AAS 80 - La Santa Sede
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1414 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale colga dai confini della terra nel tuo Regno y). 20 E San Cipriano, il Vescovo Martire di Cartagine, approfondendo tale tema, affermava : « Gli stessi gesti sacrificali del Signore mettono in luce l'unanimità cristiana, concentrata con salda e indivisibile carità. Infatti, quando il Signore chiama suo corpo il pane composto dall'unione di molti grani, indica il nostro popolo adunato, che egli sostenta; e quando chiama suo sangue il vino spremuto dai molti grappoli e acini e fuso insieme, indica similmente il nostro gregge composto di una moltitu dine unita insieme ». 21 Tale unità dei cristiani con Cristo e tra di loro si manifesta parti colarmente nell'unità di fede e nell'unità di carità; una fede che, in modo limpido e schietto, sia vissuta nella propria famiglia, nell'ambito della professione, della società civile e politica. Una carità operosa, fattiva, aperta ai bisogni dei fratelli, vittime di tante nuove forme di povertà e di emarginazione. A. motivo di questa unità di fede e di carità, che trova la sua forza e il suo sostegno nell'Eucaristia, il cristiano non può non impegnarsi nella difesa dell'uomo, della sua dignità, dei suoi fondamentali di ritti, primo fra tutti il diritto alla vita fin dal suo concepimento; non può non rifiutare i metodi dell'odio e della violenza palese o sub dola; non può non dar prova di generosità verso gli altri, tutti fratelli in Cristo e figli di Dio. 6. « A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? )). 22 La liturgia ci invita a riflettere sulla parabola del grano seminato in terra. Da tale grano crescono nei campi le spighe fino al tempo della mietitura. Da un altro seme — il granellino di senapa — cresce uno splendido albero. La parabola del grano di senapa fa riferimento alle parole del profeta Ezechiele, ascoltate nella prima lettura, nella quale si parla del mondo con cui il ramoscello di cedro piantato nella terra mette radici e rami, fa frutti e diventa un cedro magnifico. Tutti gli uccelli vi dimorano, ogni volatile all'ombra dei suoi rami riposa. 23 Il Concilio Vaticano II, riferendosi a queste analogie, mostra, come mediante l'Eucaristia, cresca e maturi il Regno di Dio nella storia 20 Didachè, IX, 4. 21 Epist, ad Magnum, VI: PL 3, 1189. 22 Me 4, 30. 23 Cf. Ez 17, 23.
Acta Ioannis Pauli Pp. II 1416 terrena dell'umanità. Ecco «il Verbo di Dio, per mezzo del quale tutto è stato creato, fattosi carne Lui stesso, e venuto ad abitare sulla terra degli uomini, entrò nella storia del mondo come l'Uomo perfetto, assu mendo questa e ricapitolandola in sé ». 24 Egli chiama alcuni a dare testimonianza di fede nel loro ambiente, altri a consacrarsi al servizio degli uomini. In tutti Cristo « opera una liberazione, in quanto nel rinnegamento dell'egoismo e con l'assumere nella vita umana tutte le forze terrene, essi si proiettano nel futuro quando l'umanità stessa diventerà oblazione accetta a Dio»; 2 5 e «un pegno di questa speranza e un viatico per il cammino il Signore lo ha lasciato ai suoi in quel Sacramento della fede nel quale degli elementi naturali coltivati dall'uomo vengono trasformati nel Corpo e nel San gue glorioso di Lui, in un banchetto di comunione fraterna che è pre gustazione del convito del cielo w. 26 7. « Mediante l'Eucaristia siamo un corpo solo » — così proclama la Chiesa in Italia nel presente Congresso. Questo non significa forse che, anche mediante questa unità del Corpo di Cristo, noi operiamo per la crescita del Regno di Dio nella nostra terra e nel mondo intero? Non significa questo che, mediante l'Eucaristia, viviamo del mistero di quella maturazione del Regno di Dio, la cui immagine evangelica è la maturazione del grano seminato nella terra « fino alla mietitura », oppure la maturazione del granello di senapa e la sua trasformazione in un magnifico albero frondoso? L'Eucaristia ci dice che questa crescita, questa maturazione è dono di Dio stesso. Ci dice anche che l'uomo e la Chiesa intera a tempo opportuno debbono accogliere la chiamata del donatore divino a seminare, a coltivare, a mietere. 8. L'Eucaristia. Il Sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo. Il Sacramento della crescita e della maturazione del Regno di Dio sulla terra e in tutti noi. Del resto, la lingua umana dispone forse di parole sufficienti per esprimere ciò che l'Eucaristia è? u Gaudium et spes, 38. 25 Ibid. 26 Ibid.
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Vescovo Martire di Cartagine, approfondendo tale tema, affermava :<br />
« Gli stessi gesti sacrificali del Signore mettono in luce l'unanimità<br />
cristiana, concentrata con salda e indivisibile carità. Infatti, quando<br />
il Signore chiama suo corpo il pane composto dall'unione di molti<br />
grani, indica il nostro popolo adunato, che egli sostenta; e quando<br />
chiama suo sangue il vino spremuto dai molti grappoli e acini e fuso<br />
insieme, indica similmente il nostro gregge composto di una moltitu<br />
dine unita insieme ». 21<br />
Tale unità dei cristiani con Cristo e tra di loro si manifesta parti<br />
colarmente nell'unità di fede e nell'unità di carità; una fede che, in<br />
modo limpido e schietto, sia vissuta nella propria famiglia, nell'ambito<br />
della professione, della società civile e politica. Una carità operosa,<br />
fattiva, aperta ai bisogni dei fratelli, vittime di tante nuove forme di<br />
povertà e di emarginazione.<br />
A. motivo di questa unità di fede e di carità, che trova la sua forza<br />
e il suo sostegno nell'Eucaristia, il cristiano non può non impegnarsi<br />
nella difesa dell'uomo, della sua dignità, dei suoi fondamentali di<br />
ritti, primo fra tutti il diritto alla vita fin dal suo concepimento;<br />
non può non rifiutare i metodi dell'odio e della violenza palese o sub<br />
dola; non può non dar prova di generosità verso gli altri, tutti fratelli<br />
in Cristo e figli di Dio.<br />
6. « A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale<br />
parabola possiamo descriverlo? )). 22<br />
<strong>La</strong> liturgia ci invita a riflettere sulla parabola del grano seminato<br />
in terra. Da tale grano crescono nei campi le spighe fino al tempo<br />
della mietitura. Da un altro seme — il granellino di senapa — cresce<br />
uno splendido albero. <strong>La</strong> parabola del grano di senapa fa riferimento<br />
alle parole del profeta Ezechiele, ascoltate nella prima lettura, nella<br />
quale si parla del mondo con cui il ramoscello di cedro piantato nella<br />
terra mette radici e rami, fa frutti e diventa un cedro magnifico. Tutti<br />
gli uccelli vi dimorano, ogni volatile all'ombra dei suoi rami riposa. 23<br />
Il Concilio Vaticano II, riferendosi a queste analogie, mostra, come<br />
mediante l'Eucaristia, cresca e maturi il Regno di Dio nella storia<br />
20 Didachè, IX, 4.<br />
21 Epist, ad Magnum, VI: PL 3, 1189.<br />
22 Me 4, 30.<br />
23 Cf. Ez 17, 23.