ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio
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«L’osservazione degli uccelli è un<br />
arricchimento culturale e spirituale.<br />
La loro protezione non può passare<br />
che attraverso la strada della<br />
conoscenza».<br />
Danilo Mainar<strong>di</strong><br />
I rapporti con l’uomo<br />
Appartiene a una famiglia ben<br />
<strong>di</strong>fferente da quella del merlo comune<br />
(Turdus merula) compreso fra i<br />
Tur<strong>di</strong><strong>di</strong>, mentre l’acquaiolo (Cinclus<br />
cinclus) fa parte dei Cincli<strong>di</strong>. Dopo<br />
questa doverosa osservazione<br />
scientifica, si deve ammettere che<br />
l’unico «rapporto» fra questo piccolo<br />
uccello e l’uomo è rappresentato dal<br />
sottile piacere <strong>di</strong> ascoltarne il canto,<br />
che non si spegne neppure nelle<br />
con<strong>di</strong>zioni climatiche e ambientali più<br />
avverse, fra la neve e il ghiaccio. Il<br />
merlo acquaiolo non si adatta a vivere<br />
in cattività, quin<strong>di</strong> non è oggetto <strong>di</strong><br />
cattura e, date le sue <strong>di</strong>mensioni,<br />
neppure <strong>di</strong> caccia. In campo<br />
ornitologico è compreso fra i «loquaci»<br />
per l’insistenza con cui lancia il suo<br />
metallico richiamo, per il fraseggio<br />
canoro che talvolta dura un intero<br />
minuto senza pausa alcuna.<br />
Il Cinclus cinclus ha un grande senso<br />
della territorialità e tende ad ampliare<br />
<strong>di</strong> continuo il suo spazio, cui <strong>di</strong>mostra<br />
fedeltà tornando ogni anno nello stesso<br />
luogo, dopo le peregrinazioni invernali,<br />
grazie a un eccezionale senso<br />
dell’orientamento.<br />
Il merlo acquaiolo, amico del freddo<br />
(Cinclus cinclus)<br />
Un piccolo uccello, <strong>di</strong>ciamo un po’ più grande <strong>di</strong> un passero, saltella tra i sassi<br />
<strong>di</strong> un torrente <strong>di</strong> montagna, poi scende in acqua, nuota in superficie, s’immerge,<br />
corre sul fondo, rivolta piccole pietre, riemerge e posato su un sasso comincia<br />
pazientemente e sgusciare «qualcosa» e a mangiare. Direte: normale. Ma ho<br />
trascurato <strong>di</strong> precisare alcuni dettagli e cioè che siamo nel mese <strong>di</strong> gennaio, a<br />
2300 m <strong>di</strong> altitu<strong>di</strong>ne ed a... —30°C <strong>di</strong> temperatura esterna e che l’acqua è attorno<br />
allo 0°C; non è straor<strong>di</strong>nario? Questo uccello è il meraviglioso merlo acquaiolo.<br />
Quel «qualcosa» che ha trovato da mangiare è una larva <strong>di</strong> tricottero, insetto<br />
che abbonda in acque fredde e pure, e che è in<strong>di</strong>spensabile per la sua<br />
sopravvivenza. Quando riemerge dall’acqua non resta la più piccola goccia<br />
sulle piume che sono perfettamente impermeabilizzate; se così non fosse la<br />
soli<strong>di</strong>ficazione dell’acqua sarebbe quasi istantanea e l’uccello resterebbe paralizzato<br />
con conseguenze immaginabili. Ma come fa a vedere e camminare<br />
sott’acqua?<br />
Madre natura, per tali scopi, gli ha fornito palpebre trasparenti simili, <strong>di</strong>ciamo,<br />
alla maschera <strong>di</strong> un subacqueo, e ossa senza aria, unica specie a possederle nel<br />
mondo alato. E non sono finite le meraviglie <strong>di</strong> questo uccello che comincia a<br />
cantare ad<strong>di</strong>rittura nel mese <strong>di</strong> gennaio magari nel bel mezzo <strong>di</strong> una bufera <strong>di</strong><br />
neve; la sua voce dolce e sommessa si confonde con la musica delle cascatelle<br />
d’acqua; vive per tutto l’inverno traendo le sue risorse alimentari in non più<br />
<strong>di</strong> 200 m <strong>di</strong> torrente; a volte si infila sotto i lastroni <strong>di</strong> ghiaccio che coprono l’acqua;<br />
s’arrampica sotto le cascate e sotto ad esse in primavera costruisce spesso<br />
il nido. Se volete vederlo ed ammirarlo non è necessario comunque salire<br />
così in alto: in inverno saltella anche tra i sassi e si tuffa nell’acqua del torrente<br />
Mallero a 100 metri da piazza Garibal<strong>di</strong> nella nostra città, <strong>Sondrio</strong>.<br />
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