<br />
collegio, una bambola di pezza che la cardiochirurgo, quando era<br />
ragazza e se ne andò via dalle suore, dimenticò sulle scale. La<br />
sorella, che sapeva l’affezione della allora diciottenne Paola per<br />
quell’oggetto, la rincorse per un tratto di strada, ma l’auto che<br />
l’accompagno alla sua nuova abitazione presa in affitto, andò<br />
veloce abbastanza per evitare di essere raggiunta e fermata. Così<br />
Suor Valentina conservò la bambolina per ricordo, dimenticando<br />
col tempo l’associazione con Paola della stessa, fino al momento<br />
in cui i piedi stanno pedalando e la testa sta realizzando un collage<br />
di ricordi dissociati tra loro ma che hanno in comune l’amore per<br />
la sua missione di suora.<br />
Quando tutte le stanze sono state visitate accuratamente e si è<br />
partecipato al buffet, la famiglia Serafini esce dall’edificio e,<br />
tornando a dove è stata posteggiata l’Audi blu, Giovanni mette in<br />
moto, riaccompagna Vincenzo e Agata e poi torna a casa con la<br />
famiglia e Adelina.<br />
La tata prepara la cena, la consuma con gli altri e chiede se può<br />
lavare le stoviglie il giorno dopo perché ha un appuntamento con<br />
il fidanzato Antonio.<br />
“Non ci hai mai parlato di lui” afferma Paola.<br />
“No, perché lui è una vecchia fiamma che ho rivisto per caso da<br />
poco tempo e che ho deciso di rifrequentare. Lui mi aveva<br />
lasciato, per quello il suo ricordo mi faceva soffrire, ero diventata<br />
una single per scelta” dice Adelina.<br />
“Capisco” risponde la donna “scusa se mi sono impicciata”!<br />
“Niente”!<br />
Adelina non ha con sé un abito abbastanza seducente, comunque<br />
si convince che vada benissimo l’abito indossato per andare alla<br />
mostra, una camicetta a fiori gialli su sfondo arancione, dei<br />
pantaloni a vita bassa scoloriti sul sedere e sulle ginocchia di<br />
colore nero sfumato rosso. Va in bagno, sui suoi capelli corti<br />
castani applica del gel forte e con il pettine se li mette all’insù<br />
65
ispidi come gli aghi di un riccio, si annerisce i contorni degli occhi<br />
con la matita e sulle labbra si passa un rossetto fucsia, come tocco<br />
finale si fa prestare da Rosalia una collana e degli orecchini che<br />
fanno tendenza.<br />
66
! 0 0 -<br />
-<br />
Antonio chiede qualche indicazione e poi, finalmente arriva sotto<br />
casa. Senza farsi attendere Adelina scende le scale, entra in<br />
macchina e, prima che Antonio riparta, lo bacia<br />
appassionatamente.<br />
“Da quando ti ho rivista non ho fatto altro che pensare a te”<br />
esclama Antonio, sentendosi rispondere<br />
“Anche per me è stato così. Scusami se non sono potuta uscire con<br />
te prima di stasera”.<br />
“Scusata” risponde l’uomo.<br />
Da Casoli i due si dirigono al cinema Maestoso di Lanciano e<br />
vanno a vedere il film: “Tutto può succedere”.<br />
Anche per loro tutto può succedere, la vita gli ha dato un’altra<br />
possibilità di poter vivere felici insieme e loro non se la sono fatta<br />
scappare. Chiarito che la colpa della loro separazione era da<br />
attribuire al perfido fratello di lui, Aldo, ora tutto va a gonfie vele.<br />
Si erano detti di riprovare a frequentarsi ma già si riconsiderano<br />
fidanzati. Non c’è bisogno di conoscersi, sanno già tutto di loro<br />
stessi.<br />
Il film lo seguono a tratti, con varie interruzioni di baci e abbracci.<br />
Lui le mette una mano sul seno, non riuscendo a trattenere la forte<br />
attrazione che lo tiene legato a lei, e la donna, come risposta, gli<br />
palpa leggermente il sedere.<br />
Alla fine della proiezione, verso le 23, per niente assonnati i due<br />
vanno alla casa di lui, si svestono e fanno l’amore.<br />
“Vorrei che questi momenti non finissero mai” esclama Adelina<br />
dopo l’atto.<br />
“Ti sembrerà azzardato ma… vuoi venire a vivere qui con me”?<br />
chiede Antonio.<br />
“E come faccio? Sono legata ai Serafini da un rapporto non solo di<br />
lavoro ma proprio d’affetto… non posso abbandonarli. Allo stesso<br />
tempo non posso perché anche se non li abbandonassi, devo<br />
67
arrivare di buon ora la mattina alla loro abitazione. E se venissi tu<br />
a vivere da me”? chiede la tata.<br />
“Io da te? Sarei disposto anche a farlo, faccio il cameriere e devo<br />
stare al ristorante per le 11. Ci si può pensare”!<br />
I due piccioncini stanno per creare il loro nido d’amore. Intanto, a<br />
casa dei genitori di Giovanni, stranamente Agata e Vincenzo sono<br />
ancora svegli. L’uomo non riesce ad addormentarsi ed ha un forte<br />
affanno, la moglie allora prende una compressa per il cuore e<br />
gliela fa inghiottire. Dopo circa un’ora la situazione non cambia e<br />
la donna, spaventata nel vedere il marito in quello stato, chiama<br />
l’ambulanza. Tempestivamente arriva, gli infermieri caricano<br />
l’affannato sulla barella, fanno salire anche Agata dentro<br />
l’autoambulanza e, a sirene spiegate, arrivano all’ospedale.<br />
Portano Vincenzo in una camera della geriatria e gli collegano una<br />
bombola di ossigeno. Quando la situazione migliora, lo portano di<br />
qua e di là per le stanze dell’ospedale per fare<br />
l’elettrocardiogramma ed altri test. Agata va alla cabina telefonica<br />
all’esterno dell’edificio e, con i pochi spiccioli che ha nel<br />
portafoglio, chiama a casa del figlio. Tutti dormono. Luigi, che ha<br />
un sonno leggero e sta nella stanza più vicina al telefono, si<br />
sveglia e va a rispondere.<br />
La nonna gli da la notizia e lui, non più assonnato dopo quel triste<br />
annuncio, corre nella camera dei genitori e chiamandoli con tono<br />
quasi urlante, li fa svegliare.<br />
Nel giro di una quindicina di minuti i tre stanno all’ospedale.<br />
(hanno preferito non svegliare Giada e Rosalia) Paola, che per la<br />
prima volta sta in ospedale come semplice parente di un paziente e<br />
non come cardiochirurgo, cerca di tranquillizzare Agata ma a nulla<br />
servono le sue parole perché la diagnosi è chiara: resta poco da<br />
vivere a Vincenzo.<br />
Questa donna alla soglia degli 80 anni, ha gli occhi stanchi di chi<br />
ne ha passate tante nella vita, i capelli bianchi che le scendono<br />
fino al collo e che ogni tanto lega, un viso pallido e rugoso, ed una<br />
bassa e tozza corporatura.<br />
68
Veste con abiti pesanti per la stagione primaverile in cui ci si<br />
trova, mocassini bianchi ed ha sempre con sé una borsetta con i<br />
farmaci suoi e del marito e con il cellulare che le hanno regalato i<br />
nipoti al suo scorso compleanno ma che lei sa usare unicamente<br />
per fare chiamate.<br />
Giovanni, Luigi, Paola e Agata decidono di non tornare a casa e di<br />
vegliare lì, aspettando il giorno dopo.<br />
69
"<br />
Distrutti, alle 7 Luigi e Giovanni tornano a casa. Paola resta lì<br />
all’ospedale, dovrebbe ricominciare il lavoro tra due giorni ma<br />
preferisce non attendere. Un suo collega le comunica il risultato<br />
dell’elettrocardiogramma e degli altri test, purtroppo negativi.<br />
Giovanni autorizza il figlio a non andare a scuola e comunica a<br />
Rosalia e alla piccola Giada che il loro nonno si è sentito male.<br />
Con le occhiaie fino ai piedi corre al lavoro, e, aprendo la porta,<br />
vede arrivare Adelina, scambiandoci due parole riguardo ciò che è<br />
accaduto a Vincenzo.<br />
Agata sta seduto accanto al marito che sta un po’ meglio ma la sua<br />
situazione resta grave e Paola, dopo aver operato una paziente e<br />
aver visitato alcuni pazienti, passa alla palestra dell’ospedale e<br />
corre a salutare suor Valentina. La sorella sta a fare un po’ di<br />
ginnastica, seguendo le istruzioni della terapista e la sua<br />
affezionata conoscente le chiede se può interrompere un attimo<br />
per chiacchierare un po’.<br />
Le due donne si siedono su una panchina fuori dalla stanza.<br />
“Suor Valentina, come ti senti adesso”? chiede Paola.<br />
“Bene, grazie a Dio. Come mai non ti sei fatta sentire in questi<br />
giorni”?<br />
