ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio
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«Esiste un'emozione più grande<br />
dell'uccidere: quella <strong>di</strong> lasciar<br />
vivere».<br />
Jacques Annaud<br />
Specie estinte<br />
Molte specie <strong>di</strong> esseri viventi sono scomparse dalla faccia della terra, annientate<br />
dal <strong>di</strong>namismo degli ecosistemi; e questo processo ha richiesto tempi tanto<br />
lunghi da essere considerato naturale. L’uomo da circa un secolo ha talmente<br />
inciso sull’ambiente che lo circonda da provocare un’accelerazione violenta<br />
nelle fluttuazioni e nei cambiamenti <strong>di</strong> animali e piante. Il risultato negativo è<br />
che ogni anno sono decine le specie che vengono cancellate dalla terra e questo<br />
è per sempre, essendo impossibile ricostruire una specie estinta. Il fenomeno<br />
dell’estinzione per effetto della presenza dell’uomo dà le prime avvisaglie<br />
con l’abbandono <strong>di</strong> determinate zone da parte degli animali. Nella nostra Valle<br />
l’ultimo animale che ci ha lasciato (20-30 anni fa) è la lontra, intelligente<br />
mustelide che vive in tane scavate nelle rive dei fiumi e torrenti nutrendosi <strong>di</strong><br />
pesci, gamberi, rane. A mano a mano che gli alberi dei boschetti a filo d'acqua<br />
venivano abbattuti, le rive sconvolte dai cavatori <strong>di</strong> ghiaia, l’attività <strong>di</strong> cacciatori<br />
e pescatori si faceva più intensa il più grosso mustelide d’Italia cominciò<br />
a <strong>di</strong>minuire <strong>di</strong> numero fino a scomparire perché la sua casa era stata prima invasa<br />
e poi fatta sparire letteralmente da sotto i pie<strong>di</strong>.<br />
Nel 1902 sul monte Zan<strong>di</strong>la (Bormio) venne ucciso l’ultimo orso della Valtellina<br />
e si concluse così un lungo periodo <strong>di</strong> sterminio praticato con tutti i mezzi possibili,<br />
lacci, tagliole, fucili sempre più potenti e precisi. L’uccisione del plantigrado<br />
era considerata un atto eroico e quin<strong>di</strong> da premiare con una somma <strong>di</strong> denaro<br />
rilevante: 30 fiorini. Pur essendo la sua <strong>di</strong>eta prevalentemente vegetariana (erbe,<br />
germogli, mirtilli, lamponi, bacche) ogni tanto l’animale faceva vittime tra il bestiame<br />
minuto (pecore, capre), non trovando abbastanza cibo in un ambiente che<br />
<strong>di</strong>ventava sempre più faunisticamente carente sia per l’eccessiva antropizzazione<br />
che per l’eliminazione <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> animali selvatici quali camosci, caprioli, stambecchi.<br />
Nessuna cronaca invece riferisce esattamente sulla scomparsa della lince,<br />
del gatto selvatico, del lupo e dell’avvoltoio degli agnelli; ma si presume che<br />
sia avvenuta durante il secolo scorso. Alla lince si attribuivano le più svariate<br />
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