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2006 - 03 - Ex Allievi di Padre Arturo D'Onofrio

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sione e co-morte della Madre hanno cooperato<br />

alla nostra salvezza: ci ha co-redenti.<br />

Questa efficacia redentrice <strong>di</strong> Maria<br />

ha valore:<br />

a) unicamente per <strong>di</strong>vino beneplacito,<br />

b) procede dalla sovrabbondanza dei<br />

meriti <strong>di</strong> Cristo,<br />

e) è basata sulla me<strong>di</strong>azione del suo<br />

amato figlio, in modo tale che la me<strong>di</strong>azione<br />

<strong>di</strong> Maria ha valore unicamente<br />

per l'effusione della grazia capitale<br />

<strong>di</strong> Cristo, suo Divin Figlio, su <strong>di</strong> Lei come<br />

Madre <strong>di</strong> Cristo Capo.<br />

In tal senso e sotto <strong>di</strong> Lui Maria coopera<br />

alla nostra redenzione.<br />

Contrariamente a quanto possano<br />

pensare i nostri fratelli protestanti la collaborazione<br />

<strong>di</strong> Maria nella redenzione,<br />

non solo non toglie nulla, ne si sostituisce<br />

a quella <strong>di</strong> Cristo, ma essa <strong>di</strong>pende<br />

totalmente e trae il suo valore salvifico<br />

unicamente dalla me<strong>di</strong>azione <strong>di</strong> Cristo, in<br />

modo tale che non viene a togliere, ne<br />

ad aggiungere nulla all'efficacia unica ed<br />

assoluta della me<strong>di</strong>azione <strong>di</strong> Cristo per la<br />

salvezza dell'umanità. Gesù insegnò nel<br />

Vangelo (Gv. 15, 5): "Senza <strong>di</strong> me non<br />

potete far nulla".<br />

Maria non potrebbe da sola operare<br />

alcunché <strong>di</strong> valido per la nostra eterna<br />

salvezza, ma essendo la Madre <strong>di</strong> Gesù,<br />

a Lui intimamente e strettamente unita<br />

in virtù della sua maternità <strong>di</strong>vina, Maria,<br />

riversa sui suoi devoti l'abbondanza <strong>di</strong><br />

grazia <strong>di</strong> cui è stata arricchita dal Figlio.<br />

In tal senso la rende co-salvatrice.<br />

Paolo VI nel suo <strong>di</strong>scorso su Maria,<br />

madre della Chiesa affermò molto autorevolmente<br />

che Maria è "relativa a Dio e<br />

a Cristo".<br />

Maria è tutta orientata a Dio, è trasformata<br />

in Dio, e ripiena del suo Spirito,<br />

come afferma anche S. Luigi M. Grignon<br />

<strong>di</strong> Montfort: "Non è più Maria a vivere,<br />

soltanto il Cristo, soltanto Dio vive<br />

in Lei. E' talmente trasformata in Dio da<br />

superare S. Paolo e gli altri santi, più <strong>di</strong><br />

quanto il ciclo sovrasti la terra.<br />

Maria è tutta orientata a Dio. Non può<br />

dunque fermare a sé i cristiani, al contrario<br />

li proietta in Dio;anzi più una per-<br />

sona entra in rapporto con Maria, più<br />

Maria la unisce intimamente a Dio"<br />

(Trattato della vera devozione).<br />

Il mariologo Marcelliano Liamera fa<br />

osservare molto acutamente, sulla scorta<br />

del teologo E. Tommaso: "Come il sacerdote<br />

della Nuova Alleanza è me<strong>di</strong>atore<br />

tra Dio e gli uomini in virtù della sua<br />

or<strong>di</strong>nazione, in quanto ministro dell'Unico<br />

e vero Me<strong>di</strong>atore, amministrando in<br />

suo nome i sacramenti, che santificano,<br />

così a "fortiori" possiamo <strong>di</strong>re che Maria<br />

in forza della sua intima unione col Figlio,<br />

compie, in linea subor<strong>di</strong>nata, ma in<br />

modo più sublime ed efficace <strong>di</strong> qualsiasi<br />

redento, la sua missione <strong>di</strong> cooperazione<br />

e me<strong>di</strong>atrice <strong>di</strong> grazia".<br />

L'unione materna <strong>di</strong> Maria con il Figlio<br />

infatti comporta:<br />

a) che la Vergine si offre con cuore<br />

materno al Figlio Divino, che accetta e<br />

si impossessa interamente <strong>di</strong> Lei.<br />

b) il Figlio si concede a Maria con una<br />

devozione filiale. Lei se ne impossessa<br />

con un possesso materno.<br />

e) La Vergine dona al Figlio tutto quello<br />

che una mamma dona al figlio, per<br />

essere vero uomo: questa intima unione<br />

materna arricchisce Maria anche<br />

della grazia che proviene dalla unione<br />

ipostatica del Figlio, in quanto<br />

uomo, con la <strong>di</strong>vinità, per quanto è<br />

possibile ad una creatura.<br />

La Madonna è pertanto vicina ai suoi<br />

figli, ci conosce, ci ama, interviene come<br />

madre e regina in nostro favore, ci libera<br />

dai pericoli. Ci accompagna lungo il<br />

nostro pellegrinaggio terreno, ma soprattutto<br />

è impegnata a formare in ciascuno<br />

<strong>di</strong> noi l'immagine del suo amato<br />

Figlio, facendoci crescere nella grazia e<br />

nelle virtù proprie del cristiano.<br />

Ci ama come vera mamma e più <strong>di</strong> una<br />

mamma Lei conosce la nostra storia,<br />

le nostre necessità, i nostri pericoli, e le<br />

grazie <strong>di</strong> cui abbiamo bisogno. In Lei<br />

dobbiamo confidare più che un figlio si<br />

affida e confida nella sua mamma. Noi<br />

siamo le membra del Figlio, ci ama come<br />

ama il Figlio suo <strong>di</strong>letto, perché ci vede e<br />

ci riconosce in Lui e per Lui ci ama e si<br />

pro<strong>di</strong>ga per ciascuno <strong>di</strong> noi.<br />

“La<br />

Madonna<br />

è<br />

pertanto<br />

vicina ai<br />

suoi<br />

figli, ci<br />

conosce,<br />

ci ama,<br />

interviene<br />

come<br />

madre e<br />

regina in<br />

nostro<br />

favore,<br />

ci libera<br />

dai<br />

pericoli.”<br />

redenzione - 21

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