“Non ci sono stata in ospedale, la mia figlia più piccola era stata<br />
rapita e…”<br />
Non finisce la frase che viene interrotta dalla sorella. “Ho capito,<br />
come darti torto… E adesso, tua figlia sta con te”?<br />
“Si, si e i rapitori sono stati arrestati” afferma la cardiochirurgo.<br />
“Bene. Sai che ho una cosa che ti appartiene”?<br />
“Che cosa”? chiede curiosa la dottoressa. “Una bambola, che ti<br />
voglio restituire…”<br />
Paola riflette un po’ e capisce ciò che la sorella vuole dirle, le<br />
risponde facendole un cenno con la testa e la saluta, lasciandola ai<br />
suoi esercizi di riabilitazione.<br />
70
Rosalia, dato che ormai le interrogazioni e i compiti in classe sono<br />
stati eseguiti, può passare il tempo della lezione chiacchierando<br />
con le amiche e così fa. Luigi naviga su Internet e Adelina prepara<br />
il pranzo.<br />
Verso le 18, quando Paola e Agata sono in ospedale, Adelina è a<br />
casa con Rosalia, Luigi e Giada, Giovanni sta in un’aula del<br />
tribunale in attesa della sentenza del giudice, accade l’irreparabile.<br />
Una lunga vita di alti e bassi, tra vittorie e sconfitte, gioie e dolori,<br />
è finita. Terminata. Nel peggiore<br />
dei modi Vincenzo si è spento. Ha avuto un infarto improvviso e<br />
rapido, e la sua vita non si è potuta salvare neanche con il<br />
defibrillatore, tempestivamente utilizzato da Paola, che non si è<br />
fermata a far emettere scariche elettriche dal macchinario fino alla<br />
più remota possibilità di salvezza per il suo suocero.<br />
La donna non riesce a trattenere le lacrime e, soprattutto, non sa il<br />
modo per dare la notizia ai suoi parenti. Con profonda amarezza<br />
comunica ad Agata la morte del marito e il pianto delle neovedova<br />
sembra non finire mai. Chiama casa e successivamente il tribunale<br />
per informare il resto della famiglia sull’accaduto. Le reazioni<br />
sono facilmente immaginabili: Giovanni lascia l’aula<br />
rammaricandosi di non essere riuscito a dare al padre l’estremo<br />
saluto e correndo all’ospedale. Adelina spegne il gas dove stava<br />
cuocendo il minestrone e accompagna i figli dalla madre e dalla<br />
nonna.<br />
Il pomeriggio del giorno dopo si tiene il funerale. La chiesa di<br />
Santa Reparata è gremita di gente e Don Gianfranco, il prete di<br />
Casoli, celebra la messa con parole piene d’amore e commozione<br />
per il compianto defunto. Gli augura tanta felicità nel Regno dei<br />
cieli accanto al Padre Eterno e da le più sincere condoglianze ai<br />
suoi familiari.<br />
Vincenzo Serafini era una persona molto conosciuta tra le mura<br />
del paese perché, durante la sua vita, aveva sempre svolto il ruolo<br />
di professore di matematica alle scuole medie, cosa rara a quei<br />
71
tempi perché, per cause economiche, di gente che si laureava ce<br />
n’era poca.<br />
Agata ci è rimasta particolarmente turbata della morte del marito.<br />
Anche lei a suo tempo era professoressa, insegnava italiano nella<br />
stessa scuola dove lavorava Vincenzo, i due stavano sempre fianco<br />
a fianco, vivendone tante. Un episodio significativo nella vita<br />
della coppia fu quando lei, uscita di nuovo incinta tre anni dopo la<br />
nascita di Giovanni, al quinto mese ebbe un aborto spontaneo. Le<br />
conseguenze furono pesanti: Agata cadde in depressione,<br />
riuscendo ad uscirne solo dopo un paio d’anni di cure<br />
farmacologiche e di colloqui con uno psicologo, e, cosa più grave,<br />
divenne sterile.<br />
72
# 1 1 (<br />
(<br />
La scuola è finita, passano dei giorni e Rosalia e Luigi una mattina<br />
vanno alla loro rispettiva scuola a guardare i quadri. Rosalia è<br />
stata promossa con la media dell’8, Luigi è stato ammesso<br />
all’Esame di Stato. Samuele è stato bocciato e i due non possono<br />
far altro che essere contenti. Anche Erika, Ileana e Gioia sono<br />
state promosse e, come Luigi, i suoi amici Alberto e Diego sono<br />
stati ammessi all’Esame di maturità. Rosalia adesso è libera e ne<br />
approfitta il mattino del venerdì stesso per andare al mercato con<br />
le amiche, suo fratello, invece, torna a casa a studiare.<br />
Corso Umberto I, dove si tiene il mercato, è stracolmo di gente<br />
che si spinge per passare e trovare la convenienza in ciò che<br />
vendono le bancarelle. Quasi tutti gli spazi adibiti al parcheggio<br />
sono pieni, alcune auto hanno parcheggiato anche dove c’è un<br />
divieto di sosta. Per sua fortuna Rosalia riesce a trovare spazio per<br />
il suo scooter rosa alla curva prima dell’ospedale. E’ un bel po’ di<br />
strada da fare a piedi ma lei non si lascia spaventare. Incontra<br />
Alessia, Erika ed Ileana nelle vicinanze del bar Caffè del Piano,<br />
intente a fare colazione con un cornetto accompagnato da un<br />
cappuccino e si unisce a loro. Dopo la breve pausa, inizia la<br />
passeggiata. Magliette, pantaloncini, porchetta, frutta e verdura,<br />
videogiochi e oggettini trash, tanta scelta a disposizione degli<br />
acquirenti!<br />
Suor Valentina adesso è tornata al collegio, festeggiata dalle<br />
consorelle e dai bambini e ragazzi. Chiama Paola all’ospedale, le<br />
chiede se può fare un salto da lei e insieme si mettono d’accordo<br />
per la domenica seguente.<br />
Giovanni sta al lavoro, ha deciso insieme alla famiglia di tornarci<br />
subito per cercare di andare avanti e di non pensare al padre,<br />
Agata sta insieme ad Adelina e a Luigi, che cercano in tutti i modi<br />
di tenerla su di morale, e Giada sta all’asilo, che chiuderà alla fine<br />
di giugno.<br />
73
Dopo pranzo Agata si allunga sulla poltrona e Giovanni, prima di<br />
tornare al lavoro, si siede accanto a lei chiedendole: “Ti<br />
piacerebbe venire a vivere qui da noi”?<br />
La madre gli risponde: “E l’orticello? Chi se ne occupa? Non lo<br />
so, devo pensarci”.<br />
“Non ti preoccupare per l’orto adesso, non sei stanca di quel<br />
lavoraccio”? esclama il figlio.<br />
“Si, ma è tutta la vita che coltivo, la mattina stavo a scuola e il<br />
pomeriggio in campagna. Ci ho fatto l’abitudine. Certo, in questo<br />
momento… ho bisogno del vostro affetto…”<br />
“Mamma, facciamo così, vieni a vivere qua, una volta a settimana<br />
ti ci porto io dalle tue adorate piante”.<br />
“Vabbene, Giovanni”!<br />
I due s’abbracciano, l’uomo non ha neanche chiesto ai familiari il<br />
loro parere perché è sicuro che loro siano entusiasti della sua idea.<br />
Luigi ha deciso di fare un sacrificio per l’esame: in questi giorni<br />
che lo precedono si dedicherà esclusivamente allo studio, evitando<br />
di utilizzare il computer. Sembrerà cosa da niente ma, per un<br />
appassionato come lui, è equivalente quasi ad un digiuno.<br />
Adelina, mentre ripone i piatti nella credenza, ha un’idea:<br />
presentare il suo amore alla famiglia Serafini. Chiede a Paola il<br />
permesso di poterlo invitare a cena e lei acconsente con facilità.<br />
La sera Antonio arriva, stringe la mano a Paola e Giovanni,<br />
presentandosi. Si siede accanto ad Adelina e, quando lei<br />
all’orecchio gli comunica del recente lutto della famiglia, l’uomo<br />
p<strong>org</strong>e le sue condoglianze. Si apre una discussione sull’ottima<br />
cena preparata dalla sua fidanzata e lui coglie l’occasione per<br />
parlare della sua esperienza lavorativa da cameriere, mostrandosi<br />
naturale e per niente impacciato nel parlare con persone da poco<br />
conosciute.<br />
Adelina e Antonio tornano alle loro rispettive abitazioni, Giovanni<br />
riaccompagna la madre a casa.<br />
La donna guarda per mezz’ora Incantesimo alla televisione poi,<br />
triste ed irrequieta, si dirige in camera, si sveste infilandosi il<br />
74
pigiama, spegne l’abat-jour e prova a prendere sonno. Si gira e si<br />
rigira nel letto, anche se è stanca di dormire non se ne parla. Nella<br />
testa ha tutto un affollamento di pensieri che non la lasciano in<br />
pace, a un certo punto decide di alzarsi. Guarda l’orologio a<br />
