ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio
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Il cuore della montagna<br />
Nei due volumi precedenti – Fiori e erbe in Valtellina e Valchiavenna<br />
e Alberi, funghi e frutti in Valtellina e Valchiavenna – abbiamo descritto<br />
il manto <strong>di</strong> verde e <strong>di</strong> colori che dona suggestione e bellezza alle<br />
nostre montagne, al paesaggio che fa da cornice alla nostra vita. Ora<br />
è giusto andare in profon<strong>di</strong>tà, cercare l’essenza, l’origine <strong>di</strong> questo<br />
habitat del tutto particolare, specifico delle nostre Valli.<br />
La geologia, la geomorfologia e la mineralogia, qui affidate alla precisa<br />
indagine <strong>di</strong> Francesco Bedogné, stu<strong>di</strong>ano e illustrano la storia e<br />
l’evoluzione della superficie terrestre e la struttura delle rocce, quin<strong>di</strong><br />
concorrono a <strong>di</strong>segnare il ritratto inconfon<strong>di</strong>bile <strong>di</strong> un determinato territorio,<br />
delle sue origini, della sua più antica formazione.<br />
Una conoscenza filtrata da una scansione non misurabile in assoluto<br />
con i parametri umani e che si chiama tempo. Dalle prime Ere geologiche<br />
alla nostra realtà.<br />
Attraverso questa ricerca, la montagna non appare soltanto come<br />
un’espressione <strong>di</strong> bellezza, ma acquista un significato più profondo,<br />
importante, nell’incommensurabile mistero, nella grandezza della<br />
Creazione.<br />
Si arriva, così, al cuore della montagna stessa, e si intendono i suoi<br />
tanti «perché»: si capisce meglio la ragione per cui certe piante vivono<br />
in un determinato territorio, mentre altre non riescono a colonizzarlo,<br />
e così via. È come leggere una pagina nuova, come entrare in una<br />
<strong>di</strong>mensione sconosciuta. Ogni sasso, ogni scheggia <strong>di</strong> roccia, acquistano<br />
una loro identità, una fisionomia ben riconoscibile.<br />
Questo inten<strong>di</strong>amo parlando del cuore della montagna, ma non si deve<br />
<strong>di</strong>menticare che essa è anche fatta <strong>di</strong> voci, movimento, colori e da un<br />
mosaico <strong>di</strong> «presenze»: dagli insetti ai gran<strong>di</strong> mammiferi, che fra boschi<br />
e prati, morene e nevai, ghiacciai e ghiaioni, trascorrono l’arco delle<br />
loro piccole vite in armonia con le altre espressioni della Natura.<br />
Sono molte le specie animali, descritte da Adriano Turcatti, che popolano<br />
i versanti delle nostre Valli e ognuna <strong>di</strong> esse meriterebbe una lunga<br />
<strong>di</strong>ssertazione. Anche in questo volume, noi ci limitiamo a segnare una<br />
traccia, una sorta <strong>di</strong> sentiero che ogni Lettore potrà percorrere con<br />
passo <strong>di</strong>fferente: adagio, adagio, con sottile curiosità, oppure con passo<br />
spe<strong>di</strong>to per arrivare in fretta a scoprire altre bellezze, altre sensazioni,<br />
altri motivi <strong>di</strong> fascino e riflessione.<br />
Il cuore della montagna è tutto questo.<br />
GIGLIOLA MAGRINI