ANIMALI, MINERALI e ROCCE - Banca Popolare di Sondrio

«...i narcissi fioriron su i ginepri,
danzò il veltro armillato con le
lepri, e l’antico fu novo e il novo
antico».
Gabriele d’Annunzio
I rapporti con l’uomo
Anche un animale in apparenza così
poco misterioso come la lepre comune,
vanta una leggenda assai strana, che
per qualche secolo ha meritato credito
anche in ambiente scientifico. Si
diceva, infatti, che questo grande
roditore avesse la possibilità di
cambiare sesso a seconda delle
circostanze. La spiegazione, affatto
misteriosa, sta nella difficoltà di
distinguere a prima vista i maschi dalle
femmine e nel loro differente
comportamento in situazioni identiche.
Malgrado la sua estrema timidezza, se
catturati nei primi giorni di vita i
leprotti si adattano a essere nutriti con
il biberon e finiscono per affezionarsi
alla persona che li cura e per
comportarsi come qualsiasi animale
domestico. Si tratta, ovviamente, di fatti
sporadici, più che occasionali, perché il
Lepus europaeus è animale selvatico
per eccellenza fatto per vivere nei
boschi o al margine delle distese
prative fra rade macchie di arbusti e
qualche tratto sassoso o roccioso.
Insomma, nel tipico ambiente delle
nostre vallate.
La lepre comune, timida e velocissima
(Lepus europaeus)
Povera lepre, ha tanti nemici che... non le resta che l’imbarazzo della scelta.
Fugge, fugge sempre, davanti a volpi, astori, aquile, cani e persino automobili,
sventolando le lunghe orecchie a V, simbolo di una vittoria molto incerta. Certo
non le manca la velocità (ben 70 km all’ora) grazie ai potenti muscoli delle lunghe
zampe posteriori; non le mancano resistenza e astuzia, ma deve sopperire
alle inevitabili perdite con una prolificità proverbiale. Da un po’ di tempo,
tuttavia, sembra che questa sua ultima prerogativa non sia sufficiente, per cui
nella nostra Valle si è pensato a un incremento artificiale con esemplari provenienti
da Paesi dell’Europa Orientale, inquinando irrimediabilmente le caratteristiche
autoctone.
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