pendolo appeso nel tinello e con rabbia nota che è già mezzanotte,<br />
va in cucina e, dato che non ha messo gli occhiali, inciampa ad<br />
una sedia cadendo a terra.<br />
“Che mi sta succedendo? Mi hai lasciata sola, Vincenzo mio.<br />
Come faccio senza di te”?<br />
Si rialza appendendosi a un tavolo rotondo, torna in camera da<br />
letto a prendere gli occhiali. Nota che le tremano le mani e sente<br />
dei brividi dietro la schiena anche se non fa freddo. Cercando di<br />
fare attenzione accende il gas, riempie a metà un pentolino<br />
d’acqua, attende che bolla e successivamente versa ben tre filtri di<br />
camomilla. Quando l’acqua prende un colore abbastanza scuro, la<br />
donna spegne il gas, attende che l’infuso si raffreddi e poi se lo<br />
versa in una grande tazza. Lo beve sorseggiando e, quando nel<br />
recipiente non è rimasta che una gocciolina, Agata lo posa sul<br />
lavandino, rilegge l’orario che è mezzanotte e trenta e torna al<br />
letto. Fino all’una sta sveglia poi, fortunatamente, riesce ad<br />
addormentarsi.<br />
75
% -<br />
Di buon’ora Luigi si alza dal letto e, dopo essersi sciacquato il<br />
viso ed essersi vestito, va in salotto e sul tavolo mette i libri di<br />
scuola mettendosi a studiare. Rosalia rimane a letto, Paola e<br />
Giovanni vanno al lavoro senza fare colazione, abituati come sono<br />
a fare una pausa verso le 10:30 ai loro rispettivi luoghi di lavoro,<br />
Giada va in cucina, trascina una sedia sotto un mobile, ci sale e<br />
afferra la scatola dei corn flakes, scende, apre il frigorifero<br />
prendendo il latte intero che beve solo lei, sposta la seggiola e ci<br />
risale su per prendere il bicchiere, versa il latte e i cereali e si<br />
mette a mangiarli.<br />
Poco dopo arriva la tata Adelina, trovandosi la bambina che per la<br />
prima volta ha fatto tutto da sola, a parte vestirsi. Dopo che la<br />
piccola ha finito di bere il latte, le da la mano e la porta in camera<br />
per vestirla. L’accompagna, poi, alla scuola materna e torna a casa<br />
a svolgere le sue tante faccende.<br />
Solo dopo che Luigi ha studiato e si è auto-ripetuto alcuni<br />
argomenti di letteratura e storia, si decide a fare colazione.<br />
Contrariamente alle sue abitudini, per rinforzarsi si prepara uno<br />
zabaione e nello stesso bicchiere dove esso è contenuto, versa del<br />
caldo caffè, ci mette due cucchiaini di zucchero e gira. Beve<br />
soddisfatto la calorica bibita.<br />
Alle 10 Rosalia si alza dal letto, si veste, va in bagno e poi,<br />
salutando Adelina e Luigi che nel frattempo si è già ributtato sui<br />
libri, corre a fare colazione.<br />
Nella sua pausa Giovanni entra in un bar e per consumazione<br />
sceglie un caffè ed una pizza al pomodoro. Seduto ad un tavolino<br />
con calma mangia e sfoglia il quotidiano del giorno stesso, quando<br />
un boccone gli si ferma alla gola. Tossisce per un po’ e quando<br />
sorseggia un po’ di caffè la gola gli si libera. Ha letto una notizia<br />
terribile. Roger, quel commerciante di droga che è andato in galera<br />
a causa sua, è stato rilasciato a seguito del pagamento, da parte di<br />
qualcuno non menzionato, di una cospicua cauzione. L’uomo è<br />
76
preoccupato perché, conoscendo il tipo, rischia di essere vittima di<br />
una sua vendetta. Cerca di non pensarci, ripetendosi con la mente<br />
che quel delinquente ha altro di più importante da fare che causare<br />
problemi a lui.<br />
Nella sua casa dove è rimasta sola, Agata sta ancora dormendo,<br />
poverina, dopo l’insonnia della notte precedente. Verso le 11:30<br />
apre gli occhi e inizia la sua giornata. Dopo essersi vestita, lavata e<br />
aver consumato latte e orzo, la donna riempie delle buste con<br />
alcuni suoi abiti e quant’altro potrebbe servirle una volta<br />
trasferitasi dal figlio. Guarda appesi alla sedia un paio di pantaloni<br />
neri nuovi di Vincenzo a cui, da un bel po’ di giorni, doveva fare<br />
la piega e scoppia in un pianto improvviso. Sbatte la busta che<br />
aveva in mano sul pavimento, prende la fotografia incorniciata di<br />
Vincenzo che sta poggiata accanto al televisore e le parla.<br />
“Vincenzo mio, perché m’hai lasciato? Che ci faccio qua come<br />
una scema senza di te? Ho pregato fino all’ultimo perché tu<br />
restassi accanto a me e non è servito a niente…”!<br />
Verso le quattro di pomeriggio Adelina, dietro ordine di Paola,<br />
passa a prendere Agata. Bussa alla porta e suona il campanello<br />
quando, dopo un po’, la donna apre. Il suo aspetto è davvero<br />
inguardabile: occhi rossi con sotto occhiaie, occhiali un po’<br />
appannati, capelli sciolti e spettinati.<br />
La tata dice alla vedova: “Ciao Agata. Sono venuta a prenderti per<br />
portarti dalla tua famiglia. Hai preparato le buste con quello che ti<br />
serve”?<br />
“Magari, Adelina! Avevo iniziato a <strong>org</strong>anizzare cosa mi sarei<br />
dovuta portare dietro, dopo mi sono messa a pensare a<br />
Vincenzo… non ce la faccio più”!<br />
Adelina abbraccia Agata, che nel frattempo ha già ricominciato a<br />
piangere. Si fa avanti per aiutarla e, una volta riempite le buste di<br />
cui ha bisogno la donna, insieme le due si dirigono verso la casa<br />
Serafini.<br />
Al suo arrivo, Agata è accolta con tanto riguardo e Rosalia si<br />
preoccupa di aiutarla a sistemare gli abiti nel grande armadio della<br />
77
stanza degli ospiti. Adelina, prima di passarla a prendere, le aveva<br />
già sistemato il letto, Agata ci si distende per testarne la<br />
morbidezza. E’ duro come un masso, dato che è stato usato<br />
pochissimo e ha la rete con doghe in legno.<br />
78
& -<br />
E’ domenica. Come promesso a suor Valentina, di pomeriggio<br />
Paola passa a salutarla al collegio. Le porta un regalo inaspettato:<br />
un alberello bonsai.<br />
Suor Valentina la ringrazia e Paola le dice: “Occupati di questa<br />
pianta come ti sei occupata di me e vedrai come crescerà”! La<br />
donna le risponde che donerà alla pianta lo stesso amore che da ai<br />
tanti bambini e ragazzi che risiedono lì. Le dice che torna subito e<br />
va nella sua camera a prendere la bambolina di pezza, nel<br />
frattempo la cardiochirurgo saluta e abbraccia le altre suore che<br />
non rivedeva da tanto tempo.<br />
Suor Valentina, eccitata per la visita, scende le scale correndo<br />
quando un bambino di 5 anni le dice: “A noi dici che non<br />
possiamo correre”!<br />
La donna gli da una carezza chiedendogli scusa e finisce la discesa<br />
della scalinata con passo deciso. Per l’occasione ha preparato un<br />
pacchetto contenente la bambolina e una lettera in cui dice a Paola<br />
che deve sapere che ha una madre in cielo che la veglia e la<br />
protegge ed una in terra, a cui ha salvato la vita e che la ama con<br />
tutta l’anima: lei.<br />
P<strong>org</strong>e il pacchetto avvolto in una carta con degli angioletti a Paola<br />
e lei, lo apre lenta, con tanta emozione.<br />
Gisella, la bambolina più bella almeno secondo Paola bambina,<br />
non era una di quelle che si vendevano nelle botteghe del paese,<br />
ma era stata cucita a mano a Paola per il suo quarto compleanno<br />
da Giuseppina, sua madre. Il padre Gilberto invece le regalò un<br />
cappellino molto signorile con il fiocco perché la bambina, ogni<br />
volta che guardava la vetrina di un negozietto di abbigliamento,<br />
cominciava a fare i capricci per farselo comprare dai genitori.<br />
La risposta era sempre: “Che ci devi fare, mica sei una signora”?<br />
Come se fossero stati chissà che gran doni, la bambina corse ad<br />
abbracciarli, con le sue braccia che arrivavano solo alle gambe del<br />
padre e della madre.<br />
79
Paola aveva rimosso quei bei ricordi, e quella bambola di pezza<br />
tutt’a un tratto le ha riaperto il cuore ai tempi di quando aveva<br />
l’età di Giada. Se suor Valentina non le avesse detto che aveva la<br />
bambolina sua, la donna neanche ci avrebbe pensato. Il tempo<br />
spazzola via tutto, ricordi, amici, conoscenti, tutto viene perso,<br />
