04.04.2013 Views

ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio

ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio

ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

«La tua coda ha il <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> uno<br />

strumento musicale, la lira, il colore<br />

del tuo piumaggio ricorda il riflesso<br />

della luna nel buio della notte e nel<br />

periodo dell’amore intoni l’“inno al<br />

sole». Io ti guardo come perfetta<br />

opera della Creazione».<br />

Da un’antica ballata provenzale<br />

I rapporti con l’uomo<br />

Purtroppo anche questo stupendo<br />

volatile oggi è assai raro e c’è da<br />

augurarsi che i suoi contatti con l’uomo,<br />

e soprattutto con i cacciatori, siano<br />

ridotti al minimo.<br />

È giusto comunque ricordare che le<br />

cause principali della rarefazione <strong>di</strong><br />

questa specie sono da ricercare in varie<br />

forme epidemiche, cui si aggiunge<br />

l’attività venatoria ormai ridotta a<br />

spora<strong>di</strong>che battute.<br />

Per tornare alle caratteristiche del<br />

fagiano <strong>di</strong> monte, oltre alle armoniose<br />

tinte della sua livrea, bisogna ricordare<br />

il suo tipico richiamo d’amore noto<br />

come «preghiera del sole» o «inno al<br />

sole», alternato al «soffio» e al «rugolo»<br />

emessi dall’animale a seconda delle<br />

ore del giorno e dalla maggiore o<br />

minore <strong>di</strong>stanza del maschio dalla<br />

femmina. Al crepuscolo, prima <strong>di</strong><br />

addormentarsi, il fagiano <strong>di</strong> monte<br />

soffia e canta senza riferimenti a<br />

impulsi sessuali e, infine, si<br />

appallottola in modo insolito per un<br />

uccello e poi cade in un sonno<br />

profondo, ben protetto dalla<br />

vegetazione.<br />

Nemico <strong>di</strong>chiarato del Lyrurus tetrix è<br />

l’aquila e, anche per questo, la sua vita<br />

si svolge soprattutto nel sottobosco, fra i<br />

cespugli spinosi, da cui si alza alla<br />

minima avvisaglia, con un volo pesante<br />

ad ali battenti.<br />

Un volo che dura pochissimo, quin<strong>di</strong> la<br />

vegetazione si richiude sul variegato<br />

piumaggio del fagiano <strong>di</strong> monte e nel<br />

bosco torna, profondo, il silenzio.<br />

Il fagiano <strong>di</strong> monte canta al sole<br />

(Lyrurus tetrix)<br />

Il fagiano <strong>di</strong> monte maschio o gallo forcello, così chiamato dalla forma a lira<br />

della coda, è tanto <strong>di</strong>verso dalla femmina, per mole e piumaggio, che lo si potrebbe<br />

scambiare per un uccello <strong>di</strong> un’altra specie. Ha un peso me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> 1300<br />

grammi, mentre la compagna è poco più della metà cioè 800 grammi circa. La<br />

<strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> piumaggio è ancora più marcata poiché il maschio è <strong>di</strong> un bellissimo<br />

blu-nero con riflessi, ali barrate <strong>di</strong> bianco e sopraccigli rossi (caruncole);<br />

la femmina invece è una mescolanza <strong>di</strong> marrone fulvo e grigio.<br />

Quest’ultima assume così un aspetto meno appariscente, giustificato dalla<br />

necessità <strong>di</strong> sfuggire alle insi<strong>di</strong>e dei predatori alle quali è esposta soprattutto<br />

durante la fase <strong>di</strong> cova e <strong>di</strong> allevamento della prole.<br />

Quasi consapevole della sua «eleganza» e del rischio <strong>di</strong> attirare maggiormente<br />

l’attenzione, il maschio si <strong>di</strong>mostra prudentissimo, allarmandosi al minimo<br />

pericolo, che intuisce facilmente, dotato com’è <strong>di</strong> vista e u<strong>di</strong>to eccezionali.<br />

Conduce vita separata dalla femmina, fuorché nel periodo degli amori, in maggio,<br />

quando le coppie si danno convegno su spiazzi innevati, a circa 2000 m <strong>di</strong><br />

altitu<strong>di</strong>ne. Gli uccelli arrivano allora, all’alba, volando nella zona comune de<strong>di</strong>cata<br />

all’esibizione (lek), quando il cielo incomincia ad oriente a farsi appena<br />

chiaro. Si sente il loro canto prima ancora <strong>di</strong> intravedere le sagome scure sulla<br />

neve: è un insieme <strong>di</strong> suoni indescrivibili che dà la sensazione <strong>di</strong> qualche cosa<br />

che viene da lontano nel tempo, <strong>di</strong> primitivo, <strong>di</strong> ancestrale. Caratteristiche sono<br />

le danze che accompagnano il canto: una infinità <strong>di</strong> strani movimenti, come<br />

girare in tondo con le ali cascanti e un cuscinetto <strong>di</strong> piume bianche <strong>di</strong>etro, fare<br />

dei salti in aria ricadendo pesantemente, correre a gran<strong>di</strong> passi, alzare il collo<br />

e aprire il becco al cielo. E poi i combattimenti fra maschi che si riducono,<br />

quanto a effetto cruento, alla per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> qualche piuma che spicca nera sulla<br />

neve. Arrivano anche le femmine, sebbene meno numerose; esse girano <strong>di</strong> qua<br />

e <strong>di</strong> là mostrando apparentemente in<strong>di</strong>fferenza; assistere all’accoppiamento è<br />

evento abbastanza infrequente.<br />

Quando il sole spunta la festa generalmente finisce; consapevoli del pericolo<br />

cui sono soggetti, maschi e femmine si allontanano <strong>di</strong>scretamente e scendono<br />

nei boschi a mangiare e, chissà, anche ad accoppiarsi, se ciò non era avvenuto<br />

nel lek.<br />

Il compito gravoso della continuità della specie tocca ora solo alla femmina.<br />

Scelta una piccola depressione del suolo, al riparo della vegetazione arborea<br />

(a volte però allo scoperto tra le piantine <strong>di</strong> mirtillo), dopo la deposizione da<br />

quattro a <strong>di</strong>eci uova, incomincia la cova che ha la durata <strong>di</strong> venticinque giorni<br />

durante i quali deve sopportare anche le insi<strong>di</strong>e del tempo <strong>di</strong> giugno, quando<br />

la neve, a quell’altitu<strong>di</strong>ne (verso i 1800 m) è un evento non raro. La femmina che<br />

cova si allontana dal nido in cerca <strong>di</strong> cibo solo per pochi momenti e quando il<br />

40

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!