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in sovraccoperta: Elaborazione della Gioconda di ... - Giano Bifronte

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Alzandosi <strong>in</strong> pie<strong>di</strong> a fatica, richiamò alla mente i tre fratelli assass<strong>in</strong>ati. Pensò alle generazioni<br />

venute prima <strong>di</strong> loro, alla missione affidata a tutt'e quattro.<br />

"Un'<strong>in</strong><strong>in</strong>terrotta catena <strong>di</strong> conoscenze."<br />

E all'improvviso, adesso, nonostante tutte le precauzioni e le misure <strong>di</strong> sicurezza, Jacques<br />

Saunière era il solo legame rimasto, l'unico guar<strong>di</strong>ano <strong>di</strong> uno dei più terribili segreti mai esistiti.<br />

Rabbrividendo, si rizzò <strong>in</strong> pie<strong>di</strong>.<br />

"Devo trovare un modo..."<br />

Era <strong>in</strong>trappolato all'<strong>in</strong>terno <strong>della</strong> Grande Galleria ed esisteva solo una persona al mondo a cui<br />

passare la fiaccola. Saunière guardò le pareti <strong>della</strong> sua ricchissima prigione. La collezione dei più<br />

famosi <strong>di</strong>p<strong>in</strong>ti del mondo pareva sorridergli come un gruppo <strong>di</strong> vecchi amici.<br />

Str<strong>in</strong>gendo i denti per il dolore, fece appello a tutte le sue forze e capacità. Sapeva che il<br />

compito <strong>di</strong>sperato che lo attendeva avrebbe richiesto f<strong>in</strong>o all'ultimo istante <strong>di</strong> quel poco <strong>di</strong> vita<br />

che ancora gli rimaneva.<br />

1<br />

Robert Langdon riprese coscienza lentamente. Un telefono squillava nell'oscurità, uno<br />

scampanellio acuto. Un suono che non gli era familiare. Cercò a tastoni la lampada sul comod<strong>in</strong>o e<br />

la accese. Sollevando le palpebre ancora gonfie per il sonno, si guardò attorno e scorse una ricca<br />

camera da letto <strong>in</strong> stile, con mobili Luigi XVI, pareti affrescate e un colossale letto <strong>in</strong> mogano col<br />

baldacch<strong>in</strong>o.<br />

"Dove <strong>di</strong>avolo sono f<strong>in</strong>ito?"<br />

L'accappatoio <strong>in</strong> tessuto jacquard appeso a una delle colon<br />

ne portava lo stemma HOTEL RITZ PARIS.<br />

Pian piano, la nebbia com<strong>in</strong>ciò ad allontanarsi dal suo cervello. Langdon sollevò il ricevitore.<br />

«Pronto?»<br />

«Monsieur Langdon?» chiese un uomo. «Spero <strong>di</strong> non averla svegliata.»<br />

Con la mente ancora confusa dal sonno, Langdon lanciò un'occhiata alla sveglia sul comod<strong>in</strong>o.<br />

Mezzanotte e trentadue. Si era addormentato meno <strong>di</strong> un'ora prima, ma si sentiva come un'anima<br />

ritornata dal regno dei morti.<br />

«Qui è la port<strong>in</strong>eria, Monsieur. Mi scusi il <strong>di</strong>sturbo, c'è una persona che chiede <strong>di</strong> lei. Insiste che<br />

è urgente.»<br />

Langdon faticava ancora a connettere. "Una persona?" Lesse oziosamente la scritta su un<br />

cartonc<strong>in</strong>o posato sul comod<strong>in</strong>o.<br />

L'UNIVERSITÀ AMERICANA DI PARIGI<br />

È LIETA DI PRESENTARE UNA SERATA CON<br />

ROBERT LANGDON<br />

PROFESSORE DI SIMBOLOGIA RELIGIOSA, HARVARD UNIVERSITY<br />

Langdon gemette tra sé. La sua conferenza – una proiezione <strong>di</strong> <strong>di</strong>apositive sulla simbologia pagana<br />

nascosta nelle pietre <strong>della</strong> Cattedrale <strong>di</strong> Chartres – doveva avere arruffato il pelo a qualche<br />

ascoltatore fondamentalista. Probabilmente uno stu<strong>di</strong>oso <strong>di</strong> religioni l'aveva seguito f<strong>in</strong>o<br />

all'albergo per <strong>in</strong>sultarlo.<br />

«Mi <strong>di</strong>spiace» <strong>di</strong>sse Langdon «ma sono stanco e...»<br />

«Mais, monsieur» <strong>in</strong>sistette il portiere abbassando il tono <strong>di</strong> voce e sussurrando <strong>in</strong> fretta: «Il suo<br />

visitatore è una persona importante».

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