allontanato da noi e, soprattutto quando si tratta di nostalgie che<br />
fanno male al cuore, rimane solo un bagliore sfocato dei fatti che<br />
hanno segnato l’esistenza.<br />
Nel frattempo Adelina sta insieme ad Antonio al mare, anche se è<br />
un po’ presto come periodo. Insieme sono andati alla stazione<br />
balneare “Le M<strong>org</strong>e”, per ora quasi deserta. Luigi, che ha pensato<br />
di riposare per questo giorno, sta allungato sul divano a riguardare<br />
un film di Natale della coppia Boldi-De Sica in DVD, consapevole<br />
che in questo Natale 2005 a causa di Boldi ci sarà l’ultimo della<br />
serie. A lui sono sempre piaciuti, nonostante le tante critiche che<br />
hanno riscosso per volgarità e stupidità delle loro trame, non c’è<br />
niente di meglio per tenere rilassata la mente e farsi quattro risate.<br />
Rosalia insieme a Giada, dato che in salotto la TV è occupata, sta<br />
in camera a vedersi Buona Domenica, guardando ballare gli attuali<br />
ed ex ragazzi di Amici e qualche tronista di Maria De Filippi.<br />
Agata, che sta insieme a Giovanni all’orticello della sua vecchia<br />
abitazione, insieme a lui sta seminando una varietà d’insalata.<br />
Uscita dal collegio, Paola sale in macchina e mentre guida riflette<br />
su cosa dovrà fare con la bambolina: tenersela a cura, riposta<br />
dalla polvere e da Giada che sicuramente non appena la vedrà<br />
vorrà giocarci o fargliela toccare, abbracciare, far recitare alla<br />
bambina che lei è sua mamma? Si convince che la soluzione<br />
migliore sia non fargliela usare, Gisella anche se è passato tanto<br />
tempo è ancora intatta, certo è scolorita a causa di qualche<br />
lavaggio di troppo, ha una gamba ricucita e parte del vestino con<br />
una macchiolina di pesca che non va via, ma è intatta e deliziosa.<br />
Gisella è così: treccine bionde e lanose, faccetta tonda e colorita,<br />
vestitino rosso a pois bianchi e piedi con cucite su delle<br />
scarpettine bianche.<br />
80
Di sera Luigi videochiama Gioia con il nuovo videofonino Nec<br />
e616 V e si mette d’accordo con lei per uscirci ed andare insieme<br />
al pub Green Devil, Rosalia passa il tempo a chiacchierare al<br />
telefono con le amiche per più di mezz’ora e, non contenta, dopo<br />
la telefonata si mette a mandare e farsi mandare SMS, Giada cerca<br />
di convincere la mamma a farle toccare Gisella ma lei,<br />
irremovibile, glielo proibisce, ricordandole che ha tante bambole,<br />
tra cui una nuovissima che le hanno regalato quando è stata<br />
liberata dai rapitori.<br />
81
'<br />
Per la seconda volta in questo ultimo periodo successivo alla<br />
morte di Vincenzo, Agata ha passato la notte in bianco. Neanche<br />
un’ora di sonno. Come prima idea le è venuto in mente che il<br />
motivo sia risieduto nel cambio di letto, da un morbido e usurato<br />
letto matrimoniale a un quasi per niente utilizzato letto singolo con<br />
doghe in legno, ma, dopo un’attenta riflessione sul suo stato si è<br />
resa conto che il problema è lei e non dove dorme. Da quando è<br />
diventata vedova, è spesso agitata e all’improvviso entra in crisi,<br />
la notte passata non era soltanto ad occhi aperti ma piena di<br />
pensieracci, paure, nervi, e respiro un po’ affannoso.<br />
“Si deve fare qualcosa” si dice e di mattina, non appena gli altri si<br />
alzano, la donna va dal figlio e dalla nuora e parla del suo<br />
problema.<br />
Non l’aveva fatto prima perché in fondo una notte d’insonnia può<br />
capitare, soprattutto considerando il fatto che, aumentando l’età di<br />
una persona, si dorme sempre meno ore, arrivando a quando si è<br />
anziani che in certi casi cinque ore o poco più di sonno bastano.<br />
Paola le consiglia di rivolgersi al suo medico curante, il dottor<br />
Vassalli, dato che lei non è tanto esperta in questo campo e<br />
Giovanni si offre di accompagnarla il pomeriggio del giorno<br />
stesso.<br />
Agata dopo essersi messa d’accordo con il figlio, torna al letto e<br />
riesce a dormire un paio d’ore. Luigi si alza tardi e dopo aver<br />
consumato la colazione si butta sui libri, Verso le 10 Rosalia sta<br />
sentendo la musica di Britney Spears e il fratello, che sta a farsi<br />
due scatole tanto grandi a studiare, la rimprovera dicendole di<br />
spegnere quello stereo infernale o al limite abbassare il volume.<br />
La ragazza sbuffando si infila le cuffie nelle orecchie.<br />
Adelina è intenta a passare l’aspirapolvere in alcune camere da<br />
letto e Luigi, che è riuscito a liberarsi dal suono dello stereo, si sta<br />
sorbendo il rumore assordante del folletto, in uno scatto di collera<br />
sbatte la porta urlando: “Basta! Devo studiare”!<br />
82
Adelina distrattamente non pensa che nella stanza degli ospiti stia<br />
dormendo Agata e così il sonno che faticosamente era riuscita a<br />
conquistare l’anziana donna, svanisce. La tata non ha udito le urla<br />
irritate di Luigi ma la stridula voce, proveniente dalla spettinata<br />
Agata appena entrata nella camera di Giada dove sta lavorando<br />
con l’aspirapolvere, la sente e così agisce di conseguenza<br />
spegnendo l’elettrodomestico.<br />
Alla scuola materna Giada copia delle lettere dell’alfabeto<br />
stampate su una fotocopia, quando finisce si fa dare un foglio<br />
vuoto e si mette a disegnare un cielo azzurro con un sole<br />
sorridente dai lunghi raggi. Colora facendo attenzione a non uscire<br />
dai margini con i pennarelli. Giovanni sta difendendo in un’aula<br />
del tribunale un ladro di dischi e cassette, pur sapendo che il suo<br />
intervento non servirà a nulla e Paola sta visitando una ragazza<br />
che soffre di pressione alta.<br />
Antonio, che ha il giorno libero, va a casa Serafini e si fa dare<br />
dalla fidanzata la chiave della sua abitazione dicendole: “Voglio<br />
farti una sorpresa, fidati”!<br />
Si dirige verso casa di Adelina, di cui stranamente conosce solo la<br />
facciata esterna e qualche stanza, apre il cofano e tira fuori due<br />
borsoni dei suoi vestiti, apre la porta di casa entra e la chiude. Va<br />
nella camera da letto dove fino ad ora ha dormito solo la donna,<br />
armadio di legno di ciliegio, un comò con un grande specchio, due<br />
comodini ai lati del letto con su due abat-jour e un letto<br />
matrimoniale. Potrebbe sembrare strano che una donna fino a poco<br />
tempo prima single abbia dormito sola per tanto tempo in un letto<br />
matrimoniale, Adelina aveva detto ad Antonio che da quando era<br />
stata lasciata da lui era diventata single per scelta e questo<br />
particolare della sua camera gli sta mettendo dubbi su quanto la<br />
sua fidanzata gli ha raccontato.<br />
“Non capisco”! pensa tra sé e sé. “Forse è meglio pensare ad altro,<br />
adesso”.<br />
Posando i due borsoni sul letto rifatto, li apre e comincia a<br />
sparpagliare gli abiti. Apre l’armadio trovando abbastanza spazio<br />
83
libero per le sue camicie, le sue maglie, i suoi pantaloni e per il<br />
suo completo da cameriere. In un cassetto mezzo vuoto del comò<br />
con specchio infila i suoi slip, i suoi calzini e le sue canottiere.<br />
Una volta finito, va nel salotto, si allunga sul divano e guarda un<br />
film su Italia 1.<br />
84
) -<br />
Verso le cinque di pomeriggio Giovanni accompagna la madre al<br />
dottor Vassalli. Non ancora arriva ma intanto metà delle sedie in<br />
sala d’attesa sono piene. Giusto per passare il tempo Agata si<br />
mette a raccontare la sua storia e gli altri pazienti fanno lo stesso,<br />
non disdegnando di parlare anche di fatti non loro, pettegolezzi<br />
anche di terza o quarta mano, magari frutto di una maligna<br />
fantasia e Giovanni sfoglia le riviste messe a disposizione<br />
Dopo tanto aspettare per le sei e un quarto arriva il medico. Non si<br />
tratta, però, del dottor Vassalli ma della sua affascinante aiutante<br />
dottoressa Giacchetti. Man mano la fila diminuisce e si avvicina il<br />
turno di Agata. Finalmente può entrare nello studio medico e,<br />
