Numero 65 Settembre 2008 - Eco della Brigna
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delle sue mani provvedeva il sostentamento.<br />
In conformità a quanto Mosè<br />
aveva una volta ordinato per mezzo di<br />
una legge, egli infatti non ha mai cercato<br />
di vivere sul lavoro degli altri”.<br />
Sembra che il narratore abbia voluto<br />
evidenziare come spesso alcuni uomini<br />
si arricchiscano sul sudore altrui.<br />
Insomma, una storia che si ripete da<br />
secoli: troppi poveri e pochi sfruttatori!<br />
Il colonialismo romano al tempo di<br />
Giuseppe e i poteri imprenditoriali<br />
d’oggi.<br />
Ma Giuseppe già sapeva in cuor suo,<br />
ancor prima che Gesù lo predicasse,<br />
che difficilmente un ricco poteva<br />
entrare nel Regno di Dio!<br />
Rispettoso comunque <strong>della</strong> legalità,<br />
continuava il suo travaglio, pagando<br />
umilmente le ingiuste tasse che venivano<br />
imposte, non succube del potere<br />
ma cosciente che la dignità dell’uomo<br />
ha origine dall’uomo stesso e viene<br />
dal Signore, e non può essere influenzata<br />
da fattori esterni.<br />
Giuseppe diventa, cosi, l’indiscusso<br />
santo degli umili lavoratori, e viene<br />
addirittura proclamato, nell’anno<br />
1870 da Pio IX, patrono <strong>della</strong> Chiesa<br />
universale, affermando la sua superiorità<br />
su tutti i santi.<br />
La Chiesa cattolica ricorda il glorioso<br />
patriarca il 19 marzo, e nella memoria<br />
popolare il suo santo nome è spesso<br />
celebrato con banchetti, che almeno<br />
nel recente passato, servivano a sfamare<br />
i più poveri.<br />
Tradizioni modeste per un santo modesto,<br />
grande solo per aver vissuto, la sua<br />
semplice umanità, contro corrente.<br />
Nel 1955 Pio XII istituisce, per il 1°<br />
maggio, la festa di Giuseppe Artigiano<br />
che, forse per santa interferenza, è<br />
integrata ai giorni nostri, dalla cultura<br />
social-comunista, in festa dei lavoratori.<br />
Le due festività si fondono in<br />
un’unica ricorrenza, e con l’omelia del<br />
1° maggio 1968 di Paolo VI, la festa<br />
del lavoro trova ampio spazio nelle<br />
sante celebrazioni <strong>della</strong> Chiesa, rivendicando<br />
condizioni migliori per il<br />
lavoro e la sacralità dello stesso.<br />
D’altronde, solo la silenziosa operosità<br />
di Giuseppe può conquistare allo stesso<br />
tempo, non solo i cuori dei fedeli<br />
cristiani, ma lo spirito di giustizia di<br />
tutti gli uomini di buona volontà.<br />
Il Saluto <strong>della</strong> Prof. ssa Fiorella Palumbo,<br />
nuovo Dirigente Scolastico<br />
dell’Istituto Comprensivo “G. Buccola”<br />
Quando Don Enzo Cosentino,<br />
direttore di questo periodico, mi<br />
ha proposto di scrivere un articolo per<br />
presentarmi a questi meravigliosi<br />
paesi, Mezzojuso e Campofelice di<br />
Fitalia, ho pensato che fosse una bellissima<br />
opportunità. Così eccomi qua.<br />
Sono Fiorella Palumbo, nominata<br />
quest’anno per Dirigere l’Istituto<br />
Comprensivo “G. Buccola”. Abito a<br />
Palermo e sono una insegnante di<br />
Lettere. Mi è stato affidato un compito<br />
complesso ma estremamente stimolante,<br />
quello di dare il mio contributo<br />
e fare si che questa scuola possa continuare<br />
a lavorare, offrendo al territorio<br />
una formazione di qualità per i giovani<br />
che saranno la nuova forza del<br />
nostro paese.<br />
Mi sento fortemente coinvolta perché<br />
credo che tutta la scuola, oggi più che<br />
mai, ha un compito di grande importanza:<br />
formare i cittadini di domani. In<br />
questo percorso mi trovo già affianca-<br />
ta dalle amministrazioni comunali di<br />
Mezzojuso, di Campofelice di Fitalia<br />
e dalle forze dell’ordine che mi hanno<br />
già offerto ogni supporto per garantire<br />
un servizio di qualità alle cittadinanze.<br />
Colgo l’occasione per ringraziare i<br />
colleghi, la prof.ssa Carmelina Bova e<br />
il prof. Lucio Vincenzo Granata, che<br />
mi hanno lasciato una bellissima struttura<br />
organizzata e un personale fortemente<br />
motivato; voglio ringraziare<br />
anche tutto il personale <strong>della</strong> scuola<br />
che mi ha accolto con grande entusiasmo<br />
e disponibilità per una collaborazione<br />
efficace e fattiva. Auspico che la<br />
collaborazione con gli enti territoriali<br />
e locali, possa consentire una risoluzione<br />
di tutti i problemi che ci troveremo<br />
ad affrontare insieme ed auguro a<br />
tutti un anno di grandi risultati.<br />
Il Dirigente Scolastico<br />
Prof. ssa Fiorella Palumbo<br />
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