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Marco Castellari La presenza di Hölderlin nell'“Antigone” di Brecht

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152 <strong>Marco</strong> <strong>Castellari</strong><br />

gioventù. Nel giro <strong>di</strong> pochi giorni, allacciati i contatti con l’ambiente teatrale<br />

e i circoli intellettuali della città svizzera 35 , egli iniziò a lavorare a una<br />

rielaborazione dell’Antigone <strong>di</strong> Sofocle sulla base della traduzione <strong>di</strong> <strong>Hölderlin</strong>,<br />

destinata ad essere messa in scena a Coira. Secondo le affermazioni<br />

dello stesso <strong>Brecht</strong>, la stesura fu assai rapida: «[ich] habe zwischen 30. 11.<br />

und 12. 12. eine Antigonebearbeitung fertiggestellt» 36 . Dopo l’inizio delle<br />

prove, il 13 gennaio, il lavoro proseguì spe<strong>di</strong>to fino alla prima rappresentazione,<br />

il 15 febbraio 1948 allo Stadttheater del capoluogo dei Grigioni.<br />

<strong>La</strong> linearità e la rapi<strong>di</strong>tà del lavoro nascondono un processo piuttosto<br />

complesso. Innanzitutto, anche contro le <strong>di</strong>chiarazioni dell’autore, la genesi<br />

della rielaborazione si estese oltre i quattor<strong>di</strong>ci giorni del tardo autunno<br />

1947: essi sono da considerarsi infatti come il lasso più intenso <strong>di</strong><br />

una prima fase del lavoro, che proseguì almeno sino a fine <strong>di</strong>cembre 37 e<br />

alla quale seguirono nuovi, meno consistenti interventi durante le prove 38 .<br />

Inoltre, la scelta della traduzione <strong>di</strong> <strong>Hölderlin</strong> ebbe una serie <strong>di</strong> conseguenze<br />

inattese sul piano linguistico e stilistico, dando una ben precisa <strong>di</strong>rezione<br />

alla rielaborazione e determinandone così in profon<strong>di</strong>tà la forma, il<br />

messaggio, il significato storico-letterario e la fortuna scenica. <strong>La</strong> critica ha<br />

registrato a <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento le <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> <strong>Brecht</strong><br />

sulla traduzione <strong>di</strong> <strong>Hölderlin</strong>, ha esaminato anche con acribia le variazioni<br />

che il rielaboratore ha apportato al testo <strong>di</strong> partenza 39 e ha utilizzato alcune<br />

35 Sul soggiorno svizzero e sui contatti <strong>di</strong> quei mesi si legga MITTENZWEI 1989: II,<br />

208-277. A dare l’impulso decisivo al lavoro fu l’incontro, casuale, con Hans Curjel, allora<br />

<strong>di</strong>rettore del teatro <strong>di</strong> Coira e noto a <strong>Brecht</strong> fin dagli anni berlinesi in quanto <strong>di</strong>rettore artistico<br />

della Kroll-Oper e collaboratore per una messa in scena del Mahagonny (Baden-Baden,<br />

1927).<br />

36 Arbeitsjournal, 16 <strong>di</strong>cembre 1947 (BW XXVII: 255).<br />

37 Si veda l’annotazione dello stesso <strong>Brecht</strong> nell’Arbeitsjournal del 25 <strong>di</strong>cembre 1947:<br />

«Am Weihnachtsabend ist Cas mit Erika da. Wir arbeiten an der Antigone» (ibidem: 259) e<br />

lo si confronti con quanto riportato sopra. Anche le lettere <strong>di</strong> quei giorni confermano la<br />

prosecuzione del lavoro oltre la falsa data ante quem del 12 <strong>di</strong>cembre: le missive a Ruth<br />

Berlau del 13 <strong>di</strong>cembre («Morgen schreibe ich, hoffentlich, <strong>di</strong>e letzte Szene des Antigone-<br />

Stuckes», BW XXIX: 436) e dei giorni successivi («Jetzt hab ich paar Tage nicht geschrieben,<br />

weil ich dem Antigone-Stück arbeite», ibidem: 437; «Antigone ist fertig», ibidem: 438)<br />

suggeriscono piuttosto che una prima stesura della rielaborazione sia stata conclusa attorno<br />

a metà <strong>di</strong>cembre: su questo testo <strong>Brecht</strong> avrebbe poi operato correzioni e revisioni<br />

negli ultimi giorni del mese. Come d’abitu<strong>di</strong>ne per <strong>Brecht</strong>, si trattava peraltro <strong>di</strong> un lavoro<br />

in fieri fin ben dentro le prove <strong>di</strong> gennaio e febbraio.<br />

38 Durante le prove emersero <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> vario tipo, soprattutto per la scarsa capacità<br />

da parte degli attori <strong>di</strong> seguire le in<strong>di</strong>cazioni “epiche” <strong>di</strong> <strong>Brecht</strong>, fatta eccezione naturalmente<br />

per Helene Weigel nel ruolo della protagonista. Per l’importante ruolo <strong>di</strong> Creonte<br />

si assoldò dopo qualche tentennamento il giovane Hans Gaugler, che collaborò con<br />

<strong>Brecht</strong> nei suddetti interventi sul testo: al proposito si confronti JOOST 2001: 532.<br />

39 Sia citato il pionieristico e dettagliato lavoro <strong>di</strong> Hans Bunge, che ha fornito fin dagli<br />

anni ’50 i dati numerici sulla <strong>presenza</strong> dell’Antigone hölderliniana nella rielaborazione <strong>di</strong><br />

<strong>Brecht</strong>: lo stu<strong>di</strong>oso ha stabilito che per il 19,5% dei versi si può parlare <strong>di</strong> citazione lette-

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