dopo aver parlato dei suoi sintomi come il nervosismo, l’insonnia,<br />
la tendenza a piangere, susseguiti alla morte di suo marito, la<br />
dottoressa elabora la sua diagnosi: depressione. Il male oscuro.<br />
Cercando di tranquillizzarla, a modo di battuta dice che di affetti<br />
da ansia, depressione, esaurimento, mania ne è pieno il mondo e le<br />
cure non mancano.<br />
Agata, contrariamente alla battuta della dottoressa, non ha per<br />
niente voglia di scherzare e, perdendo il controllo, urla: “Non sono<br />
pazza! Io sto male davvero ma non di mente”!<br />
Il figlio cerca di placarla affermando che la dottoressa vuole solo<br />
il suo bene.<br />
Il medico, come per fare un passo indietro da una battuta che,<br />
anche se lei non pensava potesse dare fastidio, in realtà ne ha dato<br />
tanto, le dice: “Lei non è matta, signora, è solo un tantino giù di<br />
umore… Adesso sta affrontando la vita con il minimo della voglia<br />
e in questo caso un antidepressivo può darle una mano a<br />
riprendere in mano la sua vita e cercare di passare avanti al trauma<br />
che ha subito con la morte di suo marito”.<br />
Con fatica riesce a convincerla, per non farla inquietare<br />
ulteriormente le prescrive giusto il minimo.<br />
85
Madre e figlio vanno in farmacia, acquistano le compresse e<br />
tornano a casa.<br />
La sera, quando Adelina torna a casa sua, rimane sorpresa nel<br />
vedere il fidanzato ancora lì. Antonio si dirige in cucina e va a<br />
prendere il mazzo di rose rosse che ha comprato di pomeriggio,<br />
glielo p<strong>org</strong>e dandole un bacio. Lei, ringraziandolo chiede se c’è<br />
qualcosa da festeggiare, la risposta che le perviene è che lui si è<br />
trasferito da lei come precedentemente accordato.<br />
“Ma è fantastico”! esclama la donna.<br />
L’uomo le chiede: “Scusa, ma perché hai un letto matrimoniale?<br />
Non hai detto che eri diventata single per scelta dopo che io ti<br />
lasciai ai tempi in cui vivevi ancora con i tuoi genitori”?<br />
“Certo! Perché, non mi credi? Il letto l’ho scelto a due piazze un<br />
po’ per comodità, mi piace allargarmi a forma di stella, un po’ per<br />
una inconscia speranza che tu cambiassi idea…”<br />
“Il tuo desiderio dopo tanto si è avverato! Non sai quanto ti amo”!<br />
“Lo so, ma io ti amo di più”!<br />
Adelina posa sul tavolo i fiori e si lascia andare con il fidanzato a<br />
un vortice di passione.<br />
In casa Serafini si comincia a pensare alle vacanze: Rosalia<br />
vorrebbe andare in aereo a Londra per incontrare di nuovo la sua<br />
amica di penna Victoria, Giada vorrebbe tornare come l’estate<br />
precedente a Gardaland o, meglio, passare un mese a Disneyland<br />
Paris, a Giovanni e a Paola piacerebbe andare in crociera lungo il<br />
mar Mediterraneo, per i due coniugi servirebbe proprio perché<br />
ormai il loro rapporto si è ridotto al pranzo, la cena, la domenica<br />
intera e la notte insieme, sono persone molto impegnate con il<br />
lavoro che non possono permettersi neanche di occuparsi dei figli<br />
nel modo in cui vorrebbero. Quando in coppia mancano degli<br />
stimoli solitamente c’è una crisi ma non in questo caso, il loro<br />
amore è fondato su basi molto salde. Gli unici della famiglia a non<br />
pensare alle vacanze sono Luigi, troppo occupato con lo studio per<br />
l’esame di maturità, ed Agata che non ama viaggiare.<br />
86
I familiari proprio per Agata hanno delle titubanze nel pensare di<br />
<strong>org</strong>anizzare i loro viaggi: si sentirebbero in colpa a lasciarla da<br />
sola, soprattutto a causa del suo periodo di depressione, e poi,<br />
ammesso che riuscissero a convincerla a partire assieme a loro per<br />
una qualsiasi meta, non sarebbe per nulla rispettoso del lutto per il<br />
povero Vincenzo, in fondo non è passato neanche un mese.<br />
87
88<br />
$ $ - - -<br />
-<br />
Arriva mercoledì della settimana dopo, il giorno del primo esame<br />
scritto di Luigi, si tratta dello scritto d’italiano. Il ragazzo, da<br />
quando si è chiusa la scuola, non è stato un attimo senza studiare<br />
ma la sua preparazione non gli impedisce di stare in ansia.<br />
Entra a scuola un bel po’in anticipo, saluta la bidella Lina che,<br />
dandogli un “in bocca al lupo”, gli indica dove si terrà la prova,<br />
cioè lungo il corridoio del primo piano. Sale le scale e, entrando,<br />
vede una cattedra dove c’è seduto un uomo mai visto,<br />
probabilmente il presidente, lo saluta con un tremante<br />
“Buongiorno”, passa avanti e va a sedersi in uno dei tanti banchi<br />
disposti in una fila da due. Tira fuori da un piccolo zainetto verde<br />
che si è portato dietro l’astuccio, lo apre e ne estrae dei santini vari<br />
che la nonna Agata gli ha prestato scherzosamente.<br />
Si mette a leggere a mani giunte le varie preghiere quando arriva<br />
la sua professoressa di italiano che, salutandolo, dice: “Luigi, ti sei<br />
portato dietro tutti i santi? Non ti preoccupare, avrai tante prove<br />
tra cui scegliere”.<br />
Poco dopo arrivano due carabinieri, uno di questi ha in mano una<br />
busta sigillata che consegna alla professoressa. Mentre Luigi si<br />
interroga su cosa possa contenere, piano piano tutti i banchi si<br />
riempiono dei ragazzi di 5° che devono fare l’esame. Alle 8:20<br />
l’insegnante d’italiano Talone apre la busta ed estraendone le<br />
tracce, le consegna ad ogni alunno. Distribuisce, inoltre, due fogli<br />
protocollo timbrati per la bella e la brutta copia. Invitandoli a<br />
scegliere il tema da realizzare, spiega che ci sono a disposizione<br />
sei ore di tempo e che, per andare in bagno o consegnare ne<br />
devono passare almeno tre. Ci sono tante possibilità: un testo<br />
argomentativo, una analisi del testo, due articoli di giornale, un<br />
compito di storia, due saggi breve ed un testo d’attualità.<br />
Una buona mezz’ora viene impiegata da Luigi per effettuare la<br />
scelta, che si conclude con la decisione di realizzare il testo<br />
argomentativo che ha come tema il razzismo conseguente
all’emigrazione di molti extracomunitari in Italia. Con la penna<br />
portafortuna che il giorno prima gli ha regalato Gioia, il ragazzo si<br />
crea una scaletta del discorso da affrontare, apporta le dovute<br />
modifiche e per le undici riesce a finire anche la brutta copia. Con<br />
il sudore che gli bagna la fronte per il nervosismo e anche per il<br />
caldo dell’inizio estate il diplomando rilegge attentamente la<br />
brutta copia, toglie le ripetizioni, sostituisce dei termini terra terra<br />
con alcuni più altisonanti, taglia le argomentazioni che si rende<br />
conto che sono inconsistenti sostituendole con altre più<br />
convincenti, sostituisce la striminzita introduzione con una a<br />
effetto, migliora il finale e finalmente alle ore 10:40 inizia a<br />
trascrivere in bella copia.<br />
Per mezzogiorno ha finito di copiare e, firmando, si alza e<br />
consegna.<br />
Rimettendosi lo zainetto in spalla, saluta, scende le scale e mentre<br />
sta per uscire dalla scuola la bidella Lina lo ferma dicendogli:<br />
“Dove vai senza dirmi com’è andata”?<br />
Lina è la bidella migliore delle ragionerie, si impegna molto nel<br />
suo lavoro ed è sempre gentile e disponibile. Luigi dice che tutto<br />
sommato è andata bene e corre verso il parcheggio dove ha<br />
parcheggiato il motorino. Si infila il casco, mette in moto e torna a<br />
casa. Si sente abbastanza sicuro sull’esito: gli spunti ce li aveva e<br />
una sufficienza ce l’ha assicurata. Ecco riportato di seguito il suo<br />
testo argomentativo:<br />
“L’Italia è sempre più meta di migrazione delle popolazioni<br />
extracomunitarie, diverse dagli italiani per mentalità, origini,<br />
religioni… Questo fenomeno in crescente aumento ha risvegliato<br />
un razzismo che non c’era più da tanto tempo, non da parte di<br />
tutti, s’intende. Sono le differenze che distanziano e proprio da<br />
