ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio

Giovane in volo: A sinistra, in alto: adulto che
si nutre di un camoscio (mese di gennaio). In
basso: piccolo nel nido.
mente in giornate di vento, a gennaio e febbraio, nei pressi del nido: voli che
esprimono l’intensa gioia di vivere e di volare del rapace.
Indimenticabile è un altro aspetto della parata: maschio e femmina volano a
notevole velocità uno sopra l’altro per un certo tempo quando improvvisamente
quello che sta sotto si capovolge allungando le zampe, l’altro afferra gli artigli
del compagno e il volo prosegue in questa posizione «a specchio» per qualche
istante per riprendere poi la posizione normale.
Le due uova, che non sempre purtroppo schiudono, vengono deposte già in
marzo e la femmina cova pazientemente, e quasi esclusivamente, da sola per
ben 43 giorni, mentre il maschio interviene per brevi periodi per consentire alla
compagna di cibarsi con prede da lui stesso catturate e deposte in una abituale
e a loro nota mangiatoia.
Solo nel 20 per cento dei casi gli aquilotti sopravvivono entrambi, altrimenti
uno solo. A fine giugno i «piccoli» sono quasi delle dimensioni degli adulti, scrutano
il cielo per scorgere l’arrivo dei genitori, sbattono le ali per rinforzare i muscoli,
sonnecchiano, fanno quattro passi sui rami secchi del nido che assomiglia
sempre di più al tavolo di un macellaio tanto è ingombro di resti di prede;
ogni tanto guardano giù nel baratro dall’alta parete rocciosa; saranno preoccupati?
È lì che fra un mese dovranno tuffarsi e incominciare a vivere anche loro
tra mille insidie.
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