ARIMINUM sett/ottobre - Rotary Club Rimini
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Segue da pag. 43<br />
“SILVIO LOMBARDINI 1866-1935.<br />
UN UOMO PERBENE TRA SANTARCANGELO, FORLÌ E RICCIONE”<br />
doto plutarcheo), così anche Lombardini, nonostante i suoi meriti,<br />
divenne a Riccione un personaggio scomodo e difficilmente<br />
‘gestibile’ (non è probabilmente un caso che un suo figlio venisse<br />
chiamato appunto come il politico ateniese). Scomodo soprattutto<br />
per i fascisti, che finirono con l’avere ben presto il controllo<br />
di Riccione, già negli anni in cui egli era sindaco, e che gli<br />
donarono la tessera ad honorem del PNF nel 1924. Una tessera<br />
accettata, volens o nolens, ma restituita ben presto lo stesso anno,<br />
quando incominciarono a profilarsi i dissidi tra il sindaco e i<br />
seguaci del Duce; dissidi che sfociarono nelle dimissioni dall’incarico<br />
nello stesso 1924 (revocate poi dalle pressioni e dall’affetto<br />
dei Riccionesi), preludio peraltro al deterioramento dei rapporti<br />
e alle definitive dimissioni dalla carica di podestà nel 1928.<br />
Non una novità nella vita pubblica del Nostro: già nel 1923, di<br />
fronte ad indebite pressioni dei fascisti quando era commissario<br />
prefettizio di Forlì, si era comportato nel medesimo modo.<br />
Lombardini fu dunque un cane sciolto, ma comunque libero. E<br />
proprio una foto contenuta nel volume, risalente agli anni Trenta,<br />
in cui il ‘forlivese’ è in piedi accanto a un moscone con la figlia<br />
Teresa in un terso <strong>sett</strong>embre sulla spiaggia riccionese, simboleggia<br />
il distacco dell’uomo dagli affanni e dalle beghe del suo<br />
tempo: la schiena dritta, compatibilmente con l’età, e lo sguardo<br />
rivolto verso il mare, verso l’orizzonte, ad estraniarsi, sia pure<br />
solo per un attimo, dalle miserie della commedia umana.<br />
Hanno collaborato<br />
Giancarlo Brioli, Alessandro Catrani, Gian Maria Catrani Adriano Cecchini,<br />
Federico Compatangelo (foto), Gianni Donati, Ivo Gigli, Silvana Giugli,<br />
Giuma, Aldo Magnani, Pier Domenico Mattani, Man, Arturo Menghi Sartorio,<br />
Federicomaria Muccioli, Enzo Pirroni, Giovanni Rimondini,<br />
Gaetano Rossi, Guido Zangheri, Giulio Zavatta.<br />
Redazione<br />
Via Destra del Porto, 61/B - 47921 <strong>Rimini</strong> - Tel. 0541 52374<br />
Editore<br />
Grafiche Garattoni s.r.l.<br />
Amministratore<br />
Giampiero Garattoni<br />
Delegato del <strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong> <strong>Rimini</strong><br />
Alessandro Andreini<br />
Registrazione<br />
Tribunale di <strong>Rimini</strong> n. 12 del 16/6/1994<br />
Collaborazione<br />
La collaborazione ad Ariminum è a titolo gratuito<br />
Distribuzione / Diffusione<br />
Questo numero è stato stampato in 7000 copie ed è<br />
distribuito gratuitamente nelle edicole della Provincia di <strong>Rimini</strong> abbinato al<br />
quotidiano “La Voce di Romagna”.<br />
È spedito ad un ampio ventaglio di categorie di professionisti ed è consegnato<br />
agli esercizi commerciali di <strong>Rimini</strong>.<br />
Inoltre è reperibile presso il Museo della Città di <strong>Rimini</strong> (Via Tonini) e la<br />
Libreria Luisé (Corso d’Augusto, antico Palazzo Ferrari, ora Carli).<br />
Pubblicità<br />
<strong>Rimini</strong> Communication - Tel. 0541.28234 - Fax 0541.28555<br />
Stampa e Fotocomposizione<br />
Grafiche Garattoni s.r.l., Via A. Grandi, 25, Viserba di <strong>Rimini</strong><br />
Tel. 0541.732112 - Fax 0541.732259 www.rotaryrimini.org<br />
52.<br />
Bimestrale di Storia, Arte e Cultura della Provincia di <strong>Rimini</strong><br />
Fondato dal <strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong> <strong>Rimini</strong><br />
Anno XVIII - N. 5 (104) Settembre/Ottobre 2011<br />
ARIMINVM/<br />
ARIMINVM<br />
DIRETTORE<br />
Manlio Masini<br />
SETTEMBRE-OTTOBRE 2011<br />
<strong>ARIMINUM</strong><br />
SCHEGGE<br />
di Manlio Masini<br />
L’INCONTRO<br />
Ero giù di corda<br />
e ciondolavo sul lungomare:<br />
in testa avevo solo il lato rotto delle cose<br />
e nello stomaco il bruciore acido della digestione.<br />
Poi, alla rotonda del Grand Hotel,<br />
ho incrociato i suoi occhi<br />
imperlati di malinconia<br />
e mi si è sciolto il respiro del cuore…<br />
Abbiamo duettato in carinerie.<br />
Lungamente.<br />
E quando paghi del nostro spericolato idillio<br />
ci siamo lasciati,<br />
io, riconciliato con me stesso,<br />
avevo quietato il vento della vita<br />
che mi turbinava dentro<br />
e lei, la cagnolina, scodinzolava.