queste voglio partire. Le religioni, specie se islamiche, non sono<br />
bene accette da noi perché hanno una concezione diversa della vita<br />
e della morte e, cosa più grave, invitano a morire in una guerra<br />
santa per procurarsi un posto in paradiso. E’ inaccettabile, anche<br />
89
eticamente, perché per noi cristiani la vita è un dono di Dio e non<br />
va persa per uccidere altre persone che non la pensano nello stesso<br />
modo. A proposito di questa differenza non molto tempo fa era<br />
stato sollevato un polverone riguardo al crocifisso nelle scuole<br />
italiane, non accettato dagli extracomunitari di altre religioni. La<br />
risposta più frequente di chi crede nella croce è stata del tipo:<br />
“questa è casa nostra, a casa vostra fate come volete”. E’ un<br />
tantino aggressivo e mette in chiaro anche dei messaggi non<br />
apertamente detti come: “se non vi piace, ve ne potete andare” o<br />
“non siamo noi venuti da voi, già vi permettiamo di indossare il<br />
burka o mettere addosso simboli vari”. Sul primo messaggio mi<br />
vorrei soffermare per introdurre la seconda differenza: quando gli<br />
italiani partivano in cerca di fortuna non erano accolti a braccia<br />
aperte al contrario degli albanesi, russi, iracheni… che qui sono<br />
ospitati e hanno tante agevolazioni fiscali, talvolta anche<br />
eccessive. Una casa popolare neanche tanto lontana dal centro,<br />
esonero dal pagamento dei libri scolastici, tagli sulle imposte…<br />
apparentemente tutto sembrerebbe tanto giusto ma, vedendo alcuni<br />
di questi guidare delle auto di lusso, ho iniziato ad avere dubbi.<br />
Possono permettersi questo genere di comfort, unito anche ad abiti<br />
griffati, e godono di agevolazioni fiscali? Come mai? Introduco<br />
così la terza differenza. L’italiano che emigrava andava a scavare<br />
nelle miniere rischiando la silicosi e non… andava a spacciare la<br />
droga. Queste sono cose che fanno arrabbiare, di cui le autorità<br />
ignorano o fanno finta d’ignorare l’esistenza. Qualcuno potrà dire<br />
che anche di italiani c’è chi è onesto e chi no. Non nego, ha una<br />
sua logica questo discorso ma fatto sta che gli stranieri, volendo e<br />
non volendo, finiscono col gettare benzina sul fuoco. Non c’è<br />
niente di strano se il tasso di disoccupazione cresce… Anche in<br />
questo caso un difensore dei più deboli avrebbe argomentazioni<br />
del tipo: “gli extracomunitari fanno il lavoro che noi italiani mai ci<br />
abbasseremmo a fare”. Rispondo così: “Noi? Gli ambiziosi, chi sta<br />
bene economicamente, forse. Ci stanno file e file di persone che<br />
cercano un posto di lavoro per riportare alle loro numerose<br />
90
famiglie una pagnotta di pane!!! Sarebbero disposti, quindi, anche<br />
a zappare, fare i muratori, allevare delle pecore…” Secondo chi<br />
avrebbe argomentato in difesa degli stranieri con quelle parole,<br />
l’Italia è ricca e fiorente, piena di signori e signore che,<br />
accontentati già da tempo i bisogni primari, non fanno altro che<br />
pensare al superfluo. Questa Italia agiata, purtroppo, è ben lontana<br />
dalla vera nostra nazione. Per gli stranieri il tipico detto: “ti do un<br />
dito, ti prendi tutto il braccio” è, secondo me, il più indicato, non<br />
fosse che noi già diamo tutto il braccio e quindi chissà che altro si<br />
prendono… Ho cercato di toccare un po’ tutti i campi di<br />
differenziazioni e problematiche relativi al rapporto tra la nostra<br />
popolazione e le altre che ospitiamo. Il lettore si sarà fatto un’idea<br />
che io sia razzista ma non è così, ho semplicemente dato pane al<br />
pane, vino al vino. Nel mio paese ci sono tante etnie diverse e,<br />
sinceramente, non incontro particolari problemi a rapportarmici,<br />
siamo diversi per tante cose ma per la cosa più importante siamo<br />
uguali: siamo tutti persone di uno stesso pianeta e dobbiamo<br />
impegnarci a “lenire” le nostre differenze e a vivere<br />
pacificamente.”<br />
91
Appena arrivato, Luigi prima di salire in casa videochiama Gioia<br />
dicendole che la penna che gli ha regalato ha portato davvero<br />
fortuna. Lei dice che le fa piacere e che le piacerebbe conoscere i<br />
suoi genitori.<br />
“Anche a me piacerebbe conoscere i tuoi, loro sanno che sei<br />
fidanzata con me”?<br />
La ragazza risponde: “Solo mia madre… Sai, mio padre mi si<br />
tiene gelosa un tantino…”<br />
“Capisco, comunque c’è tempo per pensarci. Adesso mi devo<br />
togliere di torno gli esami e poi si vedrà. Ciao”!<br />
“Ok, ciao”!<br />
Rosalia apre la porta di casa e chiede al fratello come sia andata la<br />
prova d’italiano. Lui risponde che è andata bene e, quando lei gli<br />
chiede se può vedere la brutta copia, il ragazzo le dice che l’ha<br />
dovuta consegnare. Interrompendo le sue faccende, la tata corre da<br />
Luigi per sapere l’esito della sua prima prova scritta. Come lei,<br />
anche Agata, ansiosa tutta la mattinata per il nipote, gli chiede<br />
informazioni.<br />
Il ragazzo risponde: “Tutto bene, ma adesso fatemi entrare”!<br />
Non se lo aspettava che tutte e tre lo bloccassero all’uscio della<br />
porta. Paola sta all’ospedale a visitare l’ultima parte della fila,<br />
Giovanni è in attesa della sentenza del giudice riguardo un<br />
divorzio, Giada si trova all’asilo giocando a nascondino con<br />
l’amichetta Jessica ed altre compagne.<br />
Adelina la passa a prendere e verso le 2 Paola e Giovanni tornano<br />
a casa per l’ora di pranzo. Luigi si deve sentire per l’ennesima<br />
volta la domanda sull’andamento del suo tema.<br />
“Che pizza”! pensa.<br />
Dopo aver pranzato Luigi si riposa per un’ora sul divano e poi si<br />
mette a studiare economia aziendale per il giorno dopo.<br />
92
Da quando Agata ha iniziato la cura antidepressiva si sente molto<br />
meglio: non più notti insonni, fiumi di lacrime, adesso per lei la<br />
vita ha riacquistato significato. E’ ancora molto legata al ricordo<br />
del marito ma se ne sta facendo una ragione, aiutata dall’affetto<br />
dei suoi cari.<br />
Il mattino dopo Luigi arriva a scuola, più in ansia del giorno<br />
prima, e, mentre sale le scale con gli amici Alberto e Diego, si<br />
mette d’accordo col primo per sedersi accanto a lui nel caso<br />
avesse bisogno di aiuto. Il professor Di Conio e il presidente<br />
stanno già al loro posto, nella classe 5° B e i banchi sono tutti<br />
staccati tra loro. Quando tutti gli alunni sono arrivati l’insegnante<br />
di economia aziendale consegna gli esercizi che i carabinieri gli<br />
hanno portato dieci minuti prima e i fogli protocollo.<br />
Non appena Luigi guarda il foglio con la consegna rabbrividisce<br />
come quasi tutti gli altri. Si tratta di tre righe. Tre minuscole righe<br />
indicano che situazione creare, nessun dato è presente. Quasi tutto<br />
è da inventare.<br />
“Ci credo adesso che ci stanno 6 ore di tempo a disposizione”!<br />
pensa il ragazzo tra sè e sé.<br />
Non basta, però, avere tanto tempo per avere garantito il buon<br />
esito della propria prova. Non ha utilità neanche l’accordo tra<br />
Luigi e Alberto, perché se gli importi sono uguali, si capisce che<br />
qualcuno dei due ha copiato.<br />
Il tempo passa e Luigi fino ad ora è riuscito solo ad inventare il<br />
bilancio di una società e a fare i relativi calcoli. E’ cosciente che<br />
non può saltare i pezzi scrivendo solo quello che sa fare, perché<br />
l’andamento della società è consequenziale e quindi si trova in un<br />
vicolo cieco. Sulla brutta copia con lo scorrere dell’ora aumentano<br />
le cancellature e i calcoli errati scarabocchiati. Quando si sente<br />
che non può far nulla di più della costituzione che ha già<br />
realizzato, la campanella che segna la fine della terza ora gli da<br />
un’idea per tentare di salvare il salvabile.<br />
93
Si alza dal banco e, dato che dalla fine della terza ora di quella<br />
prova si può chiedere di andare in bagno, così fa e il professor Di<br />
Conio gli da il permesso dicendogli: “Torna subito, Serafini”.<br />
