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gli zumbo e la loro casa di giuseppe agnello - Antonio Randazzo

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17<br />

Più onze 6 bul<strong>la</strong>li ogn'anno dovuti al Sac. Don Matteo Lijstro beneficiali nomine del benefìcio fondato nel<strong>la</strong><br />

chiesa <strong>di</strong> S. Maria del<strong>la</strong> Porta per il quondam Don Gaspare Zumbo.<br />

Più onza 1 bul<strong>la</strong>le annuale all'ospedale dell'Uomini <strong>di</strong> questa città.<br />

Più tari 20 <strong>di</strong> perpetuo ogn'anno dovuto al Sac. Don Gio. Battista Bonini beneficiali nomine del benefìcio<br />

fondato in questa cattedrale chiesa, ed altare <strong>di</strong> S. Maria dello Pileri. (in tutto) onze 17.20.<br />

Quali onze 17.20 annuali detto <strong>di</strong> P<strong>la</strong>tamone s'accollò con facoltà <strong>di</strong> poterli reluire animo facien<strong>di</strong> fructus, e<br />

subintrare in luogo proprio delli cre<strong>di</strong>tori <strong>di</strong>mitten<strong>di</strong> per servirsene contro l'altri beni <strong>di</strong> Zumbo in caso che<br />

averft evizione e molestia sopra detto tenimento <strong>di</strong> case concesso<strong>gli</strong> a censo dall'altri oneri ed aggravi oltre<br />

le dette quattro partite franco e libero.<br />

Per censo perpetuo <strong>di</strong> onze 26 ogn'anno pagabili cioè onze 8.10 a detto Monasterio in ogni ultimo agosto ed<br />

onze 17.20 alli detti cre<strong>di</strong>tori per detti oneri <strong>di</strong> sopra accol<strong>la</strong>ti, ita che il P<strong>la</strong>tamone enfiteuta reluendo detti<br />

oneri assegnati in onze 17.20 annualiter sia so<strong>la</strong>mente obligato pagare il solo censo <strong>di</strong> onze 8.10 a detto<br />

monastero <strong>di</strong> Santo Vito.<br />

1663 a 20 novembre not. Lucio Genoisi <strong>di</strong> Siracusa :<br />

Don Domenico P<strong>la</strong>tamone barone <strong>di</strong> Cifali e possessore <strong>di</strong> dette case fece il suo sollenne testamento nel<br />

quali instituì sua erede universale Donna Anna infante <strong>di</strong> P<strong>la</strong>tamone e Bonanni che successe in detto<br />

tenimento <strong>di</strong> case e <strong>la</strong>ssò il Testatore per tutrice e curatrice a Donna Vincenza P<strong>la</strong>tamone sua mo<strong>gli</strong>e, quale<br />

testamento fu aperto e pubblicato nell'atti dello stesso Genoisi a 23 detto mese novembre, <strong>la</strong> copia del quale<br />

si trova nel volume primo del feudo <strong>di</strong> Cifali a fol. 549.<br />

1663 : a 23 novembre nell'atti del<strong>la</strong> Corte Civile <strong>di</strong> Siracusa :<br />

La detta Donna Vincenza ved. <strong>di</strong> P<strong>la</strong>tamone come tutrice del<strong>la</strong> detta I). Anna fi<strong>gli</strong>a ed erede del detto Don<br />

Domenico fece inventario tute<strong>la</strong>re e descrisse tutti li beni e fra l'altro detto tenimento <strong>di</strong> case al<strong>la</strong> Corte<br />

Civile: detto inventario trovasi in detto primo volume <strong>di</strong> Cifali a fol. 557.<br />

1666: 7 gennaro Not. Pietro Gulizia :<br />

Donna Vincenza P<strong>la</strong>tamone tutrice ricomprò dall'ospedale <strong>di</strong> Siracusa <strong>la</strong> suggiugazione <strong>di</strong> onza 1 l'anno, che<br />

se li dovea sopra dette case animo facien<strong>di</strong> fructus, per servirsene in caso d'evizione o molestia.<br />

Qui è da notare che detta reluizione trovasi copia <strong>di</strong> copia non potendosi avere l'originale per essere brugiati<br />

l'atti <strong>di</strong> Gulizia, ma per corroborare detta copia <strong>di</strong> copia s'intavo<strong>la</strong> una fede <strong>di</strong> detto Not. Gulizia per <strong>la</strong> quale<br />

<strong>di</strong>ce che nell'alfabeto <strong>di</strong> detto anno trova chiamata detta reluizione.<br />

E per sapere l'origine donde deriva detta soggiogazione dell'ospedale <strong>di</strong> già reluita è da sapere che<br />

principalmente fu venduta e suggiogata da Mastro<br />

<strong>Antonio</strong> Bartolomeo, D. Giovanne Sebastiano mastro Cataldo e Lucia facci <strong>di</strong> ponti a Francesco Felici sopra le<br />

stanze a cantonera del<strong>la</strong> Corte Civile che allora erano botteghe., per suggiugazione in not. Antonino Ficales a<br />

4 giugno 1531.<br />

Doppo dal detto <strong>di</strong> Felici fu venduta al quondam Giacomo de Gran<strong>di</strong>s come procuratore degl'ospedale delle<br />

temine <strong>di</strong> questa città e doppo fu accol<strong>la</strong>ta da Geronimo Minnitti e comporsi per accor<strong>di</strong>o tra esso con detto<br />

ospedale.<br />

E doppo spettò all'ospedale delli Uomini come aggregato all'ospedale delle femmine.<br />

1668 : a 17 aprile not. Pietro Gulizia :

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