04.04.2013 Views

ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio

ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio

ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

«Illumina il grigio dell’inverno e<br />

sembra un piccolo cuore che chiede<br />

tenerezza».<br />

Anne Brunsigen<br />

I rapporti con l’uomo<br />

La deliziosa livrea del pettirosso, la sua<br />

grazia, la sua vivacità lo fanno<br />

identificare come un uccello gentile e<br />

mite; invece, ha un carattere molto<br />

deciso e combattivo, audace e pronto a<br />

<strong>di</strong>fendere a oltranza il proprio<br />

territorio. Il pettirosso, fra novembre e<br />

<strong>di</strong>cembre arriva nelle nostre città, dopo<br />

aver passato i mesi cal<strong>di</strong> nel nord<br />

dell’Europa e si inse<strong>di</strong>a anche nei<br />

piccoli giar<strong>di</strong>ni, nelle ridotte macchie<br />

ver<strong>di</strong> tra il labirinto dei palazzi. Non<br />

sopporta la presenza <strong>di</strong> altri uccelli e<br />

tollera soltanto merli e piccioni. Si<br />

nutre <strong>di</strong> semi, <strong>di</strong> insetti e lombrichi,<br />

contribuendo a liberare le piante da<br />

eventuali parassiti. Non <strong>di</strong>sdegna <strong>di</strong><br />

becchettare qualche pezzettino <strong>di</strong> mela<br />

e ama in modo particolare le fragole e i<br />

mirtilli. Inutile sperare che l’uomo<br />

riesca a stabilire un vero rapporto con<br />

questo grazioso volatile, ma è indubbio<br />

che a lungo andare si stabilisce fra i<br />

due un sottile legame cui non è<br />

estranea l’antica credenza che<br />

attribuisce al pettirosso il valore<br />

scaramantico <strong>di</strong> «portafortuna».<br />

Il pettirosso, macchia <strong>di</strong> colore fra i rami<br />

(Erithacus rubecula)<br />

Chi non conosce questo piccolo uccello così confidente e fiducioso nei nostri<br />

riguar<strong>di</strong>? Durante una passeggiata nel bosco lo ve<strong>di</strong>amo sbucare improvvisamente<br />

da un cespuglio, osservarci con fare circospetto effettuando innumerevoli<br />

inchini ed emettendo dei brevi suoni tra l’interrogativo e la stizza.<br />

In inverno eccolo comparire improvvisamente sul davanzale della finestra,<br />

batuffolo rosso portato dal turbinio della neve, inchinarsi nervosamente, abbassare<br />

le ali, spalancare i gran<strong>di</strong> occhi neri;... forse per chiedere qualche briciola<br />

per sopravvivere. Sarebbe la giusta ricompensa per il suo sottile, piacevolissimo<br />

canto che si può sentire incessantemente in autunno e in primavera<br />

già dagli inizi <strong>di</strong> marzo. La sera è sempre l’ultimo uccello a «coricarsi» e lo<br />

fa quando ormai è già notte; il mattino è tra i primi a iniziare la giornata, sia che<br />

piova o che nevichi <strong>di</strong>mostrando così un impagabile ottimismo. Il pettirosso,<br />

come del resto tutti gli uccelli, vuole adoperare gioiosamente e proficuamente<br />

tutto il tempo che gli è concesso: il giorno non è mai troppo lungo per questa<br />

simpatica creatura. È un solitario per eccellenza e gli in<strong>di</strong>vidui tendono a<br />

<strong>di</strong>stribuirsi su tutto il territorio a <strong>di</strong>sposizione così che ogni boschetto, ogni<br />

giar<strong>di</strong>no, ospita un solo pettirosso che impe<strong>di</strong>rà al consimile <strong>di</strong> intromettersi.<br />

All’inizio della primavera si forma la coppia che stabilisce e <strong>di</strong>fende il proprio<br />

luogo <strong>di</strong> ni<strong>di</strong>ficazione.<br />

La costruzione del nido invece comincia un po’ più tar<strong>di</strong> (fine aprile); ed è una<br />

giusta precauzione contro tar<strong>di</strong>ve nevicate che lo sommergerebbero essendo<br />

costruito per terra su una scarpata, un muro, un pen<strong>di</strong>o.<br />

I piccoli non hanno la piacevole macchia rosso-arancione sul petto, sono <strong>di</strong><br />

colore grigio scuro e, data l’ubicazione del nido, sono esposti a numerosi predatori<br />

quali la donnola, la faina, la serpe, il tasso, la volpe, l’averla e persino il<br />

riccio. Dopo circa due settimane escono dal nido svolazzando sui rami e mettendosi<br />

così un po’ più al riparo: un certo numero <strong>di</strong> pettirossi, evitati i numerosi<br />

pericoli, riuscirà a vivere circa un<strong>di</strong>ci anni.<br />

56

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!