Entrato dentro la toilette, da una tasca estrae il videofonino e<br />
dall’altra il portafoglio che contiene dei foglietti vuoti, preparati<br />
all’occorrenza la sera prima per poter copiare, i soldi, la tessera<br />
della videoteca ed una piccola penna. Sa che il risultato di quella<br />
dura prova dipende tutto da ciò che sta per fare in bagno. L’idea è<br />
di chiamare qualcuno, facendosi dare suggerimenti, e scrivere<br />
questi sui foglietti. Ma chi? Chi è esperto di economia aziendale?<br />
Beh, il primo della classe ma adesso sta facendo la prova… Un<br />
commercialista, un ragioniere, ma Luigi non conosce nessuno dei<br />
due. Non ha un fratello maggiore, uno zio esperto, una cugina<br />
laureata in economia… Che fare? Il tempo stringe, di Conio se<br />
Luigi non si sbriga a tornare chiama una bidella a chiamarlo… La<br />
soluzione più logica è chiamare il padre Giovanni. In fondo si<br />
tratta di un avvocato che è uscito dalle ragionerie con ottimi<br />
risultati… Vincendo la vergogna che ha perché il padre non sarà<br />
certo contento che lui, nel bel mezzo dell’Esame di maturità,<br />
ricorra all’aiuto di qualcuno per sostenerlo, lo chiama.<br />
Il cellulare di Giovanni squilla quattro volte e poi l’uomo<br />
risponde.<br />
“Scusatemi, torno subito” dice l’avvocato all’assistito, al giudice e<br />
alla controparte. “Luigi, che vuoi? Sto nel bel mezzo di una causa<br />
importante. Ci sono già seri dubbi che il mio assistito la perda e tu<br />
mi chiami? Hai già consegnato il compito”?<br />
Il ragazzo risponde: “Papà, no! Ho chiesto di andare in bagno<br />
perché non so dove metterci mano, ti prego aiutami”!<br />
Giovanni deve insistere un po’ con il padre ma alla fine gli riesce<br />
a carpire l’aiuto di cui aveva bisogno. Prende appunti con carattere<br />
microscopico su quei foglietti e, salutandolo, riattacca.<br />
94
-<br />
, , -<br />
-<br />
Tornato in classe, facendo attenzione a non farsi scoprire, applica i<br />
consigli del padre che si è scritto sui foglietti.<br />
Mezz’ora più tardi consegna e, al professor Di Conio che gli<br />
chiede: “Com’è andata Serafini”?, risponde “Insomma”!<br />
Esce dalla scuola e, mentre guida lo scooter per tornare a casa,<br />
pensa a come sarà andata la prova agli amici Alberto e Diego,<br />
entrambi che se ne sono andati prima di lui.<br />
Il lunedì dopo c’è la terza prova scritta. Si tratta di un test, le cui<br />
caratteristiche sono state stabilite in commissione, con domande<br />
(in questo caso a risposta multipla) su varie materie. Il tempo per<br />
svolgere il compito è di circa un’ora e mezza. Luigi, che ha<br />
ripassato dal pomeriggio della seconda prova, non trova particolari<br />
problemi a rispondere alle domande.<br />
Lo studio da affrontare non è, però, finito. Rimane la fatidica<br />
prova orale, fortunatamente il ragazzo avendo il cognome che<br />
inizia con S sarà verso gli ultimi ad affrontarla, avendo abbastanza<br />
tempo a disposizione per impazzirsi bene sui libri ed essere<br />
pronto.<br />
L’esame orale gli capita il giovedì pomeriggio della settimana<br />
dopo alle ore 16. E’ il penultimo di quel gruppetto di 5 persone<br />
della sua classe e preferisce non assistere agli esami degli altri per<br />
non confondersi le idee. Così, dopo la pausa per stabilire il voto al<br />
secondo compagno del gruppo, i professori gli dicono di<br />
prepararsi una scaletta su quanto vuole esporre. Lui così fa e<br />
quando arriva il suo turno, si ritrova davanti ad una cattedra con<br />
tutti gli insegnanti e il presidente che lo squadrano e non esitano a<br />
cercare di metterlo in difficoltà con domande ripescate dal<br />
programma dell’inizio dell’anno scolastico o, peggio, del quarto<br />
anno. Abilmente lui dipana la matassa che gli è stata affidata e,<br />
quando ha finito di parlare per quella quindicina di minuti, esce<br />
trionfante dalla classe. Ad assistere alla sua interrogazione c’erano<br />
95
i suoi cari amici Alberto e Diego, uniti alla sua fidanzata Gioia.<br />
L’incubo è finito!<br />
Dopo cinque giorni c’è la consegna dei diplomi. Verso le ore 10 di<br />
mattina tutti i diplomandi sono seduti in aula magna e attendono di<br />
essere chiamati dal presidente per ricevere il diploma. Luigi si è<br />
diplomato con 87, Alberto con 110 e lode e Diego, come Luigi.<br />
Diego e Luigi potevano prendere di più ma a danneggiare il loro<br />
voto finale è stata soprattutto la prova scritta di economia<br />
aziendale.<br />
Luigi adesso, stanco e felice, vuole concedersi una meritata pausa.<br />
Tornato con la famiglia a casa dopo la consegna del diploma, al<br />
ragazzo torna in mente di ciò che si erano detti lui e Gioia<br />
riguardo al loro fidanzamento ufficiale e così la chiama.<br />
“Pronto Gioia, sono Luigi. Sei pronta per fidanzarti ufficialmente<br />
con me”?<br />
“Certo, ci mancherebbe”!<br />
“Bene! Allora <strong>org</strong>anizziamo un incontro tra le nostre famiglie a un<br />
ristorante”!<br />
“Mi sembra una buona idea, scusa un attimo che ne parlo con mia<br />
madre… OK”!<br />
“Che ne pensi di andare al ristorante Miramonti? Si mangia bene<br />
ed è un luogo accogliente”!<br />
“Per me va bene, ma i tuoi sono d’accordo”?<br />
“Si, gliene ho già parlato. Che ne pensi se pranziamo insieme<br />
domani”?<br />
“Si, vabbene ma, adesso che ci penso, s<strong>org</strong>e un problema...”<br />
“Quale”?<br />
“Mio padre… non sa ancora che sto con te”.<br />
“E’ lì in casa”?<br />
“Si, sta a guardare il telegiornale”.<br />
“Passamelo”.<br />
“Cosa”?<br />
“Passamelo, dai, su”!<br />
“Ma sei sicuro”?<br />
96
“Si, mica mi mangia”.<br />
“Come vuoi”.<br />
Gioia dice al padre Gennaro che un suo amico vuole parlare con<br />
lui. L’uomo si chiede chi è questo ragazzo e cosa vuole da lui.<br />
Risponde e, quando sente la frase pronunciata da Luigi (“Pronto,<br />
sono il fidanzato di Gioia, lei è il padre”?), urla a squarciagola:<br />
“Mia figlia si è fidanzata senza dirmi niente? Attento a te, mia<br />
figlia se non do il consenso io non è fidanzata”.<br />
Gioia sta in piedi dietro al padre e rabbrivisce alla sua reazione.<br />
Sua madre Marta, che sta cuocendo il pranzo, spegne il gas e va<br />
dal marito. Afferra la cornetta e dice a Luigi che ci pensa lei a<br />
discutere con il marito riguardo quel problema, passa la cornetta<br />
alla figlia e, trascinando Gennaro, gli dice che era al corrente del<br />
fidanzamento della sua figlia con Luigi e che non vi trova nulla di<br />
male, soprattutto ripensando a lei che alla sua età scappò da casa<br />
per andare a vivere con Gennaro. Il marito si rende conto che lei<br />
ha ragione, in fondo lui e la moglie hanno fatto di peggio da<br />
giovani. Dopo che Marta gliene parla, l’uomo, dopo un po’ di<br />
tentennamenti, accetta di andare a pranzo il giorno dopo con la<br />
famiglia di quel ragazzo.<br />
97
! ! $<br />
$<br />
Alle ore 12 del giorno seguente le famiglie Serafini e Bellini<br />
stanno sedute attorno ad un tavolo del ristorante Miramonti.<br />
L’argomento di discussione preponderante, come è facile<br />
immaginare, è il fidanzamento tra Gioia e Luigi. Gennaro,<br />
conoscendo lo stato benestante della famiglia del fidanzato della<br />
figlia, si sta ricredendo e comincia a pensare che il ragazzo sia un<br />
buon partito. Evita, comunque, di fare queste considerazioni per<br />
evitare di mostrare il suo interesse per il denaro tanto<br />
spudoratamente. L’uomo è sempre vissuto nella miseria, ha due<br />
sorelle e due fratelli e, per riuscire a trovare un lavoro non in nero,<br />
da Napoli ha deciso di trasferirsi con la famiglia a Casoli.<br />
Dopo pranzo Luigi, prima che Gioia e la sua famiglia se ne<br />
vadano, tira fuori dal taschino dei pantaloni un astuccio contenente<br />
un anello e lo p<strong>org</strong>e al suo amore. La ragazza, sorpresa, lo bacia<br />
appassionatamente davanti a tutti. Dopo quella scena Rosalia ed<br />
