AAS 80 - La Santa Sede

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07.04.2013 Views

1364 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale injunction to "fear not"? It is his présence and his strength which give us courage to go f or ward and to bear witness. Before you lies the great Chinese family. The renowned Jesuit missionary Matteo Ricci and his first companions used to say : "We have become Chinese in order to win the Chinese for Christ". But you are already Chinese and as such you are the natural evangelizet of the great Chinese family for which you are the privileged witnesses to the Christian message. Moreover, through your own living expérience you show that to accept Christ and his Gospel in no way means to abandon one's own culture or to be less loyal in regard to one's own nation. For you a major task is to pray for all your brothers and sisters in the Faith that, after all the obstacles have been removed, unity may be fully expressed, in communion with Peter whom the Lord himself instituted as "a permanent and visible source and foundation of unity of faith and fellowship". 4 With prayerful trust in Mary, Mother of the Church, you too, in a way that is special to you, are called to hear and fulfil the command of the Risen Lord : "Go therefore and make disciples of all nations, baptizing them in the name of the Father and of the Son and of the Holy Spirit, teaching them to observe all that I have commanded you; and lo, I am with you always, to the close of the age". 5 Your présent Symposium on Evangelization derives, ultimately, from that command. What it requires of you and of your local Churches is inseparably linked to the Lord's promise. He is with you. In him lie your trust and your strength ! May the whole Catholic community of Taiwan therefore be comforted, encouraged and strengthened by the célébration of this Assembly. As a token of my fraternal and spiritual participation, I gladly impart my special Apostolic Blessing to you all. From the Vatican, 2 February 1988. 4 Lumen Gentium, 18. 5 Mt 28:19-20. IOANNES PAULUS PP. II

Acta Ioannis Pauli Pp. II 1365 III Imminente tempore Quadragesimae, christifidelibus missus.* Cari fratelli e sorelle in Cristo! Kella gioia e nella speranza desidero esortarvi con questo Messag­ gio quaresimale alla penitenza, che produrrà in voi abbondanti frutti spirituali di più dinamica vita cristiana e di operosa carità. Il tempo della Quaresima, che segna profondamente la vita di tutte le Comunità cristiane, favorisce lo spirito di raccoglimento, di pre­ ghiera e di ascolto della Parola di Dio; esso ci incita a rispondere generosamente all'appello del Signore, espresso dal Profeta : « È piut­ tosto questo il digiuno che voglio ... dividere il pane con l'affamato, introdurre in casa i miseri, senza tetto ... Allora lo invocherai e il Signore ti risponderà ; implorerai aiuto ed egli dirà : "Eccomi !" »- 1 La Quaresima del 1988 si svolge nel contesto dell'Anno Mariano, all'avvicinarsi del terzo millennio della nascita di Gesù, il Salvatore. Contemplando la maternità divina di Maria, che portò nel suo seno il Figlio di Dio e circondò di particolari attenzioni l'infanzia di Gesù, si impone al mio spirito il dramma doloroso di tante madri, le cui gioie e speranze vengono infrante dalla morte precoce dei loro figlioli. Sì, cari fratelli e sorelle, io vi chiedo di riflettere su questo scan­ dalo della mortalità infantile, che miete ogni giorno decine di migliaia di vittime. Ci sono bambini che muoiono prima di venire alla luce, altri non hanno se non una breve e dolorosa esistenza, troncata da malattie che sarebbe pur facile evitare. Alcuni sondaggi attendibili dimostrano che, nei Paesi più dram­ maticamente provati dalla povertà, proprio tra i fanciulli si riscontra il più elevato numero di morti dovute ad una disidratazione acuta, ad infezioni parassitarie, all'acqua inquinata, alla fame, alla mancanza di vaccinazione contro le epidemie e, perfino, alla mancanza di affetto. In tali condizioni di miseria, moltissimi bambini muoiono prema­ turamente, altri sono colpiti tanto gravemente che ne è compromesso lo sviluppo fisico e psichico, la loro semplice sopravvivenza permane precaria, ed essi stessi sono svantaggiati nel trovare un posto nella società. * Die I» m. Februarii 1988. 1 Cf. Is 58, 6. 7. 9.

Acta Ioannis Pauli Pp. II 1365<br />

III<br />

Imminente tempore Quadragesimae, christifidelibus missus.*<br />

Cari fratelli e sorelle in Cristo!<br />

Kella gioia e nella speranza desidero esortarvi con questo Messag­<br />

gio quaresimale alla penitenza, che produrrà in voi abbondanti frutti<br />

spirituali di più dinamica vita cristiana e di operosa carità.<br />

Il tempo della Quaresima, che segna profondamente la vita di tutte<br />

le Comunità cristiane, favorisce lo spirito di raccoglimento, di pre­<br />

ghiera e di ascolto della Parola di Dio; esso ci incita a rispondere<br />

generosamente all'appello del Signore, espresso dal Profeta : « È piut­<br />

tosto questo il digiuno che voglio ... dividere il pane con l'affamato,<br />

introdurre in casa i miseri, senza tetto ... Allora lo invocherai e il<br />

Signore ti risponderà ; implorerai aiuto ed egli dirà : "Eccomi !" »- 1<br />

<strong>La</strong> Quaresima del 1988 si svolge nel contesto dell'Anno Mariano,<br />

all'avvicinarsi del terzo millennio della nascita di Gesù, il Salvatore.<br />

Contemplando la maternità divina di Maria, che portò nel suo seno<br />

il Figlio di Dio e circondò di particolari attenzioni l'infanzia di<br />

Gesù, si impone al mio spirito il dramma doloroso di tante madri,<br />

le cui gioie e speranze vengono infrante dalla morte precoce dei loro<br />

figlioli.<br />

Sì, cari fratelli e sorelle, io vi chiedo di riflettere su questo scan­<br />

dalo della mortalità infantile, che miete ogni giorno decine di migliaia<br />

di vittime. Ci sono bambini che muoiono prima di venire alla luce,<br />

altri non hanno se non una breve e dolorosa esistenza, troncata da<br />

malattie che sarebbe pur facile evitare.<br />

Alcuni sondaggi attendibili dimostrano che, nei Paesi più dram­<br />

maticamente provati dalla povertà, proprio tra i fanciulli si riscontra<br />

il più elevato numero di morti dovute ad una disidratazione acuta, ad<br />

infezioni parassitarie, all'acqua inquinata, alla fame, alla mancanza<br />

di vaccinazione contro le epidemie e, perfino, alla mancanza di affetto.<br />

In tali condizioni di miseria, moltissimi bambini muoiono prema­<br />

turamente, altri sono colpiti tanto gravemente che ne è compromesso<br />

lo sviluppo fisico e psichico, la loro semplice sopravvivenza permane<br />

precaria, ed essi stessi sono svantaggiati nel trovare un posto nella<br />

società.<br />

* Die I» m. Februarii 1988.<br />

1 Cf. Is 58, 6. 7. 9.

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