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Numero 65 Settembre 2008 - Eco della Brigna

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e16<br />

Quel sinistroide<br />

di Giuseppe<br />

“L’indiscusso santo<br />

degli umili lavoratori era un infaticabile operaio,<br />

che guadagnava il suo pane quotidiano<br />

con il proprio travaglio”<br />

di Carlo Parisi<br />

Le notizie sulla vita di<br />

San Giuseppe sono<br />

poche, ed inoltre in tutti i<br />

Vangeli vengono sempre<br />

descritte le sue azioni, ma non è mai<br />

riportata alcuna sua parola. Ma anche<br />

“senza parlare”, Giuseppe rappresenta<br />

certamente il più autorevole e riconosciuto<br />

santo <strong>della</strong> storia <strong>della</strong> Chiesa.<br />

Con il suo silenzioso e saggio atteggiamento<br />

evitò le consuetudini del<br />

tempo, direi quasi, anticipando la<br />

rivoluzione spirituale del Figlio.<br />

Egli, infatti, non condannò l’arcano<br />

concepimento <strong>della</strong> sua sposa, ed<br />

anche in assenza dell’apparizione<br />

dell’Angelo Gabriele, riporta l’apocrifo,<br />

serbava nella sua mente di far fuggire<br />

Maria, per evitarle la lapidazione.<br />

Con eccessivo coraggio non conformista<br />

e profonda umanità, affrontò un<br />

penoso viaggio per sottoscrivere<br />

Maria, prossima al parto, come sua<br />

legittima sposa, nel censimento ordinato<br />

da Augusto Cesare. Inoltre, con<br />

eroica decisione, non si tirò indietro<br />

dalla fuga in Egitto per salvare da<br />

Erode il figlio non suo.<br />

Ma l’amore, è sempre più grande di<br />

un qualsivoglia regime! Di questo<br />

Giuseppe, certamente ne aveva maturato<br />

l’idea.<br />

A prescindere in ogni modo dalle limitate<br />

informazioni, si può facilmente<br />

dedurre che egli era un uomo di elevata<br />

intelligenza, sia per la libera e consapevole<br />

adesione (non cieca ubbidienza)<br />

ai piani del Signore, sia per il<br />

consacrato amore con il quale si dedicava<br />

alla famiglia, ma anche per l’elevato<br />

talento nell’adoperare la propria<br />

maestria di falegname. In realtà non<br />

risulta ben definito se il mestiere esercitato<br />

fosse quello di falegname; alcuni<br />

studiosi interpretano la definizione<br />

greca di tèkton come carpentiere,<br />

oppure manovale o muratore, e non è<br />

abbastanza chiaro se egli avesse un’attività<br />

propria o se fosse dipendente o<br />

avventizio.<br />

Rimane comunque il semplice fatto<br />

che egli era un infaticabile operaio,<br />

che guadagnava il suo pane quotidiano<br />

con il proprio travaglio. Uno dei<br />

vangeli apocrifi riporta testualmente il<br />

seguente avvenimento, dopo il ritorno<br />

dalla fuga in Egitto: “Ripreso il<br />

mestiere di falegname, con il lavoro

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