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Ottobre - Fondazione Europea Dragan

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diventerà mai una realtà se viene sostenuto<br />

soltanto dal clero, mentre noi laici non<br />

agiamo in maniera decisiva.”<br />

Dal canto suo, come intende agire <strong>Dragan</strong><br />

in quest’ambito? Il suo programma,<br />

delineato già nella fase di progettazione<br />

della <strong>Fondazione</strong> <strong>Europea</strong> <strong>Dragan</strong>, si sviluppa<br />

attraverso una serie di iniziative<br />

concrete, che coinvolgono i cittadini, e fa<br />

uso di conferenze, convegni, pubblicazioni,<br />

incontri, dibattiti, funzioni in comune nonché,<br />

aggiunge <strong>Dragan</strong>, visite e ospitalità<br />

in modo che chiunque, venendo per esempio<br />

a Roma, “non si senta forestiero nella<br />

Chiesa di qualcuno, ma fratello in Chiesa<br />

propria” 23 . Nel corso della storia europea, il<br />

Cristianesimo ha svolto un ruolo “catalizzatore,<br />

polarizzatore delle coscienze europee”.<br />

E oggi, continua <strong>Dragan</strong>: “Per avere<br />

un’Europa forte e unita spiritualmente,<br />

abbiamo bisogno di una Chiesa unita e forte,<br />

quale elemento di coesione”.<br />

A tale proposito, egli svolge come esempio<br />

un riferimento alle vicende polacche,<br />

secondo cui la Polonia ci può indicare e insegnare<br />

che “nonostante decenni di comunismo,<br />

l’elemento più solido, più duraturo,<br />

la cultura più resistente a tutte le trasformazioni<br />

ed epurazioni è quella data dalla<br />

Chiesa” 24 .<br />

4. Lo speciale rapporto con il Patriarcato<br />

Ecumenico di Costantinopoli. I contatti<br />

con il Vaticano. Altre iniziative per i rapporti<br />

tra ortodossi e cattolici e lo sviluppo<br />

dell’ecumenismo<br />

Nel corso del 1968, Iosif Constantin<br />

<strong>Dragan</strong> avvia i rapporti con il Patriarca<br />

di Costantinopoli, Athenagoras I 25 , con il<br />

quale instaura subito un’intesa e una “co-<br />

23 Ibidem.<br />

24 Op. cit., p. 35.<br />

25 Si veda Valeria Martano, Athenagoras, il patriarca<br />

(1886-1972). Un cristiano fra crisi della<br />

coabitazione e utopia ecumenica, Bologna, il<br />

12<br />

munione di vedute sui problemi inerenti<br />

alla riunificazione cristiana” 26 . <strong>Dragan</strong> ha<br />

modo di esporre, nel corso di diversi collo-<br />

qui a Istanbul con Athenagoras – colloqui<br />

che sono oggetto di puntuale documentazione<br />

del periodico Azione Ecumenica <strong>Europea</strong><br />

– alcuni suoi progetti che suscitano<br />

vivo interesse da parte del Patriarca ecumenico.<br />

Un primo progetto è quello di creare un<br />

seminario ecumenico a livello di preparazione<br />

secondaria per la formazione del clero,<br />

destinato alla minoranza romena dello<br />

spazio balcanico, allora priva di una sufficiente<br />

assistenza religiosa27 .<br />

Un secondo progetto, che sta molto a<br />

cuore a <strong>Dragan</strong>, e che viene definito come<br />

una “iniziativa di fondamentale importanza<br />

per una tabella di marcia ecumenica” 28 Fig. 9 – Iosif Constantin <strong>Dragan</strong> e il Patriarca Ecumenico<br />

di Costantinopoli, Athenagoras I.<br />

,<br />

e che discute personalmente con il Patriarca<br />

Athenagoras, è quello dell’istituzione di<br />

facoltà teologiche ecumeniche ove studenti<br />

cattolici, ortodossi, anglicani e di altri<br />

Mulino, 1996, irrinunciabile testo di riferimento<br />

sulla figura di Athenagoras.<br />

26 Si veda l’editoriale A colloquio con il Patriarca<br />

Atenagora, “Azione Ecumenica <strong>Europea</strong>”,<br />

anno XIV, n. 146, novembre 1968, p. 1 seg.<br />

27 Ibidem.<br />

28 Ibidem.

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