ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio

costituito da lepri, arvicole, uccelli. I piccoli stanno tranquilli nel nido per 5
settimane riscaldati e sorvegliati dalla madre; poi escono sul terrazzo esterno
a sgranchirsi e a prendere il sole poco prima del tramonto; ed è in questo
momento che si possono osservare, fotografare e assistere a scene gustose.
Può capitare infatti che di lì passi una nocciolaia o una cornacchia e che li veda
nonostante il loro notevole mimetismo. Succede allora il finimondo. Il corvide
chiama a raccolta tutti gli uccelli sfaccendati del vicinato e, insieme, come
vecchie comari cominciano a schernire con gesti e grida stridule i gufetti che
cercano di difendersi allargando a dismisura le ali, sbarrando gli occhi e
schioccando il becco.
La scena dura finché mamma gufo, spazientita, fa rientrare i suoi piccoli che
così brutti poi non sono. Dopo 3 mesi, cioè circa a metà luglio, la covata lascia
il nido definitivamente, essendo ormai abile al volo. Nella nostra Valle ci sono
un numero imprecisato di coppie, poche comunque rispetto a quelle potenziali.
La causa più importante di tanta rarità è da ricercarsi nella presenza di fili (per
il trasporto della corrente elettrica, per il telefono, per le teleferiche, per recinzione)
tesi come trappole micidiali nei boschi più fitti in alta montagna, nei
prati. Fili che sempre più spesso interrompono tragicamente il volo silenzioso
e felpato del re della notte, il vecchio saggio gufo.
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