Ottobre - Fondazione Europea Dragan
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Fig. 13 – Il Cardinale Carlo Maria Martini con Iosif Constantin<br />
<strong>Dragan</strong>.<br />
al Vaticano, per riavviare questi rapporti 33 .<br />
In questo contesto si inseriscono i contatti<br />
con il Segretario di Stato Vaticano, il Cardinale<br />
Agostino Casaroli. In quest’azione<br />
la sua preoccupazione di fondo è quella di<br />
far sì che anche nella sua terra di origine<br />
possa ritornare la piena libertà religiosa,<br />
soffocata da tempo 34 .<br />
Al contempo egli cerca a più riprese di<br />
acquistare un edificio di culto, una vera e<br />
propria chiesa, sia a Roma, sia a Milano.<br />
Nella città lombarda la proposta è<br />
avanzata al Cardinale Carlo Maria Martini.<br />
Ciò che ha in animo <strong>Dragan</strong> è vedere<br />
adibita una chiesa al culto per la comunità<br />
romena (sia ortodossa, sia cattolica),<br />
pur precisando che tali chiese devono rimanere<br />
strettamente legate alla Chiesa<br />
cattolica romana o ambrosiana.<br />
Nei progetti di <strong>Dragan</strong> la chiesa a<br />
Milano avrebbe dovuto essere legata al<br />
Centro Ecumenico SS. Vito e Casciano,<br />
33 Cfr. Iosif Constantin <strong>Dragan</strong>, Oscilantele<br />
relaţii ale României cu Vaticanul, in Despre<br />
Succes, op. cit., pp. 44-46.<br />
34 Pamfil Şeicaru, Religious Freedom in Romania,<br />
Data, Facts and Realities, <strong>Dragan</strong> <strong>Europea</strong>n<br />
Foundation, 1987.<br />
sostenuto e emanato dalla stessa<br />
<strong>Fondazione</strong> <strong>Europea</strong> <strong>Dragan</strong>.<br />
In quel periodo egli svolge anche i<br />
preparativi per la creazione dell’Associazione<br />
Biserica Română Unită<br />
(“Chiesa Romena Unita”), e contemporaneamente<br />
fa uscire il bollettino<br />
Biserica Românească (“La Chiesa<br />
romena”), pubblicato con regolarità<br />
dal 1976 al 1992.<br />
Questa rivista, a differenza di<br />
Pro Azione Cattolica Romena, viene<br />
scritta e stampata a Milano e muove<br />
da un punto di vista ortodosso in<br />
quanto si presenta come una pubblicazione<br />
di carattere religioso e<br />
culturale della Comunità ortodossa<br />
romena in Italia con lo scopo di rappresentare<br />
un punto di riferimento per gli ortodossi<br />
romeni nel Paese.<br />
Tuttavia, in essa vengono trattate tematiche<br />
legate ai problemi e alle prospettive<br />
dell’ecumenismo e del dialogo religioso, al<br />
dialogo teologico con la Chiesa cattolica,<br />
Fig. 14 – Iosif Constantin <strong>Dragan</strong> con l’Archimandrita<br />
Ieronimos in una fase del Simposio ecumenico di Atene<br />
(27 gennaio 1969).<br />
alla vita religiosa in Romania e in Italia,<br />
ai contributi della Chiesa ortodossa nella<br />
formazione della cultura romena. Notevoli<br />
sono i temi culturali trattati, oltre che<br />
di teologia e di spiritualità, con contributi,<br />
per esempio, di Vasile Alecsandri, Oli-<br />
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