Agata urlano a squarciagola “Bacio, bacio”!, interessate a vedere<br />
di nuovo la scena.<br />
I giorni passano veloci e adesso è proprio giunto il momento di<br />
andare in vacanza per la famiglia Serafini. Dopo cena Agata si<br />
allunga al divano del salotto, che si trova confinante con la cucina,<br />
e sfoglia la guida tv.<br />
Trova molto interessante un articolo che parla di quanto accadrà a<br />
Beautiful ma, quando Rosalia la nomina e Luigi le dice “Fai<br />
silenzio”!, la sua attenzione passa dal giornale ai discorsi dei suoi<br />
familiari.<br />
Approfittando della sua momentanea assenza, Rosalia ha detto:<br />
“Mi dispiace per quanto è successo ultimamente a nonna Agata,<br />
però…”<br />
“Però cosa”? chiede Giovanni.<br />
“Voglio andare in vacanza e mi dispiace di non poterlo fare per<br />
rispettare nonna Agata”.<br />
98
Sulle ultime quattro parole la ragazza non volendo calca la voce,<br />
per quello Luigi, sapendo che la nonna comunque è nei paraggi,<br />
l’ha invitata a star zitta.<br />
Paola tutt’a un tratto sbotta dicendo: “Anch’io vorrei andare in<br />
vacanza con tuo padre perché non stiamo mai insieme ma sono<br />
disposta a rinunciarvi, qui stiamo parlando di un lutto e di una<br />
depressione, non te ne dimenticare”!<br />
“Se è per quello, io vorrei andare in vacanza con Gioia” esclama<br />
Luigi e la sua sorellina Giada per finire l’opera tira fuori il suo<br />
itinerario turistico: andare a Disneyland Paris.<br />
Dopo che Agata ha sentito tutta quella carrellata di idee su dove<br />
andare in vacanza e anche ripetute volte il concetto che il motivo<br />
per cui non si fa niente è il rispetto per la sua depressione e per il<br />
lutto, va in cucina e pronuncia queste parole: “Ho sentito tutto!<br />
Voi non dovete rinunciare alle vostre vacanze per me! So che mi<br />
volete bene ma non vi preoccupate, anch’io vado in vacanza.<br />
Chiedo alla mia amica Concetta che non vedo da un po’ di tempo<br />
di ospitarmi e, se lei accetta, in pochi giorni il problema sarà<br />
risolto”!<br />
Tutti restano senza fiato, Agata ha udito tutto. Rosalia si vergogna<br />
per aver iniziato quel discorso e chiede scusa alla nonna, seguono<br />
le scuse degli altri.<br />
Anche giugno se n’è andato. Concetta, l’amica di Agata, le ha<br />
detto che è disposta ad accoglierla e che si divertiranno insieme. Si<br />
è deciso che Paola, Giovanni, Giada e Rosalia vadano in crociera<br />
lungo il Mediterraneo per 15 giorni e Luigi vada insieme a Gioia<br />
alla casa al mare della sua famiglia. Rosalia e Giada sono un po’<br />
scontente ma di certo non dispiaciute a salire su una nave ricca di<br />
comfort.<br />
Giovanni va alla porta del suo studio e attacca il manifesto<br />
“CHIUSO PER FERIE FINO AL 15 AGOSTO”. La crociera<br />
finirà prima ma di certo la voglia di divertirsi non si esaurirà allo<br />
stesso tempo! Paola va all’ospedale e prende un mese di ferie,<br />
Adelina fa lo stesso per la famiglia Serafini.<br />
99
Si preparano le valigie e ognuno va verso la propria meta<br />
vacanziera.<br />
Luigi nel cofano dello scooter rosso fuoco tiene il minimo<br />
indispensabile da portarsi dietro, Gioia per poter portare ciò che le<br />
serve ha preferito che il padre Gennaro l’accompagnasse alla casa<br />
al mare dei Serafini.<br />
Ad attendere la ragazza c’è già Luigi, che non ancora apre la porta<br />
di casa e sta sul marciapiede per far capire a Gioia quando arriva<br />
dov’è situata l’abitazione. Scesa dall’auto la ragazza attende che il<br />
padre se ne vada e poi bacia appassionatamente Luigi.<br />
E’ vestita come al solito in modo provocante, è strano che<br />
Gennaro, pur essendo geloso della figlia, le abbia da sempre<br />
consentito di scegliersi gli abiti da indossare.<br />
“Non c’è niente da dire, Gioia è una bonazza da paura”! pensa il<br />
suo fidanzato.<br />
Entrati dentro la casa, i due si allungano sul letto e Luigi,<br />
facendosi coraggio, le sussurra all’orecchio: “Ho tanta voglia”!<br />
La ragazza, che non è leggera ma neanche tra le più serie, tira<br />
fuori dal borsone che si è portata una radiolina e, con la prima<br />
canzone trasmessa da RDS, cioè Hung Up di Madonna,<br />
improvvisa uno spogliarello. Quando si è svestita completamente<br />
fa l’amore con Luigi per la prima volta.<br />
Agata viene accompagnata dal figlio a casa della sua amica<br />
Concetta che vive in mezzo a Casoli e la donna, dopo aver salutato<br />
lui, la nuora e le due nipoti, entra in quella abitazione dove vi<br />
abitano la sua amica ed il marito, entrambi pensionati.<br />
Mentre Giovanni è sulla nave pensa: “Alla fine Roger non si è<br />
vendicato di me! Meno male”!<br />
Lui e Paola stanno in costume a farsi una sauna, massaggiandosi<br />
con oli aromatici. Sono pieni di sudore ma stanno lì ancora per<br />
un’altra ora.<br />
Adelina e Antonio decidono di andare al mare e la donna, arrivata<br />
sulla spiaggia, propone al suo fidanzato: “Che ne pensi se andiamo<br />
a salutare Luigi e Gioia”?<br />
100
“Non lo so, non vorrei disturbarli”.<br />
“Non credo che la nostra presenza dia loro fastidio”.<br />
Insieme vanno alla casa al mare e suonano il campanello. Nessuna<br />
risposta. Risuonano. Anche adesso nessuna risposta. La terza volta<br />
apre Luigi in slip e a petto nudo.<br />
Adelina dice: “Ciao Luigi, siamo venuti per chiedervi se volete<br />
venire alla pizzeria qui vicino con noi”. Il ragazzo, visibilmente<br />
imbarazzato, esclama: “Si… a che ora”?<br />
Antonio propone: “Vi va bene alle otto”?<br />
Luigi chiama Gioia e lei, dalla stanza da letto, risponde: “Per me<br />
va bene”!<br />
Luigi dice a un certo punto: “Scusate ma devo vestirmi. Ci<br />
vediamo dopo. Ciao”!<br />
Sbatte la porta in faccia ad Adelina e Antonio rimprovera la sua<br />
fidanzata con uno scocciato: “Te l’avevo detto che non era il caso<br />
di disturbarli”!<br />
“Ma io che ne sapevo”?<br />
Contemporaneamente Giada e Rosalia stanno nella loro camera<br />
lussuosa a guardare un film su un canale satellitare di SKY. Il<br />
film si chiama “Manuale d’amore”, composto da tante storie<br />
d’amore, una che parla dell’innamoramento, un’altra del<br />
tradimento, una della crisi, l’altra ancora dell’abbandono. Non è<br />
un film sentimentale vero e proprio, tende alla commedia grazie<br />
ad attori come Luciana Littizzetto e Carlo Verdone. Giada e<br />
Rosalia lo seguono con interesse, ridendo ogni tanto, e<br />
consumando pop corn accompagnati da una lattina di coca-cola a<br />
testa.<br />
Di sera sulla nave da crociera c’è una bella festa. Si balla a ritmo<br />
latino! Giada si addormenta e così Rosalia può divertirsi in<br />
discoteca senza far attenzione a dove va e cosa fa la sua dolce<br />
sorellina. L’unica cosa un po’ seccante per la ragazza è essere<br />
spiata da Giovanni e Paola, seppur solo ogni tanto.<br />
Marito e moglie non si divertivano così dai tempi in cui erano<br />
fidanzati! Nelle loro camere Rosalia, Giovanni e Paola ci tornano<br />
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alle 2 di notte. La ragazza prende subito sonno, Paola e Giovanni<br />
no…<br />
Agata passa i giorni aiutando Concetta in alcune faccende di casa<br />
e, soprattutto, parlando. Si, parlando. Concetta è una tra le più<br />
pettegole di Casoli, che si avvale dei pettegolezzi ascoltati al<br />
parrucchiere, ai pazienti che stanno facendo la fila assieme a lei al<br />
dottor Vassalli, al supermercato Issimo, insomma dai luoghi più<br />
frequentati dalle signore anziane.<br />
Con l’arrivo delle vacanze, finalmente tutti hanno staccato la spina<br />
dagli impegni e dai problemi quotidiani. Questi ultimi mesi sono<br />
stati molto intensi, pieni di avventure ma anche di disavventure, i<br />
Serafini sono una famiglia come tante ma il modo in cui<br />
affrontano la vita li rende speciali!<br />
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Finito di realizzare il 26/12/2005
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