Ottobre - Fondazione Europea Dragan

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portare episodi e documenti assolutamente inediti 40 . 6. Un concreto passo ecumenico: l’unificazione della Pasqua Lo spirito pragmatico di Iosif Constantin Dragan lo spinge a focalizzare l’attenzione su obiettivi pratici da raggiungere e anche nel campo ecumenico egli si pone Fig. 17 – Atti di Un concreto passo ecumenico: l’unificazione della Pasqua, Tavola Rotonda indetta da Iosif Constantin Dragan (Roma, 10 maggio 1969). mete concrete da perseguire. Un passo in avanti sulla strada del percorso ecumenico viene individuato da Dragan nella proposta dell’unificazione della data della Pasqua. Al Nostro sembra inconcepibile che la morte e la resurrezione di Cristo continuino ad essere celebrate da ortodossi e da 40 Cfr. Paolo VI e Athenagoras I per la riconciliazione, “Azione Ecumenica Europea”, n. 180, Anno XVI, dicembre 1971, pp. 1-2. 18 cattolici in due date diverse: “che divisione più inopportuna di quella di far crocifiggere Cristo due volte a distanza di qualche tempo” 41 . A Roma nel maggio del 1968 Dragan organizza la prima tavola rotonda per la discussione di questo progetto ecumenico cui partecipano alti prelati, studiosi e rappresentanti del mondo cattolico e ortodosso 42 . Il progetto ha la benedizione di Athenagoras I, oltre che dell’Archimandrita Ieronimos, capo delle Chiesa Ortodossa della Grecia continentale. Nel 1969 si avvia la prima di una serie di incontri, tavole rotonde e simposi su questo tema, che rimarrà costante nella azione ecumenica perseguita da Dragan e dalla Fondazione da lui creata. Le tavole rotonde prevedono un’apertura e partecipazione del pubblico. In effetti, sebbene pone problemi da trattare nelle sfere dei più alti responsabili delle Chiese, al contempo la “questione pasquale” è un tema con il quale la Fondazione mira a suscitare nell’opinione pubblica “un interesse attivo per la dolorosa quanto incresciosa divisione delle due grandi Chiese – la cattolica e la ortodossa” proprio sulla festa che racchiude in sé l’essenza della missione salvifica del Cristianesimo. Come è immaginabile, la problematica è tutt’altro che semplice, entrando in gioco, tra l’altro, diverse questioni teologiche di fondo, aspetti che hanno la loro origine nei decreti sulla Pasqua del Concilio di Nicea, complicazioni dovute all’uso del calendario giuliano piuttosto che gregoriano. Non necessariamente l’individuazione 41 Iosif Constantin Dragan, Chiesa d’Europa, in AA.VV., Fondazione Europea Dragan. Inaugurazione della sede romana al Foro Traiano, op. cit., p. 27. 42 Si veda la pubblicazione AA.VV., Un concreto passo ecumenico: l’unificazione della Pasqua, Fondazione Europea Dragan, Tavola Rotonda, Roma 10 maggio 1968.
Fig. 18 – Riproduzione del messaggio di Athenagoras ad una tavola rotonda organizzata da Iosif Constantin Dragan sulla unificazione della data della Pasqua. di una data unica per la celebrazione della Pasqua significa che si deve raggiungere un’interpretazione unica e concorde del mistero pasquale. Tuttavia, Dragan è convinto che la celebrazione della Pasqua a date differenti costituisce un elemento che accentua non solo la differenza, ma anche la divisione, tra cattolici e ortodossi, i quali invece per molti secoli avevano celebrato unitariamente il mistero pasquale. Mentre la differenza di per sé non rappresenta un elemento problematico, la divisione è invece di ostacolo sulla via dell’ecumenismo e della comunione delle Chiese e dei popoli. Le tavole rotonde indette da Dragan e organizzate nelle sedi di Roma e di Atene della Fondazione Europea Dragan hanno coinvolto studiosi, teologi, autorità e rappresentanti religiosi, con riunioni riservate agli addetti ai lavori e con sessioni di discussione aperte al pubblico. I documenti sono stati presentati sia in sede cattolica, sia ortodossa e protestante e sottoposti al Segretariato per l’Unione dei Cristiani, alla Conferenza panortodossa, al Consiglio Mondiale delle Chiese e a diversi altri enti predisposti e interessati. Lo stesso Athenagoras, dal canto suo, accoglie con gioia la proposta, e ribadisce che “la celebrazione di questa Festa solenne deve essere una e comune” e formula l’augurio: “nel rivolgersi ai nostri fratelli, i venerabili capi e pastori di tutte le Chiese e confessioni cristiane, e a tutti i cristiani della terra, formuliamo Fig. 19 – Articolo de L’Osservatore Romano sull’incontro per l’unificazione della data della Pasqua. la preghiera che, in uno spirito di carità e di responsabilità, ci dedichiamo attiva- 19
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