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Numero 65 Settembre 2008 - Eco della Brigna

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don Enzo Cosentino<br />

editoriale di<br />

Salvaguardia del Creato<br />

e2<br />

Una nuova sobrietà<br />

per abitare la Terra:<br />

è il tema che la Chiesa ha<br />

scelto per la Celebrazione<br />

<strong>della</strong> Terza Giornata per<br />

la Salvaguardia del<br />

Creato, il primo giorno del mese di<br />

settembre. Le diverse religioni leggono<br />

il Creato come il dono che il<br />

Signore ci ha affidato. “Il Signore Dio<br />

prese l’uomo e lo pose nel giardino di<br />

Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse”<br />

(Gen. 2,15). Nel Creato è il<br />

segno <strong>della</strong> Benevolenza del Creatore.<br />

“A Dio appartengono i Cieli e la Terra<br />

e la sua Onnipotenza abbraccia tutte le<br />

Sue Creature” (Corano IV sura, vv<br />

126). Il pianeta Terra è la casa che è<br />

stata donata a tutti i popoli per abitarla<br />

responsabilmente, ma oggi essa è<br />

sempre più minacciata da un degrado<br />

di vasta portata. Per custodirne la vivibilità,<br />

siamo chiamati, da veri<br />

Cristiani, ad una “sobrietà intelligente”,<br />

riducendo i consumi ed imparando<br />

a soddisfare in modo razionale i<br />

bisogni <strong>della</strong> vita individuale e sociale.<br />

Il bel tempo <strong>della</strong> stagione estiva ci<br />

porta a vivere più a contatto con la<br />

natura. Ed è in tale occasione che ci<br />

accorgiamo come anche il piccolo<br />

angolo di Creato dove abitiamo è sottoposto<br />

a svariate minacce: i nostri<br />

boschi, ogni anno, sono vittime di<br />

incendi; i greti dei torrenti non vengono<br />

puliti; il mare diventa un’immensa<br />

discarica. E, se guardiamo ancora più<br />

vicino, scorgiamo un certo degrado<br />

ambientale anche nel nostro piccolo<br />

paese: la strade poco pulite, i sacchetti<br />

con i rifiuti lasciati agli angoli. Sono<br />

segni del nostro affievolito senso civico<br />

e del poco rispetto per gli spazi<br />

comuni. Non avere rispetto del posto<br />

dove si vive, anzi sporcarlo, è peccato,<br />

è peccato verso Dio, è peccato verso<br />

gli uomini. Assieme, da vera comunità,<br />

dobbiamo adottare nuovi stili di<br />

vita improntati alla sobrietà dei consumi<br />

e alla cura dell’ambiente, cominciando<br />

con piccoli ma significativi<br />

gesti: limitare i consumi di acqua, di<br />

energia elettrica e di carburante; usando<br />

meno l’automobile e modo particolare<br />

attuando la raccolta differenziata.<br />

Il nostro compito di custodi del Creato<br />

è quello di affidarlo nella sua migliore<br />

salute alle giovani generazioni, insegnando<br />

loro a fare altrettanto.<br />

Festa <strong>della</strong> Madonna Assunta<br />

a Mezzojuso<br />

“Maria l’Assunta in cielu<br />

e di l’Angili adornata,<br />

‘ncoronata fu Regina<br />

<strong>della</strong> Maestà Divina,<br />

‘ncoronata fu Regina<br />

<strong>della</strong> Maestà Divina.<br />

E decimila voti lodamu<br />

la nostra Regina<br />

Oggi e sempre sia lodata<br />

Maria l’Assunta Immacolata„<br />

di Francesca Brancato<br />

Mi sembra di entrare<br />

in una sfuocata pellicola<br />

di un famoso film<br />

mentre con la mente ritorno<br />

a questi versi e a quelle mattine<br />

d’estate, quando piccolissima mia<br />

madre mi svegliava all’alba, mi vestiva<br />

in fretta perché fuori ci aspettavano<br />

già le Vicine per fare tutte insieme la<br />

strada “pi a Maronna e ‘Renzia”.<br />

Allora, a dire il vero, mi sembrava un<br />

supplizio tutta quella salita fra il<br />

sonno e il fresco del primo mattino.<br />

Ma agli ultimi gradini il mio umore<br />

migliorava grazie all’eco di chi già in<br />

chiesa cantava il Rosario, e, giunta<br />

infine sul sagrato, mi sentivo felice di<br />

poter dominare con lo sguardo la piazza<br />

ed il resto del paese colto nel suo<br />

risveglio. Finita la Messa, la mia attesa<br />

e quella di qualche altro paziente<br />

bambino veniva premiata col pane<br />

benedetto che padre Pietro non dimenticava<br />

mai di offrirci. Da allora, la<br />

vigilia di ogni primo di agosto mi propongo<br />

di “fare tutta la quindicina<br />

all’Assunta”, salendo di buon mattino<br />

verso la piccola chiesetta <strong>della</strong><br />

Madonna dell’Udienza, così come la<br />

devozione popolare del mio paese mi<br />

ha insegnato. Quest’anno però a svegliarmi<br />

non è stato il timido suono<br />

<strong>della</strong> piccola campana, che dalla<br />

<strong>Brigna</strong> si diffonde sul paese, ma quello<br />

più chiaro ed intenso di altre, già<br />

sentite nel mese di maggio: le campane<br />

del Santuario di Santa Maria di<br />

Tutte le Grazie. La quindicina in<br />

onore <strong>della</strong> Pasqua <strong>della</strong> Madre di<br />

Dio, dal 1 al 15 agosto, è stata celebrata,<br />

infatti, la mattina al Santuario del<br />

Monastero Basiliano, con la recita del

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