Ottobre - Fondazione Europea Dragan
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Fig. 10 – Lettera del Patriarca Ecumenico di Costantinopoli,<br />
Athenagoras, a Iosif Constantin <strong>Dragan</strong> (21<br />
novembre 1968).<br />
riti possano avere l’opportunità di portare<br />
a compimento la loro formazione religiosa<br />
e di approfondire la reciproca conoscenza<br />
delle Chiese cui appartengono, “in un’atmosfera<br />
di più aperta cooperazione nella<br />
ricerca della verità unica” 29 . Naturalmente<br />
<strong>Dragan</strong> è consapevole che tale iniziativa<br />
deve comportare un esame approfondito,<br />
oltre che il benestare da parte del Vaticano<br />
e dei responsabili delle altre Chiese cui<br />
viene sottoposto il progetto. È pur vero che<br />
<strong>Dragan</strong> agisce da laico e intende diffondere<br />
lo spirito e la coscienza ecumenica tra<br />
i laici, ma al contempo è consapevole che<br />
soltanto da un clero “formato nella mentalità<br />
ecumenica” si può aspettare un’azione<br />
efficace per la riunificazione delle Chiese.<br />
Di qui il suo impegno per il progetto di<br />
una facoltà teologica ecumenica oltre al<br />
29 Ibidem.<br />
concreto sostegno per la realizzazione di<br />
seminari e corsi di teologia ecumenica in<br />
collaborazione con il Patriarcato Ecumenico<br />
di Costantinopoli.<br />
La ragione dello stretto rapporto che<br />
<strong>Dragan</strong> ha cercato e immediatamente<br />
trovato con Athenagoras risiede nel fatto<br />
che egli ha visto nel Patriarca una figura<br />
particolarmente sensibile e attiva<br />
per la promozione dell’ecumenismo, oltre<br />
che un possibile tramite tra Ortodossia e<br />
Cattolicesimo, “un personaggio veramente<br />
provvidenziale in un ‘epoca drammaticamente<br />
divisa’ e che è riuscito a creare<br />
le premesse di un dialogo di carità tra le<br />
Chiese divise da nove secoli di reciproca<br />
incomprensione” 30 .<br />
In questo contesto, <strong>Dragan</strong> prende contatti<br />
e intesse rapporti con diverse personalità<br />
impegnate nel dialogo ecumenico,<br />
tra cui il Metropolita Melitone di Calcedonia,<br />
decano del Santo Sinodo dei Metropoliti<br />
ortodossi, oltre che naturalmente con<br />
il Vaticano.<br />
Purtroppo, la scomparsa del Cardinale<br />
Agostino Bea, presidente sin dalla sua istituzione<br />
del Segretariato per l’Unione dei<br />
Cristiani, avvenuta nel 1968 31 e, pochi anni<br />
dopo, la perdita di Athenagoras (1972) co-<br />
Fig. 11 – Iosif Constantin <strong>Dragan</strong> con Dimitrios di<br />
Grecia.<br />
30 Op. cit., p. 2.<br />
31 Una grave perdita per l’ecumenismo, “Azione<br />
Ecumenica <strong>Europea</strong>”, novembre 1968, p. 5.<br />
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