Le donne, i cavallier… – La parafrasi - contucompiti.it
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Ludovico Ariosto<br />
<strong>Le</strong> <strong>donne</strong>, i <strong>cavallier…</strong> - Parafrasi<br />
(Orlando Furioso, libro I, ottave 1-4)<br />
TESTO ORIGINALE<br />
Nata pochi dì inanzi era una gara<br />
tra il conte Orlando e il suo cugin Rinaldo,<br />
che entrambi avean per la bellezza rara<br />
d’amoroso disio l’animo caldo.<br />
Carlo, che non avea tal l<strong>it</strong>e cara,<br />
che gli rendea l’aiuto lor men saldo,<br />
questa donzella, che la causa n’era,<br />
tolse, e diè in mano al duca di Bavera;<br />
Dirò d’Orlando in un medesmo tratto<br />
cosa non detta in prosa mai, né in rima:<br />
che per amor venne in furore e matto,<br />
d’uom che sì saggio era stimato prima;<br />
se da colei che tal quasi m’ha fatto,<br />
che ‘l poco ingegno ad or ad or mi lima,<br />
me ne sarà però tanto concesso,<br />
che mi basti a finir quanto ho promesso.<br />
Piacciavi, generosa Erculea prole,<br />
ornamento e splendor del secol nostro,<br />
Ippol<strong>it</strong>o, aggradir questo che vuole<br />
e darvi sol può l’umil servo vostro.<br />
Quel ch’io vi debbo, posso di parole<br />
pagare in parte e d’opera d’inchiostro;<br />
né che poco io vi dia da imputar sono,<br />
che quanto io posso dar, tutto vi dono.<br />
Voi sentirete fra i più degni eroi,<br />
che nominar con laude m’apparecchio,<br />
ricordar quel Ruggier, che fu di voi<br />
e de’ vostri avi illustri il ceppo vecchio.<br />
L’alto valore e’ chiari gesti suoi<br />
vi farò udir, se voi mi date orecchio,<br />
e vostri alti pensieri cedino un poco,<br />
sì che tra lor miei versi abbiano loco.<br />
PARAFRASI<br />
Io racconto le <strong>donne</strong>, i cavalieri, le battaglie, gli<br />
amori, i gesti amorosi [‚cortesie‛] e le imprese<br />
eroiche che accaddero nel tempo in cui i saraceni<br />
d’Africa oltrepassarono il mare [Med<strong>it</strong>erraneo] e<br />
portarono devastazione [‚nocquer tanto‛] in<br />
Francia, seguendo l’ira e il furore giovanile del loro<br />
re Agramante, che si era vantato di vendicare la<br />
morte di Troiano, suo padre, uccidendo il re Carlo,<br />
sovrano del Sacro Romano Impero.<br />
Allo stesso tempo [‚in un medesmo tratto‛], racconterò<br />
a propos<strong>it</strong>o di Orlando qualcosa che non è<br />
mai stato detto prima, né in prosa né in poesia [‚in<br />
versi‛]: che egli per amore diventò matto furioso, lui<br />
che prima era considerato un uomo tanto saggio.<br />
[Questo racconterò] se dalla donna che mi ha reso<br />
quasi pazzo come Orlando [‚che tal quasi mi ha<br />
fatto‛], e che giorno dopo giorno [‚ad or ad or‛]<br />
consuma la mia già lim<strong>it</strong>ata intelligenza, mi sarà<br />
concesso di conservare quel tanto di intelligenza<br />
necessaria a completare il racconto che ho promesso.<br />
O Ippol<strong>it</strong>o [d’Este], generoso figlio di Ercole, vanto e<br />
splendore del nostro tempo, degnati di gradire [‚piacciavi<<br />
aggradir‛] questo dono, il solo che il vostro<br />
umile servo [cioè Ariosto stesso] vuole e può darti.<br />
Il mio deb<strong>it</strong>o nei tuoi confronti, posso pagarlo solo con<br />
le mie parole e con i miei scr<strong>it</strong>ti [‚opera d’inchiostro‛];<br />
ma non mi si può accusare [‚imputar‛] di darti poco,<br />
visto che tutto ciò che posso darti io te lo dono.<br />
Tra i più nobili eroi che mi preparo [‚m’apparecchio‛]<br />
a nominare ed esaltare [‚nominar con laude‛],<br />
sentirai ricordare quel Ruggiero che fu il<br />
progen<strong>it</strong>ore [‚il ceppo vecchio‛] tuo e dei tuoi<br />
celebri antenati [‚avi‛].<br />
Ti parlerò del suo grande coraggio e delle sue<br />
imprese [‚chiari gesti‛], se mi darai ascolto: i tuoi<br />
pensieri più importanti si facciano da parte, affinché<br />
i miei versi trovino spazio [‚loco‛] in mezzo a loro.
Parafrasi completa<br />
Io racconto le <strong>donne</strong>, i cavalieri, le battaglie, gli amori, i gesti amorosi e le imprese eroiche che accaddero nel<br />
tempo in cui i saraceni d’Africa oltrepassarono il mare Med<strong>it</strong>erraneo e portarono devastazione in Francia,<br />
seguendo l’ira e il furore giovanile del loro re Agramante, che si era vantato di vendicare la morte di Troiano,<br />
suo padre, uccidendo il re Carlo, sovrano del Sacro Romano Impero.<br />
Allo stesso tempo, racconterò a propos<strong>it</strong>o di Orlando qualcosa che non è mai stato detto prima, né in prosa né<br />
in poesia: che egli per amore diventò matto furioso, lui che prima era considerato un uomo tanto saggio.<br />
Questo racconterò se dalla donna che mi ha reso quasi pazzo come Orlando, e che giorno dopo giorno<br />
consuma la mia già lim<strong>it</strong>ata intelligenza, mi sarà concesso di conservare quel tanto di intelligenza necessaria<br />
a completare il racconto che ho promesso.<br />
O Ippol<strong>it</strong>o d’Este, generoso figlio di Ercole, vanto e splendore del nostro tempo, degnati di gradire questo<br />
dono, il solo che il vostro umile servo vuole e può darti. Il mio deb<strong>it</strong>o nei tuoi confronti, posso pagarlo solo<br />
con le mie parole e con i miei scr<strong>it</strong>ti; ma non mi si può accusare di darti poco, visto che tutto ciò che posso<br />
darti io te lo dono.<br />
Tra i più nobili eroi che mi preparo a nominare ed esaltare, sentirai ricordare quel Ruggiero che fu il<br />
progen<strong>it</strong>ore tuo e dei tuoi celebri antenati. Ti parlerò del suo grande coraggio e delle sue imprese, se mi darai<br />
ascolto: i tuoi pensieri più importanti si facciano da parte, affinché i miei versi trovino spazio in mezzo a<br />
loro.