2006 - 03 - Ex Allievi di Padre Arturo D'Onofrio

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Maria è tutta orientata a Dio, è trasformata in Dio, e ripiena del suo Spirito, Uno solo è il nostro Mediatore secondo le parole dell'Apostolo: "Non vi è che un solo Dio, Uno solo è anche il Mediatore tra Dio e gli uomini, l'Uomo Cristo Gesù, che per tutti ha dato se stesso quale riscatto". La funzione materna di Maria verso gli uomini in nessun momento oscura o diminuisce questa unica mediazione di Cristo, ma ne mostra l'efficacia. Poiché ogni salutare influsso della Beata Vergine verso gli uomini non nasce da una necessità, ma dal beneplacito di Dio e sgorga dalla sovrabbondanza dei meriti di Cristo, si fonda sulla mediazione di Lui da essa assolutamente dipende e attinge tutta la sua efficacia; non impedisce minimamente l'immediato contatto dei credenti con Cristo, anzi lo facilita. [L.G. 60] II Concilio afferma categoricamente la unicità della mediazione di Cristo "tra Dio e gli uomini". Egli è l'unico Salvatore e Redentore dell'umanità peccatrice, come insegna chiaramente San Paolo nella lettera a Timoteo. La mediazione di Cristo è unica, perché non se ne può avere un'altra come quella; per poterla avere dovrebbe esserci un altro Uomo- Dio, Redentore del mondo. LA FUNZIONE MATERNA DI MARIA VERSO GLI UOMINI dal libro di Padre Arturo D’Onofrio “In Cammino con Maria” Maria non è ne Dio, ne redentrice, ma è per grazia divina e per divina elezione collaboratrice di Cristo, per la sua dignità di Madre, nell'opera della redenzione. Gesù, unico mediatore, nella sua unica e per la sua unica mediazione volle, concesse ed ottenne la collaborazione di sua Madre, in modo tale che quella di Maria non è un'altra mediazione, ma soltanto una cooperazione all'opera redentrice di Cristo. La Chiesa insegna la verità divina contenuta nella Scrittura. Essa intende affermare quanto proclama Pietro dinanzi al Sinedrio: "In nessun altro c'è salvezza, perché non c'è sotto il ciclo alcun nome dato agli uomini, dal quale possiamo aspettarci d'essere salvati" (Atti 4, 14). Gesù è l'unico, insostituibile Salvatore della umanità. Così piacque al Padre per attuare il suo disegno di amore nella salvezza dell'uomo peccatore. Il Concilio afferma ed insegna solennemente ed inequivocabilmente questa dottrina. Questa però non esclude la collaborazione e l'efficacia di Maria nell' Opera della Redenzione. Sul Calvario la passione e morte di Cristo hanno operato la nostra redenzione, mentre la compas-
sione e co-morte della Madre hanno cooperato alla nostra salvezza: ci ha co-redenti. Questa efficacia redentrice di Maria ha valore: a) unicamente per divino beneplacito, b) procede dalla sovrabbondanza dei meriti di Cristo, e) è basata sulla mediazione del suo amato figlio, in modo tale che la mediazione di Maria ha valore unicamente per l'effusione della grazia capitale di Cristo, suo Divin Figlio, su di Lei come Madre di Cristo Capo. In tal senso e sotto di Lui Maria coopera alla nostra redenzione. Contrariamente a quanto possano pensare i nostri fratelli protestanti la collaborazione di Maria nella redenzione, non solo non toglie nulla, ne si sostituisce a quella di Cristo, ma essa dipende totalmente e trae il suo valore salvifico unicamente dalla mediazione di Cristo, in modo tale che non viene a togliere, ne ad aggiungere nulla all'efficacia unica ed assoluta della mediazione di Cristo per la salvezza dell'umanità. Gesù insegnò nel Vangelo (Gv. 15, 5): "Senza di me non potete far nulla". Maria non potrebbe da sola operare alcunché di valido per la nostra eterna salvezza, ma essendo la Madre di Gesù, a Lui intimamente e strettamente unita in virtù della sua maternità divina, Maria, riversa sui suoi devoti l'abbondanza di grazia di cui è stata arricchita dal Figlio. In tal senso la rende co-salvatrice. Paolo VI nel suo discorso su Maria, madre della Chiesa affermò molto autorevolmente che Maria è "relativa a Dio e a Cristo". Maria è tutta orientata a Dio, è trasformata in Dio, e ripiena del suo Spirito, come afferma anche S. Luigi M. Grignon di Montfort: "Non è più Maria a vivere, soltanto il Cristo, soltanto Dio vive in Lei. E' talmente trasformata in Dio da superare S. Paolo e gli altri santi, più di quanto il ciclo sovrasti la terra. Maria è tutta orientata a Dio. Non può dunque fermare a sé i cristiani, al contrario li proietta in Dio;anzi più una per- sona entra in rapporto con Maria, più Maria la unisce intimamente a Dio" (Trattato della vera devozione). Il mariologo Marcelliano Liamera fa osservare molto acutamente, sulla scorta del teologo E. Tommaso: "Come il sacerdote della Nuova Alleanza è mediatore tra Dio e gli uomini in virtù della sua ordinazione, in quanto ministro dell'Unico e vero Mediatore, amministrando in suo nome i sacramenti, che santificano, così a "fortiori" possiamo dire che Maria in forza della sua intima unione col Figlio, compie, in linea subordinata, ma in modo più sublime ed efficace di qualsiasi redento, la sua missione di cooperazione e mediatrice di grazia". L'unione materna di Maria con il Figlio infatti comporta: a) che la Vergine si offre con cuore materno al Figlio Divino, che accetta e si impossessa interamente di Lei. b) il Figlio si concede a Maria con una devozione filiale. Lei se ne impossessa con un possesso materno. e) La Vergine dona al Figlio tutto quello che una mamma dona al figlio, per essere vero uomo: questa intima unione materna arricchisce Maria anche della grazia che proviene dalla unione ipostatica del Figlio, in quanto uomo, con la divinità, per quanto è possibile ad una creatura. La Madonna è pertanto vicina ai suoi figli, ci conosce, ci ama, interviene come madre e regina in nostro favore, ci libera dai pericoli. Ci accompagna lungo il nostro pellegrinaggio terreno, ma soprattutto è impegnata a formare in ciascuno di noi l'immagine del suo amato Figlio, facendoci crescere nella grazia e nelle virtù proprie del cristiano. Ci ama come vera mamma e più di una mamma Lei conosce la nostra storia, le nostre necessità, i nostri pericoli, e le grazie di cui abbiamo bisogno. In Lei dobbiamo confidare più che un figlio si affida e confida nella sua mamma. Noi siamo le membra del Figlio, ci ama come ama il Figlio suo diletto, perché ci vede e ci riconosce in Lui e per Lui ci ama e si prodiga per ciascuno di noi. “La Madonna è pertanto vicina ai suoi figli, ci conosce, ci ama, interviene come madre e regina in nostro favore, ci libera dai pericoli.” redenzione - 21
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