Ottobre - Fondazione Europea Dragan
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Fig. 20 – Iosif Constantin <strong>Dragan</strong> in un incontro ecumenico<br />
(gennaio 1970).<br />
mente al compito di ricercare e di trovare il<br />
mezzo di concelebrare nell’avvenire, nella<br />
stessa domenica, la festa di Pasqua, la più<br />
solenne di tutta la cristianità” 43 .<br />
Nel corso degli anni la <strong>Fondazione</strong> <strong>Europea</strong><br />
<strong>Dragan</strong> svilupperà il dibattito sulla<br />
Pasqua organizzando sessioni di studio sugli<br />
aspetti diversi di tale festività cristiana,<br />
che comprendono l’aspetto teologico,<br />
liturgico, ecclesiologico ma anche letterario,<br />
artistico, folklorico, culturale in senso<br />
lato. Sulla base del suo spirito pragmatico,<br />
Iosif Constantin <strong>Dragan</strong> non si illudeva né<br />
pretendeva di poter arrivare alla riunificazione<br />
della Pasqua con facilità, ma si è<br />
impegnato con continuità per discutere e<br />
sollevare la questione della differenza delle<br />
date della Pasqua presso le Chiese e la<br />
comunità dei fedeli, non ponendolo come<br />
problema e ostacolo, ma come occasione<br />
43 Op. cit., p. 26.<br />
20<br />
e stimolo per giungere ad un dialogo nel<br />
reciproco rispetto e mutua conoscenza: già<br />
questo, indipendentemente dal momento<br />
scelto per la celebrazione pasquale, rappresenta<br />
un concreto passo ecumenico e<br />
se le date rimangono ancora oggi distinte,<br />
questo dialogo, invero, è stato iniziato.<br />
7. La promozione, svolta in ottica ecumenica,<br />
della conoscenza, studio e valorizzazione<br />
di personalità religiose<br />
dell’Oriente cristiano<br />
A più riprese Iosif Constantin <strong>Dragan</strong><br />
organizza iniziative culturali, editoriali e<br />
promozionali per diffondere la conoscenza<br />
di aspetti e di personalità della spiritualità<br />
cattolica romena che possano avere un interesse<br />
non solo locale ma più ampio.<br />
Non esita ad intervenire anche presso<br />
il Vaticano, anche attraverso il Cardinale<br />
Eugène Tisserant, per rivolgere e sostenere<br />
richieste come la beatificazione del monaco<br />
romeno Geremia il Valacco (1556-1625),<br />
proporre a Papa Paolo VI la candidatura di<br />
Monsignor Iuliu Hossu a Cardinale della<br />
Chiesa Cattolica; sollecitare la traslazione<br />
delle vestigia di Inocenţiu Micu-Klein<br />
(1692-1768) dal cimitero ucraino di Roma<br />
nella città natale di Blaj.<br />
Di Geremia il Valacco, al secolo Ion Costist<br />
Stoica, nato nel 1556 a Sasca 44 , in<br />
Romania 45 , si era quasi persa la memoria,<br />
al di fuori dell’ordine dei Frati Minori e,<br />
anche solo per il modo curioso della sua<br />
“riscoperta”, val la pena fare una rapida<br />
menzione.<br />
Egli venne a piedi in Italia, ancora molto<br />
giovane, attirato dalla Chiesa di Roma e<br />
dalla fama di spiritualità che ivi intendeva<br />
rintracciarvi tanto che, opportunamente,<br />
Cesare Alzati ha scritto che “la vita di S.<br />
44 Il nome della località è riportato in dizioni<br />
diverse, tra cui Tzatzo, Zazo e varianti.<br />
45 La regione era quella della Valacchia Minore,<br />
corrispondente oggi alla Moldavia inferiore.