ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio
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«Timido e dolce, porti negli occhi<br />
un velo <strong>di</strong> malinconia, forse<br />
ricordando il tempo antico <strong>di</strong><br />
un’Arca<strong>di</strong>a pervasa <strong>di</strong> magia e <strong>di</strong><br />
boschi dove regnavano libertà e<br />
felicità.»<br />
Carlotta von Brunswich<br />
«Il bosco senza caprioli appare<br />
tetro e senz’anima».<br />
R.P. Bille<br />
I rapporti con l’uomo<br />
L’indole <strong>di</strong> grande timidezza, non<br />
impe<strong>di</strong>sce al capriolo <strong>di</strong> aver meritato<br />
una simbologia importante: la<br />
gratitu<strong>di</strong>ne. Infatti, nella leggenda<br />
popolare si attribuisce a questo<br />
elegante animale l’istinto a nutrire i più<br />
vecchi componenti del branco, ormai<br />
incapaci <strong>di</strong> trovare il cibo. Anche in<br />
virtù <strong>di</strong> tale credenza, lo schematico<br />
segno grafico a V che campeggia in<br />
molti stemmi nobiliari, prende il nome<br />
<strong>di</strong> «capriolo», forse per la sua<br />
somiglianza con l’impostazione delle<br />
corna <strong>di</strong> questo nobile animale.<br />
Per quanto riguarda più <strong>di</strong>rettamente i<br />
rapporti con l’uomo, il capriolo è<br />
<strong>di</strong>ffidente e timido, se catturato da<br />
piccolo si abitua alla presenza umana e<br />
finisce per comportarsi come un<br />
qualsiasi animale da compagnia e<br />
convive tranquillamente con cani, gatti<br />
e altri ospiti del cortile. Non è raro che<br />
una cagna allatti un cucciolo <strong>di</strong><br />
capriolo o che una femmina <strong>di</strong> questa<br />
specie si metta a nutrire un micino o un<br />
cagnolino.<br />
Per fortuna, la Legge protegge con<br />
severità questo bellissimo cervide<br />
dall’assalto dei cacciatori, evitando che<br />
la specie si debba estinguere.<br />
Il capriolo,<br />
timido e dolce<br />
(Capreolus capreolus)<br />
In<strong>di</strong>vidualista, <strong>di</strong> indole tranquilla e riservata,<br />
dai movimenti eleganti e leggiadri<br />
... ecco i dati comportamentali<br />
caratteristici del capriolo maschio, ai<br />
quali si attiene per la maggior parte<br />
dell’anno ma non durante il periodo<br />
degli amori, nel mese <strong>di</strong> luglio, quando<br />
<strong>di</strong>venta «irriconoscibile». In questo periodo<br />
infatti la sua aggressività è tale<br />
che perfino la femmina ne rimane<br />
sconcertata e cerca <strong>di</strong> fuggire al galoppo<br />
quando il partner la «stringe» sempre<br />
<strong>di</strong> più fino a farle compiere ripetuti cerchi attorno a cespugli o a massi.<br />
La prima volta che ho assistito a tale spettacolo ero casualmente al centro del<br />
cerchio e sono rimasto sorpreso e ad<strong>di</strong>rittura impaurito avendo la sensazione<br />
<strong>di</strong> assistere all’inseguimento <strong>di</strong> un predatore che bracca sempre più da vicino<br />
la sua preda. Questo tipo <strong>di</strong> cerimoniale amoroso per fortuna non dura a lungo;<br />
maschio e femmina si accordano ben presto su un tono più consono all’atto<br />
che permette loro il felice proseguimento della specie. Un altro particolare,<br />
in netto contrasto con la graziosità, ci sorprende in questo animale: è la voce,<br />
specialmente quando è spaventato. È un rauco abbaiare che u<strong>di</strong>to nel magico<br />
silenzio del bosco, <strong>di</strong> notte, magari molto da vicino, causa uno spavento tale<br />
da farci rimanere col batticuore per molto tempo. Di taglia piccola (massimo<br />
25 kg) e in possesso <strong>di</strong> sensi dell’odorato e dell’u<strong>di</strong>to acutissimi, sfugge facilmente<br />
all’osservazione tranne in primavera quando, affamato e per rifarsi della<br />
lunga carestia invernale, esce dal bosco a pascolare tenere e saporite erbe.<br />
Nel bel mezzo <strong>di</strong> esse in maggio-giugno la femmina partorisce da uno a tre piccoli.<br />
Ma attenzione, se vi capita <strong>di</strong> trovarli tra erbe alte e profumati fiori, non<br />
toccateli o tantomeno prelevateli perché non sono abbandonati: la madre li<br />
visita regolarmente e dà loro le poppate necessarie affinché possano nel giro<br />
<strong>di</strong> poco tempo seguirla liberi e sicuri nel bosco. Nella nostra Valle purtroppo<br />
il capriolo non è molto <strong>di</strong>ffuso e ciò a causa del «trattamento» che gli riservano<br />
cacciatori e bracconieri.<br />
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