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Immersioni<br />
Isola<br />
Acqua limpidissima, falesie<br />
precipiti che si tuffano<br />
in un mare blu cobalto,<br />
grotte sommerse e secche<br />
sperdute popolate da un<br />
numero straordinario di pesci,<br />
crostacei, molluschi ed organismi<br />
sessili. Per i Fenici fu<br />
Enosim, per i Greci Hieracon,<br />
per i Romani Accipitrum<br />
Insula. Per il popolo degli<br />
appassionati di immersione<br />
subacquea, l’isola di S. Pietro è<br />
semplicemente un sogno ad<br />
occhi aperti.<br />
Solo recentemente “scoperte”<br />
dal turismo subacqueo, le<br />
acque che circondano l’isola<br />
più occidentale d’Italia contano<br />
più di trenta siti di immersione<br />
in ambienti estremamente vari,<br />
tutte in grado di offrire motivi<br />
di interesse sempre diversi.<br />
Guidati da Ornella Girosi<br />
dell’Isla Diving Center di<br />
Carloforte, che ringraziamo per<br />
la preziosa collaborazione,<br />
abbiamo visitato sei punti di<br />
immersione fra i più interessanti<br />
offerti da questo tratto di<br />
mare.<br />
1 - Punta delle Oche di fuori<br />
Sulla costa settentrionale dell’isola<br />
di S. Pietro, le falesie di<br />
vulcaniti sono scavate da piccoli<br />
fiordi le cui pareti cadono<br />
verticali fino a 15 metri di<br />
profondità, mentre le punte<br />
proseguondo sotto il livello del<br />
mare creano ampi tavolati e<br />
dorsali e disegnano un paesaggio<br />
subacqueo molto movimen-<br />
54<br />
tato. Il punto di immersione<br />
proposto si trova in corrispondenza<br />
della Punta delle Oche,<br />
scura e molto frastagliata. Ci si<br />
àncora ad un centinaio di metri<br />
dalla costa su un fondale di 17<br />
metri, in prossimità della dorsale<br />
che è la naturale prosecuzione<br />
della punta. Scesi sul<br />
fondo si inizia l’immersione<br />
controcorrente per non avere<br />
difficoltà nel ritornare all’ancora.<br />
Sia verso est sia verso ovest<br />
il fondale è molto interessante<br />
con tavolati rocciosi fessurati e<br />
spaccati e grossi massi. Si<br />
incontrano bellissimi spirografi,<br />
alcuni dei quali alti più di 50<br />
centimetri, ottimi soggetti per<br />
eventuali riprese. Si arriva<br />
quindi ad una pettata che cade<br />
fino ai 39 metri con spacche e<br />
profonde fessurazioni, su una<br />
Testo e foto di Giampiero Dore<br />
di San Pietro<br />
Nelle acque dell’isola di S. Pietro è ancora possibile incontrare il<br />
Tritone, un grosso mollusco divenuto quasi introvabile a profondità<br />
consentite dall’immersione sportiva.<br />
interessante franata. In alcune<br />
giornate il pesce è poco numeroso<br />
e, ad esclusione di banchi<br />
di salpe, occhiate e degli onnipresenti<br />
tordi, non si riesce a<br />
vedere altro. Nei giorni “giusti”<br />
invece sono numerosi i saraghi,<br />
le tanute e piccole orate. Fuori<br />
dalla punta sono molto spesso<br />
presenti i lucci mediterranei (<br />
Sphiraena sphiraena ), occhio<br />
quindi alla superficie !<br />
Nella pagina a fianco.<br />
I nudibranchi, numerosi e coloratissimi,<br />
rappresentano un ottimo<br />
soggetto per la macrofotografia.